Casa: soluzioni hi-tech per interni anni ’30

L'appartamento d’epoca cambia look grazie a una diversa distribuzione e all’aggiunta di soluzioni tecniche contemporanee. Restano però ben evidenti le tracce del passato, a cominciare dai pavimenti in graniglia.

Silvia Scognamiglio
A cura di Silvia Scognamiglio, Fotografo Adriano Pecchio
Pubblicato il 30/09/2013Aggiornato il 06/09/2018
Casa: soluzioni hi-tech per interni anni ’30

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  • La composizione a pavimento in graniglia di Aganippe è formato da piastrelle monocolore da 20x20 cm e 40x40 cm da lucidare in opera e da elementi decorati da 20x20 e 25x25 cm.  Le prime costano al mq 55 euro; le altre, al pezzo, costano 20 euro.
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  • La scala, che è stata realizzata su disegno, è formata da due rampe che collegano il piano terra al primo piano; prosegue poi con andamento elicoidale tra il primo piano e il sottotetto: in quest’ultimo tratto i gradini sono in vetro. Nella prima parte la ringhiera è in ferro battuto con corrimano in legno, nella seconda è in lamina d’acciaio microforata.
  • Davanti all’ingresso è stato realizzato un porticato con una tettoia formata da sottili listelli di legno. La fascia a pavimento è rivestita con assi di teak in finitura naturale. Questo spazio ombreggiato, sviluppato in lunghezza, è stato utilizzato per ricavare una zona pranzo all’aperto.

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  • Nel soggiorno aperto, di forma lunga e stretta, le finiture bianche del divano e delle sedie e le ampie superfici trasparenti mettono in risalto la continuità del pavimento decorato. È invece in teak il mobile basso che occupa l’intera lunghezza del muro perimetrale, sfruttando il sottofinestra: realizzato su disegno, ospita gli apparecchi e le casse dell’impianto audio-video dolby sorround. Divano: Reef di Cassina, design Piero Lissoni. Sedie: Juliette di Baleri Italia. Lampada: Arco di Flos, design Achille e Pier Giacomo Castiglioni.

L’abitazione unifamiliare, che occupa un edificio d’epoca, è distribuita su più livelli. Dal piano d’ingresso, una scala composta da più rampe conduce alla zona giorno: un unico grande ambiente, con esposizione su tre lati, che si divide in modo equilibrato tra living e area conviviale.
● Un sistema di pareti vetrate scorrevoli continue separa e allo stesso tempo collega visivamente gli spazi del soggiorno con quelli della cucina adiacente.
● Salendo un’altra rampa di scala si raggiunge il sottotetto, dove si trovano la camera matrimoniale e il bagno.
● Conservando alcune tracce che richiamano lo stile originale – a cominciare dai pavimenti decorati – il nuovo schema distributivo e le scelte d’arredo d’ispirazione contemporanea stemperano l’impronta tradizionale degli spazi.

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  • Nell’atrio dell’abitazione, che si trova al piano terra, un grande decoro al centro del pavimento definisce lo spazio tra la porta e la scala. La parte bassa dei muri è evidenziata da una fascia tinteggiata in grigio con tecnica a stucco.

Il decoratore

Pavimenti in graniglia

Elemento tipico degli antichi edifici della zona, i rivestimenti in graniglia genovese caratterizzano gli ambienti con decori e disegni di grande effetto.
In alcune stanze sono quelli originali della casa, in altri sono stati rifatti sul modello del passato. Il disegno è motivo di pregio: le pavimentazioni in graniglia (o seminato) sono un’antica tradizione per diverse regioni italiane, dal Veneto all’Abruzzo, alla Sicilia. Pur con caratteristiche peculiari a seconda della zona, il materiale è sempre costituito da una miscela di cemento bianco, graniglia di marmo, ossidi colorati e polvere. Esistono tecniche di lavorazione diverse, che prevedono la posa direttamente in opera delle graniglie o l’utilizzo di piastrelle, tinta unita o decorate, realizzate con sistemi industriali.
I motivi decorativi più complessi vengono realizzati esclusivamente a mano.

La composizione a pavimento in graniglia di Aganippe è formato da piastrelle monocolore da 20x20 cm e 40x40 cm da lucidare in opera e da elementi decorati da 20x20 e 25x25 cm.  Le prime costano al mq 55 euro; le altre, al pezzo, costano 20 euro.

La composizione a pavimento in graniglia di Aganippe è formato da piastrelle monocolore da 20×20 cm e 40×40 cm da lucidare in opera e da elementi decorati da 20×20 e 25×25 cm.

 

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  • La zona conversazione in corrispondenza della finestra è delimitata alle spalle dal volume di un pilastro strutturale che la divide dalla zona in cui si trova la scala. Dietro lo schienale, due sculture in legno d’arte contemporanea sono state sistemate, in evidenza, su piedistalli di altezze differenti; un’altra è al centro del piano in cristallo del tavolino. Le finestre sono schermate da tende a rullo in tessuto leggero e trasparente. Nella zona giorno, in corrispondenza dei due pilastri portanti che si trovano al centro, il soffitto è parzialmente ribassato da una struttura in cartongesso aperta verso il living. L’altezza di circa 30 cm permette di alloggiare l’impianto di climatizzazione e il videoproiettore del sistema di home-cinema. Tavolino: Coffee Table di Vitra, design di Isamo Noguchi

 

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  • La cucina si sviluppa su due lati con una composizione angolare alla quale si aggiunge il frigorifero side-by-side a libera installazione. Tutti gli elementi sono concentrati nelle basi, a parete ci sono soltanto la cappa e una barra portaoggetti. Il tavolo con piano in cristallo è stato realizzato su disegno del progettista. La composizione prevede al centro la zona pranzo, incorniciata dalla decorazione rettangolare a pavimento. Di impronta hi-tech l’area operativa in acciaio e gli altri elementi d’arredo. Il blocco operativo, privo di pensili, è tutto in acciaio inox: un materiale igienico e di forte impatto estetico che offre prestazioni elevate di durata e di resistenza all’acqua e agli agenti chimici. È ideale per connotare una cucina di ispirazione contemporanea. Programma cucina: Seta di GeD. Frigorifero: Neff. Forno e cappa: Whirlpool. Sedie: Bertoia di Knoll International.
FOCUS ON…. Acciaio inox

In cucina, per mobili, piani, lavelli ed elettrodomestici viene in genere impiegata una particolare e pregiata tipologia di acciaio inossidabile, contraddistinto dalla sigla Aisi 304 (si tratta di una lega al 18% di cromo e all’8% di nichel). Offre la massima resistenza alla corrosione ed è adatto al contatto con gli alimenti. ● Le tecniche di lavorazione consentono di ottenere diversi tipi di finiture, opache o lucide a specchio. Particolari trattamenti antimpronta – brevettati dalle diverse aziende – vengono effettuati in fase di produzione e consentono di ridurre gli aloni sulle superfici.

L’architetto

Divisioni flessibili

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La struttura di sostegno
La cucina e il bagno, che occupano due locali adiacenti, sono separati dal soggiorno grazie a porte vetrate scorrevoli. La finitura satinata consente di schermare gli spazi interni lasciando però filtrare la luce. Il sistema di scorrimento è formato da binari o guide, fissati con tasselli a soffitto oppure a parete. Le ante vetrate sono appese a carrelli con ruote che scorrono nel binario; sono necessari tanti binari quanti sono i pannelli mobili (in questo caso due) e vanno disposti uno davanti all’altro. Le guide reggono il peso delle ante che sono quindi sospese e non toccano terra: in basso, è fissato a ciascun elemento un fermo in metallo o in plastica che dà maggiore stabilità evitando l’oscillazione.

Le ante semitrasparenti
Una struttura metallica adeguata con un fissaggio corretto è in grado di sostenere anche scorrevoli di grandi dimensioni, quindi molto pesanti. Per le ante si impiega in genere vetro temperato con spessore 10 mm che ha un peso di circa 25 kg al mq; in questo caso ciascun elemento misura L 100 x H 250 cm con un peso di circa 100 kg, compreso il profilo metallico che incornicia il vetro.

 

La luce viene dall’alto

Nel sottotetto gli ambienti, oltre che dal balcone, sono illuminati dalla luce zenitale proveniente dai lucernari nella falda del tetto. In bagno ne sono presenti due: in corrispondenza del lavabo e della minipiscina. Grazie alla parete vetrata, in parte trasparente, la camera matrimoniale integra un bagno a uso esclusivo, dotato di zona wellness. Nella stanza, intorno al letto, le pareti basse sotto la falda inclinata sono state sfruttate per inserire comodi elementi contenitori.
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  • Nel sottotetto il giroletto della camera matrimoniale è stato realizzato su disegno, come i mobili a scomparsa in finitura bianca sulla parete di fondo e su quella laterale. Il pavimento è in teak naturale a listoni prefiniti. L’illuminazione è ottenuta con faretti incassati nella falda inclinata del tetto. Grazie alla parete vetrata, in parte trasparente, la camera matrimoniale integra un bagno a uso esclusivo, dotato di zona wellness. Nella stanza, intorno al letto, le pareti basse sotto la falda inclinata sono state sfruttate per inserire comodi elementi contenitori.
  • Una superficie sfumata

    Le pareti del bagno sono decorate a stucco veneziano. Questa finitura dà alle superfici verticali un effetto chiaroscuro con texture che sembrano in rilievo, riflettendo in un modo particolare la luce.

    FOCUS ON…
    Stucco veneziano

    Conosciuta fin dall’antichità, questa finitura a base di calce e marmo unisce al pregio estetico un’elevata resistenza e durabilità anche in ambienti umidi come il bagno. La tecnica artigianale prevede una posa in più strati, su un sottofondo che deve essere liscio e compatto. All’inizio si riempie la superficie di colore, quindi la si liscia e infine con uno strumento di maggiore precisione (una spatola più piccola) si realizza la decorazione. Un effetto simile si può ottenere oggi anche con prodotti già pronti che semplificano e velocizzano la realizzazione.


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  • Nel bagno il mobile sospeso con il lavabo e i sanitari di linea curva sono installati in sequenza sul lato più lungo. Il lavabo in cristallo trasparente è completato da rubinetteria a parete. Lavabo: Bubble di Antonio Lupi. Sanitari e rubinetteria: IlBagnoAlessi One by Laufen e Oras, design Stefano Giovannoni

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La maxivasca da interno
Un’ampia porzione del bagno nel sottotetto, in corrispondenza del lucernario, è occupata da una vasca di grandi dimensioni che ha tutte le caratteristiche e i comfort di una piscina indoor.

Con cascata e idromassaggio

Per ottenere la profondità della minipiscina (70 cm in totale) è stata costruita una pedana alta 30 cm che definisce il bordo ed è stata ribassata di 40 cm la quota del pavimento; ciò ha comportato il ribassamento della soletta del bagno che si trova, in corrispondenza, al piano sotto. La struttura della vasca, che misura 250 x 250 cm, è stata realizzata in metallo e rivestita in Aquapanel; formato, quest’ultimo, da elementi cementizi che hanno caratteristiche simili al cartongesso ma con maggiore resistenza all’acqua e all’umidità. Sopra è stato steso uno strato impermeabilizzante formato da fogli in materiale plastico con la piletta di scarico già saldata; ultimo passaggio, la posa delle lastrein marmo nero assoluto. L’impianto idrico della piscina prevede un filtraggio a ricircolo che consente di tenere la vasca sempre piena. È stato inoltre realizzato un sistema di idromassaggio, mentre una lamina in metallo incassata nel muro consente l’erogazione dell’acqua con effetto a cascata. Si realizza in muratura, successivamente impermeabilizzata, come se fosse una vasca fatta su misura.

Il progetto

La villa unifamiliare occupa una costruzione degli anni ’30 nell’entroterra ligure: è stata realizzata seguendo i tratti architettonici e utilizzando materiali tipici dell’epoca e della località in cui si trova l’edificio. Partendo da uno schema distributivo molto tradizionale, gli ambienti sono stati rinnovati eliminando in parte i tramezzi e utilizzando il vetro per separare. Gli spazi sono organizzati su tre livelli: al piano terreno si trovano l’ingresso, alcuni ambienti di servizio e il garage; a quello superiore (58 mq) la zona giorno e nel sottotetto (54 mq) la camera matrimoniale con bagno a uso esclusivo.

Primo piano

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Davanti all’ingresso è stato realizzato un porticato con una tettoia formata da sottili listelli di legno. La fascia a pavimento è rivestita con assi di teak in finitura naturale. Questo spazio ombreggiato, sviluppato in lunghezza, è stato utilizzato per ricavare una zona pranzo all’aperto.

Davanti all’ingresso è stato realizzato un porticato con una tettoia formata da sottili listelli di legno. La fascia a pavimento è rivestita con assi di teak in finitura naturale. Questo spazio ombreggiato, sviluppato in lunghezza, è stato utilizzato per ricavare una zona pranzo all’aperto.

 
Sottotetto

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La scala, che è stata realizzata su disegno, è formata da due rampe che collegano il piano terra al primo piano; prosegue poi con andamento elicoidale tra il primo piano e il sottotetto: in quest’ultimo tratto i gradini sono in vetro. Nella prima parte la ringhiera è in ferro battuto con corrimano in legno, nella seconda è in lamina d’acciaio microforata.

La scala, che è stata realizzata su disegno, è formata da due rampe che collegano il piano terra al primo piano; prosegue poi con andamento elicoidale tra il primo piano e il sottotetto: in quest’ultimo tratto i gradini sono in vetro. Nella prima parte la ringhiera è in ferro battuto con corrimano in legno, nella seconda è in lamina d’acciaio microforata.

 
Progetto: architetto Vincenzo Ariu e Sabrina Vallino, http://www.ariuvallino.com, Tel. 019/934167 – Foto: Adriano Pecchio
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