Stella di Natale

Euphorbia pulcherrima

Stella di Natale

  • La stella di Natale è protagonista di vari fai da te decorativi tipici delle feste.
  • La stella di Natale si caratterizza per le ampie brattee dalle colorazioni intense.
  • Nel nostro Paese la stella di Natale si può coltivare solo in vaso.
  • La stella di Natale richiede luce abbondante e temperature miti e costanti per poter vivere in salute.
  • Il vero fiore della stella di Natale è il ciazio: piccolo e verdognolo, fa capolino tra le bellissime brattee rosse della pianta.
  • ‘Autumn Leaves’ è una varietà di stella di Natale dalla colorazione unica: un mix di colori autunnali (giallo, diversi toni di rosa e bronzo), che diventano più carichi con il passare delle settimane.
  • La stella di Natale non ha profumo, ma riempie comunque gli ambienti col suo pregio estetico.
  • Bianchissima, la stella di Natale varietà ‘Frozen’ si fa apprezzare anche per le foglie scure, che fanno risaltare le brattee bianche, grandi e allungate.
  • La stella di Natale ‘J’adore Pink’, disponibile anche in piccole dimensioni, offre un tocco di colore quasi metallizzato alle composizioni decorative.
  • La stella di Natale non è solo rossa: con le brattee bianche è altrettanto affascinante.
  • La stella di Natale è protagonista di vari fai da te decorativi tipici delle feste.
  • La stella di Natale si caratterizza per le ampie brattee dalle colorazioni intense.
  • Nel nostro Paese la stella di Natale si può coltivare solo in vaso.
  • La stella di Natale richiede luce abbondante e temperature miti e costanti per poter vivere in salute.
  • Il vero fiore della stella di Natale è il ciazio: piccolo e verdognolo, fa capolino tra le bellissime brattee rosse della pianta.
  • ‘Autumn Leaves’ è una varietà di stella di Natale dalla colorazione unica: un mix di colori autunnali (giallo, diversi toni di rosa e bronzo), che diventano più carichi con il passare delle settimane.
  • La stella di Natale non ha profumo, ma riempie comunque gli ambienti col suo pregio estetico.
  • Bianchissima, la stella di Natale varietà ‘Frozen’ si fa apprezzare anche per le foglie scure, che fanno risaltare le brattee bianche, grandi e allungate.
  • La stella di Natale ‘J’adore Pink’, disponibile anche in piccole dimensioni, offre un tocco di colore quasi metallizzato alle composizioni decorative.
  • La stella di Natale non è solo rossa: con le brattee bianche è altrettanto affascinante.

La stella di Natale, nota anche come poinsettia e botanicamente identificata come Euphorbia pulcherrima, si caratterizza per le brattee apicali che assumono una colorazione vivace. Queste brattee, erroneamente chiamate petali fiorali, circondano il vero fiore verde-giallastro chiamato ciazio. Pur essendo più comuni le tonalità di rosso, sul mercato sono disponibili varietà di stella di Natale con brattee bianche, rosa o multicolori. Le foglie stesse possono variare dal verde uniforme a varietà con sfumature bianche o verde-gialle.

La stella di Natale, nonostante la sua indubitabile bellezza, è nota per la breve durata della fioritura e la difficoltà di manutenzione. Tuttavia, con la giusta conoscenza delle sue esigenze ambientali e la corretta applicazione di pratiche agronomiche, è possibile prolungarne la vita in condizioni ottimali, facendola durare e rifiorire ogni anno. Innanzitutto, la coltivazione della poinsettia richiede un terreno ben drenato e molto poroso, ricco di sostanza organica, meglio se leggermente acido. È essenziale, inoltre, posizionarla in una zona luminosa e fresca della casa (come una scala vetrata o veranda, con temperatura costante attorno ai 20°C), evitando l’esposizione diretta ai raggi solari intensi, soprattutto nelle ore centrali del giorno. Per quanto riguarda la concimazione, un moderato apporto di fertilizzante, ricco di fosforo, potassio e ferro, una volta al mese, permette una prolungata permanenza sulla pianta delle foglie e delle brattee. La potatura della stella di Natale si limita principalmente alla rimozione dei fiori appassiti e alla riduzione degli steli in primavera, al fine di promuoverne una crescita più compatta e vigorosa; la pianta si riproduce per talea di ramo proprio durante il periodo primaverile. La corretta gestione delle annaffiature e il mantenimento del giusto livello di umidità sono fondamentali per la salute della pianta: il terreno deve rimanere costantemente umido, ma senza mai provocare ristagni, utilizzando acqua non calcarea, per non causare macchie sulle foglie. Il rinvaso va eseguito all’inizio dell’estate, ricorrendo a un vaso leggermente più grande del precedente (6-8 cm) e manipolando con attenzione le radici per minimizzare il trauma.

Le malattie più frequenti della stella di Natale includono attacchi di insetti e acari, presenza di muffe e marciumi, ma è soprattutto la carenza di nutrienti, in particolare azoto, ferro e molibdeno, a metterne a repentaglio la sopravvivenza.

Originaria delle zone montuose di Messico e Guatemala, la poinsettia in natura cresce come arbusto perenne di notevoli dimensioni, fino a quattro metri di altezza. Nelle nostre regioni, viene coltivata con tecniche avanzate in serre e tunnel riscaldati per indurre la formazione delle brattee colorate a partire da novembre, ottenendo la massima intensità cromatica per il periodo natalizio. Le dimensioni delle piante in vaso variano ampiamente, da esemplari miniaturizzati di 10-15 centimetri fino ad alberelli alti fino a 150-170 centimetri. Molto decorativa e utilizzatissima nei fai da te a tema natalizio, la stella di Natale è sempre esteticamente bellissima, ma una variante particolarmente affascinate è poinsettia pulcherrima Superba New Glitter.

Fioritura

InvernoPrimaveraEstateAutunno

La stella di Natale fiorisce in inverno, verso novembre-dicembre.

Commestibilità

SemiFoglieFioriFustoFruttiRadici

Riproduzione

SemeTaleaDivisioneBulboInnestoMargottaPropaggine

La stella di Natale si moltiplica facilmente tramite talee di ramo ricavate in tarda primavera da piante madri ben sviluppate. Si prelevano porzioni di stelo lunghe circa 10-12 centimetri, dotate ciascuna di 3-4 foglie, che vengono messe a radicare in un composto costituito per metà da sabbia di fiume e per metà da terriccio torboso; le talee vanno mantenute in ambiente caldo (22-24°C), moderatamente umido e protette dalla luce solare diretta. Dopo 2-3 mesi le nuove piante avranno raggiunto la dimensione definitiva.

Semi

La stella di Natale difficilmente produce semi.

Informazioni e curiosità

Due problemi ricorrenti nella coltivazione della stella di Natale sono la decolorazione delle brattee e la perdita delle foglie: vediamo come affrontarli.

In ambiente domestico è difficile ottenere nuovamente la colorazione delle brattee della stella di Natale l’anno successivo all’acquisto, anche in esemplari ben conservati; tuttavia, si può cercare di raggiungere tale risultato riportando la pianta in ambiente protetto a partire da settembre, mantenendola a temperature minime non inferiori ai 15-18°C e in luogo fortemente ombreggiato per 8-9 settimane, per almeno 14 ore al giorno, dal tardo pomeriggio alla mattina. È l’oscuramento prolungato, ottenibile anche semplicemente avvolgendo la pianta con un sacco di polietilene nero forato, il principale fattore ambientale che induce la stella di Natale a colorare le proprie brattee.

È possibile recuperare una pianta ormai priva di foglie? Si può provare così: in febbraio-marzo si tagliano gli steli, lasciando circa un terzo dell’originale altezza, si diradano le annaffiature e si mantiene la pianta in ambiente luminoso, a temperature non particolarmente elevate e comunque mai inferiori ai 16-17°C. Nell’arco di 2-3 settimane, se la pianta non ha subìto precedentemente gravi danni, si assiste alla schiusura di gemme latenti poste sugli steli, che danno origine a nuova e vigorosa vegetazione. Agli inizi dell’estate, la pianta ha riformato la porzione aerea ramificata, raggiungendo la sua altezza iniziale.

Coltivazione

VasoPiena Terra

Al contrario di altre euphorbie, la coltivazione della stella di Natale è possibile solo in vaso.

Collocazione

InternoEsterno

La stella di Natale è una pianta d’appartamento che però può essere trasferita all’esterno in determinati periodi dell’anno, quando le condizioni climatiche lo consentono.

Concimazione

Una stella di Natale di buona qualità che venga acquistata già a metà dicembre, essendo appena uscita dai luoghi di coltivazione, dovrebbe essere stata concimata a sufficienza per garantirne il buon mantenimento per circa un mese. Tuttavia un moderato apporto fertilizzante aggiuntivo (una volta al mese), con prodotti liquidi specifici, ricchi in fosforo, potassio e ferro, permettono una prolungata permanenza sulla pianta delle foglie e delle brattee. Quando la stella di Natale ha perso foglie e brattee non si fa nulla: si bagna solo leggermente il terriccio; poi da giugno a ottobre si ricomincia a concimare una volta ogni 15 giorni.

Esposizione

SoleMezz’ombraOmbra

La stella di Natale ama la luce ma non il sole diretto. Quindi occorre riservarle la posizione più luminosa della casa: l’ideale sarebbe porla davanti a una portafinestra che si apra solo di rado per evitare le correnti fredde.

Annaffiatura

GiornalieraFrequenteRegolareOccasionale

L’umidità dell’aria e le bagnature sono fondamentali per garantire la sopravvivenza della stella di Natale in casa: un’irrorazione a base di acqua non calcarea, così che non si macchino le foglie, è sempre gradita. Si bagna ogni due o tre giorni, saggiando con le dita il grado di umidità del terreno: il terriccio non deve mai seccare del tutto ma restare fresco senza essere fradicio. Per questa ragione occorre eliminare l’acqua presente nel sottovaso dieci minuti dopo la bagnatura. Oppure, chi volesse tenere il sottovaso per mantenere una “bolla d’umidità” intorno alla pianta, ne scelga uno largo e riempito con uno strato di ghiaia di 3 cm, o di argilla espansa, nel quale mantenere l’acqua.
Allo stesso scopo, ogni giorno, si possono nebulizzare le foglie con acqua poco calcarea a temperatura ambiente.

Potatura

In primavera è meglio accorciare i rami della stella di Natale riducendoli a metà della loro lunghezza, sempre dopo che i fiori saranno disseccati.

Trapianto

Poiché non si può effettuare il trapianto nel terreno, agli inizi dell’estate si consiglia di effettuare un cambio di vaso, di 6-8 centimetri di diametro più ampio, utilizzando un substrato adatto. Questo deve essere fertile, ma soprattutto molto poroso, al fine di garantire una giusta presenza di ossigeno per la respirazione radicale e per l’attività di assorbimento di acqua e di elementi nutritivi.
Almeno il 50% del terriccio deve essere costituito da torba bionda o bruna, a struttura mediamente grossolana; devono poi essere presenti altri elementi, quali terriccio di foglie di bosco triturate (30%), una minima percentuale di terra argillosa (10%) e di elementi inerti quali perlite o argilla espansa macinata (10%).

Ubicazione stagionale

La stella di Natale è originaria del Messico e quindi ama un clima mite con temperature costanti per tutto l’anno, con ridotte escursioni termiche e minime solo eccezionalmente sotto i 15°C. Per questo deve essere trattata come una pianta da appartamento fresco o addirittura da scale e da veranda se queste sono condizionate e luminose.
Già a temperature superiori ai 20°C, facili da raggiungere nei nostri appartamenti e ancor più negli uffici, inizia a soffrire, specie se l’umidità ambientale è scarsa. A temperature costanti di 20°C e con umidità elevata la crescita continua con forza, ma la fioritura si mantiene più a lungo, se la pianta è tenuta sulle scale o in un locale fresco, a 16-18°C, senza mai scendere sotto i 15°C. Quando la casa è troppo calda e priva di umidità le foglie seccano.

Se la pianta perde di tono e le foglie si presentano afflosciate, significa che ha freddo o è stata esposta a correnti fredde. Spostandola in un locale più caldo avrà modo di riprendersi anche se in parte si spoglierà perdendo le foglie più grandi.

In primavera la stella di Natale si può spostare all’esterno, in mezz’ombra.

Malattia e cure

La stella di Natale può essere soggetta all’attacco di insetti (afidi neri, cocciniglie farinose e mosca bianca), acari (ragnetto rosso) e funghi (macchie fogliari, marciumi radicali causati da eccesso di acqua nel substrato) e muffa grigia.
Per difenderla dagli insetti, ricorrere tempestivamente ad insetticidi specifici da distribuire soprattutto sulle pagine inferiori delle foglie, eliminare le foglie danneggiate e spostare la pianta in ambiente ben aerato.
Per debellare gli acari, in presenza dei primi attacchi, distribuire insetticidi liquidi specifici, di sintesi o biologici.
All’apparire dei primi sintomi di infestazione da funghi, utilizzare anticrittogamici specifici per piante da interni.

La stella di Natale può essere facilmente colpita anche da virus, trasmessi alla pianta dalle punture di insetti. Le lesioni sono generalmente gravi e non curabili: ingiallimenti, screziature, deformazioni e collosità delle foglie e delle brattee; formazione di foglie e brattee più piccole e allungate; blocco di crescita. Contro i virus non esiste lotta diretta, pertanto si devono velocemente eliminare le piante colpite e condurre una lotta diretta contro gli insetti responsabili della loro diffusione.

Durante i mesi primaverili ed estivi spesso si verificano carenze di elementi nutritivi, che vanno risolte velocemente al fine di mantenere la pianta in buone condizioni vegetative, indispensabili per cercare di riottenere la colorazione delle brattee. Tra queste si segnalano:

  • Carenza di azoto. Le nuove foglie crescono lentamente e rimangono piccole, con una colorazione verde più chiara del normale; possono anche comparire macchie giallo-brune, che poi confluiscono in zone più estese. Nei casi più gravi l’intera pianta ingiallisce in modo uniforme, restando piccola e producendo solo un numero limitato di brattee, di ridotta dimensione e scolorite.
    Il danno si manifesta soprattutto in piante mantenute in contenitori troppo piccoli e messe a dimora in un substrato poco fertile.
    Come rimedio, distribuire concimi, liquidi o in granuli, ricchi in azoto (ad esempio sangue di bue); a livello preventivo, acquistare piante di ottima qualità, sane e ben sviluppate; utilizzare substrati fertili e drenanti.
  • Carenza di ferro. Le giovani foglie si schiariscono e poi possono anche assumere un colore bianco crema, con piccole aree brune tra le nervature; la crescita è ostacolata, le foglie restano più piccole e le brattee non si colorano. Tale problematica è nota come “clorosi ferrica”, ed è assai frequente in terricci poco fertili, con persistenti ristagni idrici o quando la pianta è in contenitore con terriccio vecchio. Se non si interviene subito, la stella di Natale può anche deperire velocemente.
    Come rimedi, inglobare nel substrato prodotti ricchi in ferro, in polvere o liquidi (solfato di ferro, ferro chelato) e non eccedere con l’irrigazione.
  • Carenza di molibdeno. Si tratta di un elemento fondamentale per la colorazione delle brattee, presente nei fertilizzanti specifici per questa pianta. In caso di carenza, la stella di Natale cresce stentatamente, le foglie giovani restano più piccole e presentano un ingiallimento dei margini, che poi si estende nella parte centrale; i margini fogliari tendono a ripiegarsi verso l’alto e le brattee si colorano poco o rimangono verdi.
    Per evitare il problema, distribuire ripetutamente fertilizzanti contenenti questo elemento.
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