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Lo stabile signorile in cui si trova questo bilocale è in una piccola via privata caratterizzata dalla presenza di numerosi edifici dei primi del ‘900 simili a questo. Pochi piani, eleganti androni con pavimentazioni decorate e vetrate, giardini interni e tratti architettonici di pregio anche nei singoli appartamenti. Quello fotografato occupa il piano rialzato ed è collegato con uno spazio verde a uso esclusivo che scende al livello della strada.
Il progetto di ristrutturazione del bilocale si è posto l’obiettivo di attualizzare gli interni, di dimensioni contenute, optando per un layout moderno e aperto, senza il corridoio di distribuzione che sottraeva metri quadrati abitabili.
L’intervento non ha cancellato però alcune tracce originali: ha conservato i pavimenti in cementine decorate e altri elementi tipici, risalenti al periodo di costruzione; anche le nuove finiture – che privilegiano l’utilizzo del marmo – si armonizzano con l’insieme, estremamente ricercato.
Una volta rinnovati, gli ambienti del bilocale diventano lo scenario di una galleria di opere d’arte e pezzi di design con mobili, lampade e oggetti iconici, degli anni ’50-’60 e contemporanei, spesso con linee e stile di ispirazione nordica.
Foto casa 61 mq
Il progetto del bilocale
La piccola abitazione, con superficie calpestabile di poco superiore ai 60 mq, presentava, prima della ristrutturazione, il classico schema di distribuzione della case milanesi dell’inizio del secolo scorso.
Dall’ingresso, lungo il corridoio, si aprivano – nell’ordine e tutti sullo stesso lato – il soggiorno, la cucina indipendente e la camera matrimoniale; il percorso si concludeva con un ripostiglio in fondo. Nel nuovo layout del bilocale, che non snatura ma per molti aspetti ricalca quello originario, è stato dato più spazio al living e alla zona conviviale, lasciando la cucina a vista.
La riorganizzazione degli ambienti di servizio ha permesso di disporre di due bagni, inoltre è stato ricavato un disimpegno con funzione di antibagno e nella stanza, in un angolo, è stata ritagliato il volume della cabina armadio.
- La cucina del bilocale si trova nella stessa posizione di prima ma è ora parte del living aperto: la composizione in linea si concentra su un’unica parete ed è illuminata da una finestra affacciata sul giardino. Nell’open space, il rivestimento grigio a pavimento ricalca il percorso dell’ex corridoio.
- Dall’unico bagno preesistente ne sono stati ricavati due. Il più grande, di forma lunga e stretta, è a uso esclusivo della camera e dotato di finestra; quello degli ospiti, accessibile dal disimpegno, è attrezzato anche con una nicchia per la lavanderia.
- Il giardino si trova a livello della strada, a una quota inferiore rispetto all’appartamento. In precedenza era accessibile dalla camera matrimoniale, ora lo stesso ambiente è occupato dal soggiorno. Lo spazio all’aperto, ha una superficie di 22,5 mq ed è attrezzato con fioriere su due lati.
Abbinare due pavimenti diversi: accostamenti riusciti
Abbinare due pavimenti diversi in uno spazio aperto è una soluzione non sempre facile da adottare perché il passaggio da uno all’altro può creare dei dislivelli, alludere a un prima e a un dopo e sottolineare, anziché stemperare, l’intervento di ristrutturazione. In questo caso la scelta di avvicinare lo stesso materiale in due colori nettamente a contrasto, marmo bardiglio con venature grigie e nero marquinia spruzzato di bianco, si rivela coraggiosa e riuscita. Il motivo? È nel taglio obliquo che segna il loro incontro. Il pavimento chiaro, che riveste il corridoio prosegue senza interruzioni fino in fondo, dove si trova la zona pranzo. Qui si apre “con un invito a ventaglio – secondo la descrizione delle progettiste – sul nero del living e della cucina”.
Cucina senza pensili
Con la sua forma lunga e stretta, il cucinotto indipendente non rispondeva più alle esigenze di un bilocale contemporaneo: senza necessità di modificare la posizione degli impianti e sfruttando l’apertura già esistente, la nuova soluzione è completamente a vista, all’interno di una zona giorno ampia.
Con la sua forma lunga e stretta, il cucinotto indipendente non rispondeva più alle esigenze di un’abitazione contemporanea: senza necessità di modificare la posizione degli impianti e sfruttando l’apertura già esistente, la nuova soluzione è senza pensili completamente a vista, all’interno di una zona giorno ampia
Una cucina grigio antracite dal tocco contemporaneo
La cucina che affaccia sul living, costantemente esposta agli sguardi, deve confrontarsi con gli arredi che le stanno di fronte. Qui si è scelto di contrapporre al calore del legno del mobile collocato sulla parete opposta un volume severo ed elegante, reso ancora più raffinato dalla sua tonalità scurissima che si armonizza con il pavimento. Se l’arredamento della zona pranzo e delle sedute privilegia gli anni ’50 e un’atmosfera vintage, la cucina risulta essere l’elemento più contemporaneo, quello che porta una nota di grande modernità. È proprio la sua essenzialità, che contrasta con le linee morbide di oggetti e mobili, a renderla interessante e offre l’occasione di esporre una magnifica foto e un vaso scultura. Gli anni ’50 ritornano con discrezione nelle due applique a parete. Nella zona cottura aperta sul living, la composizione senza pensili mimetizza le funzioni operative: la parte superiore della parete rimane libera con un effetto di grande leggerezza. Le basi e l’alzata, in un materiale tecnologico uniformato dalla finitura grigio scuro, evidenziano, nel contrasto cromatico, la linearità orizzontale dell’insieme.
Cementine originali
Il pavimento originario della camera da letto, in cementine con motivi geometrici e floreali, risponde al desiderio di conservare una traccia di quanto d’interessante preesisteva alla ristrutturazione. È un dilemma che si pone quando gli interventi sono radicali. Cosa mantenere del passato, come armonizzarlo con il nuovo? Vale la pena? In questo caso si direbbe che è stato proprio il pavimento a dettare il mood della stanza, da cui derivano la scelta del colore delle pareti e anche degli arredi. Conservare una traccia del prima è un modo di citare il contesto, l’epoca dell’edificio, le finiture delle parti comuni che in questo caso hanno grande eleganza. Basterà la presenza di un’opera minimal come quella sopra il letto per girare pagina verso un gusto più attuale.
Nella camera, in precedenza soggiorno, le marmette originali sono state pulite, stuccate e cerate. Ad attualizzare l’ambiente e a dargli omogeneità è il blu oltremare delle pareti e degli stipiti, non solo nella stanza ma anche nel disimpegno: una tonalità che riprende e “riaccende” uno dei colori presenti nei decori a pavimento
Tappezzeria sul soffitto del bagno
Una carta da parati firmata Hermès sul soffitto del bagno degli ospiti privo di affaccio esterno? È una soluzione audace che ha reso interessante uno spazio di dimensioni ridotte e che lo ha nobilitato. Le piastrelle nere lucide, il lavabo dello stesso colore e lo specchio ad angolo fanno il resto. Qui e nel bagno padronale tutto in marmo bianco si respira un’aria raffinata che non deriva dall’ampiezza dei locali, ma dalle finiture. Entrambi hanno una personalità definita e nessun dettaglio è stato trascurato. A collegarli, l’apertura tonda che risponde anche a necessità funzionali.
Gres e marmo, black & white
Per riprendere ed enfatizzare l’impronta tradizionale che, pur con varianti eclettiche, percorre il bilocale, nei bagni sono stati impiegati materiali di pregio che delineano un collegamento ideale con la zona giorno. Tra i due ambienti di servizio è infatti ripreso il contrasto in chiaroscuro che contraddistingue la pavimentazione del living, dove marmo grigio e nero accostati individuano il passaggio tra le zone funzionali. In questo caso, nel bagno principale lastre di marmo bianco di Carrara, levigate e lucide, rivestono superfici orizzontali e verticali, creando una sorta di involucro total white con venature in grigio. Non meno rétro è il look del piccolo bagno degli ospiti, in larga misura affidato alle piastrelle rettangolari che arrivano quasi a tutt’altezza: il formato, le fughe chiare in evidenza e, soprattutto, la finitura lucida, insieme alla monocromia, ridanno vita a uno stile che richiama gli anni ’70; un gusto assecondato anche dalle linee del lavamani sospeso. Il rivestimento a parete è in gres porcellanato smaltato: esteticamente simile alla bicottura, offre però una maggiore resistenza e versatilità.
Indirizzi • Agnona, http://www.agnona.com, Tel. 02/42473211 • Artemide, http://www.artemide.com, Tel. 800/834093 • Azucena, http://www.azucena.it, Tel. 031/795111 • Bernini, http://www.bernini.it, Tel. 02/96469293 • Candle su Panomo.it, http://www.pamono.it • Ceramica Flaminia, http://www.ceramicaflaminia.it, Tel. 0761/542030 • Capperidicasa, http://www.capperidicasa.com, Tel. 059/7877245 • Carlo Moretti, carlomoretti.com, Tel. 041/736588 • Ce.Si, http://www.cesiceramica.it, Tel. 031/850058 • Danese, http://www.danesemilano.com, Tel. 02/58304150 • Ermenegildo Zegna, http://www.zegna.it, Tel. 0321/538409 • Fenix, http://www.fenixforinteriors.com, Tel. 0172/436111 • Flanerie, http://www.flanerie.vn • Flos, http://www.flos.com, Tel. 030/24381 • Fornasetti, http://www.fornasetti.com, Tel. 02/8416 1374 • Galleria De Cardenas, http://www.monicadecardenas.com • Galleria Fonti, galleriafonti.it, Tel. 081/411409 • Jonathan Vivacqua, http://www.jonathanvivacqua.com • Hermès, homefabricshermes.dedar.com • Iperceramica, http://www.iperceramica.it • MIM-Mobili Italiani Moderni, http://www.mim-design.com, Tel. 335/5322930 • Osvaldo Borsani, http://www.osvaldoborsani.com • Paffoni, http://www.paffoni.it, Tel. 0322/97321 • Seletti, http://www.seletti.it, Tel. 0375/88561 • Venini, http://www.venini.com, Tel. 041/2737232
Progetto: arch. Alessia Pessano e Chiara Novello, Studio A/C, Milano – info.ac.architettura@gmail.com
Foto: Studio Roy
Styling: Chiara Dal Canto
Rfm 0620