Viola

Viola

Viola

  • La viola si presta perfettamente alla coltivazione in vaso o ciotola, anche appesa.
  • La viola è una piantina da bosco che predilige la mezz'ombra in estate e a fronte di alte temperature.
  • La viola è un fiore da esterno che cresce anche allo stato spontaneo in piena terra.
  • Esemplare di viola del pensiero.
  • La viola in genere non emana profumo e i suoi petali sono commestibili.
  • Esemplare di viola odorata.
  • Aiuola con viole del pensiero, dalla bellissima fioritura violacea.
  • La viola si presta perfettamente alla coltivazione in vaso o ciotola, anche appesa.
  • La viola è una piantina da bosco che predilige la mezz’ombra in estate e a fronte di alte temperature.
  • La viola è un fiore da esterno che cresce anche allo stato spontaneo in piena terra.
  • Esemplare di viola del pensiero.
  • La viola in genere non emana profumo e i suoi petali sono commestibili.
  • Esemplare di viola odorata.
  • Aiuola con viole del pensiero, dalla bellissima fioritura violacea.

Economiche, rustiche, versatili, resistenti al freddo, disponibili in una gamma di forme e colori che poche altre specie possono vantare, le piante di viola non hanno mai conosciuto un calo nelle vendite e, incuranti delle mode, sono rimaste un classico irrinunciabile.
Piante piccole, di aspetto esile, mostrano un’inaspettata tenacia che le porta a fiorire fino all’arrivo del caldo, con fioriture copiose, colorate e spesso profumate; in più formano cespi densi, con foglie sempre di forma ovale e appuntita, dal margine crenato.

Per coltivare la viola con successo è importante conoscere le sue esigenze, seppur limitate, e le possibili malattie che può contrarre. Le viole preferiscono un terreno ben drenato e ricco di materia organica (per questo si concimano, al momento della ripresa vegetativa, con un fertilizzante liquido ricco di fosforo e potassio e scarsamente dotato di azoto), e devono essere piantate in un’area che riceva luce solare parziale o completa a seconda della stagione, sia in ciotola sia in piena terra. È essenziale mantenere il terreno costantemente umido ma non troppo bagnato, evitando i ristagni d’acqua: le annaffiature devono essere regolari ma moderate durante la bella stagione. La viola non richiede potatura, se non l’eliminazione dei fiori secchi, e mal tollera il trapianto e il trasporto: possiede infatti un carattere selvatico che si riflette nel terreno ideale, ossia derivante dal disfacimento delle foglie, di certo non semplicissimo da replicare nel proprio giardino.

Le viole possono essere suscettibili a diverse malattie, spesso legate a condizioni di coltivazione non ideali. Una delle malattie più comuni è l’oidio, che si manifesta con una polvere bianca sulle foglie. Questa malattia è favorita da un’elevata umidità e da una scarsa circolazione d’aria. Un’altra malattia frequente è la peronospora, che provoca macchie gialle o marroni sulle foglie e può portare alla loro caduta. Anche le infezioni fungine come la ruggine possono colpire le viole, evidenziandosi con pustole arancioni o marroni sulle foglie. Le viole possono essere attaccate anche da parassiti come gli afidi, che succhiano la linfa dalle piante e possono trasmettere virus. La presenza di afidi si manifesta con foglie arricciate e deformate, e con una crescita ridotta della pianta. Per prevenire queste malattie, è fondamentale piantare le viole in un luogo con buona circolazione dell’aria e praticare una corretta rotazione delle colture. Mantenere inoltre le piante ben irrigate ma senza eccessi, rimuovere regolarmente le foglie morte ed effettuare periodiche ispezioni per individuare eventuali segni di infestazione o malattia, trattando tempestivamente gli esemplari colpiti con fungicidi o insetticidi appropriati, aiuterà a mantenere le viole sane e vigorose.

Con la parola viola si indicano in realtà tutte le piante che formano l’omonimo genere, circa 500 specie diverse. Tra le più famose e apprezzate si segnalano:

  • Viola cornuta. Fra le molte specie e varietà disponibili, solo la viola cornuta spicca per il suo profumo intenso. La maggior parte delle viole, invece, non emana profumo e gli ibridi che conservano, anche solo in parte, questa caratteristica la devono alla parentela con la viola cornuta. Originaria dei Pirenei, la viola cornuta raggiunge un’altezza di circa 10 cm formando cespi di circa 30 cm di diametro. I fiori, viola scuro nella forma originaria, somigliano a quelli della viola spontanea, ma sono più grandi, larghi fino a 3 cm, con sperone sottile. Iniziano a fiorire appena la morsa del freddo non è più così intensa e continuano fino a luglio. Alcune varietà di viola cornuta particolarmente decorative sono: ‘Yellow Pink Jump Up’, ‘Orchid Rose Beacon’ e Peach Melba.
  • Viola odorata, o mammola. Si trova spontanea in un areale vastissimo che comprende Europa, Asia e Africa del Nord, Italia compresa. È la specie più precoce, incurante del freddo e fiorisce al sole nei mesi di febbraio e marzo, all’ombra a partire da aprile. Posta in condizioni ottimali si moltiplica con facilità espandendosi sul terreno grazie agli stoloni.
  • Viola del pensiero. La viola tricolor, che tutti conoscono come viola del pensiero, è quella dai fiori più grandi, fino e oltre i 4 cm, e a fioritura più tardiva. Da maggio fino a settembre genera un gran numero di fiori in diverse tonalità di colore. Da questa specie sono stati ricavati, grazie a incroci e selezioni, molti ibridi con fiori grandi, vivacemente colorati: tra questi, viola x wittrockiana ‘Blue Skies’

Fioritura

InvernoPrimaveraEstateAutunno

La viola è una pianta a fioritura primaverile ma, se ben tenuta, è in grado di fiorire per molti mesi, fino a ridosso dell’estate.

Commestibilità

SemiFoglieFioriFustoFruttiRadici

Riproduzione

SemeTaleaDivisioneBulboInnestoMargottaPropaggine

In commercio esistono piantine di viola già pronte per la messa a dimora, generalmente ben fiorite. Dato il costo limitato, il modo più semplice per avere in giardino piantine di viola è l’acquisto. È possibile, tuttavia, iniziare la coltivazione partendo dai semi.
Si semina in luglio-agosto in contenitori alti non più di 10 cm (cassette di polistirolo o di legno) riempite con un substrato costituito per metà da terriccio torboso molto fine e per metà da sabbia di fiume.
Diradare quindi le piantine alla comparsa della 3-4° foglia, eliminando le più deboli o quelle malformate, e trapiantarle poi alla comparsa della 5-6° foglia in vasetto di diametro 10 cm nel quale andranno lasciate sino a che compariranno, in autunno, i primi fiori, epoca consigliabile per la messa a dimora definitiva.

Semi

I semi di viola sono minuscoli, in diverse sfumature di marrone, e di forma allungata.

Informazioni e curiosità

Il limitato sviluppo, particolarmente quello radicale, rende possibile l’associazione delle viole con altre specie a ridotta crescita e scarso ingombro, sia in piena terra sia in contenitore. In tal modo si possono realizzare pregevoli composizioni autunnali con varietà nane o mini di piante quali: erica, edera, crisantemo, cavolo ornamentale, ciclamino.
In pieno campo si possono intercalare le piante di viola con bulbi a fioritura primaverile quali croco, giacinto e tulipano.
In primavera la viola si può invece associare alla primula.

Coltivazione

VasoPiena Terra

La viola si coltiva facilmente in piena terra ma si adatta bene anche a crescere in vaso. Si scelgano sempre vasi bassi, tipo ciotola, perché le viole non richiedono una grande profondità di terreno, avendo un apparato radicale fascicolato che abbraccia il terreno ma che non raggiunge grandi profondità.

Collocazione

InternoEsterno

La viola è un fiore da esterno.

Concimazione

Generalmente le piante di viola che vengono acquistate in fase di inizio fioritura, essendo appena uscite dai luoghi di coltivazione, sono concimate a sufficienza per i momenti iniziali della fioritura.
Al momento della preparazione del terreno per il trapianto, miscelare al terriccio elementi organici, quali letame bovino maturo o stallatico (2-3 kg per metro quadrato) e concimi in granuli specifici per piante da fiore annuali (20-30 g per metro quadrato). Successivamente, al momento della ripresa vegetativa di fine inverno, distribuire un concime liquido ricco di fosforo e potassio e scarsamente dotato di azoto: in tal modo si prolunga la fioritura della viola e si hanno fiori più grandi e dai colori più brillanti.

Esposizione

SoleMezz’ombraOmbra

La posizione, e la conseguente esposizione, è la chiave del successo nella coltivazione della viola.
A primavera o fine inverno la viola deve poter godere di una buona illuminazione e di una posizione calda per bilanciare il clima freddo e la temperatura del terreno ancora molto bassa. A mano a mano che la stagione avanza, con l’innalzarsi delle temperature, il progressivo riscaldamento del terreno, le giornate più lunghe e la forte radiazione solare, le piante di viola devono essere protette e restare in ombra parziale. In estate, con il forte caldo, hanno bisogno d’ombra e fresco per sopravvivere e tornare in vegetazione alla fine dell’autunno.
Ecco allora che le viole possono essere poste sotto ad alberi e cespugli spoglianti così da godere del sole prima dello sviluppo delle foglie, approfittando della protezione delle fronde a partire da fine marzo.

Annaffiatura

GiornalieraFrequenteRegolareOccasionale

La viola resiste molto bene a una moderata siccità e soffre il ristagno di acqua nel substrato. Il primo intervento irriguo è successivo alla messa a dimora ed è generalmente abbondante al fine di favorire l’attecchimento delle piantine, poi, se non piove, generalmente basta la rugiada notturna per fornire l’acqua necessaria.
A fine inverno, se il terreno permane a lungo secco, iniziare ad irrigare, con moderazione, per stimolare una più veloce ripresa. In primavera l’eccessiva secchezza del substrato può impedire la schiusura dei fiori e far appassire precocemente quelli già aperti, pertanto iniziare a bagnare con una certa regolarità, ma se possibile sempre il terreno (o terriccio dei contenitori) e non i fiori, al fine di evitare di rovinare i delicati petali, particolarmente quelli più chiari.

Potatura

La viola non richiede potature ma ha bisogno comunque di manutenzione. Occorre rimuovere i fiori secchi togliendoli con le mani facendo scorrere le dita lungo lo stelo fino alla base per staccarlo con un movimento deciso e secco che non eserciti sulla pianta una trazione sufficiente a danneggiarla. La produzione di semi focalizza tutte le energie della pianta inibendo la produzione di fiori. Per gli ibridi dai grandi fiori si può quindi ridurre il numero dei boccioli per cercare di avere fioriture ancora più spettacolari.

Trapianto

La viola è pianta dei boschi e, per quanto la selezione abbia profondamente modificato la pianta per dimensione, forma e colore del fiore, mantiene un carattere “selvatico” per quella che è la predilezione del terreno. Il migliore resta la terra originatasi dal disfacimento delle foglie, ricca di sostanza organica, fresca, molto leggera. Soluzione facile da riprodurre in vaso ma meno in giardino perché la maggior parte dei terreni a disposizione è di natura argillosa. L’unica soluzione è la sostituzione della porzione interessata utilizzando un mix di terriccio per piante da fiori, terriccio per acidofile e sabbia. La sabbia serve a migliorare il drenaggio del terreno, che deve essere sempre mantenuto fresco, ma non fradicio.
L’inclusione di letame vecchio, molto apprezzato quello di cavallo, serve a migliorare la struttura e la fertilità del terreno.
Il carattere silvano della viola si manifesta anche nella sua scarsa resistenza al trasporto, insofferenza al trapianto e desiderio, diciamo così, di tranquillità. Le viole soffrono infatti il trasporto specie se poste dentro sacchetti di plastica (meglio utilizzare vassoi di cartone di solito a disposizione nei garden ed evitare di lasciare i vasi chiusi nella macchina parcheggiata al sole).

Per effettuare il trapianto, preparare il terriccio come indicato e in piena terra scavare buche larghe e profonde il doppio del vaso oppure, per chi volesse creare una macchia, eseguire uno scasso più esteso. Porre le piante ad una distanza di 20 centimetri l’una dall’altra così che possano crescere al meglio fino a formare un tappeto continuo.
Evitare sempre di lavorare il terreno intorno ai cespi di viole perché le radici sottili e filamentose si danneggiano con facilità.

Ubicazione stagionale

La viola è una pianta erbacea annuale o perenne, ma anche le specie perenni, nella maggior parte dei casi, soprattutto se in vaso, una volta terminato il ciclo di fioritura vengono scartate.
Per questo, l’ubicazione è poco importante poiché il risultato sarà sempre il disseccamento della pianta. Il trapianto in piena terra di piante coltivate in vaso è l’unico modo per salvarle dalle basse temperature, anche se porta spesso a risultati insoddisfacenti tanto che molte non superano l’inverno o si ripresentano al debutto primaverile così sparute da non riuscire a superare l’estate.
Solo le piante collocate in un ambiente ideale, rispondente a quelle che sono le necessità naturali della pianta (terreno fresco, esposizione al sole limitata, disponibilità di nutrienti), possono fiorire di nuovo e con abbondanza.
Durante l’inverno la viola resta in vegetazione e, seppure in modo ridotto per il metabolismo rallentato dalle basse temperature, ha bisogno d’acqua. In inverni caratterizzati da lunghi periodi senza precipitazioni hanno bisogno di essere soccorse con bagnature moderate ma ripetute.

Raccolta

Generalmente la viola viene estirpata da maggio a luglio, a seconda delle varietà e dell’ambiente. Non è, infatti, più produttiva quando le temperature diurne si mantengono stabilmente attorno ai 25-27°C: le foglie iniziano ad ingiallire, diventano più fragili e l’emissione di nuovi fiori cala vistosamente. Le viole raccolte si possono eventualmente far essiccare e utilizzare per creare varie decorazioni fai da te.

Malattia e cure

Nonostante sia una pianta molto semplice da mantenere e generalmente bisognosa di poche cure, anche la viola, specialmente se collocata in ambiente non idoneo, o se la coltivazione parte da esemplari acquistati di scarsa qualità, può subire danni per carenza di nutrizione oppure essere colpita da malattie. Tra queste:

  • Carenza di azoto: le foglie crescono lentamente, con una colorazione più chiara del normale e non raggiungono la regolare dimensione. Nei casi più gravi l’intera pianta ingiallisce in modo uniforme, restando piccola e producendo solo un numero limitato di fiori, di ridotta dimensione e con piccioli fiorali molto allungati.
    Il danno risulta ancor più evidente quando il terreno resta a lungo bagnato (perché poco drenante o durante i periodi di piogge prolungate).
    Come rimedio, acquistare piante sane e ben sviluppate; piantare le viole in substrati fertili e drenanti; distribuire (a livello preventivo anche subito dopo la messa a dimora della pianta) concimi, liquidi o in granuli, ricchi in azoto.
  • Insetti, tra cui i nemici più diffusi sono: afidi (pungono le giovani foglie per sottrarre linfa, causano accartocciamenti ed ingiallimenti e possono trasmettere virus); tripidi: gli attacchi di questi piccoli insetti, di colore marrone, si verificano soprattutto in primavera; le loro punture causano alterazioni di forma nelle foglie (ripiegature dei margini, decolorazioni) e nei fiori (arricciamento dei petali, decolorazioni sottoforma di striature, disseccamento dei margini) e generale deperimento.
    Per debellarli, distribuire in concomitanza dei primi attacchi, insetticidi liquidi a base di specifici principi attivi di sintesi o insetticidi biologici a base di estratti o macerati di ortica, aglio, assenzio, rotenone, tagete.
  • Funghi: oidio o mal bianco (si presenta come muffa biancastra che si diffonde rapidamente, specialmente sugli organi più giovani in concomitanza di clima caldo-umido); marciumi radicali e del colletto (causati da eccesso di acqua nel substrato; la pianta prima ingiallisce poi appassisce e si affloscia a terra); macchie fogliari (sui piccioli fogliari si possono vedere delle striature acquose o bruno chiare; le zone possono ingiallire velocemente e far ripiegare le lamine fogliari ancora verdi).
    La lotta alle malattie fungine, preventiva e curativa, si esercita con anticrittogamici a base di rame e zolfo.

Come regola generale, evitare sempre ristagni di acqua nel substrato e impiegare in partenza piante sicuramente sane.

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