Valeriana

Valeriana officinalis

Valeriana

  • La valeriana fiorisce durante la primavera e l'estate.
  • La valeriana cresce bene in pieno sole, o al massimo in mezz'ombra.
  • Come si vede in foto, i fiorellini di valeriana sono piccoli, bianchi o rosati, raccolti in gruppi.
  • La valeriana è una pianta rustica, che non teme le temperature rigide invernali.
  • Sebbene cresce spontaneamente nei prati, anche incolti, la valeriana si può coltivare anche in vaso.
  • La valeriana fiorisce durante la primavera e l’estate.
  • La valeriana cresce bene in pieno sole, o al massimo in mezz’ombra.
  • Come si vede in foto, i fiorellini di valeriana sono piccoli, bianchi o rosati, raccolti in gruppi.
  • La valeriana è una pianta rustica, che non teme le temperature rigide invernali.
  • Sebbene cresce spontaneamente nei prati, anche incolti, la valeriana si può coltivare anche in vaso.

La valeriana officinale, o valeriana officinalis, della famiglia delle Valerianacee, è una pianta originaria dell’Europa e dell’Asia molto nota per via delle sue proprietà curative. Oltre a questa, che è decisamente la più famosa, esistono altre varietà di valeriana, ognuna con caratteristiche specifiche: 

  • Valeriana wallichii è simile alla valeriana officinalis, ma ha un odore più forte e radici più spesse. È utilizzata nella medicina tradizionale ayurvedica e tibetana per trattare disturbi nervosi, insonnia, ansia e problemi digestivi. La valeriana wallichii è originaria delle regioni montuose dell’Himalaya, India, Nepal e Bhutan.
  • Valeriana celtica, o nardo celtico, è una varietà più bassa e cespugliosa rispetto alla valeriana officinalis, con fiori piccoli e bianchi. Sebbene sia meno comune nella medicina moderna, storicamente è stata usata per le sue proprietà rilassanti simili a quelle della valeriana officinalis. Questa pianta cresce nelle regioni alpine e subalpine dell’Europa Centrale e oggi viene più frequentemente impiegata per scopi aromatici e rituali.
  • Valeriana edulis, conosciuta come valeriana commestibile, è meno nota e ha un aspetto più erboso, con fiori bianchi o rosa. Cresce fino a un metro di altezza e viene utilizzata principalmente nella medicina tradizionale per le sue proprietà sedative e rilassanti. In alcune regioni, le radici venivano anche consumate come cibo. La valeriana edulis è originaria del Nord America Occidentale e delle regioni montuose del Messico.
  • Valeriana pyrenaica, nota come valeriana dei Pirenei, è una specie rara con fiori che variano dal bianco al rosa al viola. È una pianta robusta che cresce nelle regioni montuose. Viene utilizzata localmente in erboristeria, anche se meno frequentemente rispetto alla valeriana officinalis, poiché le sue proprietà sono simili ma meno potenti. Questa pianta cresce naturalmente nei Pirenei e in altre aree montuose dell’Europa Meridionale.

In generale, la valeriana si dimostra una pianta rustica, resistente e adattabile a diverse condizioni climatiche e di terreno: sopravvive in aree con temperature invernali rigide e riesce a crescere anche su suoli poveri, sebbene preferisca quelli ben drenati e ricchi di sostanza organica. In particolare, il terriccio ideale per il trapianto dovrebbe essere mediamente pesante, piuttosto argilloso, ma soprattutto umido e ben drenato al tempo stesso. La valeriana si riproduce per seme, divisione dei rizomi o del cespo e può crescere anche in vaso sul balcone; l’esposizione ideale è soleggiata (ma va bene anche la mezz’ombra), mentre per quanto riguarda la concimazione, è sufficiente aggiungere del compost ben maturo o un fertilizzante organico durante la fase di preparazione del terreno. Un’altra leggera concimazione può essere fatta a metà della stagione di crescita, specialmente se il terreno è povero, utilizzando fertilizzanti ricchi soprattutto di potassio e, secondariamente, di fosforo. Le annaffiature dovrebbero essere regolari ma non eccessive, ricordando che la valeriana mal sopporta la siccità; la potatura non è necessaria, a meno che non si desideri controllare la forma della pianta o evitare la propagazione per vie naturali: in questo senso, è consigliabile rimuovere i fiori appassiti per evitare che la valeriana sprechi energie nella produzione di semi. La raccolta della valeriana a scopo curativo avviene generalmente in autunno (se la pianta è stata seminata in primavera), quando le radici hanno raggiunto la massima concentrazione di principi attivi: queste vengono dissotterrate, pulite e poi essiccate in un luogo fresco e ben ventilato. Sebbene la valeriana difficilmente si ammali, in caso di terreno poco drenato o aria eccessivamente umida, può soffrire di marciume radicale. In caso di presenza di afidi o altre parassiti, il ricorso a rimedi naturali come il sapone di Marsiglia diluito in acqua possono essere sufficienti per mantenere la pianta sana.

La valeriana officinale è una pianta erbacea perenne, che può raggiungere anche il metro e mezzo di altezza, con fusti cilindrici cavi internamente, ramificati e scanalati nella parte superiore. Le foglie sono opposte, di forma lanceolata, mentre i fiori sono piccoli e di colore bianco-rosato, riuniti in infiorescenze. 

Fioritura

InvernoPrimaveraEstateAutunno

La valeriana è una pianta a fioritura primaverile-estiva (maggio-giugno).

Commestibilità

SemiFoglieFioriFustoFruttiRadici

Riproduzione

SemeTaleaDivisioneBulboInnestoMargottaPropaggine

La riproduzione della valeriana può avvenire per seme, per divisione del rizoma o del cespo. Prima di procedere con la semina, da effettuare durante la primavera, il terreno andrà lavorato profondamente. La moltiplicazione tramite divisione dei rizomi è molto più veloce: consiste nel dividere i rizomi, assicurandosi che abbiano ciascuno almeno una gemma, e piantarli a una distanza di circa 20 cm l’uno dall’altro e circa 70 cm tra un solco e l’altro.

Semi

I semi della valeriana sono piccoli, allungati e di colore marrone chiaro. Sono anche leggeri e dotati di un piccolo pappo che li aiuta a disperdersi facilmente con il vento.

Informazioni e curiosità

Un aspetto curioso della valeriana è l’odore pungente e terroso delle radici e dei rizomi, non particolarmente gradevole per gli esseri umani, ma irresistibile per i gatti, quasi paragonabile all’effetto attrattivo dell’erba gatta.

Coltivazione

VasoPiena Terra

La valeriana si può coltivare sia in vaso sia in piena terra.

Collocazione

InternoEsterno

La valeriana è una pianta da esterno.

Concimazione

Per quanto riguarda la concimazione, la valeriana è soprattutto esigente in fatto di potassio e secondariamente di fosforo, mentre è buona norma non esagerare con la concimazione azotata. La pianta si fertilizza al momento della messa a dimora e alla ripresa vegetativa. In particolare, durante la stagione primaverile sarà opportuno somministrare del concime specifico mescolato all’acqua di annaffiatura una volta al mese, oppure del letame maturo.

Esposizione

SoleMezz’ombraOmbra

La valeriana ha bisogno di un’esposizione soleggiata, o al massimo in mezz’ombra.

Annaffiatura

GiornalieraFrequenteRegolareOccasionale

La valeriana in vaso va annaffiata con regolarità ma senza esagerare; in piena terra si accontenta dell’acqua piovana ma non tollera la siccità: per questo occorre intervenire in caso di prolungata assenza di precipitazioni.

Potatura

La potatura della valeriana equivale di fatto alla raccolta.

Trapianto

La valeriana non ha particolari esigenze in fatto di trapianto e terreno: cresce bene nei prati umidi, ai margini dei torrenti, dai fondovalle fino alle zone di mezza montagna. Il terriccio ideale, se possibile, deve essere mediamente pesante, piuttosto argilloso, ma soprattutto ben drenato.

Ubicazione stagionale

Per la sua rusticità e grande resistenza al gelo, la valeriana può rimanere all’esterno tutto l’anno (resiste a temperature rigide anche fino a -10/-15°C).

Raccolta

Il periodo di raccolta della valeriana officinale dipende da quello di semina: se quest’ultima è avvenuta durante la primavera, la raccolta si farà verso ottobre-novembre, nel caso fosse stata fatta nel periodo estivo o autunnale, si procederà con la raccolta l’anno successivo.

Malattia e cure

La valeriana officinale è una pianta piuttosto rustica, non particolarmente soggetta all’attacco di malattie o parassiti. Tuttavia, teme il ristagno idrico e l’eccessiva umidità dell’aria, due fattori che possono provocare il marciume radicale. Attenzione anche alla presenza di larve e lumache, ghiotte delle foglioline della pianta.

Come valuti questo articolo?
12345
Valutazione: 0 / 5, basato su 0 voti.
Avvicina il cursore alla stella corrispondente al punteggio che vuoi attribuire; quando le vedrai tutte evidenziate, clicca!
A Cose di Casa interessa la tua opinione!
Scrivi una mail a info@cosedicasa.com per dirci quali argomenti ti interessano di più o compila il form!