Skimmia in vaso: bacche rosse ormentali

La skimmia è l’arbusto perfetto per dare un tocco sofisticato ma natalizio alle grandi fioriere che restano sul balcone, grazie alle bacche rosse. Poi in primavera sboccerà con tanti fiorellini bianchi.

Anna Zorloni
A cura di Anna Zorloni
Pubblicato il 10/12/2017Aggiornato il 10/12/2017
skimmia drupe

In inverno il terrazzo appare sempre un po’ triste e spoglio. Esistono, tuttavia, alcune piante resistenti al freddo, particolarmente adatte alla coltivazione esterna anche in inverno, in grado di dare anche un tocco di colore e vivacità al terrazzo e al balcone.
La skimmia in vaso (Skimmia japonica, famiglia delle Rutaceae), ad esempio, si presta molto bene a questo scopo. Si tratta di un arbusto dalle dimensioni contenute (non supera i 2 metri di altezza), che durante l’inverno emette tante piccole bacche rosse, simili a grani di pepe rosso (viene, infatti, anche chiamata “falso pepe rosso”), riunite in mazzetti terminali. Le bacche si sviluppano in seguito alla fioritura, che avviene da primavera fino a inizio estate, con l’apertura di fiorellini composti da quattro petali bianchi, riuniti in infiorescenze.
La skimmia in vaso, inoltre, è un arbusto sempreverde che non perde il fogliame durante l’inverno, ma mantiene la sua folta chioma, costituita da migliaia di foglie ovali di colore verde scuro lucido.

La skimmia è una pianta dioica, ovvero esistono esemplari femminili ed esemplari maschili. Solo le piante femminili producono le bacche ma, affinché si formino, è necessario che vicino a una pianta femminile ve ne sia anche una maschile, che possa impollinarla.

La skimmia non teme il freddo ma il sole diretto

La skimmia in vaso è resistente al freddo che sopporta temperature fino a -5°C. In presenza di temperature particolarmente rigide e prolungate, sarà comunque opportuno proteggere la pianta per evitare che geli: meglio spostare il vaso in posizione riparata, addossata ad un muro, preferibilmente rivolto a sud, in maniera che possa godere delle poche ore di sole che questo periodo concede.
Dalla primavera all’autunno, invece, è bene spostare la pianta a mezz’ombra. Non deve essere mai esposta al sole caldo che provoca sofferenza e ingiallimento delle foglie.

Una composizione monospecie

Sul terrazzo, l’ideale è coltivare la Skimmia in vaso, meglio se rettangolare e profondo 50-60 cm. L’ideale è accostare due o tre piante, in base alle dimensioni: considerato che la Skimmia è una pianta dioica, è consigliabile mettere una pianta maschile in mezzo a due femminili, per avere una buona produzione di bacche.
Sul fondo del vaso è sempre bene creare un sottile strato (2-3 cm) di materiale drenante, vanno bene anche dei semplici sassetti; servirà a facilitare il drenaggio dell’acqua in eccesso. Il terreno, infatti, deve essere sciolto e ben drenato: i ristagni idrici, come per la maggior parte delle piante, sono dannosi e favoriscono lo sviluppo di malattie fungine con conseguenti marciumi radicali, a livello del colletto, fino ad estendersi alle altre parti della pianta.
Oltre che ben drenato, il terriccio deve essere tendenzialmente acido: si consiglia di acquistare terriccio per acidofile ad ogni rinvaso. Per rendere il terreno più fertile aggiungere sostanza organica (compost) e, per facilitare il drenaggio, sabbia.

Annaffiature limitate

In questo periodo, la Skimmia in vaso va bagnata pochissimo, solo quando ci si accorge che il terreno è diventato troppo asciutto (condizione da verificare “con mano”); solitamente è sufficiente l’umidità atmosferica che caratterizza il periodo invernale. Molto utile, in primavera, somministrare un concime specifico per piante acidofile, così da nutrire, dare più vigore alla pianta e ottenere una fioritura più ricca.

Potatura e propagazione

Dopo alcuni anni di sviluppo incontrollato, la skimmia in vaso potrebbe aver perso la forma. In tal caso si può potare in autunno, così da non influire sulla fioritura primaverile.
Con i residui di potatura, le porzioni di rametto lunghe almeno 10 cm e dotate di 4-5 nodi, si possono fare le talee per propagare questa pianta.
La talea deve essere privata delle foglie basali e inserita in un terriccio soffice, misto a sabbia. Tenuta in ambiente caldo (15-20°C) e umido (per esempio una serretta fai-da-te costruita con un sacchettino di plastica trasparente e quattro bacchetti in legno), la talea inizierà a germogliare e a svilupparsi a primavera, dando origine ad una nuova piantina.

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