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Moderna ed eclettica, l’abitazione situata al piano alto di un edificio storico a Roma è il risultato di un progetto che ha rivoluzionato radicalmente gli spazi preesistenti e ha saputo portarne alla luce il potenziale inespresso.
Con una fruttuosa collaborazione tra progettisti e proprietari sono stati ripensati gli ambienti modellandoli su una concezione più contemporanea dell’abitare: scardinato il classico schema distributivo (che prevedeva il corridoio) è stato posta al centro una zona giorno open space nata dalla fusione dei due ambienti un tempo separati, e che fruisce della preziosa luce naturale proveniente da due ampie finestre.
Contrapposte a queste, un piccolo vano di servizio e due stanze private: uno studio e una camera da letto con annesso il bagno.
Foto casa 75 mq
Nuovo progetto per 75 mq
La casa presentava una distribuzione interna incentrata sul corridoio centrale che piegava per distribuire l’accesso al bagno e alle due camere e terminava con un piccolo ripostiglio. Agli occhi esperti dei progettisti è bastato vedere che l’eliminazione di questo spazio, peraltro buio, avrebbe permesso di ricavare un piccolo, ma utile, locale di servizio in aggiunta al bagno principale (che ora è a uso privato della stanza) e anche un disimpegno/lavanderia per separare meglio la camera da letto. Così come l’apertura dei due ambienti giorno in un unico open space avrebbe comportato un grande vantaggio in termini di vivibilità, comfort e ariosità. Tutto senza rinunciare a una zona di ingresso ben definita, luminosa e persino attrezzata con una libreria su misura; connessa visivamente al grande salone, l’entrata introduce gradualmente la vista ai successivi spazi della casa attraverso una serie di controsoffitti di altezze differenti. Da qui, infine, anche l’accesso a quello che è diventato lo studio. Per realizzare il progetto è stata presentata in Comune la pratica edilizia CILA.
Nel living, armonia di colori “sbagliati”
La nuova zona giorno open è uno spazio di 30 mq di forma regolare, valorizzato dalla luminosità. Multifunzione – con cucina, zona pranzo e salotto – è un ambiente eclettico: con una palette di colori non en pendant, scelta per gli elementi di arredo contemporaneo e di design, che vestono l’ambiente e che si armonizzano al contesto architettonico d’epoca dell’abitazione.
Saperne di più: il tappeto Kilim
Appartiene alla tradizione orientale: i modelli di questa tipologia provengono soprattutto da Turchia, Iran ed Egitto e la tessitura – particolarmente resistente – in origine era manuale, eseguita dalle genti nomadi. I Kilim sono caratterizzati da uno spessore minimo che, solitamente, varia tra i 5 e 7 millimetri, ma ciò che li differenzia e rende davvero unici e riconoscibili è l’estetica con motivi geometrici o, talvolta, stilizzati, e con colori nelle sfumature del blu e del marrone soprattutto. La lavorazione originale è a telaio, dello stesso tipo di quello che si utilizza per la tecnica dei nodi, ma in questo caso il filo di lana procede in senso orizzontale e viene intrecciato all’ordito fino a quando non si deve cambiare colore (e quindi filo), e non con un nodo alla volta come per i modelli annodati. È a questo procedimento, dunque, che si deve lo spessore dei tappeti Kilim decisamente inferiore rispetto a quello degli altri tappeti.
Da copiare: la libreria slim nell’ingresso
L’angolo nella zona d’ingresso è arredato con una struttura a tutt’altezza, integrata nella muratura grazie all’uniformità di colore: è in legno laccato bianco, come quello di pareti e soffitto. Malgrado l’imponenza, misura L 164 + 144 x P 22 x H 250 + 28 cm, è estremamente leggera, grazie allo spessore di solo 2 cm dei ripiani e dell’unico fianco. Priva di schienale, si appoggia direttamente alle pareti ed è tamponata da una spalletta di L 22 cm solo all’estremità libera verso il soggiorno. L’interno è scandito da otto file di ripiani (ciascuna formata da due pannelli incrociati ad angolo e agganciati alla muratura di fondo), distanziate di 28 cm, a partire da 40 cm da terra. Tutta la fascia inferiore, infatti, ospita un vano contenitore con anta a ribalta push pull.
Recuperare gli elementi d’epoca
A testimonianza delle origini della casa, gli stucchi che impreziosivano il soffitto nella zona giorno sono stati preservati e perfettamente integrati nel progetto d’interior che ha previsto un interessante mix tra nuovo e qualche elemento tradizionale. Per recuperare il decoro e assicurare all’insieme continuità, è stato necessario ricorrere a opere di “risarcimento” (così sono definiti gli interventi di ripristino di lesioni e lacune) perché in parte risultava ammalorato e in alcuni punti addirittura mancante. Non si è trattato, infatti, di limitarsi alla stuccatura con gesso fine delle piccole e medie fessure, ma di aggiungere proprio i tratti non presenti. Infine, l’intera superficie del plafone è stata tinteggiata.
Tra rigore architettonico e vivacità cromatica
In soggiorno, il volume regolare e austero dell’architettura è il giusto contenitore per il brioso gioco di colori che permette ai pezzi diversi di dialogare tra loro, in un bel mix. Anche i varchi di passaggio dall’ingresso all’open space e da questo alla zona notte, che sono ampi e lineari, sembrano come ritagliati nella muratura, complici gli effetti dell’illuminazione indiretta.
Leggerezza e semplicità per la zona studio
Lo studio, ambiente al quale si accede direttamente dalla zona d’ingresso, affaccia sulla corte interna, così come la camera da letto. Questa posizione lo mette al riparo dai rumori, ma non ne limita la luminosità, come si vede dall’immagine. L’arredamento è essenziale e i toni sono neutri, vivacizzati da un accento di giallo caldo, usato per tinteggiare tutto l’interno e anche la mensola della nicchia nella parete.
Recupero creativo in camera
Nella camera, tutto è pensato per favorire il relax: tinte rilassanti, morbidi complementi tessili, biancheria e tendaggio candidi. Così come la scelta del total white per i pochi arredi. Tutta bianca è anche la testiera del letto che è composta dagli scuri originali della casa, recuperati, assemblati e dipinti con smalto.Un’idea facile da copiare, prestando attenzione alle misure che devono essere rapportate a quelle del letto: uguali o di poco maggiori.
Bagno mini, super carino
Quello a uso della casa è un bagno di 2,5 mq. Date le dimensioni contenute, l’arredamento ha puntato su pezzi salvaspazio, salvaguardando la cura dei dettagli. Ne sono prova le finiture, scelte in una combinazione riuscita tra tinte rosa cipria, azzurro pastello e bianco.
Bagno in camera
Il bagno en suite riprende lo stile e l’atmosfera della camera cui è collegato. Cambiano naturalmente i materiali delle finiture, qui in ceramica, ma viene mantenuta l’uniformità con le stesse tonalità sobrie.
Indirizzi fornitori
• Artemide, http://www.artemide.com • Ceramica Vogue, http://www.ceramicavogue.it, Tel. 015/6721 • CP Parquet, http://www.cpparquet.it • Ikea, http://www.ikea.com, Tel. 199/114646 • Maisons du Monde, http://www.maisonsdumonde.com, Tel. 800/870799 • Natuzzi® Italia, http://www.natuzzi.it • Nusco, http://www.nuscospa.com, Tel. 081/5122234 • Riflessi, http://www.riflessi.it, Tel. 085/9031054 • Stosa Cucina, http://www.stosacucine.com, Tel. 0578/5711
Progetto: Studio GRIPPO + MURZI, arch. Marco Grippo e arch. Matteo Murzi, Roma, http://www.grippomurzi.com, info@grippomurzi.com, Tel. 06/36006880
Foto: Paolo Fusco
Tratto da Cose di Casa numero di luglio 2020