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In questo periodo dell’anno è ora di rinvasare la guzmania. Se le piante hanno un contenitore troppo piccolo, le radici fuoriescono dal foro di scolo e la parte aerea è troppo pesante rispetto a quella nel terriccio, tanto da far temere che la pianta possa sbilanciarsi, è ora di procedere al cambio del vaso. Al momento del rinvaso, utilizzare vasi non troppo grandi (al massimo 1 o 2 cm in più rispetto al precedente) perché troppa terra, farebbe ristagnare molta acqua.
Le specie più coltivate di guzmania in appartamento
Al genere Guzmania appartengono diverse specie, appartenenti alla grande famiglia delle Bromeliacee, che hanno la particolarità di possedere foglie disposte a rosetta allargate nella parte centrale a formare una coppa nella quale, in natura, si raccoglie l’acqua piovana. Le più coltivate in appartamento sono:
- Guzmania lingulata, sempreverde con foglie lanceolate e fiori bianco/gialli collocati all’interno di una rosetta di foglie e circondati da brattee di colore rosso. È una specie priva di fusto che non supera i 30 cm di altezza
- Guzmania lingulata ‘Concolor’ che forma rosette di 25-50 cm di diametro
- Guzmania lingulata ‘Splendens’ con foglie provviste di bande longitudinali rosso/viola.
Il terriccio
Considerato che la pianta è acidofila, per rinvasare la guzmania si consiglia di utilizzare un terriccio per acidofile (commercializzato già pronto) oppure preparare un miscuglio formato da torba, sabbia grossolana e corteccia di aghifoglie in parti uguali. Il terreno deve permettere all’acqua in eccesso di sgrondare rapidamente in quanto la pianta non ama i ristagni idrici.
Le cure successive
Guzamania non richiede particolare attenzioni ed è di facile coltivazione. L’importante è porla sempre alla luce ma non al sole diretto. Deve essere annaffiata con acqua piovana oppure non calcarea, e bisogna garantire sempre un terreno umido ma non bagnato. Durante l’estate nebulizzare regolarmente le foglie per creare intorno alla pianta un microclima umido oppure sistemare il vaso sopra a un sottovaso riempito di argilla espansa. Il pozzetto centrale della pianta va mantenuto sempre pieno di acqua (assolutamente non calcarea) che va rinnovata ogni 15 giorni per eliminare eventuali sali, residui vegetali o animali o altre sostanze che potrebbero putrefarsi e quindi danneggiare la pianta.