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L’obiettivo della ristrutturazione di questo appartamento di 90 mq era quello di riconsiderare la disposizione degli ambienti in modo da ottenere un living più spazioso, un bagno più accogliente e funzionale e gli indispensabili vani di servizio. Il progetto ha tradotto queste esigenze grazie a interventi mirati, che non hanno stravolto l’impianto originario dell’abitazione di schema regolare, ma ne hanno fornito una nuova interpretazione, più contemporanea. All’ingresso, due vani minori sono stati annessi al bagno, che ha ceduto però una porzione al living per dare più agio alla zona cucina. Lo spazio di servizio è stato recuperato con un ripostiglio ritagliato nella nuova cameretta, un disimpegno in nicchia nella stanza matrimoniale e altri volumi di contenimento in quota. L’appartamento guadagna così in fruibilità e il progetto d’interior aggiunge carattere agli interni. Equilibrati, funzionali, ricchi di soluzioni décor.
Foto casa 90 mq
La zona in cui si trova la casa
Figlio di un’edilizia popolare tipica degli anni ’30-’50, il palazzo milanese che ospita questa abitazione si trova a Milano Città Studi. Un quartiere che in origine si identificava con la zona stretta intorno al Politecnico (fondato nel 1863) e alle facoltà scientifiche dell’Università Statale; un’area che nel tempo si è notevolemente allargata, mantenendo la sua vocazione di distretto universitario. Ha un tessuto edilizio misto, che alterna architetture primo ‘900 in stile Liberty a edifici razionalisti, “palazzoni” del dopoguerra a case signorili degli anni ’60-’70. Punto di forza di questo trilocale, abitato da una giovane coppia con un bambino, sono i soffitti alti, che hanno contribuito a ridefinire i volumi e la scansione degli spazi attraverso la creazione di controsoffitti e l’utilizzo calibrato dei colori. Veri protagonisti di questo progetto, al centro di una storia che ricuce il vecchio e il nuovo con un occhio al recupero, l’impiego di finiture di ultima generazione e un mix&match di arredi eclettici.
Il progetto
- La cucina a vista è il cuore del living: la composizione dei mobili è costituita solo da due basi poste una di fronte all’altra, a una distanza utile per muoversi con agio: quella a isola è attrezzata con i fuochi e una serie di contenitori, quella a parete con la zona lavaggio e ulteriori vani dispensa. Di fianco a questa c’è un frigorifero freestanding, un pezzo di design dal carattere decisamente rétro.
- Sul muro di spina che separa il living dalla zona notte, le due porte esistenti sono state recuperate e restaurate; una conduce alla camera matrimoniale, l’altra alla cameretta.
- Nella camera matrimoniale al posto della vecchia cabina armadio in muratura è stata realizzata un’anticamera: lo spazio guardaroba è affidato a un armadio a tutta parete, alto fino al soffitto.
- Il bagno è segmentato in più zone: quella centrale ospita il doppio lavabo e, di fronte, i sanitari. Di fianco a questi c’è un vano lavanderia con ripostiglio in quota; accanto alle finestre ci sono doccia e vasca.
- Nella camera del bambino è stata ritagliata una piccola cabina armadio che confina con un ripostiglio accessibile dal disimpegno antistante la stanza.
Divano con terminale a chaise longue
Salotto e pranzo sono solo una parte del nuovo living, un ambiente di circa 35 mq, che include la cucina a vista.
Cucina blu con isola e frigo azzurro
Sul lato opposto al salotto è situata la cucina, che si identifica con l’isola centrale. In una tonalità blu reale, su precisa indicazione dei committenti, dà lo spunto per la scelta della palette cromatica che fa da filo conduttore nei diversi ambienti, sempre abbinata a qualche nota di nero.
Nello stesso colore blu è dipinto anche il corridoio, che dall’ingresso raggiunge l’open living: concepito a botte, forma ottenuta con una struttura in cartongesso, si configura come una sorta di tunnel che anticipa il racconto della casa
1. La boiserie di piastrelle a rilievo
Il muro dietro la base della cucina con il lavello (centrale e visivamente allineato al piano cottura sull’isola) è rivestito fino a un’altezza di circa 150 cm con piastrelle ceramiche a rilievo, che generano sulla parete un effetto tridimensionale in chiaroscuro. Color terracotta, hanno una finitura smaltata lucida che esalta la lavorazione artigianale. Sopra, una mensola gialla, realizzata su misura, disegna un profilo che sottolinea lo stacco fra piastrelle e parete.
2. Vecchio parquet rinnovato con lamatura
Il pavimento in legno di iroko, in buono stato di conservazione, è stato rilamato per rivitalizzarlo. Posato a correre secondo la diagonale della stanza, è presente in tutti gli ambienti tranne corridoio, cucina e bagno. È uno degli elementi che mantiene il dialogo con il passato della casa.
3. Pavimento blu hi-tech
Nel tunnel d’ingresso e in corrispondenza della zona cottura, il pavimento in parquet è stato rimosso e sostituito con una materiale cementizio, dello spessore di soli 3 mm, a base di ossidi, quarzi e marmi. Si tratta di un prodotto molto performante per resistenza e durabilità. Ideale per realizzare superfici continue, in qualsiasi ambiente della casa, è pratico e altamente personalizzabile: ha permesso infatti la campionatura del colore per creare continuità fra superfici orizzontali e verticali.
4. Cornice décor a soffitto
Lungo il perimetro della stanza, fra parete e soffitto, è stata applicata una bordura formata da listelli in poliuretano, elemento decorativo che segna la continuità tra zona cucina e soggiorno. Il disegno modanato riprende quello del telaio delle vecchie porte restaurate, che conducono alla zona notte.
6. Binari della tenda nascosti dal profilo dipinto come il soffitto
Le cornici decorative che in corrispondenza delle finestre nascondono i binari della tenda, sostituendo la mantovana, sono adatte anche per accogliere fonti di illuminazione indiretta a Led. Sono in poliuretano ad alta densità, resistenti ma leggere. Si applicano con appositi collanti e si possono rifinire con diversi tipi di vernice. Qui, la scelta di dipingerle dello stesso colore del soffitto, più scuro rispetto a quello delle pareti, riduce visivamente l’altezza della stanza.
7. Luci per ogni funzione
Il progetto illuminotecnico è studiato nei minimi dettagli, in modo da garantire un’adeguata illuminazione sia generale sia focalizzata. Ogni zona ha una luce appropriata: applique con braccio orientabile sul tavolo da pranzo e sul piano di lavoro, sospensioni sull’isola.
8. Flessibilità per l’ora di pranzo
Piccola, raccolta ma al tempo stesso libera nello spazio, la zona pranzo si compone di un tavolo in legno che si coordina con i toni color miele del parquet. Rotondo, è un modello allungabile che può ospitare più persone. La lampada orientabile garantisce la corretta illuminazione del piano anche quando si configura in versione large. Accanto, comode poltroncine con braccioli, perfette anche da spostare vicino al divano.
5. Un render per visualizzare prima l’effetto
Di che cosa si tratta? Il render è un tipo di rappresentazione grafica tridimensionale con una resa pari a una fotografia, che consente di visualizzare l’effetto finale di un progetto prima di realizzarlo. Contiene infatti tutti gli elementi indispensabili per finalizzarlo: dalle forme dei mobili e dei complementi, alla loro disposizione, al colore e alle texture.
Un trucco per riproporzionare l’altezza
L’immagine in questione traduce bene la scelta delle finiture: una pittura cenere chiaro per le pareti più lunghe, che riflettono più luce, e verde Celadon in due varianti per movimentare i volumi, più chiaro sulle pareti corte, marcato a soffitto. Lo scopo? Riproporzionare l’altezza. Tinte fredde che si confrontano con successo con i toni caldi, come il ruggine del divano.
Nell’open space, la disposizione delle diverse aree funzionali risponde a un criterio compositivo razionale e pratico che interpone la zona pranzo fra la cucina e il salotto. Questa collocazione è favorita anche dalla conformazione della stanza che, oltrepassata la zona cottura, affida all’angolo conversazione la parte più in vista e con le pareti più lunghe, capaci di accogliere comodamente il divano e la madia.
La zona notte dietro due porte
Dal living si passa alla zona notte attraverso due porte: quella in corrispondenza del salotto si apre sull’anticamera della stanza matrimoniale. È uno spazio ridisegnato, che nel nuovo layout si appropria della superficie dell’ex cabina armadio per diventare un ambiente a più vocazioni
9. Contenitore in quota
La creazione dell’anticamera serve a filtrare il passaggio dal living alla stanza, anche da un punto di vista cromatico: dipinta in due tonalità di argilla, rosa e rosso, contrasta con pari efficacia le tinte salvia della zona giorno e il blu desaturato scelto per la stanza del riposo. Anche qui al plafone ribassato con un controsoffitto portante adibito a ripostiglio è stata affidata la tonalità più scura.
10. Ripostiglio segreto
La parete di fianco alla consolle, dietro una porta filomuro priva di maniglie per una mimesi totale (l’apertura è push-pull), cela un’altro spazio di servizio.
11. L’armadio nel gioco del colore
L’eliminazione della cabina in muratura non ha penalizzato la capacità contenitiva della stanza: il nuovo guardaroba, su disegno, occupa una parete di 340 cm e arriva al soffitto. A sei ante lisce con apertura a gola, è dipinto a campione (come il soffitto e il muro sul lato opposto) in una tonalità blu fiordaliso che si rapporta piacevolemente con il cenere chiaro che riveste le pareti lunghe della stanza.
12. Letto, muretto dietro la testiera e una nicchia come comodino
Nel progetto di volumi e colori che caratterizza l’intera proposta rientra anche il muretto, alto 120 cm, che accoglie la testata del letto e disegna i comodini in nicchia.
13. Nel render
La vista sulla stanza dal lato dell’armadio restituisce una dimensione accogliente, con superfici ben calibrate: dall’uso dei colori alla composizione simmetrica della parete dietro al letto, all’altezza degli elementi che la arredano. Da notare la posizione delle applique, che con il braccio alzato colmano il vuoto del muro restrostante.
Uno degli aspetti interessanti dei render è anche quello di vedere l’effetto che potrebbe creare l’inserimento di un pezzo in più in una stanza. Serve per incrociare elementi diversi, tutti importanti per l’armonia d’insieme: colori, stile, dimensioni. Qui, per esempio, il lampadario avrebbe tutti i requisiti per rientrare nel moodboard. Attenzione però ai vincoli tecnici: per poter installare una sospensione è necessario che sia predisposto il punto luce a soffitto.
Cameretta pronta a trasformarsi quando il bambino cresce
La seconda camera, adiacente a quella padronale e anticipata da un piccolo disimpegno, rivela a colpo d’occhio la sua destinazione: è quella del bambino. È facile intuire che si tratta di un locale pensato anche in prospettiva: basta eliminare giochi, pupazzi e decori, perché si trasformi in camera adatta a un ragazzo, oppure in studio o stanza per gli ospiti.
14. Un separé che concilia il sonno
In questa stanza il progetto si è ispirato a forme semplici e geometriche e all’uso di colori primari. Per circoscrivere l’angolo del riposo, sulle pareti accanto al letto è stata dipinta una sorta di boiserie in una tonalità blu Savoia: una tinta brillante, come si addice alla camera di un bambino, ma dall’effetto riposante. Il disegno con l’angolo stondato riconduce al pavimento-tappeto in cucina.
15. Giallo ocra sul soffitto
Al blu delle pareti è abbinato il giallo in una variante ocra: un colore solare, luminoso e allegro che non affatica però la vista e favorisce la concentrazione nei momenti in cui è necessario, ad esempio per fare i compiti. Il colore scende dal soffitto alle pareti con una fascia, come a definire una comfort zone.
16. Nei render come cambierà la stanza in futuro
Da così a così: basta guardare in rapida successione l’immagine sopra e sotto per vedere come la stessa stanza comunichi significati e si presti a ruoli diversi cambiando solo pochi elementi.
Qui l’elaborato grafico restituisce l’immagine di come potrà apparire la stanza lasciando invariati i colori delle pareti, eliminando alcuni elementi e suggerendo una possibile trasformazione per una fase più matura: con un letto-divano di color terracotta e uno studio nordic style.
Il colore protagonista anche nel bagno
Il bagno che affaccia sul corridoio d’ingresso, anticipato da un guardaroba in nicchia, esito del ridisegno della stanza, è stato ampliato. La nuova pianta risponde a precise richieste dei committenti: avere una postazione lavabo doppia, vasca e doccia, e un vano lavanderia. Le diverse aree, ben distinte e fruibili, godono di una buona illuminazione naturale per la presenza di due finestre. Pareti e pavimenti sono rivestiti in resina cementizia, declinata in due tonalità calde e morbide: terra di Siena chiaro e argilla rossa. Lo stacco netto fra i due colori separa visivamente l’ambito vasca-doccia. L’atmosfera ovattata che ne deriva contrasta con il blu reale che veste il passaggio d’ingresso
17. Lampade bianche e nere
L’illuminazione generale della stanza è affidata a una serie di faretti neri che punteggiano il soffitto secondo uno schema regolare dal piacevole effetto decorativo. Per illuminare la zona lavabi in modo puntuale, invece, sono state scelte due sospensioni a sfera, che non trascurano la nota black e sono disposte simmetricamente intorno allo specchio rotondo.
18. Carta da parati personalizzata per la parete perimetrale
A differenza degli altri muri del bagno, quello perimetrale è stato rivestito con una carta da parati in fibra di vetro, un materiale resistente sia all’umidità sia al contatto diretto con l’acqua. L’estetica, customizzata dall’azienda produttrice che ha modificato i colori di una carta a catalogo, sfuma le due tinte principali, dalla più scura alla più chiara, dal basso verso l’alto.
19. Nel render
La visione d’insieme, che differisce dalla soluzione effettivamente realizzata solo per la tipologia e il numero degli specchi, trasmette la sensazione quasi palpabile di una vera stanza per il benessere. È il risultato del mix di cromie naturali delicate, della texture materica della resina e di quella del mobile con finitura soft touch. Ma anche dell’effetto combinato delle luci.
Indirizzi fornitori
• Arbi Arredobagno, http://www.arbiarredobagno.it, Tel. 0434/624822 • Artemide, http://www.artemide.com, Tel. 02/935181 • Barazza, http://www.barazzasrl.it, Tel. 0438/62888 • Ceramica Cielo, http://www.ceramicacielo.it, Tel. 0761/56701 • Cesar Cucine, http://www.cesar.it, Tel. 0421/2021 • Paola Croci, @paolaeisuoivetri• Frag, http://www.frag.it, Tel. 0432/671375 • Ikea, http://www.ikea.com • Innovative Surface, http://www.innovativesurface.it, Tel. 030/5356778 • Karpeta, http://www.karpeta.it, Tel. 0965/645480 • Kartell, http://www.kartell.com, Tel. 02/900121 • La Palma, http://www.lapalma.it, Tel. 049/702788 • Mo.1950, http://www.mo1950.com • Mutina, http://www.mutina.it, Tel. 0536/812800 • Orac Decor Italia- Bianchi Lecco, http://www.oracdecor.com/it_it/ • OtyLigh, http://www.otylight.com, Tel. 041/5830499 • Paffoni, http://www.paffoni.it, Tel. 0322/97321 • Giorgio Pasqualetti, http://www.giorgiopasqualetti.com • Re Modulor, http://www.re-modulor.com, Tel. 02/87021140 • Smeg, http://www.smeg.com • Spinzi, http://www.spinzi.com • Texturae, http://www.texturae.it, Tel. 096/5300387 • Vitra, http://www.vitra.com
Progetto d’interior: chromastudio, Via L. Devoto 10, Milano – http://www.chromastudio.it – @ chromastudio_lab
Foto: Riccardo Gasperoni
Styling: Elga Ancona + chromastudio
Styling Assistant: Samuele Capra e Federica Castaldi
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