A Milano l’appartamento al sesto piano di un edificio anni ’50 – nel caratteristico quartiere centrale dei Navigli – è stato ripensato con un progetto che mette insieme due anime apparentemente opposte, in uno stile classico contemporaneo mai banale e scontato. Gli ambienti, arredati con pochi elementi (tra i quali diverse “icone” del design anni ’50 e ’60) sono ravvivati da alcune note cromatiche che contribuiscono a scaldarli. Non solo, cifra stilistica che caratterizza e fa da filo conduttore è l’introduzione di soluzioni come la boiserie (molto popolare in Francia nel XVII e XVIII secolo per la decorazione di interni, è un rivestimento con pannelli di legno non necessariamente decorati, ma comunque arricchiti da cornici) che corre lungo il perimetro delle stanze, raccordo tra un’area e l’altra della casa. Tutta l’abitazione beneficia inoltre di una luminosità naturale, assicurata dall’altezza del piano e dalle ampie aperture, ed è enfatizzata dalla finitura extrachiara del parquet, utilizzato ovunque. Dal punto di vista tecnico, “strategie” salvaspazio come nicchie e porte filomuro, contribuiscono a sfruttare al meglio la metratura contenuta, di soli 85 mq.
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- La zona giorno comprende, senza interruzioni, la cucina fino al bow-window in fondo al soggiorno: il rivestimento a terra in listelli di rovere verniciato bianco è posato a correre nel senso della lunghezza, dell’ambiente. Il tavolo da pranzo con piano in assi di teak è Lotus di Ecliss con le sedie modello DSR di Vitra, design Charles & Ray Eames. È in teak anche il mobile sospeso a parete sul quale poggia la lampada Taccia di Flos, design Achille e Pier Giacomo Castiglioni. Di Flos anche la lampada da terra Arco che illumina il piano e lo spazio conversazione.
- Pochi gli elementi d’arredo che risaltano sul bianco delle pareti. Le composizioni su misura, invece, quasi si mimetizzano nell’architettura della casa: come la libreria in cartongesso, inserita nel disimpegno che distribuisce gli ambienti notte. Nel passaggio tra zona giorno e parte notte, la profondità di una rientranza già esistente è stata sfruttata per inserire la struttura e i ripiani in cartongesso della libreria; due gole in alto e in basso sono state previste per le fonti luminose a led che, completamente invisibili, producono una luce soffusa davanti e all’interno del mobile. In primo piano, il radiatore in ghisa è originale degli anni ’50, riverniciato in bianco. Gli zoccolini, come la boiserie, sono stati realizzati artigianalmente su disegno con prodotti in materiale plastico acquistati presso il colorificio L’Artiglio.
- Il bow-window, con ampie aperture poliedriche protese verso l’esterno ed esposte in più direzioni, è la principale fonte di luce naturale della zona giorno. Queste strutture aggettanti, tipiche di molte abitazioni cittadine dall’800 in poi, sono elementi architettonici caratterizzanti sia sulla facciata esterna degli edifici sia negli interni; più diffuse nelle case inglesi e nordiche, aumentano la luminosità naturale grazie alle diverse angolazioni delle vetrate. La zona conversazione del living, che occupa l’area più luminosa della stanza verso il bow-window, è arredata con il divano a tre posti Atalante di De Padova, rivestito in tessuto di una tonalità di grigio tendente al blu; il coffee table rotondo in finitura rame è il modello Altavilla di Cappellini. In fondo, una nota accesa di colore che diventa punto focale dell’ambiente è data dall’insolito diffusore audio wireless con amplificatore integrato: rosso e di forma circolare, appoggiato su un treppiede, è BeoPlay A9 di Bang & Olufsen. Il tappeto è il modello Doris di Kasthall, il plaid in cachemire appoggiato sul divano è di Somma.
Niente riesce meglio a trasmettere un’impronta d’epoca all’abitazione: nella sua versione più classica, la boiserie è un rivestimento in legno, realizzato con pannelli lavorati; ma il termine viene oggi sempre più spesso esteso anche a cornici decorative per la parete in altri materiali. In questo caso si tratta di semplici elementi in plastica, applicati al muro fino a 105 cm di altezza, che seguono un disegno precedentemente tracciato sulla superficie: un’idea decorativa low cost e semplice da mettere in pratica, comunemente utilizzata nelle case francesi. Qui diventa un motivo ricorrente, e fortemente caratterizzante, dei vari ambienti.
Come si realizza: la scelta di un materiale plastico per le cornici perimetrali in rilievo e anche per i battiscopa è vantaggiosa da diversi punti di vista. I listelli si tagliano facilmente con un seghetto per seguire il motivo personalizzato (qui è diverso in ogni stanza), si incollano alla parete con un adesivo apposito e si rifiniscono nella stessa tonalità del muro. Rispetto al legno o al gesso, la resistenza agli urti è maggiore ed è possibile effettuare ritocchi con il silicone.
- Con il nuovo layout, la cucina non occupa più come in precedenza un locale indipendente, ma convive con la zona giorno. La composizione che arreda lo spazio operativo è quindi pensata per favorire, dal punto di vista sia stilistico che funzionale, l’integrazione con l’adiacente living: un’ampia penisola con il piano in acciaio inox, completata da un doppio pensile a parete, è elemento di raccordo e di separazione tra le due aree. La composizione a penisola della cucina, con frontali in teak e piano di lavoro inox che integra la vasca del lavello è di Composit; il piano cottura a gas è di Barazza. Il frigorifero, accostato alla porzione di parete di fianco alla finestra, è un modello side by side a libera installazione di Samsung. La sedia nera è il modello DSR della serie Plastic Chair di Vitra, design Charles & Ray Eames. Per l’impianto di riscaldamento dell’abitazione, in alcuni ambienti sono stati conservati i preesistenti radiatori in ghisa; in cucina è stata invece installata, nella fascia bassa della parete libera, una piastra radiante in acciaio inox (Platt Orizzontale di Brem) che ha uno spessore di pochi centimetri e che offre un’ampia superficie scaldante, che riduce le dispersioni e non solleva polvere. Altri vantaggi sono l’eleganza del design e il basso impatto visivo: la piastra, verniciata in bianco, si mimetizza quasi con la boiserie.
- In cucina, sulla parete di fianco alla zona operativa, una rientranza di forma quadrata, a circa 120 cm di altezza, è stata realizzata per avere un piano d’appoggio per gli oggetti da tenere più a portata di mano. La rientranza, scandita in basso dalla cornice della boiserie e lasciata libera nella parte superiore, risulta visivamente leggera.
- Una zona di disimpegno distribuisce le due camere, che si aprono una di fronte all’altra, separate dalla porzione di muro alla quale è appoggiata la libreria. Questo spazio di passaggio, pur essendo aperto verso l’ingresso e il soggiorno, risulta comunque ben individuato all’interno dell’abitazione.
- Nella camera matrimoniale è la boiserie a fare da sfondo alla semplice struttura del letto, sostituendo idealmente la testiera. Il tema rétro di questa cornice è sottolineato anche dalla scelta degli interruttori ai lati, in ceramica e in stile. Nel segno degli anni ’60 invece la zona dei comodini dove spiccano le lampade da tavolo, classici del design di quel periodo. Nella stanza, arredata con elementi dalle linee estremamente semplici – il giroletto e i comodini in laccato bianco opaco di Ikea – la boiserie decorata e la biancheria scura con doppi cuscini coordinati (Soffio di Fazzini) rendono l’ambiente elegante e accogliente. Le lampade sono le Nesso di Artemide, design Giancarlo Mattioli, progettate negli anni ’60. Gli interruttori rétro in ceramica sulla parete sono di THPG. Appoggiato alla parete di fianco all’ingresso della cabina armadio, lo specchio d’epoca ha cornice in legno decorata.
Nella camera matrimoniale, subito a destra dell’ingresso, c’è la porta di una mini cabina armadio con lato di lunghezza inferiore a 150 cm. La scelta è stata quella di renderne la presenza il più possibile discreta: è infatti un modello rasomuro, senza spessore, rifinito come la parete, con boiserie decorativa nella fascia inferiore che fa tutt’uno con il resto del perimetro e tinteggiatura in bianco nella parte alta; anche la maniglia a pomello è poco evidente. Lo spazio interno è attrezzato su due lati, con uno stender e moduli scarpiera che arrivano a tutta altezza. Quando, come in questo caso, la cabina armadio ha accesso diretto dalla stanza è bene ricordare che – in base ai Regolamenti edilizi di molti Comuni – la sua superficie non può essere inclusa nel computo delle metrature minime richieste per la camera, a uno o due letti.
- L’unico bagno ha una forma allungata che permette di sfruttare una della pareti libere per installare due postazioni gemelle con lavabo a colonna, specchio dal bordo sagomato, mensola in cristallo e applique. Ogni elemento è di gusto classico che addolcisce lo spazio e si armonizza bene al resto dell’abitazione, anche per la continuità data dal bianco, spezzato dal grigio e nero. Anche nel bagno viene riproposto il tema della boiserie qui però declinata in versione resina, con una fascia di colore grigio con listelli neri, che protegge la parete fino a 120 cm circa di altezza. Il box doccia, installato lungo la parete di fondo – con finestra – è rialzato da terra di circa 15 cm e chiuso da un pannello vetrato trasparente a tutta altezza. I lavabi e i sanitari rétro sono della coll. Neoclassica di Sbordoni, con rubinetteria a stella Canterbury di Fir; le applique a parete sono di THPG, gli specchi di Cargo Hi-tech.
Metratura contenuta e prevalente sviluppo in lunghezza degli ambienti caratterizzano la pianta dell’abitazione, che è stata solo leggermente modificata nel layout. La demolizione dei preesistenti tramezzi ha consentito infatti di avere una zona giorno open space che occupa circa metà della superficie totale della casa e fa ora tutt’uno con l’ingresso. Tratto architettonico caratterizzante è la grande apertura a bow-window che diffonde la luce in tutto il living.
Dall’ingresso gli ambienti si susseguono in lunghezza: sulla destra la cucina, a sinistra la zona pranzo e il soggiorno. La luce proviene dal bow-window in fondo che offre un’esposizione multidirezionale.
Nella cucina affacciata su un piccolo balcone, la penisola multifunzione, oltre a integrare la maggior parte degli elementi della zona operativa in un blocco compatto, funge anche da divisorio rispetto all’ingresso.
Una controsoffittatura ribassa la fascia centrale dell’abitazione tra ingresso e disimpegno della zona notte, riproporzionandone l’altezza.
Nel bagno la forma lunga e stretta del locale ha reso molto semplice dividerlo in due internamente con una spalla in muratura e una porta a battente, in modo da ricavare l’antibagno prescritto dalla normativa.
Progetto: arch. Sandra Ruggiero, Studio Baires Architettura & Interior Design, via Marco D’Oggiono 7, Milano, sruggiero@hotmail.it
Foto: Claudio Tajoli, styling Fulvia Carmagnini