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Con l’arrivo del mese di maggio il prato perfetto deve essere tagliato con una frequenza che si intensifica man mano che aumenta il ritmo di crescita dell’erba: in maggio si taglia indicativamente ogni 7-8 giorni e tale cadenza si mantiene sino al periodo estivo. I primi tagli della stagione devono essere eseguiti sino a lasciare il manto erboso ( nel caso di un classico miscuglio domestico ) alto circa 4 centimetri. Successivamente, quando l’erba si sarà ben irrobustita, si potrà abbassare l’altezza di taglio sino a 3-3,5 centimetri. Con i primi tagli si asportano anche i tessuti vegetali ingialliti, rinsecchiti, o comunque deperiti durante l’epoca invernale, stimolando così una vigorosa ripresa vegetativa e la crescita di un prato perfetto. In primavera i tagli vanno eseguiti durante le ore più calde della giornata, con tappeto erboso completamente asciutto : i passaggi delle macchine tosaerba in terreni inumiditi dalla rugiada, o molto bagnati a seguito di temporali, rischiano di creare dannosi solchi o avvallamenti sulla superficie del suolo.
Il classico tosaerba
L’attrezzo da taglio adatto per avere un prato perfetto è il tosaerba che può essere a motore, elettrico, a batteria, con cestello di raccolta o meno. Il mercato offre una vasta gamma di strumenti di lavoro, a spinta manuale e trattorini, affidabili, robusti e duraturi nel tempo. Alcuni sono caratterizzati dalla lama elicoidale. Si tratta di un sistema falciante costituto da una serie di lame elicoidali montate orizzontalmente che, ruotando velocemente e passando vicino a una controlama fissa, determinano un taglio netto dell’erba, senza lacerazione. Altri sono lama rotante ovvero con apparato di taglio formato da una o più lame, montate orizzontalmente, dotate di una elevata velocità di rotazione, contro le quali l’erba impatta direttamente e viene tagliata. I tosaerba a lama rotante offrono risultati di lavoro di minor pregio rispetto a quelli a lama elicoidale, ma sono i più diffusi in ambito domestico e permettono di intervenire anche con erba relativamente alta ( 5-8 cm ).
I robot rasaerba
Oggi sul mercato sono disponibili anche i robot rasaerba che funzionano in automatico a orari preimpostati, tutti i giorni. Sono pratici perché a noi consentono di risparmiare tempo e l’erba, tagliata solo di qualche millimetro tutti i giorni, ne ottiene grandi vantaggi: sono gli strumenti ideali per ottenere prati perfetti. I modelli in commercio sono silenziosi, da scegliere in base alla metratura del terreno. Il perfetto funzionamento del robot rasaerba è strettamente legato all’adeguata delimitazione della superficie del prato e alla programmazione corretta della macchina. Infatti il robot deve individuare lo spazio da tagliare, memorizzarne i confini e gli ostacoli presenti (muretti, alberi ecc.) e poi muoversi di conseguenza.
I decespugliatori
Sono attrezzi versatili, indispensabili per chi si prenda cura di un’area verde e ottenere un prato pefetto: servono per il taglio laddove altre macchine incontrerebbero difficoltà di accesso, per le rifiniture vicino a degli ostacoli o su terreni poco agevoli o scoscesi, per la pulizia di argini e strade, per la preparazione del terreno forestale, per rifinire il taglio del tosaerba laddove questo ha difficoltà d’azione come lungo un profilo sinuoso. Per quanto piccoli e leggeri, i decespugliatori devono essere trattati con rispetto perché sono macchine estremamente potenti. Per i giardini di piccole dimensioni potrebbe essere sufficiente un modello con motore elettrico; per superfici dai 1000 metri quadrati, meglio utilizzare modelli più potenti.
Il rastrello
Di importanza fondamentale l’utilizzo del rastrello è spesso trascurato perché considerato inutile. Si ritiene che il cestello raccoglierba sia sufficiente a tenere pulito il cotico ma, oltre al taglio, molti sono i detriti che comunque si accumulano. Il rastrello per il prato non deve essere lo stesso utilizzato per spianare il terreno prima delle semine. Deve essere largo per garantire un maggiore raggio d’azione per ridurre i tempi di lavoro, leggero per non affaticare troppo, con il manico lungo per aumentare la zona raggiunta, con denti di plastica o di metallo a profilo rotondo per non incidere sugli apparati radicali e sul cotico, a denti fitti per raccogliere anche piccoli detriti e, nei più evoluti, barra per trattenere quanto raccolto.
Da sapere: il taglio mulching
La tecnica del mulching, ormai sperimentata da anni nei prati perfetti come i parchi e i campi da golf, consente di ridurre il lavoro di raccolta dell’erba tagliata perché le foglie e gli steli, finemente sminuzzati, sono lasciati sul cotico. Oggi si consiglia di applicarla anche nella cura del prato dei giardini familiari, purché si rispettino alcune regole. In genere, procedendo con il taglio e la successiva raccolta e stoccaggio del materiale, si impiega tantissimo tempo. Il materiale erbaceo raccolto deve essere smaltito in compostiera, e spesso la occupa tutta, o portato negli appositi cassonetti per la raccolta di sfalci e potature. Invece, a partire dalla fine del mese di maggio le condizioni ambientali si prestano a “metabolizzare” i detriti erbacei lasciati sul terreno con il taglio mulching, senza che questi si depositino fra gli elementi della vegetazione incrementando la produzione del feltro che “soffoca” il terreno. L’importante è che il taglio degli steli non superi il 30% dell’altezza dello stelo. Per questa ragione i tagli mulching devono essere frequenti e molto curati, effettuati quando il prato si è asciugato, prima delle ore più calde che seccheranno i residui.