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Per dare colore alla bordura che costeggia il vialetto, per animare un’aiuola davanti a una finestra, per una grossa fioriera all’ingresso del giardino, non c’è niente di meglio delle viole che, poste adesso a dimora, fioriranno fino a giugno. Sono due le specie più adatte per realizzare adesso una bordura di viole in piena terra in giardino.
Viola tricolor, la viola del pensiero, comprende numerosi ibridi resistenti al freddo, che fioriscono in questo periodo, per tutto l’inverno, fino a primavera. Con l’arrivo del caldo, la piantina smette di fiorire. È una specie erbacea minuta e ramificata, con fusticini esili e foglioline verde scuro, ovali con margini seghettati; ha bisogno di uno spazio di circa 30 cm in larghezza e raggiunge i 20 cm in altezza. Produce fiori di grandi dimensioni (con corolle larghe fino a 4 cm), formati da 5 petali di colore variabile dal viola al giallo, porpora, azzurro, crema, tinte che si ritrovano anche sullo stesso fiore, con la parte centrale nera o gialla. Per una bordura di viole, usate piantine di due o tre colori diversi da ripetere ogni 40 cm.
Viola cornuta è un’altra specie ampiamente utilizzata per fare un’aiuola o una bordura di viole. Ha fiori di colore viola scuro, di dimensioni leggermente più piccole (larghi 2-3 cm) rispetto a Viola tricolor. Alcuni ibridi, ottenuti per incrocio, hanno colorazioni diverse: azzurro, malva, giallo o bianco. Fioriscono generalmente da marzo a giugno, e possono essere messe a dimora verso la fine di febbraio. Le dimensioni delle piantine sono simili a quelle di V. tricolor e formano piccoli cespugli tappezzanti che vanno a costituire cuscini vivacemente colorati.
La posizione della bordura di viole
La coltivazione è alquanto semplice ma per la bordura di viole è necessario che le piante abbiano luce a sufficienza per fiorire: si scelga, dunque, una posizione del giardino ben esposta al sole.
Preparazione del terreno
Per fare la bordura di viole, il terreno deve essere preparato bene prima di procedere con l’interramento delle piantine. Bisogna eliminare residui di piante coltivate in precedenza, radici, malerbe e detriti vari. Il terriccio deve essere soffice, fertile e leggermente umido, ma dotato di un buon drenaggio, cioè privo di ristagni idrici dannosi in quanto favoriscono lo sviluppo di marciumi radicali e basali. Se necessario, cioè in caso di terreno impoverito o sabbioso, incorporare terriccio nuovo (utilizzare sacchi di terra universale da giardino) arricchito con sostanza organica (ad esempio stallatico) così da renderlo più morbido e fertile. Dopo una lavorazione superficiale e una rastrellata, il terreno è pronto per la messa a dimora delle viole.
Messa a dimora delle piantine
Le piantine per la bordura di viole possono essere acquistate in vasetto presso un vivaista o centro giardinaggio: se la loro terra appare troppo asciutta, è consigliabile mettere i vasetti a bagno in un secchio, o sottovaso da fioriere, per un paio d’ore prima della messa a dimora, così da far reidratare il pane di terra che avvolge le radici delle piantine.