Abitazione da single, 63 mq con un blocco multifunzione
Un progetto su misura reinterpreta l'abitazione da single in una casa milanese primo '900. Carta vincente, la struttura in legno per separare e contenere.
Nel quartiere milanese dell’Isola, tra nuovi grattacieli del centro direzionale ed edifici “Vecchia Milano”, è ubicata una tipica casa di ringhiera dei primi del ‘900 dove si trova quest’abitazione da single, rifugio cittadino di un giovane creativo, graphic designer.
Come spesso accade in questa tipologia di abitazioni, l’affaccio è doppio, sia verso la strada che verso il cortile, con ingresso dal ballatoio che corre lungo la facciata e sul quale si aprono – una dietro l’altra affiancate – le diverse unità immobiliari.
Un intervento di ristrutturazione radicale ha rivoluzionato il layout originale dell’abitazione da single con l’obiettivo di dare più spazio alla zona giorno, trasformandola in open space, e di collocare la camera da letto nella parte più silenziosa della casa, verso corte.
La soluzione dell’abitazione da single è affidata in larga misura alla realizzazione di un blocco centrale con struttura in legno che, tra il corridoio e la stanza, sostituisce la parete e sfrutta l’altezza dei soffitti per ricavare, in basso e in alto, ampi volumi utili per contenere.
Nell’abitazione da single di 63 mq, un muro di spina taglia in senso trasversale la pianta, definendo due aree interne distinte che vincolano la distribuzione degli ambienti, anche se il progetto di ristrutturazione ha comportato comunque un completo ribaltamento del layout di partenza. La camera, nell’abitazione da single, ha preso infatti il posto della cucina, a sinistra dell’ingresso; mentre il più ampio e luminoso spazio affacciato verso strada, in precedenza occupato da soggiorno e stanza da letto separati, è diventato un open space con zona cottura, pranzo e zona living.
Nel living dell’abitazione da single demolizione del tramezzo che separava i due ambienti preesistenti ha permesso di ottenere un ambiente unico. La presenza delle due aperture affacciate su strada individua le aree funzionali del pranzo, della cucina (rialzata da una pedana) e zona conversazione.
Nella camera, con superficie di circa 12 mq, il letto è rialzato da una pedana che permette di recuperare capienti vani contenitori al suo interno.
Dall’ingresso il corridoio che porta alla zona giorno è delimitato dal volume del bagno a destra; a sinistra dalla struttura che integra le armadiature e divide l’area di passaggio dalla camera.
Il bagno, di forma lunga e stretta, è rimasto dove era, ma al suo interno è stata modificata la posizione della doccia che si trova ora dalla parte della finestra. Sul lato opposto il locale è stato leggermente ridimensionato per fare posto a un guardaroba indipendente.
Nell’open space dell’abitazione da single, illuminato da due ampie aperture, soluzioni d’arredo contemporanee – in alcuni case autoprodotte – si inseriscono nel contesto architettonico primo ‘900, senza nasconderne le peculiarità. Nello stesso ambiente, privo di divisioni interne, la zona conversazione, il pranzo e la cucina, a una quota più alta. Il divano dalle linee sinuose, rivestito in velluto a due colori, è una riproduzione di un modello di design acquistata da Cargo.
Nell’open space del living, un mobile-tv composto da moduli sfalsati con finiture in bianco e nero occupa la parete di fronte al divano. Il morbido tappeto rotondo è il modello Adum di Ikea.
Tra le due finestre, la libreria è stata realizzata da un fabbro su disegno del proprietario, in ferro grezzo con saldature a vista. Il mobile modulare riutilizza senza modifiche e ulteriori tagli i ripiani che nella precedente abitazione erano mensole fissate direttamente al muro.
Nella zona pranzo dell’abitazione da single, “ai piedi” della cucina rialzata, il tavolo rettangolare è stato realizzato assemblando due cavalletti da disegno e un piano in legno a doghe. La composizione della zona operativa, formata da un blocco lineare, isola al centro e zona office laterale, è invece di produzione: modello Logica 2.2 di Valcucine. Il forno incassato a colonna è di Electrolux, la cappa a cilindro in acciaio è la Turn di Franke. Lavastoviglie di Whirlpool, lavello filotop monovasca S4001 di Foster. L’utilizzo strategico dei cambi di quota è una delle idee forti del progetto, resa possibile dall’altezza dei soffitti che supera i 350 cm. Nel living, il passaggio tra area pranzo e cucina è delimitato da una pedana in cemento che, evidenziata anche dallo stacco cromatico, rialza di circa 20 cm la zona operativa.
Lo sfondo grigio della parete tinteggiata a smalto – in contrasto con il bianco di quelle circostanti – mette in risalto i profili degli elementi che compongono la cucina. La soluzione senza pensili lascia la superficie libera, con la cappa d’arredo cilindrica in evidenza. Il bancone centrale a isola e le colonne laterali sono definiti dalla finitura in legno grezzo, per un effetto d’insieme leggero e accogliente. Per l’illuminazione della zona operativa e del pranzo è stata scelta una serie di lampade di gusto industrial, dal design minimale: semplici bulbi trasparenti con cavo colorato a vista e un modello da officina con diffusore in metallo verniciato bianco (Ranarp di Ikea). Sul tavolo da pranzo, stoviglie e accessori sono di Asa Selection, il vassoio con le ciotole in vetro è di Leonardo.
Nell’abitazione da single, open space della zona giorno è collegato visivamente alla camera da letto: l’insolita idea progettuale adottata è stata quella di lasciare aperto, nella parte superiore, il vano nel muro di spina che mette in comunicazione i due ambienti e attraverso cui si intravede il letto in quota che sembra sospeso a metà altezza. In basso, il passaggio è invece chiuso dal volume della pedana stessa: un frontale estraibile nasconde l’accesso a un capiente ripostiglio super attrezzato all’interno per riporre oggetti e capi d’abbigliamento che si usano meno frequentemente. Tra il soggiorno e la camera matrimoniale, le finestre interne sono due: oltre al varco parzialmente chiuso dalla pedana, è presente un oblò nella fascia superiore del muro portante. A sinistra, lungo la parete del living, è installato un attrezzo ginnico – una spalliera – e di fianco la libreria a colonna modello Ptolomeo di Opinion Ciatti. Il radiatore in ghisa, originale della casa, è stato riverniciato in bianco. In tutta la casa è stato posato un parquet di rovere, incollato sul preesistente rivestimento in graniglia, senza rimuoverlo. Questa particolare tipologia, denominata “parquet industriale” e caratterizzata da una straordinaria resistenza, è nata per le pavimentazioni dei luoghi di lavoro, sottoposte a sollecitazioni meccaniche continue e di elevata intensità; oggi si usa anche per abitazioni residenziali. I listelli, di piccole dimensioni ma di spessore anche oltre i 2 cm grazie alla posa “di taglio”, si possono ottenere anche da residui di lavorazione e hanno quindi costi più contenuti; è inoltre possibile effettuare, nel tempo, più interventi di lamatura. La finitura a olio dà alle superfici un aspetto morbido e naturale.
Nel passaggio dal corridoio al soggiorno dell’abitazione da single, la porta in legno a doppio battente con inserti vetrati è incorniciata da un decorativo stipite sagomato. A pavimento, la posa dei listelli del parquet è disposta parallela alle pareti laterali.
Gli stipiti e i serramenti originali in legno, tradizionali nella lavorazione, sono stati conservati, restaurati e smaltati in bianco. La porta della camera da letto era in origine un modello a doppio battente che chiudeva un altro ambiente della casa; nel nuovo layout è stata riadattata in modo da diventare uno scorrevole esterno muro appeso tramite due zanche al binario superiore. Quando è aperta, si sovrappone all’anta del guardaroba-ripostiglio nel corridoio d’ingresso.
Eco e versatile: il pannello Osb
Per il nuovo mobile-parete e per altri pezzi d’arredo su misura è stato impiegato questo materiale sostenibile che – con “inserti” nella casa – diventa il segno caratterizzante degli ambienti. L’OSB (Oriented Strand Board) è un pannello legnoso formato da strati di lamelle incollate e pressate in modo da rendere la struttura compatta. Esistono diverse tipologie di prodotto, classificate con un numero (OSB1, OSB2 e così via) dai costi differenti: molto importante sceglierlo in base all’utilizzo che si intende farne per imballaggi, arredi, pedane o altro. Tra i vantaggi del materiale ci sono l’elevata resistenza meccanica, l’indeformabilità, la leggerezza in rapporto al carico e la lunga durata. L’OSB è inoltre prodotto fai-da-te per eccellenza in quanto molto facile da lavorare: i pannelli si tagliano e forano facilmente con un seghetto, come quelli in multistrato Il legno proviene da foreste certificate e al termine del ciclo di utilizzo l’OSB può essere riciclato al 100%.
Nella camera dell’abitazione da single, la scala a pioli in metallo fissata alla parete permette di raggiungere il ripostiglio in quota. Sul letto matrimoniale, il lenzuolo in lino è Soffio, il copripiumino è Unico, tutto di Fazzini. Il copriletto bianco ripiegato in fondo è Vareld di Ikea. La sopraelevazione in camera – ideata per assolvere all’esigenza pratica di recuperare metri quadrati e volumi per contenere – ha anche radicalmente modificato la percezione degli spazi. Grazie all’altezza dei soffitti e alla presenza di aperture interne, la pedana su cui poggia il letto matrimoniale e il soppalco tra l’ingresso e la stanza, illuminato dalla finestra a oblò, hanno un impatto visivo leggero che mimetizza gli ingombri.
La struttura d’arredo su disegno progettata per la camera matrimoniale è, in effetti, un unico pezzo. Il mobile-parete a tutt’altezza che la separa dall’ingresso è costituito da un’armadiatura e da uno scomparto superiore che, chiuso da un’anta scorrevole, è suddiviso in ripiani e funge da ripostiglio. In basso, i moduli verticali si raccordano, senza interruzioni, con la pedana del letto: alta poco meno di un metro, serve anche per raggiungere i vani più alti. Sul lato opposto della stanza la stessa pedana si prolunga ad angolo e quindi di seguito nel sottofinestra con un piano scrittoio sospeso. Tra la specchiera appoggiata alla parete e il letto, il pouf tondo che funge da comodino è il modello Sandared di Ikea. Il tappetino scendiletto è Aladino di Fazzini. Di gusto factory, le due sospensioni con semplici cavi a vista che illuminano le zone lettura sono le E27 di Muuto.
Un sistema su più livelli
Tra il corridoio d’ingresso e la camera è stato realizzato, al posto del tramezzo, un sistema divisorio bifacciale che integra un ripostiglio-guardaroba sul lato verso l’entrata e un armadio sul lato della stanza. Lo stesso mobile, realizzato con pannelli di legno (il materiale è l’Osb, come spiegato più nei dettagli nelle pagine precedenti) all’interno della camera diventa una pedana che rialza il letto di circa 80 cm da terra e alla quale si accede salendo tre gradini. Tale pedana ospita nella zona inferiore ripiani per i libri e un ampio vano estraibile, accessibile direttamente dal soggiorno. Nel corridoio di passaggio sopra l’ingresso, la medesima struttura si completa invece di ripostiglio soppalcato che ribassa di circa 1 metro il soffitto, permettendo così di ricavare un capiente volume contenitore in quota.
Il bagno dell’ abitazione da single, che si apre a destra dell’ingresso, è parzialmente ribassato in corrispondenza della zona lavabo dal volume del soppalco realizzato sopra il corridoio di passaggio. L’ambiente di servizio si affaccia sul ballatoio con una finestra alta e stretta ora integrata nel nuovo box doccia: pannelli in Osb e finiture in grigio sono gli abbinamenti che caratterizzano tutta l’abitazione, di dimensioni contenute, con un’impronta omogenea. La zona lavabo sfrutta a misura il lato corto del bagno opposto a quello della doccia. Sul semplice piano in Osb poggia il bacino in ceramica di forma ovale, modello Strada di Ideal Standard con miscelatore Pico T di Mamoli. L’asciugamani appoggiato a lato è Righe di Fazzini.
Per il grigio delle pareti – fino a un’altezza di 220 cm circa – sono stati utilizzati due prodotti differenti. In tutta la stanza, comprese la zona lavabo e quella dei sanitari, è stato steso uno smalto all’acqua simile a quello impiegato in cucina; solo all’interno del box doccia, per assicurare un’ulteriore impermeabilizzazione, è stata posata a spatola una resina che dà alle superfici un aspetto più materico, pur mantenendo un’omogeneità con il resto del locale. Nel bagno i sanitari sono il modello 21 di Ideal Standard. All’interno del box doccia, chiuso da pannelli in vetro trasparente con apertura scorrevole, è stato realizzato un muretto che sfrutta l’altezza del sottofinestra e che si utilizza nella parte superiore come un profondo piano d’appoggio.
Progetto: arch. Silvia Cirabolini, arch. Alberto Soana,
GhostArchitects, Milano, Tel. 02/4982117 – http://www.ghostarchitects.it/ Foto: Cristina Galliena Styling: Laura Mauceri