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Chi prevede di assentarsi per una vacanza questa estate deve garantire comunque la sopravvivenza delle piante da interni, in particolar modo l’approvvigionamento di acqua. Per periodi di assenza di due, tre giorni fino a una settimana è sufficiente, prima di partire, bagnare abbondantemente il terriccio dei vasi. Per periodi superiori alla settimana è suggerito utilizzare alcuni tra i seguenti accorgimenti.
L’ambiente umido e luminoso
Per prima cosa si consiglia di raggruppare tutti i vasi in modo che ogni pianta possa beneficiare della traspirazione delle altre. Appoggiare le piante sopra a sottovasi pieni di argilla espansa e, prima di partire, versare un po’ di acqua nel sottovaso: in questo modo la pianta l’assorbirà poco alla volta. Sistemare piante in un luogo ben aerato e, se possibile, lasciare le finestre socchiuse. Durante l’assenza più o meno breve è indispensabile garantire alle piante anche la sufficiente illuminazione, meglio con luce naturale o in alternativa con luce artificiale, usando un timer che si attivi dalle 7 della mattina alle 19 di sera. In caso di assenza di 14-20 giorni si consiglia di ricorrere a un prodotto in gel.
La bottiglia: metodo fai da te
Un sistema efficace e poco dispendioso per garantire l’umidità del terriccio è quello di impiegare bottiglie di plastica da 1,5/2 litri come riserve d’acqua a lento rilascio. Prendere una bottiglia di plastica e riempirla di acqua (non completamente); procurarsi un filo da cucito non troppo sottile (filo da imbastire), meglio se di cotone, e farlo girare diverse volte sul collo della bottiglia, poi avvitare il tappo. Capovolgere la bottiglia e bucarla sul fondo con un ago. La bottiglia è pronta per essere inserita nel terriccio.
Dosare la quantità di acqua
La quantità di acqua erogata è in funzione di quanto il tappo viene stretto, più è stretto meno acqua sarà erogata, per avere maggiori quantità di acqua svitare gradualmente il tappo.
Per ottenere un rilascio molto contenuto non occorre praticare il foro sul fondo della bottiglia, in questo modo, l’acqua verrà rilasciata molto lentamente creando un sottovuoto man mano che si svuota del suo contenuto.
In alternativa la bottiglia può essere impiegata senza il filo ma praticando solo un foro più o meno grande sul tappo a seconda della quantità di acqua da erogare. Anche in questo caso se non viene praticato nessun foro sul fondo della bottiglia capovolta, l’acqua verrà rilasciata molto lentamente fino a creare un sottovuoto.
Per essere sicuri che il metodo della bottiglia funzioni, una settimana prima della partenza è consigliato predisporre il tutto e tracciare con un pennarello un segno dove arriva l’acqua. Dopo una settimana si potrà verificare la quantità di acqua erogata nel tempo, che può variare parecchio in funzione del differente substrato, della grandezza del vaso, delle diverse specie di piante.
Coni di ceramica e tubicini
Un sistema più tecnologico è quello di utilizzare appositi set di irrigazione formati da coni di ceramica e piccoli tubi in plastica. La ceramica è porosa e rilascia umidità; prima dell’utilizzo lasciare i coni a bagno in acqua per alcuni minuti, poi riempirli di acqua e chiuderli con il coperchio in dotazione. Il cono deve essere inserito nel terriccio del vaso e poi deve essere collegato al tubino in gomma a sua volta immerso in un contenitore pieno di acqua. Il cono alimentato dall’acqua manterrà il terriccio umido. Se il terreno è secco l’acqua viene richiamata dal materiale poroso fornendo al terreno la giusta umidità, al contrario se il terreno è umido l’acqua non verrà richiamata. In commercio è possibile acquistare set di 12 coni.
Al ritorno
Una volta rientrati a casa, per prima cosa immergere i vasi (quelli non troppo grandi) in una bacinella piena d’acqua in modo che il terriccio s’inumidisca gradatamente. Bagnare abbondantemente i vasi più grandi, allagando tutto il terriccio fino al bordo del vaso.
Eliminare foglie e rametti secchi, smuovere il terreno in superficie e lavare le foglie. Esporre i vasi a una maggiore luminosità senza che tuttavia le piante siano esposte direttamente ai raggi del sole.
Balcone o giardino? meglio con l’impianto
Per chi avesse spostato le piante all’aperto, sui consiglia di predisporre un impianto di irrigazione molto semplice. In commercio esistono impianti che non richiedono l’attacco al rubinetto dell’acqua (con una tanica portatile) e altri che funzionano a batteria senza l’attacco al sistema elettrico.