47 mq + 22 mq di soppalco: una piccola casa dallo stile rigoroso con un tocco femminile
Grande personalità e scelte originali nell'accostamento dei materiali per il loft "sui generis" dai colori delicati, contrasti soft e idee decorative tutte da copiare.
Ubicato nel centro di Torino, un ex spazio di lavoro al piano terra è diventato una comoda abitazione su due livelli dopo un’accurata ristrutturazione che l’ha saputo rileggere in stile loft. La particolarità del progetto è stata quella di puntare, oltre che su soluzioni architettoniche di grande efficacia e funzionalità, anche su elementi decorativi d’effetto – realizzati in molti casi dalla proprietaria stessa – capaci di “vestire” gli ambienti. Meno factory di quanto si potrebbe immaginare, gli interni sono invece stati addolciti da spunti al femminile: questo il risultato di un intervento integrale che ha interessato tanto le parti strutturali quanto le finiture e i dettagli di stile. Nella zona giorno per esempio, la composizione di triangoli dipinta sulla parete – riproposta anche in un altro ambiente della casa – presenta la delicata palette cromatica dell’abitazione. Tra il piano terra e il soppalco, dove è la zona notte, non vi è soluzione di continuità grazie all’ampio affaccio che consente sempre di cogliere, da ogni angolazione, l’altezza del volume.
Foto casa 47 mq + 22 mq di soppalco
Il progetto di ristrutturazione
Nel loft a doppia altezza, il livello d’ingresso ha una superficie inferiore a 50 mq, ai quali si aggiungono i 22 mq del soppalco, che ha due lati affacciati sugli ambienti sottostanti. Al piano principale – occupato dalla zona giorno – sono state eliminate quasi del tutto le partizioni interne: i tre spazi comunicanti della cucina, del pranzo e del soggiorno ruotano intorno al blocco centrale del bagno. Il livello soprelevato, realizzato in fase di ristrutturazione, ha permesso di rendere la zona notte indipendente dal resto dell’abitazione, riservandole un’area a sé.
Nell’ambiente unico al piano terra sono state eliminate tutte le partizioni interne, mantenendo solo i pilastri portanti che scandiscono il passaggio tra pranzo e soggiorno.
L’unico bagno è cieco e dotato di impianto di aerazione meccanica: una possibilità consentita dalla normativa per abitazioni con superficie inferiore a 70 mq.
Il livello superiore occupa solo la zona centrale della pianta, sopra l’ingresso e la zona pranzo; cucina e living rimangono invece a doppia altezza.
Il box doccia e il lavabo a uso della camera sono installati in esatta corrispondenza del bagno al piano sotto, così da facilitare i collegamenti impiantistici.
Nella zona conversazione, sullo sfondo della parete a decori geometrici sui toni del grigio e del rosa che personalizza l’ambiente, il divano angolare rivestito in tessuto è il modello Soderhamn di Ikea. Di fronte, la seduta basculante è la RAR di Vitra, design Charles & Ray Eames, il pouf rosa a maglia è di Jill & Jim Design. In stile nordico la coppia di coffee table rotondi al centro, mentre il mobile contenitore basso lungo la parete è di Ikea, il tappeto di Maisons du Monde. La scultorea lampada a sospensione è Nuboli di Artemide, modello in edizione limitata.
La zona d’ingresso (in questo scorcio è fotografata dall’antibagno, chiuso dalla porta scorrevole in legno massello), scandisce i percorsi interni che collegano gli ambienti dell’area giorno. Alla parete di fondo è appoggiato un mobile contenitore a consolle di autoproduzione, realizzato da Cesare Catena: appoggiato su gambe in metallo verniciato nero, ha la particolarità di avere le ante scorrevoli formate da listelli in legno di recupero, in diverse essenze alternate tra loro. Il tappeto a motivo floreale è di Coin Casa. L’applique a muro, formata da un foglio d’acciaio ripiegato su se stesso che lascia filtrare la luce sopra e sotto, è il modello Cadmo di Artemide, design Karim Rashid.
Nella zona giorno con sviluppo a elle l’area conviviale, che occupa uno degli angoli, è ribassata dalla soletta del soppalco. Un tramezzo divide il tavolo da pranzo dalla rampa che porta al livello superiore: all’estremità opposta della parete, un pannello scorrevole, decorato con una composizione di triangoli a più colori simile a quella del living, chiude l’accesso al vano del sottoscala, utilizzato come ripostiglio. La scala, che è stata realizzata ex novo per accedere al soppalco, è formata da una rampa lineare preceduta da due gradini a piè d’oca che indirizzano la salita. La struttura è in legno, trattato con una finitura nera in resina semiopaca. A personalizzare la struttura, il gioco della numerazione con scritte in bianco realizzate dalla proprietaria nella fascia destra di ciascun gradino.
La zona pranzo, sotto il soppalco della zona notte, è arredata da un tavolo rettangolare di Ikea con struttura in acciaio e piano in vetro acidato; le sedie sono tutte della collezione Plastic Chair di Vitra, design Charles & Ray Eames: quelle senza braccioli sono le DSW, la poltroncina è invece il modello DAW. Sulla parete di fondo, un sistema di ante scorrevoli chiude un’ampia rientranza utilizzata come dispensa e ripostiglio. In primo piano, la poltrona girevole è la Tirup di Ikea, la lampada da terra in ferro è una realizzazione artistica di Cesare Catena.
Nel layout del piano terra, il volume centrale che racchiude il bagno è l’elemento intorno al quale si costruiscono i percorsi interni: vi si accede dalla zona d’ingresso che distribuisce anche cucina e pranzo. La porta che chiude l’ambiente di servizio è un pannello sagomato in legno massello che scorre lungo un’asta in ferro fissata nella parte alta del muro. La parete esterna del bagno è statarifinita a calce, posata a spatola con tecnica manuale: la superficie, quindi, è stata trattata con una mano di idropittura grigia e infine con una di resina trasparente all’acqua che la rende lucida. Il risultato è un effetto materico e grezzo. Di fronte all’ingresso, la porta del bagno in legno di noce nazionale grezzo con profilo ondulato è stata realizzata da Falegnameria Rasetto su disegno dei progettisti. Il parquet è in listoni di ipé (spesso impiegato per attrezzi sportivi, costruzioni navali e mobili in genere) posati a correre.
A terra, legno di ipé
Nei diversi ambienti del piano terra, il parquet in massello di ipé è stato conservato, procedendo però a un trattamento di relooking. La verniciatura preesistente, che modificava il colore dell’essenza rendendolo quasi rosso, è stata rimossa riportando il legno al grezzo. Una volta lamato, si è steso sopra un prodotto all’acqua trasparente che lascia la superficie al naturale (marrone e del tutto opaca). Il legno di ipé ha caratteristiche di durezza, durata e resistenza agli urti e al calpestio che lo rendono simile al teak, adatto quindi tanto per l’utilizzo negli interni quanto per l’outdoor. Si tratta di un legno esotico, originario del Brasile e di altri Paesi del Sudamerica: quando lo si acquista, è importante verificare sulla scheda tecnica che provenga da foreste certificate, nel pieno rispetto dell’ambiente.
In cucina è stata ricavata una piccola area snack, comoda per due persone, arredata con una consolle di profondità ridotta, appoggiata alla porzione di parete di fianco alla finestra e di fronte alla composizione della zona operativa. Il piano, su misura, ha uno spessore maggiore rispetto allo standard. Nell’angolo snack della cucina, alla consolle con base in metallo e piano in legno, realizzata su disegno, sono accostati sgabelli alti da bar: quello bianco è il modello Glenn di Ikea. Fissata alla porzione di parete nell’angolo di fianco alla finestra, il decorativo simbolo”&” è stato ritagliato in un pannello in compensato di ridotto spessore, rivestito in laminato effetto lamiera metallica.
In cucina, sopra la zona lavaggio, i pensili sono sostituiti da mensole che, fissate alla parete con disposizione simmetrica, alleggeriscono la composizione: in acciaio con rivestimento epossidico/poliestere a polvere in bianco e in grigio, sono il modello Botkirka di Ikea. Il top e l’alzata sono in Corian grigio lucido, con lavello in acciaio inox spazzolato incassato nel piano e miscelatore a bordo vasca.
La camera matrimoniale “open space” occupa gli spazi del soppalco ed è ampiamente illuminata dalle vetrate a doppia altezza del piano sottostante. Nella zona più profonda della balconata è sistemato il letto, mentre nel passaggio più stretto all’arrivo della scala trova posto uno stender, versione salvaspazio e easy del classico armadio. Le tonalità delle finiture e dei rivestimenti tessili riprendono la delicata combinazione di bianco, grigio e rosa del soggiorno.
Nella zona notte, nell’angolo tra il letto e il box doccia vetrato, il lavabo a colonna di forma cilindrica è il modello Roll di Ceramica Flaminia, design Nendo. In ceramica bianca e completato da rubinetteria a parete, s’ispira alla forma di un foglio di carta arrotolato su se stesso. Sul lato di fianco al letto, è stato ritagliato lo spazio per un box doccia vetrato, chiuso da pannelli in cristallo trasparente che non arrivano a tutta altezza, ed evidenziato dalla tonalità di grigio scuro del rivestimento in resina sulle pareti interne. Sullo stesso lato, ma all’esterno del box, è stato invece installato uno scultoreo lavabo: caratterizzato dall’insolita forma a spirale diventa elemento d’arredo.
Il soppalco ha un lato affacciato sopra la cucina, l’altro sopra la zona conversazione dove si trovano i divani. Nella zona notte, il letto con testiera rivestita in tessuto nero e con contenitore interno è di Ikea; una panchetta con struttura in ferro e piano in rovere (realizzata da Cesare Catena, come la lampada industrial appoggiata sopra) sostituisce idealmente la pediera. Il pavimento è rivestito con assi di pino grezzo verniciate di bianco.
Nel bagno le pareti e il pavimento rivestiti in resina grigia spatolata (di ErreLAB) contrastano con le superfici in Betacryl bianco ottico del top e della vasca (Wave di Makro): l’involucro in rovere in cui è incassata è stato realizzato su disegno, così come il mobile sotto il lavabo (un modello a catino di Ki & Ko). L’applique a parete vicino allo specchio è di Philips.
Progetto: Studio ARtelier progetti, arch. Silvia Scalia, Torino, Tel. 011/393099 – http://www.artelierprogetti.com Foto: Barbara Corsico Styling: Chiara Dal Canto