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L’ispirazione stilistica non viene dai celebri quartieri di Londra o di New York. Soho è l’acronimo di Small Office Home Office e corrisponde, come spiegano gli architetti, al desiderio della giovane proprietaria, graphic & web designer, di poter disporre di un angolo studio in casa. Così, all’ultimo piano di un palazzo torinese dei primi del Novecento, è stata ideata questa abitazione, dove, abbattendo alcuni tramezzi lungo l’asse est-ovest, cucina e living sono diventati un unico ambiente, illuminato dalla luce naturale proveniente dai due fronti. E attraversato da un lungo mobile su disegno che ne assolve le diverse funzioni e che prevede, al centro, un modulo scrivania su ruote come postazione home working (e non solo) da estrarre e posizionare liberamente. L’ausilio di due porte scorrevoli in policarbonato, che chiudono la camera da letto e la collegano a corridoio e cucina, accentua la sensazione di luminosa fluidità e rimodulazione di volumi tradizionali.
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Quali lavori sono stati eseguiti
Cementine conservate: e i nuovi impianti?
L’appartamento è stato totalmente ripensato per soddisfare le esigenze della committente. Lo studio di architettura ha saputo sfruttare e recuperare alcuni elementi originali della casa. I pavimenti erano rivestiti da piastrelle in ceramica anni ’80, sotto le quali sono stati trovati quelli novecenteschi in cementine.
Controsoffitti per gli impianti e per l’isolamento
Questa scoperta ha suggerito di mantenerli e lasciarli intatti, facendo passare tutti i nuovi impianti (elettrico, idraulico e di riscaldamento) all’interno di un controsoffitto creato ad hoc, una struttura che presenta l’ulteriore vantaggio di isolare termicamente dal sottotetto tutto l’appartamento.
Demolizione tramezzi per aumentare la luce
Sono poi stati demoliti alcuni tramezzi, allo scopo di valorizzare al massimo la luce naturale, presente in maniera copiosa grazie all’orientamento est-ovest della casa.
Bagno tutto nuovo
Il bagno è stato mantenuto nella posizione originale, ma ripensato internamente, sostituendo i materiali da rivestimento e inserendo un’ampia doccia sotto la finestra.
- Al centro della composizione su disegno che collega cucina e living, un modulo estraibile su ruote che diventa scrivania, per una postazione studio posizionabile sotto la finestra.
- La cucina a vista, su misura, fa parte di un mobile lineare che prosegue nel living creando diverse zone funzionali. La struttura è in ferro e le ante sono laccate.
- La camera da letto comunica con il corridoio e con la cucina. Al suo interno è stata organizzata anche una pratica cabina armadio.
- Il bagno ha mantenuto la posizione originale, ma sono stati cambiati i rivestimenti del pavimento, delle pareti e della doccia, sotto la finestra.
Gli impianti? A soffitto
Tutto l’appartamento è stato controsoffittato per far passare gli impianti lasciando intatti i pavimenti originali. Questa soluzione ha suggerito un’idea décor in corridoio: il taglio triangolare nel controsoffitto che evidenzia il lavoro compiuto. La pittura dorata mette in risalto un rosone, altro elemento d’epoca presente a soffitto in tutte le stanze e, dove possibile, conservato.
Scrivania su ruote (e spostabile) inserita nel lungo mobile tra soggiorno e cucina
L’open space con cucina, pranzo e zona conversazione è caratterizzato dal mobile lineare su misura con struttura in ferro, ante in laccato e piano in legno multistrato. Lo integra al centro, in blu, un elemento libero montato su ruote: a seconda delle esigenze e del modo in cui viene disposto, può diventare una scrivania con vista montagne dalla finestra, un’isola per la colazione o liberare l’accesso all’armadio a muro retrostante.
Come sono state recuperate le cementine
Una fortunata sorpresa di questo appartamento è stata la scoperta dei pavimenti in cementine, presenti in tutti gli ambienti tranne che in bagno, con decori diversi che hanno suggerito la divisione delle zone. In ottimo stato, sono state semplicemente pulite. In un caso analogo, qualora si trovassero in peggiori condizioni, sarà comunque possibile recuperarle ricorrendo a cure specifiche.
Operatori esperti si occuperanno di una serie di lavaggi alcalini per neutralizzare lo sporco stratificato negli anni. A questo intervento seguiranno la stesura di un prodotto antimacchia, un trattamento a cera d’api e infine una ceratura con cera satinata ad alto calpestio, prodotto che sottolinea l’epoca del materiale. In questo modo le cementine potranno riacquistare la loro lucentezza originaria.
Stanza matrimoniale mood industrial
La camera da letto è chiusa da due porte scorrevoli che la collegano al bagno e alla cucina e ne definiscono lo stile. Le due ante in policarbonato e ferro consentono di rimodulare lo spazio e la luce, che attraverso superfici semitrasparenti può filtrare anche in corridoio, influendo positivamente sulla percezione del locale.
Bagno in bianco e nero, grigio-azzurro e rosa
Il bagno ha mantenuto la posizione e le dimensioni originali, ma è stato ripensato internamente, inserendo un’ampia doccia con profili neri sotto la finestra, nel punto più luminoso dell’ambiente. Le pareti candide bianche, il grande specchio e i rivestimenti chiari enfatizzano la luce naturale che avvolge questo volume raccolto.
L’utilizzo di piastrelle iridescenti nella doccia, in grado di cambiare colore a seconda del punto di vista di chi guarda e dell’incidenza della luce, caratterizzano le pareti della doccia rendendola un elemento prezioso in costante mutamento. Anche la nicchia della finestra usufruisce di questo rivestimento, che la isola parzialmente dall’acqua e valorizza la luce.
Progetto: PlaC Architecture via Parma 29, Torino, Tel. +39 011/0373878, +39 011/0370919 http://www.pla-c.eu
Foto: Claudiu Asmarandei – llum collettivo
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