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Situato in un edificio fine anni ’50, in un quartiere di Milano con edifici di pregio opera di celebri architetti del ‘900 – tra cui Libera, Caccia Dominioni e Magistretti – l’abitazione è stato ristrutturata con un progetto che ha modificato parzialmente ma in modo significativo il layout, già frutto di un precedente ristrutturazione che ne aveva snaturato l’identità. Con l’obiettivo di riappropriarsene, è stato mantenuto l’impianto con corridoio centrale che distribuisce gli ambienti (lasciati nella posizione originaria), ma reso più fruibile e funzionale condensando al suo interno spazi contenitivi, collegamenti, elementi tecnici. Consistente l’opera di rinnovo di impianti e infissi e il rifacimento di intonaci. Così come quella di recupero e integrazione del parquet. Ancora più significativa l’inedita proposta decorativa che ha reso protagonisti i soffitti. Ispirandosi a Gio Ponti, sono stati rivestiti con carte da parati che riprendono le grafiche di Villa Planchart a Caracas, progettata dall’architetto milanese. Una scelta che armonizza la richiesta della committenza, una giovane coppia con una bambina, che voleva ricreare alcuni tratti decorativi delle residenze borghesi del XX secolo, e la storia dell’edificio.
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1 Ingresso 2 Corridoio con guardaroba 3 Salotto 4 Zona pranzo 5 Cucina con isola 6 Lavanderia 7 Camera ospiti/Studio 8 Cameretta 9 Cabina armadio 10 Camera matrimoniale 11 Bagno
- L’ingresso rappresenta il primo tratto del corridoio che, in corrispondenza della zona giorno, è stato allargato e suddiviso in tre sezioni: quella centrale è attrezzata con armadiature realizzate su disegno.
- Il living comunica attraverso due ampie aperture simmetriche con il disimpegno centrale, a cui regala la luce proveniente dal doppio affaccio su un terrazzino rivolto a sud, di circa 9 mq.
- La lavanderia, già esistente, è stata ridimensionata a favore della cucina adiacente. Che, a sua volta, ha ceduto una parte al corridoio, consentendone la trasformazione in un ambiente funzionale ma di rappresentanza.
- Nella cameretta e nello studio, le armadiature sono costituite da blocchi modulari disposti in modo strategico per regolarizzare la forma del locale e ottimizzare gli spazi.
- La camera matrimoniale, che gode di cabina armadio comunicante e bagno en suite, è un ambiente spoglio di mobili, reso accogliente da texture, colori e materiali.

Uno dei segni distintivi della casa è lo schema di posa del parquet in rovere: a lisca di pesce con cornici a contrasto in mogano che disegnano e scandiscono la superficie dei locali.
Soffitti decorati con carta da parati personalizzata, prodotta su misura e su disegno
La carta da parati che, con motivi diversi ma accomunati dalla grafica e dalla tavolozza dei colori, decora il soffitto dei vari ambienti, è stata realizzata da Jannelli&Volpi su misura, riportando nella giusta scala e adattandoli alle dimensioni delle stanze, i disegni forniti dalla committenza. Si tratta di un servizio on demand che permette di realizzare soggetti personalizzati e dimensionati in base alle necessità del cliente. Il punto di partenza può essere un disegno, una stampa, una fotografia: una volta rielaborati i soggetti al computer, con appositi programmi, è possibile stamparli su rolli di dimensioni standard o pannelli di diversi formati e con diversi supporti.

Il living riassume lo spirito dell’appartamento arredato con un progetto d’interior che mescola pezzi vintage e di produzione attuale a soluzioni su misura, in una palette cromatica a tratti vivace, ma equilibrata. Un esempio è il divano Charles, design Antonio Citterio, di B&B Italia rivestito in tessuto grigio perla e vivacizzato da cuscini di Colefax & Fowler con grafiche che replicano quelle a soffitto, in sintonia con i soggetti del quadro di Lucio Del Pezzo. A terra, il tappeto azzurro di Kasthall dialoga con le sedie Beetle di Gubi. Il tavolo è un pezzo di Cappellini, sospensione 2097/30, Frosted Bulbs, design Gino Sarfatti, di Flos.

Dalla zona conversazione si intravede l’ingresso dove si fa notare la consolle TS di Gubi. Di linea essenziale, impreziosita dalla stampa a contrasto e illuminata dall’applique Zero di Lucitalia, trova una collocazione ideale all’interno della nicchia originata da due pilastri strutturali. Ai suoi piedi, il “tappeto” in parquet definisce il perimetro della zona.
Nel living, la zona conversazione è disposta in prossimità di un’ampia finestra e gode di una perfetta illuminazione naturale. La luce gioca un ruolo importante perché oltre a regalare luminosità alla stanza esalta il gioco dei colori, aumenta la visione prospettica e dà il giusto risalto agli arredi. Volumi ben proporzionati e stilisticamente affiatati

Inquadrata dall’infisso alle sue spalle e incorniciata dai tendaggi, una poltroncina vintage completa il salotto. Il rivestimento in tessuto lega la palette cromatica della stanza e si intona al tappeto che raccoglie visivamente la zona conversazione. Fra le sedute, il tavolino in vetro fumé è di Gubi; mentre la madia, un pezzo di famiglia, è un modello di Cappellini.
1. Illuminazione affidata ad applique a parete
Il progetto illuminotecnico ha puntato molto sulla presenza di applique, sistemate in modo strategico per creare puntuali focus luminosi sulle pareti. Gli apparecchi, coordinati nei diversi ambienti, sono stati realizzati su commissione e su disegno dell’architetto. Anch’essi ispirate a Gio Ponti, sono formati da semicerchi in ottone e tubi luminosi.
2. Alle finestre doppie tende arricciate, filtranti e oscuranti
Il doppio tendaggio composto da teli arricciati, realizzati su misura dall’azienda Textim, è un leitmotiv che regala all’abitazione un tocco classico ma equilibrato. Alle tende bianche filtranti in tessuto Waver di Kvadrat sono accoppiate sopratende vellutate dalla doppia valenza: oscurante e ornamentale. Sono confezionate con stoffa Harald, sempre di Kvadrat.
La stanza degli ospiti, fra il soggiorno e la camera della bambina, è concepita anche come studio e arredata con pezzi che vanno incontro a questa duplice vocazione: un divano letto, uno scrittoio vicino alla finestra e una piccola libreria freestanding.

Il divano letto, una semplice struttura con fianchi-braccioli, è impreziosito da un mix di cuscini d’arredo che aumentano il comfort della seduta riproporzionandone la profondità e offrendo appoggi più morbidi. Quello giallo ocra introduce anche una nota di colore, che accende con garbo la dominanza degli azzurri.
3. Come mantovana, un listello in legno minimal
Le tende sono fissate a un binario nascosto da un discreto ed elegante listello in legno che è dipinto come le pareti con cui si mimetizza.
Cucina con isola e armadiature filomuro
Caratterizzata da un blocco a isola centrale è di fatto un ambiente a sé, ma è aperta sul corridoio e in comunicazione visiva con il living. Per questa sua particolare connotazione, la scelta d’interior è in sintonia con il resto della casa: soffitti décor, muri a gesso, pavimento in parquet e tende arricciate fanno da sfondo a blocchi compositivi diversificati per stile e finitura, a seconda delle funzioni.

A centro stanza, un ampio elemento a isola accoglie la zona operativa che ospita il piano cottura, con cappa a scomparsa, e il lavello. Realizzzato su disegno del progettista da Arredamenti Carugati, si caratterizza per il particolare rivestimento esterno. La scocca del mobile infatti è “foderata” con listelli di legno tinta mogano (in accordo con quelli a pavimento) che compongono una superficie ondulata di gusto rétro con effetti di chiaroscuro.
4. Una “passatoia” sul soffitto
In cucina, il rivestimento décor, limitato a una sola porzione del soffitto (quella che corrisponde alla larghezza della finestra), lo fa apparire visivamente più basso. Quest’illusione ottica, unita alla quinta di sfondo creata dalla tende, aiuta a definire il perimetro della zona pranzo. I toni caldi del giallo e il verde menta che sfuma nel grigio restituiscono un’atmosfera invitante e accogliente.
5. La misura giusta della tenda della cucina
Diversamente dai tendaggi del soggiorno e delle camere, dove i teli si adagiano sul pavimento con abbondanza – come si conviene a stanze che privilegiano l’aspetto ornamentale – in cucina la tenda sfiora appena la superficie del pavimento: una misura più appropriata ai locali di servizio.
Come decorare le pareti della cucina con i piatti d’autore
6. La zona pranzo di gusto eclettico
La zona pranzo è un angolo ricco di estro e un bell’esempio di mix&match di arredi. Il tavolo, realizzato su disegno, ha il piano in mdf laccato amaranto e le gambe in metallo con finitura ottone (coerentemente con le altre parti metalliche dei mobili). Intorno, ci sono sedie di recupero rivestite con un tessuto tecnico di Kvadrat che non tradisce cromie e segni grafici. Sulla scia di colori e finiture anche il pouf, la seduta in più che completa e non ingombra. Sulla parete, gli inconfondibili piatti di Fornasetti.
All’isola centrale dalla spiccata personalità si contrappone una zona contenitiva di cui si percepisce appena la presenza. I vani dispensa e gli elettrodomestici a incasso sono, infatti, nascosti all’interno di un’armadiatura bianca a tutta parete. Che si distingue solo per la presenza di poche raffinate maniglie in ottone.

Il top dell’isola che offre un ampio piano di lavoro è in marmo nero assoluto, un colore che, ben dosato, ricorre in tutti gli ambienti. Ha bordi smussati che ne smorzano il rigore, e integra elettrodomestici e lavello nella stessa tinta. Sopra, la sospensione Compendium di Luceplan, che sembra specchiarsi nei profili in ottone. del mobile
L’effetto mimetico dell’armadiatura è stato ottenuto grazie all’impiego di ante lisce, pulite e uniformate alle pareti: una scelta che rispecchia la volontà di restituire alla casa un’impronta sobria e razionale. Che mantiene però il suo tratto personale e distintivo: le maniglie (come quelle dell’isola) sono state progettate dall’architetto, in scala 1:1, fino nei minimi dettagli tecnici.
In camera, letto a sommier con testata personalizzata e mini comodino integrato
La camera matrimoniale e quella della bambina, disposte una di fronte all’altra alla fine del lungo corridoio, sono improntate a un criterio d’arredo che privilegia essenzialità e funzionalità, ma non rinuncia a creatività e cromie ben studiate. Proposte ancora con decisione ma in modo garbato e fedele alla fonte ispiratrice

Rilegge Gio Ponti anche il letto della camera matrimoniale: un semplice sommier con testata fissata a parete, rivestita in velluto Kvadrat e completa di comodini sospesi in legno di rovere. Piccoli, compatti, ma provvisti di cassetto, luce e mensola portaoggetti. Sul letto, completo lenzuola di Marina C.
Nella cameretta, armadi su misura per regolarizzare la forma della stanza e avere più spazio libero
Gli armadi della cameretta (e dello studio) sono studiati e dimensionati in modo da correggere le irregolarità della pianta dovute alla presenza di elementi strutturali, sporgenti o rientranti. Realizzati su progetto, hanno ante e cassetti privi di maniglie, così fanno fronte comune con le pareti, da cui si distinguono per l’uso del colore. Utilizzato solo in alcune sezioni, movimenta con delicatezza l’insieme incorniciando le armadiature.
In bagno muri multicolor a disegni geometrici realizzati con idropittura e smalto

Nel bagno principale, i decori sono alle pareti. In questo caso, sono dipinti con idropittura e smalti e proposti in un gioco di sovrapposizioni di colori e geometrie che crea l’illusione di trasparenze. A pavimento, piastrelle nere della serie Rombini di Mutina. Dello stesso colore, il piano in hpl del mobile sottolavabo che ha ante e fianchi in una delicata tonalità rosa. Lungo il suo perimetro, c’è un profilo metallico grigio che a seconda delle sezioni funziona da maniglia o portasalviette. Grigio anche il lavabo d’appoggio Tedge di Ceramica Globo, a cui è abbinata la rubinetteria della serie Gio Ponti di Mamoli. Il pezzo vintage è la specchiera dalle linee sinuose, con cornice che richiama il sostegno della lampada IC S1, design Michael Anastassiades, di Flos. La vasca freestanding è della serie 800 di Agape.
9. Pareti a gesso perfettamente lisce
In bagno, come nel resto della casa, si percepiscono muri perfettamente lisci: sono stati completamente rasati a gesso, un intervento di finitura che rende la superficie intonacata uniforme e la prepara alla stesura della vernice finale garantendo un’ottima resa estetica dei colori.
Indirizzi fornitori
• Agape, http://www.agapedesign.it, Tel. 0376/250311 • Arredamenti Carugati, http://www.arredamenticarugati.com, Tel. 02/96342434 • B&B Italia, http://www.bebitalia.com, Tel. 031/795111 • Cappellini, http://www.cappellini.com • Ceramica Globo, http://www.ceramicaglobo.com, Tel. 076/18731 • Colefax &Fowler, http://www.colefax.com • Flos, http://www.flos.com, Tel. 030/24381 • Fornasetti, http://www.fornasetti.com • Gubi, http://www.gubi.com • Jannelli&Volpi, http://www.jannellievolpi.com, Tel. 02/516631• Luce Italia, http://www.luceitalia.me • Kasthall, http://www.kasthall.com, Tel. 02/80500338 • Kvadrat, http://www.kvadrat.dk • Luceplan, http://www.luceplan.com, Tel. 800/800169 • Mamoli, http://www.mamoli.com, Tel. 02/36645299 • Marina C., marinac.it, Tel. 02/6269 0476 • Mutina, http://www.mutina.it, Tel. 0536/812800 • Textim, Tel. 335/6396247
Progetto: arch. Elena Cerizza, Milano, Tel. 02/36751450 – http://www.elenacerizza.it
Foto: Cristina Galliena Bohman. Styling: Laura Mauceri