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100 mq, tre locali: a Martina Franca, cittadina ricca di palazzi in stile Barocco, in un appartamento situato in un edificio degli anni ’70 gli interni sono stati ridisegnati, con un progetto che ha riproporzionando gli spazi, a partire da un punto di forza della casa, ovvero l’affaccio sulla Valle d’Itria, ora pienamente godibile dal grande ambiente giorno che comprende living e cucina, separati da una porta con ante a vetro scorrevoli.
Tutte le foto della casa di 100 mq
I lavori
Il progetto ha reso l’abitazione di 100 mq confortevole e ben suddivisa, e ne ha valorizzato i grandi punti di forza. Ha innanzitutto definito meglio l’ingresso, sfruttando lo spazio per aggiungere bagno e lavanderia, e ha separato la zona giorno da quella notte, invertendo una camera con la cucina. Con i lavori, il soggiorno si è ampliato, diventando un ambiente luminoso e funzionale, connesso alla cucina che comunque è separata e abitabile. Sempre in soggiorno, una nuova controparete ha permesso di ricavare un ripostiglio e un angolo studio salvaspazio.
I costi
Per la ristrutturazione dell’appartamento di 100 mq sono stati spesi 85.000 euro. La cifra comprende le spese per: progettazione, pratiche urbanistiche, demolizioni e rimozioni, nuove costruzioni, opere in cartongesso, rifacimento e adeguamento impianti, fornitura e posa di finiture (rivestimenti e tinteggiature), fornitura e posa di porte interne. Totale: 850 euro al mq
Gli interni

Grande e arioso, il living è uno spazio multifunzione con annesso il balcone. Di particolare nota è l’intervento architettonico sul lato di fronte al divano, dove è stata costruita una controparete che cela il ripostiglio e crea due nicchie. Una di queste è arredata con un mobile basso da soggiorno e lo schermo tv a parete; l’altra, a seguire, è attrezzata con ripiani di varia profondità che definiscono un angolo studio pratico e discreto. Il pavimento, come in tutta la casa, è in gres effetto rovere, posato a spina di pesce. In primo piano, il tavolo da pranzo ideato da ABBW design (abbw.it), lo studio dell’architetto che si è occupato della ristrutturazione, ha top in legno e gambe in metallo verniciato nero. Le sedie dalla struttura leggera sono le Wire Chair DKR di Vitra (www.vitra.com), mentre la sospensione con l’ampio paralume è Ondine di Maisons du Monde (www. maisonsdumonde.com), in versione customizzata. La poltrona rivestita in tessuto pied-de-poule è di Poltronesofà (www.poltronesofa.com); i radiatori a colonna, discreti ed eleganti, sono di Cordivari (www.cordivari.it), come tutti quelli della casa. La lampada circolare sullo scrittoio è di Parisi design (www.parisidesign.eu).
La porta filomuro
È quel modello che sembra ritagliato direttamente nella parete, perché l’anta è priva dei profili laterali e superiore, nonché di telaio, e ha le cerniere a scomparsa. In più, rifinita come la muratura, bianca o colorata, con carta da parati o altro rivestimento, è totalmente mimetizzata anche quando ha la maniglia. Il risultato estetico che si ottiene con una porta filo muro è dovuto alla sua modalità di installazione, che è “nuda”, diversa quindi da quella dei modelli standard. Infatti, mentre in quelle tradizionali sono presenti elementi specifici per il collegamento anta-parete, in una filo muro un’unica struttura metallica svolge sia la funzione di telaio sia quella di falso telaio. Tale profilo, diverso a seconda del muro – muratura o cartongesso – viene applicato direttamente al vano dell’apertura. Con la finitura delle pareti, tutto viene celato e a vista non risulta alcunché. Alla cornice così mimetizzata viene infine agganciato il battente, tramite cerniere a scomparsa. Tutti i produttori offrono almeno tre possibilità per quanto riguarda la fornitura delle ante: finitura a scelta da catalogo, personalizzata, al grezzo per essere ultimata in opera.

L’angolo conversazione, con il divano a L e il tappeto ispirati agli arredi degli anni ’70, è nelle tonalità blu pavone e marron glacé, tinte riprese in nuance anche dai motivi che ornano le tende leggerissime. L’imbottito dalla linea squadrata, ma dall’aspetto extra soffice ha i piedini a vista: è un modello di Poltronesofà (www.poltronesofa.com), come la lampada da terra con stelo ad arco. Sono in legno dipinto a mano le maschere di ispirazione africana, di Umasqu (www.umasqu.com).
Da copiare: la controparete multitasking
Il progetto introduce in soggiorno un elemento architettonico che risolve le esigenze di arredo dell’ambiente, è privo di funzione portante e, quindi, rimovibile senza problemi. Si tratta di una controparete in cartongesso, lunga 584 cm, con spessore e sviluppo differenziati, che è stata costruita a ridosso del muro di fondo in corrispondenza della rientranza (formatasi con la riduzione dell’ex camera dei ragazzi trasformata in cucina).
La nuova parete permette di organizzare bene questa profondità e di suddividerla in volumi differenti, sfruttandola appieno. Si ricavano, così, utili zone funzionali e anche la stanza, nel complesso, risulta più regolare e proporzionata. Infatti, si è riusciti a ricavare un ripostiglio, una parte centrale a giorno e una zona studio.

In soggiorno, la nuova parete che delimita la cucina è più una schermatura che una vera e propria separazione. Di fatto si tratta di una sorta di portale in muratura che incornicia un serramento con doppia anta in vetro, scorrevole interno muro. I due ambienti, quindi, sono sempre in comunicazione, diretta o solo visiva. In fase di messa in opera, la parete è stata realizzata in modo che le due porzioni laterali contengano i controtelai che accolgono un’anta ciascuno. Dal punto di vista estetico, le ante in vetro con profili in metallo tinto nero sono state disegnate dal progettista che si è ispirato allo stile industrial.

La composizione per la cucina è il modello Kyra, versione Neck, di Creo Kitchen (www.creokitchens.it), in laccato bianco opaco assoluto.

La cucina, un ampio locale di ben 14 mq, è arredata con basi e pensili in bianco opaco, che formano una composizione ad angolo lungo due pareti. Al centro, un’isola con piano snack e vani contenitori nella parte inferiore sostituisce il tavolo. Elegante e discreto il design, con tutti i top in finitura legno, in una tonalità più calda del pavimento, e le ante caratterizzate dall’apertura a gola. La porzione di parete tra le basi e i pensili è stata protetta con un rivestimento formato da piastrelle di gres porcellanato. Molto decorative, sono caratterizzate da un motivo grafico simile a quello della carta millimetrata, ma in bianco e nero, vivacizzato dalle fughe gialle. Le piastrelle sono della collezione Graph di Ceramica Vogue (www.ceramicavogue.it), versione GP 022, formato 25 x 10 cm.

Bianco e grigio antracite sono dominanti in questo ambiente, e arredi e complementi vi si accordano. Un contrasto forte ma raffinato, che viene ingentilito dalle note di colore rosa cipria della seduta imbottita e del copriletto. Malgrado la tonalità scura, la stanza è luminosa e godibile; sicuramente tale percezione di comfort visivo si deve al fatto che la parete colorata non è di fronte all’entrata, ma alle spalle, e che il bianco è presente in percentuale maggiore. In più, anche l’altezza del soffitto contribuisce a una sensazione di maggiore ariosità e permette di osare con un colore dark. Sopra la testiera, la stampa fissata a parete è “San Nicola” di Tuttisanti – design to be Saint (tuttisanti.design).

Il letto, un modello tessile, è Nuvola di Tomasella (www.tomasella.it), personalizzabile grazie alle molte varianti di tessuto in catalogo, da scegliere con o senza contenitore.
Effetto boiserie con stucchi e decori
Nelle versioni semplificate e rivisitate, anche con qualche azzardo cromatico, il tipico rivestimento scenografico di antica memoria incontra il gusto contemporaneo. In questa casa, per esempio, l’intera parete del letto presenta una moderna estetica ispirata a una boiserie classica, ma di semplice realizzazione, senza tamponamento alcuno. La superficie muraria, infatti, è stata solo tinteggiata di colore antracite effetto opaco e decorata incollando profili in poliuretano (precedentemente verniciati con lo stesso prodotto applicato a parete), sistemati in modo da comporre tre riquadri in serie, per ottenere il classico motivo a bugne. Un lavoro che si può anche realizzare da soli. Per ottenere un buon risultato e per facilitare l’esecuzione, conviene preparare un disegno in scala della parete da decorare, completo di tutti gli elementi e di tutte le misure utili: altezza e larghezza del muro, altezza e larghezza del letto, posizione e dimensioni della porta.

Comfort zone a tutto tondo, il bagno principale è un’armonia di colori e di proposte funzionali che risolvono felicemente la forma irregolare e difficile del locale. Con l’arredo in linea che sfrutta la lunghezza dell’ambiente, e la finestra che illumina tutto il volume. Anche per l’arredamento del bagno c’è l’intervento del progettista, che ha disegnato la base del lavabo. I sanitari, invece, sono della serie Manhattan di Rak Ceramics (www.rakceramics.com); la rubinetteria è della serie Cilindra di Argo (www.argorubinetteria.com).
In una ristrutturazione, assume rilevanza anche la parte tecnica e impiantistica che, oggi, deve necessariamente mirare al massimo risparmio energetico, alla salubrità indoor e non solo alla praticità d’uso. In quest’ottica, per quanto riguarda l’impianto di riscaldamento della casa, si è optato per radiatori in acciaio verniciato bianco, finitura che, rispetto alla cromatura per esempio, ha una resa termica maggiore del 30%. Già questo aspetto permette un vantaggio in termini di contenimento dell’energia. Inoltre, la verniciatura eseguita per esempio con polveri epossipoliestere ecologiche (meglio se il processo è certificato DIN 55900-1,-2) è confortante anche per quanto riguarda le emissioni nocive prodotte nell’ambiente interno. E non va trascurato anche che il colore bianco è quello che permette di contenere i costi, perché tra tutte le tinte proposte dai produttori, è quello con il prezzo più basso. Inoltre, è vero che l’acciaio si raffredda rapidamente, altrettanto in fretta però si riscalda.

Se quelle della cucina hanno un decoro quadrettato, le piastrelle del bagno ne hanno uno puntinato. Sono della collezione Pico di Mutina (www.mutina.it), colore Blue, in gres porcellanato non smaltato, formato 60×60 cm.
Progetto: arch. Angelo Bruno, ABBW design, Martina Franca (Ta), abbw.it, Tel. 080/2047967
Foto: Studio Roy
Styling: Benedetta Rossi
Ceramiche e oggetti acquistati su: http://www.abouthesign.com
Impresa edile: ABBW design
Tratto da Cose di Casa numero di ottobre 2019
Progetti case
100 mq su due livelli, unendo due appartamenti
In Puglia, interni contemporanei
Passare da tre a quattro locali