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A Milano questa casa unifamiliare di 140 mq su tre livelli fa parte di un nuovo complesso residenziale ricostruito nell’area di un’ex fabbrica. L’intervento rientra in un più ampio programma di rigenerazione che coinvolge il quartiere nel suo insieme. I nuovi edifici sono tutti in classe A grazie a tecnologie che ottimizzano il risparmio energetico.
Quest’immobile si potrebbe definire una “piccola villa urbana”, acquistata in corso d’opera, per cui è stato possibile personalizzarne già in pianta il layout e le finiture d’interni, per venire incontro in modo più specifico alle esigenze dei committenti, una famiglia con bambini. I tre piani del sottotetto semplificano la suddivisione delle funzioni, degli ambienti comuni rispetto a quelli privati; gli interni sono ampi, luminosi, decorati e arredati con gusto contemporaneo. L’intensità dell’ottanio fa da filo conduttore e spicca su toni complessivamente neutri.
La rinascita dell’area industriale
Il complesso abitativo occupa il lotto di un ex opificio nella zona periferica di San Cristoforo a Milano, non lontana dai Navigli, dove condomini residenziali hanno preso il posto di capannoni e fabbriche. In questo caso, di originale è stata conservata soltanto la palazzina affacciata verso strada che, recuperata e restaurata, identifica il passato del luogo. Tutti gli altri fabbricati all’interno della grande corte sono stati demoliti, costruendo al loro posto condomìni con diverse tipologie di immobili: dal monolocale alla villetta a schiera unifamiliare su più livelli, come il sottotetto fotografato. La palazzina, preceduta da una porzione delimitata di terra e con un giardino privato sul retro, si caratterizza all’esterno per la facciata colore cemento naturale con grandi finestre: una tipologia dell’intero complesso che richiama i corpi di fabbrica industriali preesistenti.
Foto casa bianca e ottanio 140 mq
- Il piano d’ingresso del sottotetto, dedicato alla zona giorno, è concepito come un open space con soggiorno, zona pranzo e cucina a vista. Gli unici spazi indipendenti sono quelli del bagno e dell’antibagno a uso lavanderia che lo precede. L’edificio prevede, davanti all’entrata e sul retro, due mini giardini privati rispettivamente di 16 e 22 mq.
- Al livello intermedio sono stati ricavati tre ambienti: la matrimoniale, completa di cabina armadio, la stanza della bambina e lo studio. Il bagno, nell’angolo all’arrivo della scala, è a uso di tutte le stanze.
- Lo studio, che occupa un volume aggettante rispetto al corpo di fabbrica principale, ha la particolarità del doppio affaccio che lo rende molto luminoso. Dallo sbarco della scala, vi si accede attraverso il corridoio che confina con la cabina armadio della camera.
Al livello più alto del sottotetto è stata ricavata un’unica camera con due letti. A destra e a sinistra ci sono rispettivamente un sottotetto non accessibile e uno con altezze digradanti, praticabile e adibito a deposito.
La penisola divide dalla zona pranzo
Mobile con la tv, a tutta a parete in soggiorno
Cucina con sviluppo ad angolo
La cucina si sviluppa su due lati ad angolo, con una composizione in linea lungo la parete e una penisola-bancone snack che sottolinea il collegamento tra zona operativa e area living, favorendo il passaggio della luce. Sopra, la cappa a isola in acciaio inox tra i due ambienti è interpretata come un elemento d’arredo.
Il vano scala ottanio diventa un ambiente d’effetto
L’ampio vano scala, che attraversa in verticale i tre livelli del sottotetto, ha permesso di installare una rampa elicoidale unica che si interrompe solo in corrispondenza del pianerottolo intermedio del primo piano. La struttura e il piantone centrale sono in ferro, i gradini a giorno in legno di rovere. Nella zona di passaggio, una balaustra in ferro protegge l’affaccio senza interrompere la continuità della carta da parati.
L’utilizzo architettonico della tappezzeria
Per sottolineare la verticalità del vano scala e l’idea di continuità tra i tre piani, le pareti sono state rivestite a tutt’altezza con una carta da parati colore ottanio che, grazie alla grafica decorativa in chiaroscuro, sembra tridimensionale. La stessa tappezzeria trompe l’oeil è posata anche sulla porta della camera della bambina al primo piano, sulle ante dell’armadio a fianco e sulle pareti del corridoio che porta allo studio.
Color ottanio, intenso e di tendenza nel sottotetto
In questo progetto d’interior, rappresenta molto più di una scelta cromatica: è filo conduttore tra un piano l’altro del sottotetto, è declinato con varie tecniche e utilizzato in prevalenza per le finiture di grandi superfici: soffitti, porzioni di pareti, laccatura di mobili. Lo troviamo nella tappezzeria del vano scala come in uno dei bagni, nella zona lavanderia come nella camera in mansarda, accostato al bianco, al legno e anche a tinte calde. L’ottanio (nella classificazione Pantone è il 321 C, 5020 e 6026 nella scala Ral) è un colore tra i più diffusi nel mondo dell’interior decoration degli ultimi anni. Può assumere diverse intensità e sfumature, a seconda della percentuale delle varie tonalità presenti nella miscela, per cui si avvicina di più al turchese o al’ottanio. Il nome ottanio deriva da quello dell’ottano, un idrocarburo del metano che assume, appunto, queste colorazioni particolarmente intense e luminose.
La zona notte al livello intermedio del sottotetto
Salendo al primo piano, il corridoio-disimpegno affacciato sul vano scala distribuisce le due camere della zona notte. La più grande è ora occupata solo parzialmente, arredata con il lettino della bambina, armadiature in nicchia e una postazione studio sul lato opposto. È però uno spazio che, con i suoi quasi 18 mq di superficie, offre ben maggiori potenzialità ed è destinato a trasformarsi nel tempo. Sul lato sinistro della cameretta, in corrispondenza del lettino, la porzione di parete aggettante ha permesso di definire la rientranza in cui è incassato l’armadio; sul retro di questo muro c’è una nicchia-ripostiglio accessibile dal corridoio.
Tocchi di rosa per la cameretta
Camera matrimoniale moderna con cassettiera tradizionale
La parete di fianco al letto, nell’ampia camera matrimoniale al primo piano del sottotetto, è quasi interamente finestrata. La grande vetrata principale, suddivisa in settori fissi o apribili secondo il disegno che ha guidato l’intero progetto di ricostruzione del complesso, è interrotta a sinistra da un pilastro portante. Il taglio verticale in corrispondenza della cassettiera è chiuso da un vetro fisso.
I bagni sui diversi piani
Gli ambienti di servizio del sottotetto sono sono due, entrambi con affaccio all’esterno. Quello della zona notte al primo piano si caratterizza per il contrasto materico e cromatico dei rivestimenti. A soffitto e nella fascia alta delle pareti, lo smalto opaco riproduce il colore ottanio protagonista di tutta la casa; mentre lastre di gres grigio chiaro vestono le zone che richiedono una maggiore protezione dall’acqua.
Un bagno bellissimo che nel tempo può cambiare facilmente
Bianco per la parte piastrelle, ottanio a parete e soffitto, legno a terra: un bagno così sarà bello per sempre perché, quando e se stancherà, basterà cambiare colore a soffitto e pareti, senza fare lavori invasivi.
Acquistare un immobile in costruzione
In costruzione, o addirittura ancora sulla carta: questa soluzione ha il vantaggio di consentire la scelta tra diverse tipologie abitative, metrature e soluzioni architettoniche. È frequente non solo quando viene edificato un nuovo lotto o un intero quartiere residenziale, ma anche quando – come nel caso di questo sottotetto – l’intervento implica rigenerazione e riqualificazione del tessuto urbano. A cantiere aperto, è possibile intervenire con un nuovo progetto, eseguendo in corso d’opera modifiche al layout che vanno a modificare gli standard proposti dall’immobiliare e si possono personalizzare anche materiali e finiture d’interni.Il capitolato contempla proposte come le pavimentazioni in legno, i rivestimenti, la scala interna, i lucernari: i progettisti hanno scelto di includere alcune di tali opzioni e di customizzare invece altri elementi.
Le modifiche al progetto iniziale del sottotetto
Il sottotetto, acquistato in costruzione, prevedeva un layout da capitolato che è stato modificato da un progetto personalizzato prima che le opere interne fossero ultimate. L’abitazione si sviluppa su tre piani: a quello d’ingresso trovano posto la zona giorno open space e un bagno; al primo piano, raggiungibile con una scala interna, ci sono le camere, lo studio e un altro ambiente di servizio.
Una nuova apertura nel tetto trasforma lo spazio in mansarda abitabile
Anche la mansarda, illuminata da un lucernario, è stata resa abitabile: sono stati ricavati un’altra stanza e ripostigli nel sottotetto. La mansarda è stata resa abitabile prevedendo una finestra da tetto in falda al centro del volume. La luce zenitale trasforma completamente l’effetto nella stanza.
In questo spazio, occupato dalla camera dei ragazzi, il soffitto inclinato e il pavimento sono in due essenze diverse: in alto un lamellare di larice, a terra un “rovere ristrutturato”, nuovo ma dall’aspetto vissuto.
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