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Lungo il Naviglio Grande – nel cuore del caratteristico quartiere cittadino che mantiene inalterato tutto il fascino del passato – si conservano molte case “Vecchia Milano” dei primi del ‘900. In uno di questi fabbricati, completamente rinnovato all’interno, si trova il bilocale recuperato fotografato: l’affaccio è doppio, sia direttamente sul canale con la tipica facciata color rosso vinaccia, sia verso corte. Il bilocale recuperato conserva alcuni tratti architettonici che contraddistinguono questa tipologia edilizia, ma è stato allo stesso tempo del tutto modificato nella distribuzione. Il progetto ha portato a un rinnovamento totale che, prevedendo una razionalizzazione della suddivisione interna, ha comportato di conseguenza il rifacimento degli impianti, da quello elettrico al sistema di riscaldamento che è ora a pannelli radianti. Sono state inoltre consolidate le solette in cannicciato per supportare i nuovi carichi e sostituiti gli infissi con modelli in pvc. Una volta rimessa a posto la struttura, il progettista si è concentrato sulle finiture e le scelte d’arredo, privilegiando il riuso di materiali, in particolare del legno, e inserti decorativi per personalizzare gli ambienti come carte da parati e rivestimenti tessili. Oppure facendo ricorso a complementi e oggetti insoliti che, oltre a decorare gli interni, rispecchiano la personalità dei proprietari.
Foto bilocale 63 mq
Il progetto
- La ristrutturazione del bilocale recuperato ha apportato modifiche sostanziali al layout: i tramezzi sono stati tutti demoliti e ricostruiti in modo da cambiare la posizione e la forma degli ambienti. Unico vincolo strutturale è il muro di spina che “taglia” in due la pianta; anche qui è stato però apportato un cambiamento: lungo questa parete, il vano di accesso al soggiorno è stato spostato in prossimità dell’ingresso.
- Nella zona giorno l’area living è sistemata nell’angolo vicino alla portafinestra. Sul lato opposto, il tavolo da pranzo, disposto a penisola, delimita gli spazi della cucina.
- La cucina occupava – nello stato di fatto – un locale di forma lunga e stretta (largo meno di 1 metro!) adiacente il bagno: portava via spazio e risultava davvero poco vivibile. La zona cottura è ora invece integrata nell’area giorno e si concentra su una sola parete.
- All’ingresso il corridoio, che in precedenza distribuiva i diversi ambienti, è stato ridimensionato e riproporzionato da una controsoffittatura. Si è così recuperata la superficie utile per una cabina armadio accessibile dalla camera matrimoniale.
- La profondità del bagno è raddoppiata annettendo l’ex cucinotto. In questo modo diventa possibile sfruttare il sottofinestra sul lato corto per installare la vasca.
- L’ambiente di servizio è preceduto da un antibagno-lavanderia passante, percorso obbligato per accedere alla stanza da letto. Tutte le porte sono scorrevoli a scomparsa, a ingombro zero.
- L’esposizione del bilocale recuperato è doppia: la zona giorno e la parte notte affacciano, ciascuna con due balconi, sui due lati corti della pianta.
Nuove forme del legno nel bilocale recuperato
Nei numerosi elementi d’arredo su disegno, il legno di riuso è protagonista, in diverse varianti. In soggiorno, il mobile contenitore a doppia anta accanto al divano è stato realizzato recuperando materiali da imballaggio in legno grezzo e ispirandosi nel design, appunto, alle casse utilizzate per le spedizioni aeree. Per i piani sagomati del coffee table, l’artigiano ha impiegato il legno di vecchie casse per il trasporto dell’acqua. Nel bagno è in materiale riciclato anche il piano sospeso su cui poggia il lavabo, ricavato riadattando un’asse da cantiere pulita, carteggiata e tagliata in modo da arrotondare i bordi. In tutta la casa, infine, anche il parquet in rovere massello è di recupero. Le doghe, di quattro diverse larghezze e lunghezze per movimentare la pavimentazione, sono trattate con un prodotto che fa virare un po’ il colore verso il grigio, mantenendo però la porosità e opacità del legno grezzo.
Nella zona giorno la cucina a vista si concentra su un solo lato: la composizione, tamponata lateralmente da una spalla in muratura, assume quasi l’aspetto di una parete attrezzata per il living. Diversi elementi, raccordati dalla scelta del bianco, addolciscono il gusto industrial che così rimane temperato: oltre alla finitura grezza del parquet anche le sedute stile factory in metallo e i cavi colorati a vista delle lampade ne sottolineano lo stile. La sedia gialla è la nota cromaticamente dissonante che “muove” l’insieme
Nel bilocale recuperato le zone di passaggio sono state ridimensionale e nel nuovo layout sono tutt’altro che spazi sprecati. Una volta eliminato il corridoio preesistente, il percorso dall’ingresso verso il living prevede comunque una sorta di filtro che introduce l’area giorno; dall’altra parte, l’antibagno-lavanderia che distribuisce l’ambiente di servizio e la camera matrimoniale è vissuto anche come disimpegno, sfruttabile a pieno grazie alla scelta di porte con apertura scorrevole
Nella camera, il total white delle finiture si estende dal rivestimento tessile del letto e dai mobili fino agli oggetti in ceramica e resina esposti sui ripiani. Uniche varianti alla monocromia sono le doghe in rovere del parquet e la tappezzeria in chiaroscuro che riveste l’interno della nicchia
Superfici con rilievi
Una texture di questo tipo, costituita da decori tono su tono appena percettibili anche al tatto, caratterizza le piastrelle in gres porcellanato di grandi dimensioni (60 x 60 cm) che rivestono le pareti del bagno: i bassorilievi riproducono una trama simile a quella di un ricamo. Lo stesso rivestimento può essere posato anche a terra e ha funzione antiscivolo. Mentre la tappezzeria impiegata per rivestire la parete d’ingresso, la spalla della cucina e la nicchia della camera presenta patterns materici effetto “stropicciato”: anche in questo caso i motivi, in alternanza bianco-grigio, ricordano i modelli in carta che si fanno per realizzare i pizzi.
Progetto: arch. Anna Rigamonti, Milano, archiriga@yahoo.it
Foto: Claudio Tajoli
Styling: Rosaria Galli
Tratto da Cose di Casa numero di maggio 2019