La magnolia in vaso può dare molta soddisfazione rispetto a una tradizionale coltivazione in giardino per diversi motivi:
- è facile da coltivare: anche chi pensa di non avere il cosiddetto “pollice verde” può riuscire senza difficoltà, soprattutto se inizia con una pianta già fiorita e quindi non agli albori della sua vita
- è ottima per arredare: il suo aspetto elegante, si sposa bene con qualsiasi tipologia di balcone e arredo, purché in grado di contenere un vaso di dimensioni appropriate
- la magnolia in vaso profuma come le altre, ma la possiamo posizionare dove è più facile aspirarne la fragranza
- la notevole longevità: se si escludono eventuali attacchi fungini, è davvero difficile vederla morire
- sopporta bene l’inquinamento atmosferico, anche in pieno centro urbano e quindi la magnolia in vaso è perfetta su terrazzi e balconi cittadini.
La ricerca dell’ibrido perfetto
Oggi la ricerca vivaistica ha incanalato il proprio interesse nei confronti delle specie più piccole, compatte e fiorifere, che si sposano con le dimensioni ridotte dei giardini di oggi, quelli delle villette a schiera e dei piani terra dei condomini. In particolare, per coltivare le magnolie in vaso. Ma il miglioramento genetico con l’obiettivo della crescita contenuta, soprattutto per quanto riguarda l’ampiezza della chioma, non è il solo.
Si vuole aumentare la resistenza al freddo, non tanto delle piante in sé, che è già piuttosto elevata nelle specie coltivate in Occidente, quanto delle corolle, ottenibile posticipando l’epoca di fioritura, per evitare così possibili danni da gelate tardive.
Un altro obiettivo, oltre alla magnolia in vaso, riguarda le varietà a fiore giallo, in Italia ancora poco conosciute.
Le più belle magnolie
Per la coltivazione della magnolia in vaso sono da preferire arbusti o alberi medio piccoli, in genere spoglianti, eleganti e apprezzabili anche in inverno, che entrano in fioritura precocemente e crescono con lentezza.
Si tratta di specie, ibridi e varietà originari delle regioni temperate e tropicali dell’Asia orientale, rustiche, in grado di sopportare anche fino a -5°C. In genere hanno fiori grandi, eretti, con due o più giri di tepali carnosi, a forma di stella; la coppa, la sottocoppa e il calice sono da bianco a rosa porpora, profumati, un po’ coriacei che sbocciano in marzo-aprile.
Chi desidera coltivare la magnolia in vaso può scegliere tra le specie e varietà più belle e indicate sotto, tutte accomunate dalla facilità di coltivazione e dalla massima adattabilità.
- Magnolia ‘David Clulow’: è un ibrido, un piccolo albero che raggiunge i 5-6 metri di altezza in piena terra. Ha portamento eretto, e in aprile emette fiori bianchi a coppa, grandi, profumati, rosa pastello alla base. È considerata una delle magnolie più belle, indicata per i collezionisti. Proprio per i suoi caratteri estetici, sta bene da sola, senza altre piante al contorno, collocata in un punto facilmente accessibile per vedere da vicino e sentire il profumo dei fiori stupendi.
- Magnolia x kewensis ‘Wada’s Memory’: è un ibrido da cui si è ottenuto un piccolo albero (raggiunge i 5-8 m di altezza in piena terra), con forma conica compatta e ricca fioritura ad aprile. La particolarità sono i petali dei candidi e profumati fiori, che tendono a piegarsi verso il basso e le nuove foglie dal colore bronzato. In autunno prima di cadere le foglie si tingono di un bel giallo dorato. I fiori singolarmente non sono di grande effetto, è l’insieme della fioritura che dà lo spettacolo, quindi è bella anche da vedere a distanza.
- Magnolia kobus: è una specie di origine giapponese. Forma un albero di media altezza (12 metri in piena terra), molto lento a crescere e molto compatto che tollera il terreno calcareo. Prima delle foglie, emette fiori bianchi leggermente profumati, stellati, in marzo-aprile. Il suo profumo discreto la rende adatta anche a stare vicino alle aree usate per pranzi e cene all’aperto. Gli esemplari giovani difficilmente fioriscono, quindi per essere certi della fioritura conviene acquistare un esemplare adulto che già porta i fiori.
- Magnolia liliflora ‘Nigra’: è una varietà arbustiva di una specie cinese che raggiunge 3 m di altezza in piena terra, detta “orchidea del bosco” per la forma dei fiori, a calice chiuso, di colore rosa scuro, che si aprono in aprile. Può rifiorire anche in estate, fino a luglio, ma con minor profusione. Emette foglie e fiori simultaneamente. È inconfondibile per le foglie leggermente tomentose, chiare sotto e verde brillante sopra. È molto resistente al freddo.
- Magnolia ‘Porcelain Dove’: frutto di un incrocio è un alberello medio piccolo (5-8 m di altezza in piena terra), a portamento eretto, caratterizzato da una fioritura ricchissima, I fiori bianchi, larghi 5-10 cm, sono profumati, con stami centrali colorati, dall’aspetto decisamente esotico. Fiorisce a primavera inoltrata, quindi può essere associata con altre magnolie dalla fioritura precoce per garantire una continuità di fioriture e profumi. Nelle regioni più calde può anche essere sempreverde.
- Magnolia ‘Vulcan’ è un albero medio piccolo (8 m di altezza in piena terra), eretto, selezionato in Nuova Zelanda incrociando M. campbellii ‘Lanarth’ e M. liliiflora. Rappresenta il raggiungimento di un importante obiettivo la perdita nel fiore della componente rosa viola, tipica delle varietà di M. x soulangeana: il fiore della magnolia Vulcan è molto grande (anche se non numeroso), di colore rosa rubino, tendente al rosso: questo la fa distinguere subito dalle altre magnolie. Ottima come punto focale per il terrazzo, in grado di focalizzare subito l’attenzione.
- Magnolia stellata ha portamento arbustivo (raggiunge i 3 -5 m di altezza in piena terra), di solito più largo che alto e fioritura ricchissima in marzo: i fiori bianchi hanno forma di stella (da qui il nome) con petali lunghi fino a 7 cm. Originaria dell’Asia orientale, è la prima a fiorire, proprio per questo ha bisogno di una posizione riparata per evitare gelate tardive. Predilige le zone prealpine per crescere. Rende al meglio se collocata su uno sfondo di sempreverdi che esaltano la fioritura bianca. Una nota che la distingue dalle altre: la corteccia negli esemplari giovani odora di muschio.