Surfinia

Petunia × atkinsiana Surfinia Group

Surfinia

  • La surfinia è una pianta a portamento ricadente, ideale quindi per abbellire i balconi in basket e vasi appesi.
  • La surfinia produce una grandissima quantità di fiori colorati per tutta l'estate.
  • Spesso surfinia e petunia vengono confuse: in effetti le due piante sono davvero simili e solo un occhio esperto è in grado di notare le minime diferenze.
  • La surfinia ama le temperature miti e le esposizioni ben soleggiate.
  • La surfinia si può coltivare sia in vaso sia in piena terra, ma non al Nord.
  • La surfinia è tra le piante più utilizzate nell'arredo urbano.
  • La surfinia, insieme a geranio e petunia, è la pianta ideale per decorare i balconi durante la bella stagione.
  • La surfinia è una pianta a portamento ricadente, ideale quindi per abbellire i balconi in basket e vasi appesi.
  • La surfinia produce una grandissima quantità di fiori colorati per tutta l’estate.
  • Spesso surfinia e petunia vengono confuse: in effetti le due piante sono davvero simili e solo un occhio esperto è in grado di notare le minime diferenze.
  • La surfinia ama le temperature miti e le esposizioni ben soleggiate.
  • La surfinia si può coltivare sia in vaso sia in piena terra, ma non al Nord.
  • La surfinia è tra le piante più utilizzate nell’arredo urbano.
  • La surfinia, insieme a geranio e petunia, è la pianta ideale per decorare i balconi durante la bella stagione.

Surfinia è il nome di fantasia dato a una petunia ricadente, di grande sviluppo vegetativo e fiorale, non presente in natura, ma ottenuta in Giappone nel 1989 grazie a lavori di ibridazione tra due specie spontanee: petunia violacea e petunia nyctaginiflora. Questa “petunia” è tutelata da brevetto e la sua diffusione sul mercato avviene, nelle fasi iniziali della coltivazione, tramite talee prelevate a fine inverno da piante madri, che poi vengono messe a radicare nelle serre di aziende floricole. La pianta pronta di surfinia viene posta in vendita a partire indicativamente dal mese di aprile.

La surfinia differisce dalla petunia per il maggior vigore (si allunga anche oltre i due metri di lunghezza), per una maggiore rifiorenza e per la capacità di fiorire anche se non è esposta al sole diretto. Deve comunque essere posta in un luogo caldo e molto luminoso: in generale le norme di coltivazione sono simili a quelle delle altre petunie. Coltivabile sia in vaso sia in piena terra (ma solo se le condizioni climatiche lo consentono dato che non sopporta il freddo), la pianta di surfinia deve essere concimata regolarmente con un fertilizzante liquido specifico per piante da fiore, ricco di fosforo, ferro e boro. La potatura si effettua tagliando i rami appassiti o danneggiati, al fine di stimolare la produzione di nuovi germogli e mantenere la pianta in salute. Le annaffiature devono essere frequenti, per mantenere il terreno costantemente umido ma non fradicio; durante i periodi più caldi, è consigliabile annaffiare la surfinia al mattino presto o alla sera, quando le temperature sono più basse. Sia in caso di trapianto che di rinvaso, si tenga presente che la surfinia mostra particolari esigenze in fatto di terriccio: quest’ultimo deve essere di ottima qualità, soffice, molto fertile e ben drenante, al fine di evitare pericolosi ristagni di acqua, causa principale di marciumi radicali. La surfinia può essere affetta da vari problemi: insetti, come afidi e tripidi, malattie fungine e clorosi ferrica derivante dalla carenza di ferro tipica dei terreni poveri e poco fertili, sono le patologie più comuni.

Per quanto riguarda l’aspetto della pianta, i fiori di surfinia sono più piccoli rispetto a quelli della petunia, ma prodotti in numero molto maggiore, per tutta l’estate in continuazione, a creare una splendida cascata di colore. Il portamento della surfinia è ricadente, come quello della petunia, ed è quindi una pianta ideale da coltivare in vasi sospesi: petunie e surfinie sono molto utilizzate per la creazione di fioriere di ringhiera e anche nell’arredo urbano.

Fioritura

InvernoPrimaveraEstateAutunno

La surfinia è una pianta a fioritura estiva.

Commestibilità

SemiFoglieFioriFustoFruttiRadici

Riproduzione

SemeTaleaDivisioneBulboInnestoMargottaPropaggine

La surfinia, al contrario della petunia, si può moltiplicare solo per talea. La talea prelevata dovrà essere piantata in un contenitore con torba e sabbia, per poi essere trasferita in un vaso più grande quando l’apparato radicale sarà abbastanza sviluppato.

Semi

I semini di surfinia sono numerosissimi all’interno di ogni baccello; hanno l’aspetto di minuscole sferette e sono di colore scuro.

Informazioni e curiosità

La vigorosa capacità di crescita rende problematica la convivenza della surfinia con altre piante in un unico contenitore (cassetta, fioriera), poiché queste potrebbero venire bloccate nel loro sviluppo o addirittura soffocate. Poche sono le piante che possono essere associate alla surfinia: le più indicate sono alcune ricadenti da fiore, come pelargonium, solanum jasminoides, verbena, bidens, bacopa, brachyscome.  

Coltivazione

VasoPiena Terra

La surfinia si sviluppa molto bene in vaso, purché questo sia di buona dimensione, in larghezza e soprattutto in altezza perché, a causa del suo ben sviluppato apparato radicale, richiede profondità non inferiori ai 25 centimetri. Allo stesso tempo può trovare facile impiego anche come specie tappezzante in giardino dove, in un ampio terreno, può crescere in misura davvero notevole.

Collocazione

InternoEsterno

La surfinia è una pianta da esterno, ideale per abbellire soprattutto i balconi. Non è adatta alla permanenza in appartamento, se non per brevi periodi.

Concimazione

La surfinia è pianta piuttosto vorace in termini di nutrienti: per stimolare una cospicua e prolungata fioritura le concimazioni devono essere effettuate in modo regolare ogni 7-10 giorni, diluendo nell’acqua di irrigazione un’adeguata quantità di concime liquido per piante annuali da fiore o, meglio, specifico per surfinie, particolarmente ricco in fosforo, ferro e boro.

Esposizione

SoleMezz’ombraOmbra

La surfinia vuole una posizione pienamente soleggiata, indispensabile per garantire un regolare sviluppo vegetativo e un’ottima fioritura prolungata da giugno alle prime brine di novembre. Non tollera le zone ombrose, nelle quali produce solo molte foglie e pochissimi fiori, e i luoghi freddi, ventosi e molto piovosi, che determinano un rapido deperimento dell’intera pianta.

Annaffiatura

GiornalieraFrequenteRegolareOccasionale

Le annaffiature della surfinia devono essere frequenti, anche se non molto abbondanti: è consigliabile irrigare quando il terriccio in superficie inizia ad asciugare, evitando sempre di distribuire acqua sulle foglie e sui fiori e di lasciare acqua nei sottovasi.

Potatura

La surfinia non va propriamente potata, ma l’eliminazione regolare delle foglie e dei fiori secchi rende più ordinata la pianta e la predispone ad una migliore fioritura.

Trapianto

Per chi desidera porre le surfinie in giardino come piante da piena terra, il consiglio è di scavare una buca larga il doppio del vaso di partenza. Districare poi le radici se troppo avviluppate su se stesse, ma con delicatezza e cercando di distenderle senza troppo danneggiarle, infine compattare il terreno con le mani aperte e bagnate.
Sia per il trapianto, sia per la coltivazione in vaso, si tenga presente che la surfinia è molto esigente riguardo al terriccio: questo deve essere di ottima qualità, soffice, molto fertile e ben drenante, al fine di evitare pericolosi ristagni di acqua, causa principale di marciumi radicali.

Nei substrati troppo sciolti e in quelli poveri di elementi nutritivi, le piante rallentano la crescita e sviluppano fiori di scarsa qualità e in numero ridotto.

Ubicazione stagionale

La resistenza al freddo della surfinia è abbastanza limitata e la temperatura minima sopportata è di un solo grado sotto lo zero. Questo, complice anche il fatto che non tollera la vita prolungata in appartamento (al massimo 2 settimane), la renda una pianta inadatta a essere coltivata in zone fredde, ventose o molto piovose. In inverno è sempre buona norma spostare i vasi al riparo, mentre d’estate si possono proteggere le piante in balcone dal sole diretto abbassando il tendone parasole verso le 11 del mattino.

Malattia e cure

La surfinia può essere soggetta a diverse problematiche.
Tra gli insetti, i nemici più diffusi sono gli afidi (pungono le giovani foglie e i boccioli fiorali per sottrarre linfa, causano accartocciamenti e ingiallimenti delle parti verdi e possono trasmettere virus) e i tripidi (le loro punture determinano decolorazione e arricciamento dei petali e formazione di aree rossastre sulle foglie). Gli insetti si combattono distribuendo insetticidi liquidi specifici, di sintesi o biologici.

Tra i funghi si annoverano: marciumi radicali (causati da eccesso di acqua nel substrato: la pianta stenta a crescere, cessa di produrre fiori, diventa pallida, appassisce, poi ingiallisce e nei casi più gravi muore); muffa grigia (si presenta sotto forma di ammassi di muffa bianco-grigiastra sui fiori e sulle foglie, specialmente nelle parti interne della pianta, dove circola meno aria, e nelle porzioni a contatto con il terriccio; successivamente si ha il rammollimento e il disfacimento della vegetazione); mal bianco (si formano ammassi polverosi e biancastri, specialmente sulle foglie più interne; i petali possono subire deformazioni, come arricciature e ripiegamento dei petali, particolarmente nelle varietà a colore scuro; la vegetazione subisce vistosi rallentamenti di crescita). In questi casi la lotta è preventiva e curativa con anticrittogamici a base di rame e zolfo.

Quasi sempre l’ingiallimento del fogliame è dovuto ad una carenza di ferro.
Tale fenomeno, noto come “clorosi ferrica”, è assai frequente in terricci poco fertili, con persistenti ristagni idrici o quando la pianta è in contenitore con terriccio vecchio. Si manifesta con ingiallimento del tessuto fogliare compreso tra le nervature, che però rimangono verdi; se non si interviene subito, la pianta rallenta la crescita e le nuove foglie, già ingiallite, diventano biancastre e seccano; nei casi gravi la fioritura viene bloccata e la pianta muore.
La cura consiste nella distribuzione al terreno di prodotti ricchi in ferro, in polvere o liquidi (solfato di ferro, ferro chelato); non si deve inoltre eccedere con l’irrigazione.

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