Spatifillo

Spathiphyllum

Spatifillo

  • Lo spatifillo è una tipica pianta d'appartamento.
  • Una pianta di spatifillo in procinto di sbocciare.
  • Il fiore di spatifillo è in realtà una brattea, quindi un falso fiore.
  • Lo spatifillo è in grado di purificare l'aria di casa dalle sostanze volatili nocive.
  • Lo spatifillo fiorisce durante la primavera e l'estate.
  • Lo spatifillo può stare all'esterno solo durante le stagioni miti e in estate mai in pieno sole.
  • Lo spatifillo è una tipica pianta d’appartamento.
  • Una pianta di spatifillo in procinto di sbocciare.
  • Il fiore di spatifillo è in realtà una brattea, quindi un falso fiore.
  • Lo spatifillo è in grado di purificare l’aria di casa dalle sostanze volatili nocive.
  • Lo spatifillo fiorisce durante la primavera e l’estate.
  • Lo spatifillo può stare all’esterno solo durante le stagioni miti e in estate mai in pieno sole.

Spathiphyllum, chiamato comunemente spatifillo, è una pianta rizomatosa appartenente alla famiglia delle Araceae, molto comune come pianta d’appartamento anche per la sua capacità di tenere pulita l’aria di casa. È longeva e molto rustica, di facile coltivazione poiché non richiede troppe cure e si adatta alle diverse situazioni di luminosità e umidità ambientale.

È comunque consigliabile posizionare la pianta in un luogo luminoso, ma evitando la luce solare diretta, che potrebbe danneggiare le foglie. Il terreno deve essere ben drenato e ricco di sostanza organica, mantenendo una giusta umidità senza lasciarlo diventare troppo asciutto. Le annaffiature vanno effettuate con regolarità (anche tutti i giorni in caso di alte temperature), evitando il ristagno d’acqua nel sottovaso. Durante la crescita attiva, è consigliabile fertilizzare la pianta ogni mese con un fertilizzante bilanciato. È inoltre utile nebulizzare le foglie per aumentare l’umidità ambientale, specialmente in ambienti secchi o riscaldati. La temperatura ideale per la sua crescita rigogliosa va dai 18 ai 25°C, quindi non tollera minimamente il freddo e, se posta all’esterno, all’arrivo dell’autunno va ricoverata al chiuso.

Lo spatifillo può essere soggetto a diverse malattie. Una delle più comuni è il marciume radicale, causato da un’eccessiva irrigazione e da un drenaggio insufficiente, che porta all’ingiallimento delle foglie e alla decomposizione delle radici. Le infezioni fungine come la muffa grigia, possono colpire le foglie e i fiori, manifestandosi con macchie grigie e un aspetto polveroso. Anche le malattie batteriche possono essere problematiche, con sintomi quali macchie nere o marroni sulle foglie e crescita stentata. Attenzione poi a parassiti come gli afidi e le cocciniglie, che provocano ingiallimento, deformazione delle foglie e produzione di melata, favorendo la crescita di muffa nera. Per prevenire e trattare queste malattie, è essenziale mantenere una buona pratica di irrigazione, garantire un’adeguata circolazione dell’aria, evitare l’acqua stagnante nei sottovasi e ispezionare regolarmente la pianta per individuare tempestivamente eventuali segni di infezione o infestazione.

Lo spatifillo possiede foglie verdi, lanceolate, lunghe e lucenti, particolarmente ornamentali, e un falso fiore denominato “spata”. In realtà si tratta di una brattea, cioè di una foglia modificata che avvolge i fiori e le infiorescenze. La spata assume la colorazione bianca quando raggiunge la maturazione, poi un colore verde pallido. Le foglie imbrunite o le spate che iniziano a sfiorire vanno eliminate dalla base. La specie più coltivata è Spathiphyllum wallisii, originaria della Colombia e Venezuela, che produce infiorescenze in grande quantità dalla primavera fino all’autunno.

Per pulire le foglie dello spatifillo si consiglia di non utilizzare i lucidanti fogliari ma un panno morbido inumidito con acqua non calcarea (distillata, oppure pioggia o acqua acidulata).

Fioritura

InvernoPrimaveraEstateAutunno

La fioritura dello spatifillo avviene da maggio ad agosto e i fiori sono molto duraturi (resistono sulla pianta anche 40 giorni).

Commestibilità

SemiFoglieFioriFustoFruttiRadici

Riproduzione

SemeTaleaDivisioneBulboInnestoMargottaPropaggine

La divisione è l’unico modo per ottenere nuove piante di spatifillo. A primavera, quando la pianta inizia a forzare il vaso, si estrae e, procedendo con pazienza e delicatezza, la si separa in due porzioni con le mani. Partendo dall’alto, e procedendo verso il basso, si cerca di dirimere l’intreccio dei rizomi danneggiandoli il meno possibile.
La zolla così ottenuta deve essere rimessa subito a dimora, posizionandola al centro del nuovo contenitore. Impiegare allo scopo un terriccio specifico, mantenerlo umido, e collocare il vaso in posizione ombreggiata, dove andrà mantenuto fino a quando la pianta riprenderà a crescere.

Semi

I semi dello spatifillo sono piccoli, marroni e appiattiti, simili a semi di altre piante della famiglia delle Araceae.

Informazioni e curiosità

Il nome “spatifillo” deriva dal greco “spatha” e “phyllon”, letteralmente “foglie a forma di spada” proprio per via della caratteristica forma a punta delle sue ampie foglie lucenti. Nel mondo anglosassone, questa pianta è invece nota con il bellissimo nome di “peace lilies”, ovvero giglio della pace, a sottolineare i sentimenti di stima e rispetto che il fiore regalato incarna.

Coltivazione

VasoPiena Terra

Lo spatifillo è una pianta da coltivazione in vaso.

Collocazione

InternoEsterno

Lo spatifillo è una pianta da appartamento, che può essere portato all’esterno solo durante la bella stagione.

Concimazione

Durante il periodo di crescita, in estate (se ricoverato durante l’inverno in un locale fresco come la veranda o le scale vetrate), oppure sempre (se tenuto in casa), somministrare allo spatifillo un concime universale per piante da interno ogni quindici giorni.

Esposizione

SoleMezz’ombraOmbra

Lo spatifillo non sopporta la luce diretta del sole ed è importante, spostandolo all’esterno durante l’estate, ricordarsi di porlo nella parte più riparata del portico dove può essere raggiunto solo dal sole del primo mattino o del tramonto.
In casa dovrà essere posto in piena luce durante i mesi invernali, collocandolo vicino a una porta finestra o sulle scale vetrate; in estate potrà bastare la luce indiretta.
Il sole diretto o la troppa luce decolorano le foglie che diventano prima verde chiaro e poi gialle.

Annaffiatura

GiornalieraFrequenteRegolareOccasionale

Lo spatifillo deve essere bagnato con regolarità in modo che il terriccio non asciughi mai del tutto. In estate si bagna a giorni alterni; in inverno, se la pianta si trova in un locale fresco, si annaffia una volta la settimana, invece in una stanza dove la temperatura si aggiri intorno ai 21°C, ogni tre giorni.
L’umidità elevata, o elevatissima, è l’elemento che più caratterizza l’habitat naturale di queste piante. Per cercare di riprodurlo all’interno delle case si può porre il contenitore su un sottovaso ampio quanto lo sviluppo della massa fogliare, con uno strato di ciottoli di almeno 3 cm da mantenere sempre bagnati senza però raggiungere il livello inferiore del vaso. In questo modo l’acqua in eccesso potrà percolare dai fori di fondo senza creare ristagno e l’acqua presente fra i ciottoli, evaporando, creerà una “bolla di umidità”, una specie di nicchia ecologica artificiale, che proteggerà lo spatifillo.
In locali con temperature elevate, superiori ai 20°C, irrorare la pianta tutti i giorni con acqua non calcarea per non macchiare le foglie. Le piante portate all’esterno durante l’estate si giovano dello stesso trattamento quotidiano, per quelle ricoverate in un locale fresco durante l’inverno basterà intervenire ogni 3 giorni.

Potatura

Lo spatifillo non va potato, bensì, man mano che i fiori inizieranno a seccare o a deperire, si dovrà eliminarli tagliando alla base lo scapo. Questa operazione favorisce la produzione di nuovi fiori.
Tagliare inoltre le foglie ingiallite alla base con un paio di forbici senza provare a strapparle.

Trapianto

A maggio si rinvasano tutte le piante di spatifillo che presentano il terriccio ormai esaurito (ossia appare polveroso) e quelle piante le cui radici fuoriescono dai fori di scolo del contenitore. Prima di operare, procurarsi un vaso con un diametro di almeno 3-4 cm più grande rispetto a quello precedente e del terriccio a base di torba da mescolare a corteccia sminuzzata e sabbia grossolana, in modo da renderlo leggermente acido. Lo spatifillo non ama i ristagni idrici, per questo motivo disporre sul fondo del vaso uno strato di almeno 3 cm di argilla espansa, poi inserire uno strato di terriccio, la pianta e quindi riempire la parte restante con il terriccio torbato avanzato. Premere con le mani e annaffiare bene.

Ubicazione stagionale

In primavera e durante il periodo estivo, lo spatifillo può essere posto all’aperto ma in un luogo ombreggiato e lontano dalle correnti d’aria. Le temperature ideali di crescita della pianta sono infatti di 20-25°C. Con l’arrivo dei primi freddi lo spatifillo va necessariamente ritirato in casa poiché non tollera le basse temperature e già al di sotto dei 13°C comincia a soffrire. Con il freddo le foglie di spatifillo diventano opache, deboli e tendono a marcire.

Malattia e cure

Due sono i principali nemici dello spatifillo: la cocciniglia cotonosa e la disidratazione.
Si può combattere la prima rimuovendola con alcool e cotone, anche se l’operazione è lunga e noiosa perché la pianta può avere moltissime foglie ravvicinate fra loro e il parassita tende a installarsi nella pagina inferiore delle foglie dove è meno facile individuarlo.
La disidratazione è causata da bagnature insufficienti o troppo diradate nel tempo, da temperature elevate e aria molto secca. In tutti questi casi, irrorare la pianta e porla in un secchio con acqua tiepida fino a quando il terreno non rilascerà più bolle. Si pone poi sul lavandino o a terra, se all’esterno, così che possa drenare liberamente tutta l’acqua in eccesso.
Carenza ed eccesso idrico danno gli stessi sintomi: foglie e fiori afflosciati che ricadono oltre il bordo del vaso. Nel secondo caso eliminare il sottovaso, spostare la pianta in un locale più caldo e ben ventilato e non bagnare fino a quando il terreno non ritornerà asciutto.

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