- Fioritura
- Commestibilità
- Riproduzione
- Semi
- Informazioni e curiosità
- Coltivazione
- Collocazione
- Concimazione
- Esposizione
- Annaffiatura
- Potatura
- Trapianto
- Ubicazione stagionale
- Raccolta
- Malattia e cure
- Il ranuncolo ha fiori grossi, sferici e ricchi di petali.
- Il ranuncolo ha una fioritura tardo invernale-primaverile.
- Il ranuncolo fiorisce indifferentemente in vaso, su balconi e terrazzi, o in giardino in piena terra.
- Il ranuncolo ama il sole e i suoli freschi, mentre non va posizionato in zone troppo ventose.
- Il ranuncolo è una perfetta pianta fiorita da balcone.
- Il ranuncolo è molto utilizzato anche come fiore reciso, ad esempio nei bouquet nuziali.
Il genere ranunculus comprende ben 400 specie di piante erbacee, annuali, biennali e perenni, diffuse anche come piante spontanee nel nostro Paese. Sono tutte rustiche, ad esclusione della specie Asiaticus, che ha radici tuberose che temono molto il gelo e deve essere tolta dal terreno prima dell’inverno.
Il ranuncolo si riproduce per seme o divisione del bulbo e cresce sia in vaso, sia in piena terra, ma sempre all’esterno (predisponendo però una pacciamatura a difesa delle temperature rigide durante l’inverno). Va concimato sia nella fase di impianto sia durante il periodo di crescita in modo che il terreno di coltivazione si presenti sempre fertile e ricco di nutrienti, caratteristica fondamentale affinché la pianta regali la sua splendida fioritura ogni anno. Le annaffiature devono essere frequenti, per le piante adulte, durante l’estate e il periodo della fioritura (poi andranno diradate durante il resto dell’anno). Evitare però sempre di infradiciare il terreno, soprattutto nel caso degli esemplari in contenitore: eliminare il sottovaso e garantire un terriccio ben drenato alla pianta, è fondamentale per mantenere in salute il ranuncolo e non determinare l’insorgere di malattie fungine (come oidio o ruggine). Il ranuncolo ha bisogno di un’esposizione ben soleggiata ma riparata dal vento (evitando comunque il sole diretto durante le ore centrali delle giornate calde), mentre non necessita di potatura.
Il ranuncolo è originario dell’Asia minore e della Grecia ed è una pianta tuberosa a fiori doppi che si caratterizza per i boccioli grossi, sferici e turgidi. Larghi fino a 8 cm, si aprono progressivamente, in più giorni, dando vita a un fiore grande e riccamente colorato, vistoso e molto decorativo. I fiori del ranuncolo, per forma e colore, offrono una vastissima gamma di scelta, anche se nella maggior parte dei casi si tratta di fiori a coppa (ma persistono varietà con il fiore piatto). I fusti, robusti e ricoperti di peli, con un’altezza compresa fra i 15 e i 60 cm, portano in posizione terminale il fiore. Infine, le foglie composte, di forma ovata, sono profondamente suddivise.
Fioritura
Il ranuncolo è noto per la sua fioritura precoce, che avviene sul finire dell’inverno o, più spesso, all’inizio della primavera.
Commestibilità
Riproduzione
Il ranuncolo si può riprodurre per semina o divisione del bulbo; questa seconda tecnica è da privilegiare rispetto alla prima e va eseguita ai primi di autunno.
Semi
I frutti di ranuncolo sono degli agglomerati di acheni a forma di spiga. Ogni achenio, appiattito e di forma ovata, contiene un singolo, minuscolo seme.
Informazioni e curiosità
In giardino e non solo, il ranuncolo è pianta duttile e adattabile, che si presta a qualsivoglia utilizzo: può, infatti, servire a formare macchie di colori grandi e piccole, ma trova spazio anche all’interno di bordure, nei giardini rocciosi e in montagna e persino nelle composizioni floreali come fiore reciso.
- Nelle macchie grandi, i ranuncoli possono stare da soli utilizzando un solo colore o colori in contrasto, meglio se solo due o tre per dare maggiore risalto, e con la stessa tipologia di fiore. In macchie piccole, cinque-sette piante possono entrare a far parte di mosaici con specie diverse. In questi casi è bene non cedere alla tentazione di formare gruppi numerosi perché, per i colori intensi e la dimensione del fiore, tendono a prendere il sopravvento sulle altre piante.
- Nelle bordure, secondo la taglia, i ranuncoli possono formare un elemento colorato sia in primo piano, sia sullo sfondo.
- In montagna si abbinano con successo ai papaveri orientali per contemporaneità di fioritura, per il richiamo nella forma e la consistenza dei petali e la possibilità di giocare sui contrasti di colore utilizzando tinte forti e toni delicati.
- Nei giardini rocciosi si possono impiegare varietà di dimensioni contenute, ricordando, che durante l’estate, è sempre bene mantenere umido il terreno.
- Come fiore reciso, scegliere varietà di ranuncolo di grande taglia (almeno 60 cm) da unire a rose e iris per ottenere vasi di grande effetto; per le fioriere preferire varietà a colori luminosi (giallo e rosso) o ranuncoli con petali con orlatura a contrasto che richiamino le altre specie presenti nella composizione.
Coltivazione
Il ranuncolo può crescere bene tanto in giardino, in piena terra, quanto in vaso: si tratta di una perfetta pianta fiorita per il balcone.
Collocazione
Il ranuncolo è una pianta decorativa da esterno.
Concimazione
Il ranuncolo, seppure non raggiunga grandi dimensioni, sviluppa una ricca vegetazione e un’imponente fioritura, quindi necessita di molti nutrienti e di una corretta concimazione.
Per prima cosa, il terreno deve essere preparato con cura, rendendolo simile ad un terriccio da fioristi. Si compie una prima lavorazione dell’aiuola vangandola (se non utilizzata in precedenza) o solo zappandola. Dopodiché si aggiunge sul terreno lavorato un abbondante strato di terricciato (almeno 5 cm), compost o letame maturo e si provvede a mescolare il tutto rendendo omogeneo il substrato.
Durante la crescita si diluisce nell’acqua di bagnatura un fertilizzante liquido ogni dieci giorni, per piante verdi nella prima fase, per piante da fiore a partire dalla fase di sviluppo dei boccioli fiorali in poi.
Esposizione
Per quanto riguarda l’esposizione, il ranuncolo deve essere posto al sole, pieno o almeno parziale, in un luogo riparato dal vento. Nei climi caldi è meglio scegliere posizioni ombreggiate durante le ore centrali per prolungare la durata dei fiori. In montagna la posizione migliore è ai piedi di un muro a secco dove il riverbero del sole riscalda il terreno.
Annaffiatura
La corretta gestione delle annaffiature è fondamentale affinché la coltivazione del ranuncolo abbia successo. In fase di germogliazione è bene evitare di innaffiare frequentemente; solo una volta che i ranuncoli inizieranno il loro sviluppo e sul terreno si sarà disegnata un’efficiente rete di scolo, si potrà iniziare a bagnare con abbondanza in modo da mantenere il terreno sempre fresco.
Nei terreni argillosi e pesanti, dove è più facile il ristagno, si deve procedere con maggiore cautela. Le piante sviluppate si bagnano sempre al piede, frequentemente in estate e durante il periodo di fioritura, decisamente meno durante le altre stagioni dell’anno.
Per quanto riguarda i soggetti in vaso, questi hanno bisogno, anche più di quanto accada per i ranuncoli in piena terra, di un terreno con un drenaggio efficiente ed è quindi sempre consigliato aggiungere ad un terriccio per piante fiorite un terzo di sabbia. Un errore comune è l’eccesso di bagnature che porta ad avere un terreno perennemente inzuppato. Per evitare il ristagno si può eliminare il sottovaso o porre all’interno di questo uno strato di ghiaia di circa tre centimetri su cui poggiare il vaso. In questo modo l’acqua di bagnatura in eccesso sgronderà e sarà libera di evaporare umidificando l’ambiente.
Potatura
Il ranuncolo non necessita di potatura. Si consiglia di eliminare i fiori appassiti e il fogliame rovinato in modo che non diventino veicoli di malattie.
Trapianto
Il trapianto dei tuberi di ranuncolo in piena terra avviene in epoca diversa a seconda del clima. Nelle regioni con inverni miti si pongono nel terreno in autunno proteggendoli con una buona pacciamatura di terriccio: in questo modo le fioriture saranno anticipate e si farà del ranuncolo un fiore tardo primaverile. Al Nord bisognerà rimandare sino a primavera, non prima che il pericolo di gelate sia passato. In alta montagna, dove l’estate è davvero breve, si può ricorrere alla tecnica del trapianto mettendo a dimora i tuberi, sempre a inizio primavera, in locali luminosi per spostarli in piena terra verso la fine del mese di maggio.
I tuberi di ranuncolo non devono essere posti a una profondità rapportabile al loro diametro, come accade per le bulbose classiche: nel terreno già preparato si scava con le dita una piccola conca profonda circa 5 cm, si pone all’interno il tubero e si ricopre senza compattare, ma solo pressando leggermente con il palmo aperto per eliminare l’aria in eccesso. Si bagna e si attende la germogliazione.
Ubicazione stagionale
La temperatura ideale per la crescita del ranuncolo è compresa tra 10 e 25°C. Durante estate, autunno mite e primavera la pianta può vivere all’esterno senza problemi, evitando l’esposizione diretta ai raggi del sole nelle ore più calde e mantenendo fresco il terreno; in inverno, sebbene alcune varietà più rustiche sopportino bene il freddo, si consiglia di proteggere le piante con una buona pacciamatura.
Raccolta
La raccolta del ranuncolo consiste nell’estrazione dei tuberi dal terreno. Il ranuncolo è, infatti, un tubero sensibile al freddo, tanto che una gelata può risultare fatale. Per questa ragione, a fine ciclo, quando la pianta tende a seccare la parte aerea, è necessario sospendere le bagnature e le fertilizzazioni per non stimolare l’emissione di nuova vegetazione. Una volta seccata, si attende ancora fino a quando le foglie non si staccheranno dal tubero senza operare un’eccessiva forza di trazione. A questo punto, si estrae il tubero dal terreno cercando di danneggiarlo il meno possibile, utilizzando un forcone a denti piatti, anche se il mezzo sembra sproporzionato alle dimensioni del tubero. Si pulisce dalla terra, si lascia asciugare al sole per uno o due giorni, e si ripone all’interno di un sacchetto di carta da pane, posto in un barattolo aerato, in un luogo asciutto, fresco, ma non freddo e, possibilmente, a temperatura stabile, fino alla primavera successiva.
Nei climi caldi spesso si consiglia di estrarre comunque i tuberi dal terreno perché in non pochi casi l’anno seguente le fioriture e lo sviluppo della pianta si mostrano, nel paragone con i tuberi estratti e ripiantati, decisamente inferiori.
Malattia e cure
Più che parassiti e afidi, il ranuncolo teme l’attacco di malattie fungine e marciumi radicali dovuti all’eccesso di irrigazione. Oltre a gestire correttamente le annaffiature, in caso di comparsa di ruggine, oidio e altre patologie fungine, occorre intervenire tempestivamente utilizzando fungicidi specifici.