- Fioritura
- Commestibilità
- Riproduzione
- Semi
- Informazioni e curiosità
- Coltivazione
- Collocazione
- Concimazione
- Esposizione
- Annaffiatura
- Potatura
- Trapianto
- Ubicazione stagionale
- Malattia e cure
- La sansevieria, anche in casa, ha bisogno di un ambiente luminoso.
- Un fitto campo di sansevieria coltivato in serra.
- La sansevieria, nel nostro Paese, è adatta alla sola coltivazione in vaso.
- Fiore si sansevieria: poco decorativo e di colore bianco può apparire sul finire dell’estate.
- Semplice ed elegante: un vasetto di sansevieria sa rallegrare ogni angolo di casa.
- Il punto di forza della sansevieria è senza dubbio il fogliame: spesso, carnoso, liscio, screziato di verde.
Succulenta sempreverde, la sansevieria comprende molte specie anche diverse tra loro, ma tutte originarie dell’Africa tropicale e subtropicale. Particolarmente diffusa nel nostro Paese come pianta decorativa da interni per il suo splendido fogliame, la sansevieria si distingue in due grandi gruppi:
- piante con foglie dritte e lanceolate;
- piante con foglie a rosetta.
In entrambi i casi le foglie possiedono una consistenza carnosa e liscia e hanno origine da un rizoma che cresce appena sotto la superficie del terreno.
Fioritura
La sansevieria molto difficilmente fiorisce in appartamento e in ogni caso i fiorellini sono piuttosto piccoli e poco decorativi. In ogni caso, la fioritura avviene tendenzialmente a fine estate.
Commestibilità
Riproduzione
La sansevieria si può riprodurre sia per divisione della pianta (in primavera), sia per talea fogliare (in estate). Nel primo caso si preleva un rizoma con un coltello affilato e si pone in un vaso contenente lo stesso tipo di terriccio della pianta madre, a una temperatura di 20°C circa. Nel secondo caso si taglia una foglia e la si divide in più parti lunghe 5 cm ciascuna. Queste ultime si distribuiscono su un panno e si lasciano asciugare all’aria una settimana in modo che la superficie di taglio si cicatrizzi. Dopodiché si trasferiscono in terriccio fresco e umido, sempre a una temperatura di circa 21°C, in attesa della radicazione (che di solito avviene rapidamente).
Semi
Informazioni e curiosità
La sansevieria più nota come pianta da interno è, come già anticipato, la specie trifasciata, che presenta una vasta gamma di varietà e cultivar.
Si riconosce per le lunghe foglie coriacee a portamento eretto (lunghe da 50 a 60 cm), leggermente concave e con accennata torsione a spirale, carnose, di forma lineare e terminanti con una punta lanceolata, di colore verde scuro, ma screziate trasversalmente in modo irregolare con effetto grigio marmorizzato e due bande laterali più chiare. In ambiente naturale le foglie raggiungono dimensioni maggiori di quelle coltivate (120 cm) tanto da essere utilizzate come piante da fibra.
Le varietà di sansevieria trifasciata sono:
- “Laurentii”: è la varietà più nota e commercialmente diffusa. Originaria del Congo, presenta le bande laterali di color giallo oro: caratteristica, questa, comune oggi anche a cultivar più recenti.
- “Hahnii”: è la varietà americana che si contraddistingue per il portamento a rosetta delle foglie disposte a spirale, per la forma e le dimensioni più contenute, per il colore delle striature verde chiaro.
- “Moonlight”: è di colore grigio-verde uniforme con alcune zonature più scure verso la punta e lungo i margini. Il portamento può essere più o meno eretto, le foglie sono più larghe e meno spesse della comune trifasciata.
- “Black Gold Extreme”: si riconosce perché presenta una marginatura color giallo carico che incornicia una lamina di colore uniforme molto scuro, tanto che il verde può sembrare nero.
Coltivazione
Nel nostro Paese la sansevieria può essere coltivata solo in vaso.
Collocazione
Per la sua scarsa resistenza al freddo, la sansevieria si può considerare una pianta d’appartamento, adatta ad arredare la stanza da bagno ma anche l’ufficio o la sala d’attesa.
Concimazione
Per la concimazione della sansevieria usare un fertilizzante liquido per piante verdi da interno una volta ogni 20 giorni solo nel periodo estivo.
Esposizione
Posizionare la pianta di sansevieria in piena luce, ma non al sole e non a contatto con il vetro delle finestre per evitare ustioni. Anche il lucidafoglie può lasciare segni bruni.
Annaffiatura
Bagnare la sansevieria solo quando il terreno è secco, una volta ogni quindici giorni in primavera e autunno; una volta la settimana durante il periodo di massimo calore.
Potatura
La sansevieria non ha bisogno di potature. Occorre sempre eliminare le foglie secche o marce per evitare l’insorgenza di malattie parassitarie.
Trapianto
La sansevieria non va trapiantata in piena terra, bensì rinvasata. Il terriccio dovrà essere fertile e sul fondo del vaso dovranno essere presenti un buon numero di cocci per assicurare un drenaggio efficiente.
Il rinvaso andrà effettuato ogni 2-3 anni solo quando la pianta forzerà il contenitore e in quelli in cui non si effettua tale pratica è bene sostituire lo strato superficiale, circa 2 cm, con terreno nuovo. Al momento del rinvaso pressare con forza il terreno per assicurare alla pianta maggior stabilità.
Ubicazione stagionale
La sansevieria è pianta africana e teme il freddo: resiste senza danni fino a 10 °C, ma la temperatura ideale per svernare è di 16°C. Nel periodo invernale avrà bisogno anche di molta luce perché se questa fosse scarsa, il disegno delle foglie diverrà meno evidente.
In inverno, più che dal freddo dato che la pianta va ricoverata in casa, i danni possono essere causati da un eccesso idrico. Le annaffiature dovranno essere diradate, una ogni 20 giorni, e mai prima che il terreno sia asciutto: il rischio è quello di incorrere in un marciume del rizoma. I primi segnali di tale problematica sono macchie brune sulle foglie o marciumi alla base delle stesse. Per evitare la perdita di tutta la pianta e limitare i danni al minimo, tagliare tutte le foglie danneggiate, svasare ed eliminare la parte del rizoma marcescente, spolverare i tagli con un prodotto a base di polvere di zolfo, lasciare asciugare otto giorni e rinvasare in terreno nuovo.
In buona sostanza il consiglio per l’inverno, una volta garantita la temperatura minima, è “dimenticarla”: riuscirà a fare a meno di cure.
Al contrario, d’estate o durante la bella stagione, la sansevieria non avrà problemi di collocazione perché sa resistere anche a temperature attorno ai 30°C; all’aperto non va comunque esposta alla radiazione diretta, specialmente nelle ore centrali della giornata.
Malattia e cure
Oltre alle cocciniglie, che possono attaccare la sansevieria e si eliminano con alcol e cotone, sono più che altro l’eccesso di acqua e la mancanza di luce che minacciano la salute della pianta. Nel primo caso le foglie iniziano a marcire alla base e si formano macchie brune: svasare immediatamente la pianta, eliminare le parti danneggiate e lasciare asciugare completamente il terreno. Trattare le superfici di taglio con polvere di zolfo e poi procedere al rinvaso stando attenti alle future annaffiature. La scarsità di luce si manifesta con foglie che perdono le screziature e diventano completamente verdi: l’unica soluzione è spostare la sansevieria in un luogo più luminoso.