- Fioritura
- Commestibilità
- Riproduzione
- Semi
- Informazioni e curiosità
- Coltivazione
- Collocazione
- Concimazione
- Esposizione
- Annaffiatura
- Potatura
- Trapianto
- Ubicazione stagionale
- Malattia e cure
- La veronica si può coltivare in piena terra solo nelle regioni a clima temperato e mite, altrimenti occorre optare per la crescita in contenitore.
- In foto, fiore di veronica della varietà “Blue Plume”.
- Hebe speciosa a fiori blu-violetto.
- La veronica, per fiorire copiosamente, ha bisogno di un’esposizione ben soleggiata.
- La veronica fiorisce a partire dall’autunno.
- La veronica variegata presenta, appunto, foglie di tipo variegato, dalla forma ovale di piccole dimensioni.
- Come si vede in foto, i fiori di veronica, spesso di colore blu o violetto, sono raccolti in numerose spighe.
- Pianta di hebe, varietà “Frozen Flame”.
La pianta di hebe, conosciuta più comunemente come veronica, è un’arbustiva sempreverde originaria della Nuova Zelanda, al cui genere appartengono poco meno di 80 specie. Facile da coltivare, adatta a formare siepi, bordure e macchie, dimostra una grande resistenza al vento e alla salsedine. Si presenta come un folto cespuglio di forma sferica che può raggiungere anche i 2 metri d’altezza. Ha foglie sia grandi sia piccole di forma oblunga e colore verde lucido, oppure screziato di macchie bianche o gialle, talvolta glauche e di consistenza semi-coriacea. I fiori, di colore variabile dal blu (come la varietà Blue Plume), al bianco, al viola (la Hebe speciosa), sono raccolti in densi racemi o spighe.
La veronica, riproducibile per divisione dei cespi o talea e coltivabile sia in vaso sia in piena terra (a seconda delle condizioni climatiche, poiché la pianta ama i climi temperati e non tollera le basse temperature), si adatta bene, e può essere trapiantata, in diversi tipi di terreno, preferendo tuttavia una posizione ben soleggiata e substrati ben drenati, sciolti e preferibilmente acidi. La concimazione della veronica deve essere effettuata con attenzione per non sovraccaricare la pianta di nutrienti: si consiglia di applicare un fertilizzante liquido per piante fiorite, diluito nell’acqua di bagnatura, ogni quindici giorni nel periodo che va da luglio a novembre. Attenzione però al dosaggio: l’uso eccessivo di concime può portare a una crescita eccessiva del fogliame a scapito della fioritura. Le annaffiature devono essere gestite in base alle condizioni climatiche e alla fase di crescita della veronica: generalmente, la pianta richiede un’irrigazione moderata, assicurando che il terreno resti sempre leggermente umido ma mai troppo bagnato. Durante i periodi di siccità prolungata, è necessario aumentare la frequenza delle annaffiature per evitare che la pianta si stressi a causa di un terreno eccessivamente asciutto. La potatura consiste solo nell’eliminazione delle infiorescenze sfiorite al termine del periodo di fioritura.
Nonostante la rusticità la renda una pianta decisamente resistente, le malattie che possono colpire la veronica includono infestazioni di afidi e infezioni fungine come oidio, ruggine e peronospora. L’oidio, riconoscibile dalla patina biancastra che si forma sulle foglie, può essere trattato con fungicidi specifici e migliorando la circolazione dell’aria intorno alla pianta; la ruggine, che provoca macchie arancioni o rosse sempre sul fogliame, si contrasta con la rimozione delle foglie infette e l’applicazione di trattamenti fungicidi. È fondamentale monitorare regolarmente la pianta e intervenire prontamente per prevenire e gestire queste problematiche.
Fioritura
La fioritura della veronica inizia tardi, in piena terra dalla fine di luglio in poi, mentre dove l’estate è secca e le bagnature non sono regolari, comincia solo quando le temperature si abbassano, nella seconda decade di settembre e fino a novembre.
Commestibilità
Riproduzione
Per riprodurre la veronica, in primavera si possono prelevare getti dell’anno con porzione di ramo portante da mettere a radicare in serra fra giugno e luglio. Le nuove piantine andranno coltivate in vaso per almeno due anni prima di poter essere poste a dimora.
In alternativa, le talee, prelevate durante la stagione estiva, vanno fatte radicate in un substrato adeguato e mantenute umide fino alla formazione delle radici.
Semi
I semi della veronica sono piccoli, di forma ovale e di colore scuro. Possono essere raccolti dai fiori maturi della pianta, che formano capsule contenenti, appunto, i semi.
Informazioni e curiosità
Al momento dell’acquisto, preferire soggetti di veronica con vegetazione ricca, ben cespugliati, folti e armonici, senza rami dominanti che crescano fuori dalla forma. Osservare anche che la pianta di veronica non sia spoglia nella parte basale e le foglie in questa zona non siano ingiallite.
Coltivazione
Pianta tipica di climi temperati, la veronica è adatta alla coltivazione in piena terra solo nelle zone costiere. In tutti gli altri casi optare per la coltivazione in vaso.
Collocazione
La veronica teme il freddo intenso: per questa ragione, nelle aree a clima continentale o con inverni rigidi, deve essere ritirata in casa a inizio inverno. Altrimenti, può anche vivere all’esterno tutto l’anno.
Concimazione
Per la concimazione della veronica, utilizzare da luglio a novembre un fertilizzante liquido per piante fiorite diluito nell’acqua di bagnatura ogni quindici giorni.
Esposizione
La veronica va sempre posta in pieno sole. All’ombra le piante con il tempo perdono le foglie senza rinnovarle, diradando così la vegetazione.
Annaffiatura
Bagnare la veronica con regolarità, senza lasciare che il terriccio asciughi mai del tutto. Una buona pacciamatura con corteccia di conifere, o anche solo con erba seccata, aiuta a mantenere un corretto tasso di umidità del terreno.
Potatura
La veronica non richiede vere e proprie potature. Basta recidere le infiorescenze sfiorite al termine del periodo di fioritura.
Trapianto
Resistente e versatile, oltre che resistente al calcare, la veronica non ha particolari esigenze in fatto di trapianto. Richiede solo che il terreno sia ben drenato e sciolto, meglio se leggermente acido. Da evitare invece i substrati pesanti, argillosi e troppo compatti perché tendono a trattenere troppo l’acqua causando marciumi e asfissie radicali.
Ubicazione stagionale
Per decidere dove porre il proprio esemplare di veronica si possono osservare le foglie: di solito le piante con grandi foglie e fiori molto appariscenti sono poco resistenti al freddo e quindi andrebbero coltivate all’aperto solo in zone geografiche dove la temperatura non scenda mai al di sotto dei 5°C. In tali luoghi le piante di veronica vanno tenute in appartamento durante l’inverno, oppure spostate al coperto in serra fredda.
Gli individui che invece mostrano foglie piccole e fiorellini bianchi, generalmente si considerano più rustiche e si possono coltivare esternamente tutto l’anno, ma mettendole a dimora in una zona riparata (specie nelle regioni settentrionali), magari contro un muro posto a Sud. In alternativa, proteggere le radici delle piante con foglie, stallatico maturo, erba, o coprirle con un telo apposito durante i mesi più freddi dell’anno.
Malattia e cure
Mettendo in atto delle buone pratiche di coltivazione (come evitare i ristagni) è difficile che la pianta di veronica si ammali, essendo particolarmente rustica. In caso però di attacco da parte di afidi o funghi come l’oidio e la peronospora, le piante vanno trattate con prodotti specifici per piante ornamentali.