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L’appartamento si trova in un antico palazzo nel centro di Bologna ed è abitato dall’architetto Pierluigi Molteni, che lo ha progettato. Nel piano sottostante, un centro culturale organizza mostre e incontri; Molteni riconosce i vantaggi di vivere in un hub di grande interesse. La casa è caratterizzata dalla presenza di tanta arte, quadri e fotografie. “Sono un collezionista – racconta – ma, fortunatamente, piuttosto selettivo”. Pochi sono stati i cambiamenti importanti che l’architetto ha dovuto affrontare. La casa era stata ben abitata, con gusto e rispetto, e così molti elementi, pavimenti e porte, per esempio, sono stati mantenuti. Il suo intervento è stato quello di imprimere il suo gusto lavorando sulle tonalità delle pareti e sulla scelta degli arredi facendo prevalere una certa omogeneità senza creare contrasti accesi.
Foto casa 260 mq
Scopo del progetto: far convivere casa e studio e creare uno stile moderno per l’appartamento d’epoca
Un lungo corridoio è l’asse che orienta la casa. Vi si affacciano lo studio, composto da tre locali, e la sala da pranzo, ovvero la parte nobile dell’edificio. Il corridoio contiene una libreria industriale lunga 7 metri e alta 3 per la materioteca dello studio, l’archivio delle riviste e i documenti. Al fondo del corridoio, accedendo a una quota più alta con qualche gradino, si giunge nella zona che ha visto il recupero dei sottotetti dove si trovano la camera della figlia e il living.
Sul lato opposto, invece, si trovano la cucina e la zona notte con il corridoio che funge da disimpegno e la grande camera. È un appartamento che ha permesso di far convivere funzioni diverse, lavoro e casa, e di assicurare un’autonomia discreta a chi vi abita. Un intervento di make up, leggero e sensibile, ha dato carattere agli spazi con scelte che non hanno prevaricato l’esistente ma ne hanno rispettato la natura. Un esempio? Le porte con i profili dorati e i segni del tempo raccontano più di quanto non farebbero dei nuovi serramenti.
- La pianta dell’appartamento di circa 260 mq ha forma irregolare, con diversi bracci che si sviluppano da un volume centrale. L’esposizione su più lati permette agli ambienti di ricevere luce nelle diverse ore della giornata.
- L’ingresso si apre su un atrio-salotto dal quale partono due percorsi. A sinistra, la sequenza di ambienti uno dentro l’altro distribuisce prima quelli dello studio e poi la sala da pranzo e la cucina. Di fronte alla porta dell’entrata un corridoio lungo e stretto porta invece al soggiorno.
- Dal soggiorno passante, preceduto da un disimpegno che distribuisce il bagno, si accede alla suite della figlia, un vero e proprio mini appartamento completo di ambiente di servizio, lavanderia e zona cottura.
- In fondo al corridoio a sinistra, i due percorsi interni si rincongiungono con il passaggio alla sala da pranzo. Proseguendo sempre verso sinistra, un disimpegno-cabina armadio passante introduce la camera matrimoniale completa di bagno a uso esclusivo.
L’ingresso con lucernario a vetri colorati
L’ingresso dell’abitazione funge anche da entrata dello studio. Qui attendono i clienti e qui non viene meno la sensazione di entrare in uno spazio intimo. Entrambe le funzioni, la formalità e il calore, convivono in armonia. A favorire questa atmosfera contribuiscono il lucernario a soffitto con vetri colorati originari e il pavimento a dama in marmette.
Abbinamenti di colore, scelte equilibrate
Casa grande? Ogni stanza deve avere un proprio carattere ma stilisticamente coerente
Giocare su toni che non creano forti contrapposizioni ha l’effetto di amalgamare arredi che hanno provenienze ed epoche diverse. Il risultato è di smussare le diversità e far convivere un mobile contenitore sospeso, decisamente contemporaneo, con una libreria vintage. Più ampia è la superficie della casa, più è necessario tenere sotto controllo l’insieme e fare in modo che ogni stanza abbia un suo carattere ma che allo stesso tempo sia stilisticamente coerente con il resto.
Sala da pranzo in nero e legno
Quadri di diversa misura e con cornici diverse ben accostati
Zona conversazione dove i soffitti sono più bassi
Arredare con il nero
Il nero è ormai di tendenza, un colore cui ci siamo abituati e che è utilizzato più frequentemente nei paesi nordici che non nella nostra tradizione mediterranea. In realtà non sono poche le sue virtù se accostato al legno, ai metalli e alle tonalità naturali. Qui è stato utilizzato sul soffitto con il risultato di abbassarlo e di rendere così meno verticale la stanza che ospita la cucina. Richiede certamente qualche accortezza e va limitato a superfici non troppo estese, una zoccolatura, una parete, un soffitto appunto. Quando tinge il legno degli arredi li rende raffinati e nei disegni geometrici dei pavimenti rievoca interni d’Oltralpe. Sapientemente illuminato, la sera può contribuire a rendere una stanza più avvolgente. Per saperne di più, basta guardare all’estetica giapponese per trarre ispirazione.
Cucina nera, senza pensili, con mensole bianche
Nell’affrontare la cucina il progettista non è venuto meno al desiderio di creare un ambiente efficiente ma dotato di tocchi molto personali. La tecnologia che entra nei luoghi destinati alla preparazione dei cibi, insieme alla ricerca della funzionalità, non raramente raffredda un’area che comunque ha a che fare con una sfera privata. In cucina si trascorre non poco tempo; anzi, è l’ambiente dove spesso si sosta più a lungo e per questo deve essere soprattutto accogliente.
Per l’arredo, laminato nero e acciaio: due materiali il cui contrasto è decisamente elegante. La cucina, inoltre, trova nella fascia di acciaio che collega le basi a terra con le mensole a giorno, un elemento luminoso. La scelta del laminato opaco, utilizzato sia sui fronti verticali che sul ripiano, ha qualche inconveniente perché può segnarsi facilmente. Due pratici taglieri di legno risolvono questo problema.
Originale composizione “ovale” di foto incorniciate
Alcune insolite foto sul tema dell’occhio – in vecchie cornici, diverse fra l0ro ma tutte di legno – arredano una parete della cucina, creando un piacevole contrasto con la severità dei colori utilizzati per gli arredi.
Nello studio prevalenza di tinte chiare
Nello studio si respira un’aria quasi nordica dove ai colori chiari e ai legni biondi corrisponde una sensazione di calma. La luce gioca un ruolo fondamentale: filtrata dalle tende, rimbalza sulle superfici e sul pavimento in seminato che accompagna tutta la casa, come un tappeto multicolore che unifica tutti gli ambienti.
Lo studio è la zona più chiara dell’intero appartamento. Oltre ai legni biondi degli arredi, pareti crema e superfici di lavoro bianche. “La scelta – spiega l’architetto – corrisponde al desiderio di un certo ordine visivo, indispensabile negli ambienti di lavoro”. Quello che si respira è un approccio umanistico alla disciplina dell’architettura, il desiderio di far sentire il cliente a proprio agio
Ciò che colpisce nella zona di lavoro è l’atmosfera quasi domestica. Foto appoggiate e non appese, carte e materiali che raccontano di futuri progetti convivono con un ordine/disordine molto naturali. È l’aspetto più interessante dell’architettura, quello che non si riduce al solo uso dei computer, ma mantiene il gesto della mano che schizza, disegna e dettaglia.
Gli architetti, prima ancora dei designer, hanno progettato arredi che sono entrati nella storia. Lo hanno fatto per occasioni specifiche, ovvero per interni da loro pensati, o per il mondo della produzione sia artigianale sia industriale. Il nome più importante rappresentato in questa casa è quello di Angelo Mangiarotti, autore delle due poltroncine in studio, in legno e tessuto verde, e della libreria Cavalletto nel living, disegnati rispettivamente nel ’57 e nel ’53. Due pezzi senza tempo, due classici con una forte presenza. Come tutto il lavoro di Mangiarotti.
Dal corridoio verso le stanze da letto: si passa a colori più scuri
L’appartamento disegna un percorso che avvicinandosi alla zona più privata accentua la gradazione dei colori, dal chiaro verso lo scuro, fino ad arrivare alla camera da letto. Qui e nel corridoio, un caldo tono di grigio avvolge lo spazio e racchiude gli arredi.
Come appendere bene foto e quadri? Simmetria o asimmetria?
Appendere oggetti, quadri, foto alle pareti suscita inevitabilmente la domanda: dove? Non ci sono regole ferree, le preferenze individuali giocano un ruolo importante. Ma l’occhio è molto esigente e avverte gli errori.
Analizzando la camera da letto se ne ricava un’impressione di armonia, e la collocazione del ritratto sulla porzione laterale di un lungo muro è assolutamente azzeccata. Perché? Perché insieme alla lampada e alla poltrona ritaglia un angolo ancora più intimo, dedicato al relax e alla lettura. Qui il quadro gioca un ruolo cruciale, anche grazie al suo soggetto, una persona, un viso, forse un antenato. Al contrario, gli specchi sono sopra il letto, in posizione centrale. Questo perché sono diversi gli uni dagli altri e la loro collocazione restituisce un senso di ordine.
Composizione di specchi per arredare la parete dietro al letto
La camera da letto è un universo a sé stante. Un luogo all’insegna della privacy dove poche ma significative presenze raccontano la personalità di chi vi abita. Una poltrona vintage, di Ico Parisi degli anni ’50, una radio/giradischi, disegnata nel 1965 dai fratelli Castiglioni per Brionvega, che parla dell’amore per la musica, ma anche per il design d’autore, così come il tappeto contemporaneo di Patricia Urquiola per cc-tapis che sembra modificare la prospettiva del pavimento. Senza dimenticare il ritratto di un antenato e la breve collezione di specchi con cornici in midollino.
Progetto decorativo: una “modernità” adatta alla casa d’epoca
L’intervento decorativo tiene conto del contesto in cui si trova l’appartamento: un palazzo d’epoca che ha una lunga storia. Renderlo contemporaneo non ha voluto dire cancellare il passato ma piuttosto ricercare una modernità che gli si addicesse.
Bagno: eleganza in nero
Anche la stanza da bagno è molto attuale ma allo stesso tempo coordinata con tutto il resto
Indirizzi fornitori
• Agape, http://www.agapedesign.it, Tel. 0376/250311 • Artemide, http://www.artemide.com, Tel. 800/834093 • Cassina, http://www.cassina.com, Tel. 0362/3721 • Cc-tapis, http://www.cc-tapis.com • De Padova, http://www.depadova.it, Tel. 02/777201 • Ditre Italia, http://www.ditreitalia.it, Tel. 0438/9999 • Hay, hay.dk • Ikea Italia Retail, http://www.ikea.it,
Tel. 199/114646 • Kerakoll, http://www.kerakoll.com, Tel. 0536/816511 • Luceplan, http://www.luceplan.it, Tel. 02/662421 • Modulnova, http://www.modulnova.it, Tel. 0434/425425 • Novamobili, http://www.novamobili.it, Tel. 0438/9868 • Saba Italia, http://www.sabaitalia.it, Tel. 049/9462227
Progetto: Arch. Pierluigi Molteni, Bologna – Tel. 051/5542090, http://www.pierluigimolteni.it
Foto: Lea Anouchinsky
Tratto da Cose di Casa numero di gennaio 2022