Trifoglio e quadrifoglio

Trifolium

Trifoglio e quadrifoglio

  • Il trifoglio cresce in aiuola assolate o in mezz'ombra.
  • Come si vede in foto, il trifoglio si caratterizza per le foglie verdi picciolate con lamina divisa in tre segmenti ovali.
  • Il trifoglio fiorisce nel periodo primaverile-estivo.
  • Il trifoglio è pianta resistente alle escursioni termiche e facilmente adattabili a quasi ogni tipo di suolo.
  • Molte specie di trifoglio sono ricche di proteine e vengono quindi coltivate come foraggio per l'alimentazione del bestiame.
  • Il trifoglio cresce in aiuola assolate o in mezz’ombra.
  • Come si vede in foto, il trifoglio si caratterizza per le foglie verdi picciolate con lamina divisa in tre segmenti ovali.
  • Il trifoglio fiorisce nel periodo primaverile-estivo.
  • Il trifoglio è pianta resistente alle escursioni termiche e facilmente adattabili a quasi ogni tipo di suolo.
  • Molte specie di trifoglio sono ricche di proteine e vengono quindi coltivate come foraggio per l’alimentazione del bestiame.

Il trifoglio, Trifolium, famiglia delle Fabaceae, si può considerare una valida alternativa all’erba nella coltivazione dei prati domestici. La specie più diffusa è Trifolium pratense, il trifoglio rosso: presenta uno stelo eretto e 3 foglie di forma ovale con margine integro. I fiori, di colore rosso-viola sono infiorescenze globose la cui fecondazione è garantita dagli insetti impollinatori come le api e i bombi. Oxalis tetrafoliata, o Oxalis deppei, della famiglia delle Oxalidaceae, è chiamato anche “trifoglio fortunato” perché sembra un quadrifoglio (possiede quattro foglioline disposte a croce ma sfumate al centro con una leggera tonalità rosso-bruna) ed è spesso regalato come portafortuna. Spesso viene confuso con il comune quadrifoglio, il quale invece costituisce un’anomalia genetica rara del trifoglio bianco (Trifolium repens).

Il trifoglio è una pianta rustica, poco esigente e semplice da mantenere: riproducibile facilmente per semina, può crescere anche in vaso e richiede un terreno ben drenato, preferibilmente con un pH leggermente acido o neutro. Il trifoglio si adatta bene a una vasta gamma di suoli, ma cresce meglio in substrati fertili e ricchi di materia organica: in questo senso, la concimazione si può effettuare ogni due settimane ricorrendo a un fertilizzante liquido o granulare a lenta cessione, ma anche del comune letame, o compost, può rappresentare un valido apporto nutritivo. L’esposizione ideale è soleggiata, ma va benissimo anche la mezz’ombra, mentre le annaffiature vanno eseguite frequentemente specialmente d’estate, poiché il trifoglio beneficia di terreni umidi ma privi di ristagni idrici. Per quanto riguarda la potatura, nel caso del trifoglio coltivato come foraggio, si effettuano tagli regolari durante la stagione di crescita per favorire la produzione di nuove foglie e prevenire la fioritura eccessiva, mentre in contesti di giardinaggio o copertura del suolo, il trifoglio non richiede una potatura specifica, ma si può regolare l’altezza tramite il taglio dell’erba. Il trifoglio ama i climi temperati, ma può tollerare sia il freddo intenso sia la calura estiva (a patto che gli venga fornita una buona disponibilità di acqua); durante l’inverno, in aree molto fredde, la crescita rallenta, ma riprende rapidamente con l’arrivo della primavera. Infine, le più comuni malattie che possono colpire il trifoglio includono la muffa grigia, la peronospora e la ruggine, e sono spesso imputabili a condizioni di eccessiva umidità e scarsa circolazione dell’aria. 

Fioritura

InvernoPrimaveraEstateAutunno

Il trifoglio fiorisce da maggio ad agosto.

Commestibilità

SemiFoglieFioriFustoFruttiRadici

Riproduzione

SemeTaleaDivisioneBulboInnestoMargottaPropaggine

La riproduzione avviene principalmente per semina: i semi di trifoglio devono essere distribuiti su un terreno ben preparato, leggermente coperti di terra e mantenuti umidi fino alla germinazione. La semina può essere effettuata in primavera o in autunno, a seconda delle condizioni climatiche locali.

Semi

I semi di trifoglio hanno forma ovale e un bel colore giallo-bruno lucido.

Informazioni e curiosità

Perché si crede che il quadrifoglio porti fortuna? Sicuramente legata alla difficoltà di trovarlo nascosto nei prati di trifoglio, la leggenda per cui questa anomalia genetica del trifolium sia di buon auspicio si perde nella notte dei tempi e ha varie origini possibili. Per i Druidi, il quadrifoglio possedeva il potere di tenere lontani gli spiriti maligni; i Celti, attratti dalla forma a croce, attribuivano a ogni fogliolina un significato diverso: rispetto, abbondanza, amore e salute. Infine, nell’antico Egitto era emblema di fedeltà e gioia, oltre che il simbolo della dea Iside: chi trovava un quadrifoglio, diventava suo protetto. 

Coltivazione

VasoPiena Terra

Il trifoglio cresce senza problemi sia in vaso sia in piena terra.

Collocazione

InternoEsterno

Il trifoglio è una piantina da esterno, tipicamente da prato.

Concimazione

La concimazione del trifoglio è un’operazione molto utile per rendere il prato vivido e florido. Il fertilizzante più adeguato è liquido o granulare e a lenta cessione; anche del comune letame può essere un valido apporto nutritivo, così come il compost domestico. Il fertilizzante prescelto può essere miscelato nel primo superficiale strato di terra, o diluito nell’acqua delle irrigazioni, e va distribuito a partire dall’inizio della primavera, periodo di ripresa vegetativa. La frequenza ideale è di circa una volta ogni due settimane.

Esposizione

SoleMezz’ombraOmbra

Il trifoglio predilige un’esposizione soleggiata, o anche in mezz’ombra.

Annaffiatura

GiornalieraFrequenteRegolareOccasionale

L’annaffiatura del trifoglio deve essere frequente, soprattutto durante i periodi di siccità, poiché preferisce un suolo costantemente umido, ma senza ristagni d’acqua. La mancanza d’acqua può inficiare la crescita e ridurre la capacità della pianta di fissare l’azoto, mentre in condizioni di umidità costante e terriccio ben drenato, il trifoglio prospera.

Potatura

Il trifoglio, come del resto tutto il prato, va tagliato periodicamente, in modo da mantenere il tappeto erboso compatto; se si tratta di trifoglio nano, gli sfalci saranno solo due o tre all’anno; se invece si tratta di trifoglio comune, occorrerà intervenire ogni 25-35 giorni.

Trapianto

Il trapianto del trifoglio non è pratica comune, poiché si tratta di una pianta che, di solito, viene seminata direttamente nel terreno. Tuttavia, in caso di necessità, il trapianto deve essere effettuato con cura, preferibilmente in un periodo fresco e umido, per evitare stress alle radici e garantire un rapido attecchimento.

Ubicazione stagionale

Il trifoglio è una pianta da prato e quindi adatto a vivere all’esterno tutto l’anno: sa resistere tanto alle basse temperature quanto al clima estivo (se ben irrigato).

Raccolta

La raccolta del trifoglio, quando utilizzato come foraggio per il bestiame, avviene generalmente prima della fioritura completa, quando il contenuto proteico è al suo massimo. Si raccoglie mediante falciatura, e può essere utilizzato fresco o essiccato per arricchire il fieno.

I fiori e le foglie del trifoglio rosso sono, inoltre, commestibili: hanno un gusto dolce e si utilizzano di solito come guarnizione per primi e secondi piatti salati.

Malattia e cure

Le malattie, fungine, che possono colpire il trifoglio includono la muffa grigia, la peronospora e la ruggine, spesso favorite da condizioni di eccessiva umidità e da una scarsa circolazione dell’aria. Anche alcuni insetti come gli afidi possono attaccare le foglie e i fusti. È essenziale mantenere un buon drenaggio del terreno e, se necessario, trattare con fungicidi o insetticidi naturali per prevenire o controllare tali problematiche.

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