61 mq per un nuovo bilocale in stile anni ’50

Il corridoio e la cucina sono stati aperti sul soggiorno; da un bagno ne sono stati ricavati due ed è stata aggiunta una cabina armadio: così il bilocale è stato rinnovato con un layout più moderno e funzionale. E per l'arredo, mobili d'autore e di modernariato sono un omaggio al design.

Monica Mattiacci
A cura di Monica Mattiacci, Silvia Scognamiglio
Pubblicato il 13/11/2024Aggiornato il 13/11/2024
bilocale stile anni 50

Lo stabile signorile in cui si trova questo bilocale è in una piccola via privata caratterizzata dalla presenza di numerosi edifici dei primi del ‘900 simili a questo. Pochi piani, eleganti androni con pavimentazioni decorate e vetrate, giardini interni e tratti architettonici di pregio anche nei singoli appartamenti. Quello fotografato occupa il piano rialzato ed è collegato con uno spazio verde a uso esclusivo che scende al livello della strada.

Il progetto di ristrutturazione del bilocale si è posto l’obiettivo di attualizzare gli interni, di dimensioni contenute, optando per un layout moderno e aperto, senza il corridoio di distribuzione che sottraeva metri quadrati abitabili.

L’intervento non ha cancellato però alcune tracce originali: ha conservato i pavimenti in cementine decorate e altri elementi tipici, risalenti al periodo di costruzione; anche le nuove finiture – che privilegiano l’utilizzo del marmo – si armonizzano con l’insieme, estremamente ricercato.

Una volta rinnovati, gli ambienti del bilocale diventano lo scenario di una galleria di opere d’arte e pezzi di design con mobili, lampade e oggetti iconici, degli anni ’50-’60 e contemporanei, spesso con linee e stile di ispirazione nordica.

Foto casa 61 mq

  • Nell'androne d'ingresso dello stabile signorile la pavimentazione è in palladiana; fa da sfondo la vetrata policroma che chiude l'accesso al cortile condominiale.
  • All'ingresso la porta della bussola è schermata da una vetrata policroma. A sinistra lungo il corridoio, l'applique a calotta è la Bigo di Valenti Luce. Il tappeto berbero proviene dal Marocco; pavimento in marmo grigio Bardiglio.
  • Nel living un ribassamento in cartongesso evidenziato dalla tinteggiatura in azzurro identifica l'area conviviale e la riproporziona in altezza. Il tavolo di modernariato anni '60 di Tecno, design Borsani e Gerli, è stato acquistato da Capperidicasa; le sedie con seduta e schienale color melanzana sono le Pamplona di Pozzi, acquistate da Flanerie. Il vaso in vetro soffiato è di Venini, il posacenere è Barbados di Danese, design Mangiarotti. La stampa a destra è di Nicola Gobetto (Galleria Fonti); a sinistra l'opera è Hole di Jonathan Vivacqua. Il piano è illuminato dal lampadario Triclinio di Artemide, design Vico Magistretti.
  • La zona conversazione è arredata con mobili anni '50-'60. Sulla credenza vintage, il vaso doppio in vetro soffiato azzurro è Twice di Marco Basta (Galleria De Cardenas), la lampada da tavolo è Taccia di Flos, design Achille e Pier Giacomo Castiglioni; nell'angolo a destra la sospensione Parentesi, sempre di Flos. La chaise-longue in pelle a destra è la P40, design Osvaldo Borsani (Flanerie), quella a sinistra è attribuita a Ico Parisi. Il tavolino con piano in vetro e ripiani sfalsati è di Bernini, design Gianfranco Frattini; sul top, la bottiglia in vetro di Murano blu è di Carlo Moretti.
  • Nella zona giorno, i due tipi di marmo a pavimento identificano aree distinte grazie al contrasto cromatico molto netto: un passaggio "grigio" si allarga ricalcando il percorso dell'ex corridoio; mentre il nero individua l'area living vera e propria. Nel primo caso è stato utilizzato il marmo Bardiglio, nel secondo lastre in marmo Nero Marquinia con venature bianche. Nella foto a destra, appoggiato sul tavolino rotondo con base incrociata, il vaso bianco a forma di cuore è Love in Bloom di Seletti. Al centro dell'ambiente (foto a sinistra) è stato infine realizzato a terra un inserto a più colori in graniglia che evidenzia, come un grande tappeto, lo spazio della zona conversazione.
  • Con la sua forma lunga e stretta, il cucinotto indipendente non rispondeva più alle esigenze di un'abitazione contemporanea: senza necessità di modificare la posizione degli impianti e sfruttando l'apertura già esistente, la nuova soluzione è completamente a vista, all'interno di una zona giorno ampia
  • La cucina è stata realizzata su disegno a partire da moduli di produzione assemblati tra loro: piano di lavoro, frontali e alzata sono in Fenix grigio antracite opaco, le maniglie sono a gola orizzontale. Il piano cottura è in vetroceramica a induzione, il lavabo incassato è in acciaio inox. A destra, la colonna frigo è inserita in nicchia. Le applique a parete, di fine anni '50, sono il modello Bidone di Azucena, design Luigi Caccia Dominioni.
  • Nel disimpegno e nella camera matrimoniale, la sedia in pelle con braccioli e la poltroncina rivestita in tessuto viola nell'angolo vicino alla finestra sono di modernariato degli anni '60. Le cementine a pavimento sono quelle originali dei primi del '900; preesistente, e riverniciato nello stesso colore della parete, anche il radiatore in ghisa installato nell'angolo e collegato all'impianto di riscaldamento centralizzato.
  • Il mobile degli anni '50 appoggiato alla parete della camera fa parte della serie Positano di MIM, design Ico Parisi; la poltroncina rivestita in pelle è degli anni '60. La lampada da tavolo a braccio orientabile è Loteck di Artemide.
  • L'opera che, alle spalle del letto tessile, prolunga idealmente la testiera in verticale è Desir di Nicolas Denino; a destra, una tenda dorata "millefili" chiude, come un quadro, l'ingresso della cabina armadio. La lampada da tavolo sul comodino è Neon Blue di Seletti. Coperte di Agnona ed Ermenegildo Zegna. Le pareti della stanza sono tinteggiate con idropittura, gli stipiti delle porte con smalto all'acqua nello stesso colore Ral.
  • Il bagno degli ospiti, attrezzato anche come lavanderia, è nel segno del total black. Le piastrelle a parete sono di Ce.Si, il lavabo tondo sospeso è di Ceramica Flaminia con rubinetteria di Paffoni. Una nota in contrasto è quella della carta da parati a decoro equestre che riveste la parete in alto: è il modello Finish M03 gris poce di Hermès. La lampada a braccio orientabile che illumina la zona lavabo è la Tolomeo di Artemide, design De Lucchi e Fassina.
  • Tra i due ambienti di servizio, un oblò aperto, ritagliato nella fascia alta della parete divisoria, lascia filtrare la luce naturale dal bagno "bianco" dotato di finestra a quello cieco, tutto in nero. I rivestimenti, gres in un caso e marmo bianco nell'altro, sono in finitura lucida: amplificano l'illuminazione e mettono a fuoco contornie dettagli anche attraverso il gioco dei riflessi
  • Nel bagno accessibile dalla camera matrimoniale, pavimento, piatto doccia, pareti e piano del lavabo nel sottofinestra sono rivestiti in marmo bianco di Carrara. Il lavabo e i sanitari sono di Iperceramica con rubinetteria di Paffoni.

Il progetto del bilocale

La piccola abitazione, con superficie calpestabile di poco superiore ai 60 mq, presentava, prima della ristrutturazione, il classico schema di distribuzione della case milanesi dell’inizio del secolo scorso.

Dall’ingresso, lungo il corridoio, si aprivano – nell’ordine e tutti sullo stesso lato – il soggiorno, la cucina indipendente e la camera matrimoniale; il percorso si concludeva con un ripostiglio in fondo. Nel nuovo layout del bilocale, che non snatura ma per molti aspetti ricalca quello originario, è stato dato più spazio al living e alla zona conviviale, lasciando la cucina a vista.

La riorganizzazione degli ambienti di servizio ha permesso di disporre di due bagni, inoltre è stato ricavato un disimpegno con funzione di antibagno e nella stanza, in un angolo, è stata ritagliato il volume della cabina armadio.

1 Ingresso  2 Zona pranzo 3 Soggiorno  4 Angolo cottura 5 Bagno  6 Disimpegno  7 Camera matrimoniale  8 Cabina armadio
9 Giardino  10 Gradini

1 Ingresso 2 Zona pranzo 3 Soggiorno 4 Angolo cottura 5 Bagno 6 Disimpegno 7 Camera matrimoniale 8 Cabina armadio 9 Giardino 10 Gradini

  • La cucina del bilocale si trova nella stessa posizione di prima ma è ora parte del living aperto: la composizione in linea si concentra su un’unica parete ed è illuminata da una finestra affacciata sul giardino. Nell’open space, il rivestimento grigio a pavimento ricalca il percorso dell’ex corridoio.
  • Dall’unico bagno preesistente ne sono stati ricavati due. Il più grande, di forma lunga e stretta, è a uso esclusivo della camera e dotato di finestra; quello degli ospiti, accessibile dal disimpegno, è attrezzato anche con una nicchia per la lavanderia.
  • Il giardino si trova a livello della strada, a una quota inferiore rispetto all’appartamento. In precedenza era accessibile dalla camera matrimoniale, ora lo stesso ambiente è occupato dal soggiorno. Lo spazio all’aperto, ha una superficie di 22,5 mq ed è attrezzato con fioriere su due lati.
Nell'androne d'ingresso dello stabile signorile la pavimentazione è in palladiana; fa da sfondo la vetrata policroma che chiude l'accesso al cortile condominiale.

Nell’androne d’ingresso dello stabile signorile la pavimentazione è in palladiana; fa da sfondo la vetrata policroma che chiude l’accesso al cortile condominiale.

All'ingresso la porta della bussola è schermata da una vetrata policroma. A sinistra lungo il corridoio, l'applique a calotta è la Bigo di Valenti Luce. Il tappeto berbero proviene dal Marocco; pavimento in marmo grigio Bardiglio.

All’ingresso la porta della bussola è schermata da una vetrata policroma. A sinistra lungo il corridoio, l’applique a calotta è la Bigo di Valenti Luce. Il tappeto berbero proviene dal Marocco; pavimento in marmo grigio Bardiglio.

Nel living un ribassamento in cartongesso evidenziato dalla tinteggiatura in azzurro identifica l'area conviviale e la riproporziona in altezza. Il tavolo di modernariato anni '60 di Tecno, design Borsani e Gerli, è stato acquistato da Capperidicasa; le sedie con seduta e schienale color melanzana sono le Pamplona di Pozzi, acquistate da Flanerie. Il vaso in vetro soffiato è di Venini, il posacenere è Barbados di Danese, design Mangiarotti. La stampa a destra è di Nicola Gobetto (Galleria Fonti); a sinistra l'opera è Hole di Jonathan Vivacqua. Il piano è illuminato dal lampadario Triclinio di Artemide, design Vico Magistretti.

Nel living un ribassamento in cartongesso evidenziato dalla tinteggiatura in azzurro identifica l’area conviviale e la riproporziona in altezza. Il tavolo di modernariato anni ’60 di Tecno, design Borsani e Gerli, è stato acquistato da Capperidicasa; le sedie con seduta e schienale color melanzana sono le Pamplona di Pozzi, acquistate da Flanerie. Il vaso in vetro soffiato è di Venini, il posacenere è Barbados di Danese, design Mangiarotti. La stampa a destra è di Nicola Gobetto (Galleria Fonti); a sinistra l’opera è Hole di Jonathan Vivacqua. Il piano è illuminato dal lampadario Triclinio di Artemide, design Vico Magistretti.

La zona conversazione è arredata con mobili anni '50-'60. Sulla credenza vintage, il vaso doppio in vetro soffiato azzurro è Twice di Marco Basta (Galleria De Cardenas), la lampada da tavolo è Taccia di Flos, design Achille e Pier Giacomo Castiglioni; nell'angolo a destra la sospensione Parentesi, sempre di Flos. La chaise-longue in pelle a destra è la P40, design Osvaldo Borsani (Flanerie), quella a sinistra è attribuita a Ico Parisi. Il tavolino con piano in vetro e ripiani sfalsati è di Bernini, design Gianfranco Frattini; sul top, la bottiglia in vetro di Murano blu è di Carlo Moretti.

La zona conversazione è arredata con mobili anni ’50-’60. Sulla credenza vintage, il vaso doppio in vetro soffiato azzurro è Twice di Marco Basta (Galleria De Cardenas), la lampada da tavolo è Taccia di Flos, design Achille e Pier Giacomo Castiglioni; nell’angolo a destra la sospensione Parentesi, sempre di Flos. La chaise-longue in pelle a destra è la P40, design Osvaldo Borsani (Flanerie), quella a sinistra è attribuita a Ico Parisi. Il tavolino con piano in vetro e ripiani sfalsati è di Bernini, design Gianfranco Frattini; sul top, la bottiglia in vetro di Murano blu è di Carlo Moretti.

Abbinare due pavimenti diversi: accostamenti riusciti

Abbinare due pavimenti diversi in uno spazio aperto è una soluzione non sempre facile da adottare perché il passaggio da uno all’altro può creare dei dislivelli, alludere a un prima e a un dopo e sottolineare, anziché stemperare, l’intervento di ristrutturazione. In questo caso la scelta di avvicinare lo stesso materiale in due colori nettamente a contrasto, marmo bardiglio con venature grigie e nero marquinia spruzzato di bianco, si rivela coraggiosa e riuscita. Il motivo? È nel taglio obliquo che segna il loro incontro. Il pavimento chiaro, che riveste il corridoio prosegue senza interruzioni fino in fondo, dove si trova la zona pranzo. Qui si apre “con un invito a ventaglio – secondo la descrizione delle progettiste – sul nero del living e della cucina”.

Nella zona giorno, i due tipi di marmo a pavimento identificano aree distinte grazie al contrasto cromatico molto netto: un passaggio "grigio" si allarga ricalcando il percorso dell'ex corridoio; mentre il nero individua l'area living vera e propria. Nel primo caso è stato utilizzato il marmo Bardiglio, nel secondo lastre in marmo Nero Marquinia con venature bianche. Nella foto a destra, appoggiato sul tavolino rotondo con base incrociata, il vaso bianco a forma di cuore è Love in Bloom di Seletti. Al centro dell'ambiente (foto a sinistra) è stato infine realizzato a terra un inserto a più colori in graniglia che evidenzia, come un grande tappeto, lo spazio della zona conversazione.

Nella zona giorno, i due tipi di marmo a pavimento identificano aree distinte grazie al contrasto cromatico molto netto: un passaggio “grigio” si allarga ricalcando il percorso dell’ex corridoio; mentre il nero individua l’area living vera e propria. Nel primo caso è stato utilizzato il marmo Bardiglio, nel secondo lastre in marmo Nero Marquinia con venature bianche. Nella foto a destra, appoggiato sul tavolino rotondo con base incrociata, il vaso bianco a forma di cuore è Love in Bloom di Seletti. Al centro dell’ambiente (foto a sinistra) è stato infine realizzato a terra un inserto a più colori in graniglia che evidenzia, come un grande tappeto, lo spazio della zona conversazione.

Cucina senza pensili

Con la sua forma lunga e stretta, il cucinotto indipendente non rispondeva più alle esigenze di un bilocale contemporaneo: senza necessità di modificare la posizione degli impianti e sfruttando l’apertura già esistente, la nuova soluzione è completamente a vista, all’interno di una zona giorno ampia.

Con la sua forma lunga e stretta, il cucinotto indipendente non rispondeva più alle esigenze di un’abitazione contemporanea: senza necessità di modificare la posizione degli impianti e sfruttando l’apertura già esistente, la nuova soluzione è senza pensili completamente a vista, all’interno di una zona giorno ampia

Con la sua forma lunga e stretta, il cucinotto indipendente non rispondeva più alle esigenze di un'abitazione contemporanea: senza necessità di modificare la posizione degli impianti e sfruttando l'apertura già esistente, la nuova soluzione è completamente a vista, all'interno di una zona giorno ampia

Cucina senza pensili completamente a vista, all’interno di una zona giorno ampia

Una cucina grigio antracite dal tocco contemporaneo

La cucina che affaccia sul living, costantemente esposta agli sguardi, deve confrontarsi con gli arredi che le stanno di fronte. Qui si è scelto di contrapporre al calore del legno del mobile collocato sulla parete opposta un volume severo ed elegante, reso ancora più raffinato dalla sua tonalità scurissima che si armonizza con il pavimento. Se l’arredamento della zona pranzo e delle sedute privilegia gli anni ’50 e un’atmosfera vintage, la cucina risulta essere l’elemento più contemporaneo, quello che porta una nota di grande modernità. È proprio la sua essenzialità, che contrasta con le linee morbide di oggetti e mobili, a renderla interessante e offre l’occasione di esporre una magnifica foto e un vaso scultura. Gli anni ’50 ritornano con discrezione nelle due applique a parete. Nella zona cottura aperta sul living, la composizione senza pensili mimetizza le funzioni operative: la parte superiore della parete rimane libera con un effetto di grande leggerezza. Le basi e l’alzata, in un materiale tecnologico uniformato dalla finitura grigio scuro, evidenziano, nel contrasto cromatico, la linearità orizzontale dell’insieme.

La cucina è stata realizzata su disegno a partire da moduli di produzione assemblati tra loro: piano di lavoro, frontali e alzata sono in Fenix grigio antracite opaco, le maniglie sono a gola orizzontale. Il piano cottura è in vetroceramica a induzione, il lavabo incassato è in acciaio inox. A destra, la colonna frigo è inserita in nicchia. Le applique a parete, di fine anni '50, sono il modello Bidone di Azucena, design Luigi Caccia Dominioni.

La cucina è stata realizzata su disegno a partire da moduli di produzione assemblati tra loro: piano di lavoro, frontali e alzata sono in Fenix grigio antracite opaco, le maniglie sono a gola orizzontale. Il piano cottura è in vetroceramica a induzione, il lavabo incassato è in acciaio inox. A destra, la colonna frigo è inserita in nicchia. Le applique a parete, di fine anni ’50, sono il modello Bidone di Azucena, design Luigi Caccia Dominioni.

Cementine originali

Il pavimento originario della camera da letto, in cementine con motivi geometrici e floreali, risponde al desiderio di conservare una traccia di quanto d’interessante preesisteva alla ristrutturazione. È un dilemma che si pone quando gli interventi sono radicali. Cosa mantenere del passato, come armonizzarlo con il nuovo? Vale la pena? In questo caso si direbbe che è stato proprio il pavimento a dettare il mood della stanza, da cui derivano la scelta del colore delle pareti e anche degli arredi. Conservare una traccia del prima è un modo di citare il contesto, l’epoca dell’edificio, le finiture delle parti comuni che in questo caso hanno grande eleganza. Basterà la presenza di un’opera minimal come quella sopra il letto per girare pagina verso un gusto più attuale.

Nel disimpegno e nella camera matrimoniale, la sedia in pelle con braccioli e la poltroncina rivestita in tessuto viola nell'angolo vicino alla finestra sono di modernariato degli anni '60. Le cementine a pavimento sono quelle originali dei primi del '900; preesistente, e riverniciato nello stesso colore della parete, anche il radiatore in ghisa installato nell'angolo e collegato all'impianto di riscaldamento centralizzato.

Nel disimpegno e nella camera matrimoniale, la sedia in pelle con braccioli e la poltroncina rivestita in tessuto viola nell’angolo vicino alla finestra sono di modernariato degli anni ’60. Le cementine a pavimento sono quelle originali dei primi del ‘900; preesistente, e riverniciato nello stesso colore della parete, anche il radiatore in ghisa installato nell’angolo e collegato all’impianto di riscaldamento centralizzato.

Nella camera, in precedenza soggiorno, le marmette originali sono state pulite, stuccate e cerate. Ad attualizzare l’ambiente e a dargli omogeneità è il blu oltremare delle pareti e degli stipiti, non solo nella stanza ma anche nel disimpegno: una tonalità che riprende e “riaccende” uno dei colori presenti nei decori a pavimento

Il mobile degli anni '50 appoggiato alla parete della camera fa parte della serie Positano di MIM, design Ico Parisi; la poltroncina rivestita in pelle è degli anni '60. La lampada da tavolo a braccio orientabile è Loteck di Artemide.

Il mobile degli anni ’50 appoggiato alla parete della camera fa parte della serie Positano di MIM, design Ico Parisi; la poltroncina rivestita in pelle è degli anni ’60. La lampada da tavolo a braccio orientabile è Loteck di Artemide.

L'opera che, alle spalle del letto tessile, prolunga idealmente la testiera in verticale è Desir di Nicolas Denino; a destra, una tenda dorata "millefili" chiude, come un quadro, l'ingresso della cabina armadio. La lampada da tavolo sul comodino è Neon Blue di Seletti. Coperte di Agnona ed Ermenegildo Zegna. Le pareti della stanza sono tinteggiate con idropittura, gli stipiti delle porte con smalto all'acqua nello stesso colore Ral.

L’opera che, alle spalle del letto tessile, prolunga idealmente la testiera in verticale è Desir di Nicolas Denino; a destra, una tenda dorata “millefili” chiude, come un quadro, l’ingresso della cabina armadio. La lampada da tavolo sul comodino è Neon Blue di Seletti. Coperte di Agnona ed Ermenegildo Zegna. Le pareti della stanza sono tinteggiate con idropittura, gli stipiti delle porte con smalto all’acqua nello stesso colore Ral.

 

Tappezzeria sul soffitto del bagno

Una carta da parati firmata Hermès sul soffitto del bagno degli ospiti privo di affaccio esterno? È una soluzione audace che ha reso interessante uno spazio di dimensioni ridotte e che lo ha nobilitato. Le piastrelle nere lucide, il lavabo dello stesso colore e lo specchio ad angolo fanno il resto. Qui e nel bagno padronale tutto in marmo bianco si respira un’aria raffinata che non deriva dall’ampiezza dei locali, ma dalle finiture. Entrambi hanno una personalità definita e nessun dettaglio è stato trascurato. A collegarli, l’apertura tonda che risponde anche a necessità funzionali.

Il bagno degli ospiti, attrezzato anche come lavanderia, è nel segno del total black. Le piastrelle a parete sono di Ce.Si, il lavabo tondo sospeso è di Ceramica Flaminia con rubinetteria di Paffoni. Una nota in contrasto è quella della carta da parati a decoro equestre che riveste la parete in alto: è il modello Finish M03 gris poce di Hermès. La lampada a braccio orientabile che illumina la zona lavabo è la Tolomeo di Artemide, design De Lucchi e Fassina.

Il bagno degli ospiti, attrezzato anche come lavanderia, è nel segno del total black. Le piastrelle a parete sono di Ce.Si, il lavabo tondo sospeso è di Ceramica Flaminia con rubinetteria di Paffoni. Una nota in contrasto è quella della carta da parati a decoro equestre che riveste la parete in alto: è il modello Finish M03 gris poce di Hermès. La lampada a braccio orientabile che illumina la zona lavabo è la Tolomeo di Artemide, design De Lucchi e Fassina.

 

Gres e marmo, black & white

Per riprendere ed enfatizzare l’impronta tradizionale che, pur con varianti eclettiche, percorre il bilocale, nei bagni sono stati impiegati materiali di pregio che delineano un collegamento ideale con la zona giorno. Tra i due ambienti di servizio è infatti ripreso il contrasto in chiaroscuro che contraddistingue la pavimentazione del living, dove marmo grigio e nero accostati individuano il passaggio tra le zone funzionali. In questo caso, nel bagno principale lastre di marmo bianco di Carrara, levigate e lucide, rivestono superfici orizzontali e verticali, creando una sorta di involucro total white con venature in grigio. Non meno rétro è il look del piccolo bagno degli ospiti, in larga misura affidato alle piastrelle rettangolari che arrivano quasi a tutt’altezza: il formato, le fughe chiare in evidenza e, soprattutto, la finitura lucida, insieme alla monocromia, ridanno vita a uno stile che richiama gli anni ’70; un gusto assecondato anche dalle linee del lavamani sospeso. Il rivestimento a parete è in gres porcellanato smaltato: esteticamente simile alla bicottura, offre però una maggiore resistenza e versatilità.

Tra i due ambienti di servizio, un oblò aperto, ritagliato nella fascia alta della parete divisoria, lascia filtrare la luce naturale dal bagno "bianco" dotato di finestra a quello cieco, tutto in nero. I rivestimenti, gres in un caso e marmo bianco nell'altro, sono in finitura lucida: amplificano l'illuminazione e mettono a fuoco contornie dettagli anche attraverso il gioco dei riflessi

Tra i due ambienti di servizio, un oblò aperto, ritagliato nella fascia alta della parete divisoria, lascia filtrare la luce naturale dal bagno “bianco” dotato di finestra a quello cieco, tutto in nero. I rivestimenti, gres in un caso e marmo bianco nell’altro, sono in finitura lucida: amplificano l’illuminazione e mettono a fuoco contornie dettagli anche attraverso il gioco dei riflessi

Nel bagno accessibile dalla camera matrimoniale, pavimento, piatto doccia, pareti e piano del lavabo nel sottofinestra sono rivestiti in marmo bianco di Carrara. Il lavabo e i sanitari sono di Iperceramica con rubinetteria di Paffoni.

Nel bagno accessibile dalla camera matrimoniale, pavimento, piatto doccia, pareti e piano del lavabo nel sottofinestra sono rivestiti in marmo bianco di Carrara. Il lavabo e i sanitari sono di Iperceramica con rubinetteria di Paffoni.

Indirizzi • Agnona, http://www.agnona.com, Tel. 02/42473211 • Artemide, http://www.artemide.com, Tel. 800/834093 • Azucena, http://www.azucena.it, Tel. 031/795111 • Bernini, http://www.bernini.it, Tel. 02/96469293 • Candle su Panomo.it, http://www.pamono.it • Ceramica Flaminia, http://www.ceramicaflaminia.it, Tel. 0761/542030 • Capperidicasa, http://www.capperidicasa.com, Tel. 059/7877245 • Carlo Moretti, carlomoretti.com, Tel. 041/736588 • Ce.Si, http://www.cesiceramica.it, Tel. 031/850058 • Danese, http://www.danesemilano.com, Tel. 02/58304150 • Ermenegildo Zegna, http://www.zegna.it, Tel. 0321/538409 • Fenix, http://www.fenixforinteriors.com, Tel. 0172/436111 • Flanerie, http://www.flanerie.vn • Flos, http://www.flos.com, Tel. 030/24381 • Fornasetti, http://www.fornasetti.com, Tel. 02/8416 1374 • Galleria De Cardenas, http://www.monicadecardenas.com • Galleria Fonti, galleriafonti.it, Tel. 081/411409 • Jonathan Vivacqua, http://www.jonathanvivacqua.com • Hermès, homefabricshermes.dedar.com • Iperceramica, http://www.iperceramica.it • MIM-Mobili Italiani Moderni, http://www.mim-design.com, Tel. 335/5322930 • Osvaldo Borsani, http://www.osvaldoborsani.com • Paffoni, http://www.paffoni.it, Tel. 0322/97321 • Seletti, http://www.seletti.it, Tel. 0375/88561 • Venini, http://www.venini.com, Tel. 041/2737232

Progetto: arch. Alessia Pessano e Chiara Novello, Studio A/C, Milano – info.ac.architettura@gmail.com
Foto: Studio Roy
Styling: Chiara Dal Canto

 

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