È di fine anni ’20 l’edificio che ospita quest’appartamento all’ultimo piano, completato da un grande terrazzo ricco di verde. Elemento, questo, che entra anche nell’abitazione e diventa quasi il filo conduttore che rispecchia il grande amore per la natura dei proprietari: un’ispirazione diffusa che contribuisce anche ad alleggerire visivamente e ad attualizzare i tratti più spiccatamente classici della casa. Gli spazi interni, definiti dall’insolita estensione in lunghezza della pianta, sono stati ristrutturati con l’obiettivo di valorizzare il più possibile questa “difficile” forma.
Demolendo quasi tutte le partizioni interne, si è infatti ottenuto un ambiente continuo che si sviluppa dall’ingresso alla cucina. Le scelte decorative e d’arredo hanno dato vita a un mélange di gusto country e industriale, tradizionale e shabby, con numerosi interventi fai-da-te. Tutte queste suggestioni suggeriscono più che un appartamento cittadino di sola matrice contemporanea, una casa di campagna curata nei dettagli. Nei diversi ambienti, la presenza di materiali spesso proposti nel loro aspetto grezzo: mattoni faccia a vista, legno riciclato, ferro non rifinito.
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Nella zona giorno di forma allungata, senza più divisioni interne, il soggiorno, l’area pranzo e la cucina si susseguono in linea. Tratti di ispirazioni differenti danno vita a uno spazio fresco e accogliente, illuminato su due lati: i serramenti in legno laccato bianco sono stati rinnovati sul modello di quelli originali degli anni ’20.
Il fabbricato nel quale si trova l’appartamento è costituito da diverse palazzine accostate tra loro e caratterizzate da altezze differenti: le abitazioni all’ultimo piano dispongono di ampi terrazzi che in origine venivano utilizzati come altane per stendere il bucato. In questo caso, lo spazio all’aperto è stato pavimentato con assi di teak posate in senso longitudinale e arredato lungo il perimetro con fioriere e vasi. Lo delimita da una parte un muro cieco, dall’altra una balaustra in ferro battuto con affaccio su strada.
Nell’ambiente unico della zona giorno, sviluppato in lunghezza, i listoni in rovere di grandi dimensioni del parquet sono stati posati a correre, così da sottolineare il percorso rettilineo che porta fino alla cucina, in fondo. Elemento “divisorio” è la colonna tecnica in ferro grezzo dell’impianto termico che segna anche il confine tra living e area conviviale. Le finestre su due lati assicurano una diffusione omogenea della luminosità naturale nella stanza. Nella zona pranzo, il tavolo con struttura in alluminio e piano in cristallo, di forma quadrata e comodo per otto persone, è di Glas Italia; lo accompagnano sedie in lamiera metallica grezza d’ispirazione industriale. Il rivestimento a terra in rovere spazzolato è di Bassano Parquet.
Nella zona conversazione il divano di linea contemporanea (mod. Extra Wall di Living Divani, design Piero Lissoni) ha dimensioni importanti: ogni seduta ha quasi la profondità di una chaise-longue; bracciolo e schienale possono essere utilizzati anche come piani d’appoggio. Di fi anco, i tavolini etnici in legno e ferro sono di AOC 34. La testa in legno scolpita proviene dal Nepal. Sulla parete di fondo, la libreria a giorno è Space di Glas Italia, invece la lampada da terra a braccio fl essibile è di Jieldé.Nelle scelte per l’illuminazione del soggiorno, gusto factory per la lampada da terra in metallo a braccio flessibile, vera icona del design francese anni ’50; e fai-date per la composizione di bulbi sospesi, trasparenti e uno diverso dall’alto, sopra il tavolo da pranzo: una soluzione realizzata con cavi elettrici, lampadine e portalampade in metallo acquistati dall’elettricista.
Il mobile a giorno appoggiato alla parete del living – formato da due moduli a colonna di larghezze differenti – ha struttura e ripiani in vetro temperato. Dal punto di vista estetico, questi modelli hanno più di un vantaggio: danno maggiore risalto al contenuto rispetto al contenitore che risulta quasi mimetizzato; inoltre, i mobili in vetro sono “jolly indipendenti” all’interno degli ambienti: adatti sempre a contesti contemporanei, si inseriscono bene anche in quelli di stile classico.
La cucina, all’estremità del living, è illuminata da una finestra e da una portafinestra affacciate entrambe sulla veranda: le porzioni di parete in mattoni faccia a vista sono state tinteggiate di bianco per uniformarle al colore dominante dell’ambiente. Gli elementi della composizione sono in stile contemporaneo, ma le strutture in muratura che li incorniciano riconducono a un gusto più country e tradizionale. In cucina, la zona office con le colonne frigo e forno, lungo la parete, è incassata in una cornice in muratura; l’isola centrale prevede altezze differenziate del piano tra zona lavaggio-cottura da una parte e bancone snack dall’altra. La composizione, in laccato bianco opaco con piano in pietra ricomposta, è di Varenna.
Nell’abitazione sono presenti tanti elementi realizzati con legno second hand: in cucina, le mensole e il piccolo mobile tra la colonna frigo e la finestra, ma anche altri pezzi simili nell’aspetto in soggiorno e nel bagno. Si tratta di creazioni fai-da-te dei proprietari stessi che hanno impiegato materiali da imballaggio (pallet) conservando le scritte originali, trasformate in segni decorativi.
L’utilizzo del legno riciclato, negli ultimi anni, è stato molto rivalutato, non si limita alle produzioni artigianali ma riguarda anche quella su larga scala: si tratta infatti di un materiale ecosostenibile che rappresenta una grande risorsa nel settore dell’arredo e in edilizia. Tra i vantaggi, anche la possibilità di essere riciclato più di una volta, senza che vengano meno le sue qualità e prerogative tecniche. L’interesse è rivolto soprattutto al riciclo postconsumo, quello che riguarda cioè il recupero di mobili, travi e altre strutture edilizie, cassette e imballaggi al termine del loro ciclo vitale: anziché finire tra i rifiuti, questi prodotti vengono scomposti e lavorati con procedure industriali per trasformarli in qualcosa di diverso. Sempre più aziende impiegano il legno riciclato come materiale di costruzione per arredi e oggetti di design, e in particolare in contesti country o vintage.
Nella zona notte è stato conservato il parquet originale, con posa a spina di pesce e cornice perimetrale fatta di listelli disposti a correre perpendicolari alle pareti (geometria detta con fascia e bindello). Nella stanza matrimoniale queste superfici in legno dal sapore antico, rinnovate e restaurate con una finitura opaca cerata, contrastano in modo gradevole con gli arredi e i complementi di design contemporaneo presenti. Nella camera matrimoniale, accanto al letto dal design lineare in finitura grigio antracite (di Ikea), sono stati sistemati comodini vintage: recuperati in un mercatino, sono stati rinnovati con una finitura shabby a pennelli, in colore bianco ghiaccio con bordi dorati. La lampada nell’angolo, fissata a pavimento e a soffitto, è il modello Parentesi di Flos, design Achille Castiglioni.
Il mobile con il lavabo è sistemato sulla parete di fronte alla doccia, che si vede riflessa nello specchio. All’interno della “cornice”, in cemento rivestito in resina grigia, sono stati inseriti elementi contenitori realizzati con vecchi imballaggi in legno e con i cassettini della macchina per cucire, recuperati e riadattati allo spazio disponibile. Sopra, il lavabo da appoggio è in solid surface. Sulla parete a lato, l’applique con braccio estensibile, è un pezzo vintage.
Nel bagno il box doccia in muratura, delimitato da pareti su tre lati, è leggermente ribassato da una controsoffittatura che consente l’incasso di un soffione dall’ampio diametro e di un faretto con elevato indice di protezione all’acqua. La parete di fondo della cabina si distingue dalle altre per il rivestimento a tutta altezza con piastrelle di piccolo formato: si alternano nella composizione diverse texture, tutte tono su tono di colore bianco ghiaccio: in leggero rilievo al tatto, consentono anche di ottenere particolari effetti di riflessione della luce. All’interno della doccia il piatto e le pareti sono tutte rivestite con una resina cementizia in diverse sfumature grigio opaco; eccetto quella in fondo, sulla quale sono state posate piastrelle da 10×10 cm in monocottura a pasta bianca della collezione Batik di Iperceramica.
NELL’ABITAZIONE DI MEDIA METRATURA, circa 85 mq esclusi gli spazi all’aperto, la particolare forma della pianta è risultata piuttosto vincolante in fase di definizione del layout. Con una lunghezza di circa 20 metri, l’unità immobiliare risulta infatti in alcuni punti molto stretta, meno di 3 metri e mezzo (7 metri circa nella zona più larga, tra ingresso e soggiorno). L’eliminazione delle divisioni interne ha permesso di ottimizzare questo lungo “corridoio” che – con funzioni in successione – dall’ingresso porta alla veranda e quindi, di seguito, al terrazzo; quest’ultimo ha un lato affacciato verso la strada.
TRA CUCINA E TERRAZZO è stato ricavato un locale verandato a pianta rettangolare, chiuso su due lati da vetrate. Questo spazio è indipendente e luminoso, una sorta di giardino d’inverno di circa 10 mq utilizzato come un secondo, piccolo soggiorno.
UNO DEI LATI LUNGHI della casa è cieco; su quello opposto si concentra invece la maggior parte delle aperture della zona giorno. Su un balconcino dalla forma
irregolare, che occupa la posizione d’angolo, affacciano soggiorno e bagno.
L’INGRESSO distribuisce sulla destra il bagno e si prolunga poi con un passaggio che porta alla zona giorno. Quest’ultima integra senza soluzione di continuità le tre aree funzionali di living, pranzo e cucina.
LO SPAZIO ALL’APERTO, pavimentato in legno, è accessibile attraverso la veranda “passante” che funge da filtro tra interno ed esterno della casa.
NEL BAGNO, accessibile dall’ingresso, la doccia in muratura occupa un volume aggettante rispetto al corpo principale del locale che contribuisce a scandire i percorsi tra l’entrata della casa e il living.
LA CAMERA DA LETTO occupa uno spazio “isolato” rispetto al resto della casa, a sinistra dell’ingresso e all’estremità opposta rispetto al terrazzo.
Styling: Candida Zanelli
Foto: Cesare Chimenti