A Milano, al terzo e ultimo piano di una casa degli anni ’20 in una zona semicentrale della città, il bilocale mini di 45 mq con doppio affaccio è stato completamente ristrutturato. Un intervento radicale che ha comportato, oltre ai cambiamenti nel layout, soprattutto il consolidamento delle strutture e il rifacimento completo degli impianti del bilocale mini, con l’eliminazione di quello di riscaldamento a gas esistente.
Sono state quindi eseguite importanti opere di adeguamento che hanno migliorato non solo la funzionalità ma anche l’efficienza energetica (alcuni dei principali lavori effettuati sono spiegati più in dettaglio nell’ultima pagina del servizio).
Dietro la porta a bussola, con ingresso dal ballatoio, si apre ora un bilocale mini contemporaneo ed essenziale che – dal punto di vista estetico – trova negli abbinamenti cromatici delle finiture, soprattutto tessili, uno dei suoi tratti personalizzanti. Sono in particolare due colori – il giallo e il blu – che, su sfondi neutri, connotano sia il living che la camera da letto. Negli arredi del bilocale mini, soluzioni low cost si alternano a pezzi di design, con la complicità di dettagli di stile.
Foto del bilocale di 45 mq rinnovato con i colori giallo e blu
Il progetto del bilocale di 45 metri quadri
La ristrutturazione del bilocale mini ha influito solo parzialmente sul layout: la distribuzione è infatti vincolata dalla forma delle pianta, dalla posizione delle aperture e ancor più dalla presenza del muro di spina di elevato spessore che taglia la casa in senso trasversale. Si è quindi mantenuta la suddivisione in zona giorno e parte notte. Il bagno di nuova realizzazione, il ripostiglio e la lavanderia – che si trovano nella zona di passaggio centrale del bilocale mini – rimangono ciechi, dotati di sistema di aerazione meccanica: soluzione contemplata dalla normativa, specie quando si tratta di abitazioni con metratura sotto i 70 mq.
Gli ambienti di servizio – bagno da una parte, ripostiglio e lavanderia dall’altra – si aprono a sinistra e a destra del breve corridoio di passaggio che porta alla camera. Nel bagno, il vano con i sanitari è disimpegnato tramite l’antibagno come prescrive la normativa.
La rientranza lungo la parete a sinistra dell’ingresso è un volume di risulta ricavato dalla suddivisione degli spazi con l’appartamento adiacente. Inizialmente occupata dal bagno, è diventata l’attuale zona cottura. Lo spostamento dei servizi igienici è stato possibile senza rialzi di quota in quanto la pendenza degli scarichi lo consentiva senza apportare modifiche.
La zona studio, all’interno dell’ambiente principale, sfrutta la larghezza e l’altezza del sottofinestra a destra della porta d’ingresso.
Nel bilocale mini il riscaldamento e il raffrescamento sono ottenuti con un impianto ad alimentazione elettrica, composto da un’unità esterna in facciata e da una interna installata nel controsoffitto del disimpegno. Il sistema consente anche il filtraggio dell’aria proveniente dall’esterno.
Il muro di spina che segna il passaggio tra il living e il corridoio della zona notte è evidenziato dal rivestimento in carta da parati che forma una sorta di portale: il disegno, una composizione di figure geometriche a toni soft, viene riproporzionato con un’elaborazione al computer tenendo conto delle dimensioni della parete da rivestire. Il materiale, che contiene anche fibra di vetro, permette di ottenere una superficie a effetto materico che sembra uno stucco. Nel living, la zona giorno e il pranzo si concentrano nello spazio di pochi metri, lasciando libero al centro il passaggio verso gli ambienti di servizio e la camera. In primo piano, il tavolo rotondo con piano in cristallo e base cromata a stelo centrale (Infinity di Midj) è accompagnato dalle sedie in polipropilene e fibra di vetro TTrep di Sediarreda; la lampada a sospensione con diffusore in vetro è Momo di Sotto Luce. Il pouf grigio di maglia e il tappeto sono di Ikea.
All’ingresso, una porta interna con profili in pvc e pannello in vetro acidato succede a quella esterna affacciata sul ballatoio. Lungo il muro sono sistemati un guardaroba per i cappotti (Pax di Ikea) e un mobile-libreria sospeso in legno e metallo, della stessa serie di quella sulla parete di fronte (entrambe modello Svalnas di Ikea).
Nella zona conversazione, il divano trasformabile e con rivestimento idrorepellente sfoderabile è di Sediarreda, completato da cuscini di Ikea in grigio, blu e giallo. Il giallo è anche il colore del tavolino rotondo BuBu di XO, design Philippe Starck. La carta da parati è il modello Quattrocento di Inkiostro Bianco.
Da fine ‘800 agli anni ’20: la casa “di ringhiera”
È la tipologia architettonica cui appartiene quest’edificio: la caratteristica distintiva è l’affaccio delle diverse unità immobiliari su grandi corti interne; l’accesso è tramite i ballatoi che, ai diversi piani, corrono lungo le facciate interne (da qui il nome di “case di ringhiera”). Soprattutto di Milano e Torino, questi fabbricati – costruiti in epoca industriale tra la fine dell’800 e i primi del ‘900 – erano in origine adibiti ad alloggi per gli operai.
La storia: inizialmente – negli anni ’20 quando è stata costruita – la casa (nella zona di Milano tra Porta Venezia e viale Abruzzi) faceva parte di un complesso più ampio che è stato in seguito suddiviso in tre condomini indipendenti, ciascuno dei quali comprende cortili e giardini interni. In origine, gli stabili si sviluppavano su quattro piani; una prima ristrutturazione nel Dopoguerra ha però eliminato l’ultimo livello, irrimediabilmente danneggiato. Successivi interventi hanno riguardato l’intero edificio, con rinnovamento delle facciate, dei serramenti e delle parti comuni. Questo piccolo bilocale è esposto su due lati, non su strada ma su corti interne.
La zona studio del bilocale mini è di fianco all’ingresso, davanti alla finestra, schermata da un tendaggio a rullo in tessuto di lino. La scrivania di design con base contenitore è il modello Desk di Vitra, design Charles & Ray Eames, la sedia regolabile in altezza è di Maisons du Monde. La lampada da tavolo a led con diffusore ultrapiatto e accensione touch è di TaoTronics.
Nell’ambiente principale del bilocale mini – quello all’ingresso – living, tavolo da pranzo e zona cottura sono concentrati nello spazio di pochi metri quadrati, ma la disposizione degli arredi fa in modo che le aree funzionali risultino comunque ben distinte. In particolare, tra l’angolo della cucina e la parete con il mobile tv, la colonna del frigorifero, pannellata in bianco come le pareti, serve anche da elemento di separazione, come se si trattasse di un pilastro. Nella composizione della cucina i pensili a sviluppo verticale sfruttano a pieno l’altezza della parete. I mobili (di Composit) sono rivestiti in laminato come il piano di lavoro; nello stesso materiale l’alzata grigia sopra le basi. Di fianco, nella zona tv, il mobile basso (su cui poggia lo schermo) e le mensole sono di Composit.
La rientranza con profondità di circa 135 cm in cui è inserito il nuovo angolo cottura si presta a una scomposizione degli elementi in due blocchi funzionali, completi di basi e pensili: posti uno di fronte all’altro, occupano a misura i lati corti, lasciando
spazio libero al centro per il movimento. In questo modo, pur nelle dimensioni minime, le zone cottura e lavaggio sono adeguatamente separate. Dal momento che nella casa non è presente un impianto a gas, il piano cottura è un modello elettrico a induzione.In cucina il forno e il piano cottura in vetroceramica a induzione sono di Beko. Il parquet è stato fornito e posato da Casa Project, la ditta che ha eseguito la maggior parte delle opere di ristrutturazione.
Parquet waterproof
Durante la ristrutturazione, una volta consolidati i solai e gettato il nuovo massetto, è stato posato a terra – in tutto il bilocale – un rivestimento in parquet. Si tratta di un prefinito di rovere spazzolato con spessore di circa 1 cm (5 mm di legno nobile
e 5 mm di supporto); le plance, che misurano 120 x 16 cm, sono state disposte a correre. Il legno è trattato con uno speciale prodotto idrorepellente in modo da poterlo posare senza rischi anche nel bagno e in cucina. Il trattamento viene effettuato industrialmente in laboratorio, dopo la spazzolatura: si utilizza una vernice trasparente all’acqua che viene stesa sul legno in quattro mani, in modo da ottenere una protezione completa. Per aumentare ulteriormente la resistenza, è possibile – dopo la posa – stendere a spugna un altro strato di vernice e passare poi un panno per assorbire il liquido in eccesso: l’asciugatura è rapida, come fosse una cera. Con questa finitura la manutenzione è semplice: si può intervenire con un prodotto specifico per il parquet, con acqua e detergente neutro o anche solo con un panno antistatico che raccoglie la polvere.
La lavanderia in nicchia
Agli ambienti di servizio è riservata la zona centrale del piccolo bilocale, quella di passaggio, priva di aperture, tra il soggiorno e la camera: le finestre non sono infatti obbligatorie per bagni (se c’è l’aerazione meccanica), ripostigli e lavanderie. La lavatrice e il lavatoio sono inseriti in una rientranza di fronte al bagno: larga circa 135 cm, può essere del tutto mimetizzata da una porta con doppia anta specchiata.
La nicchia con la lavanderia è rivestita su tre lati con piastrelle, fino a un’altezza di circa 130 cm; mentre più in alto è fissato direttamente al muro un elemento pensile con ripiano e stendibiancheria. La lavatrice a oblò è di Hotpoint Ariston.
Nel disimpegno, per chiudere lavanderia e ripostiglio sono state utilizzate ante specchiate di armadi di produzione, (l’ampiezza dei vani è stata adeguata alle dimensioni dei pannelli). I costi sono così decisamente inferiori a quelli di normali porte interne a battente.
La camera matrimoniale, che occupa il secondo ambiente della casa, quello opposto all’ingresso, affaccia su un altro cortile tramite una portafinestra delimitata da una ringhiera. L’ambiente, alleggerito da sfondi cromatici neutri, ripropone attraverso le scelte dei rivestimenti tessili, lo stesso abbinamento di giallo e blu del soggiorno. Nella camera matrimoniale, il letto tessile è Gressvik di Ikea; stessa produzione per i cuscini blu e senape e per il coordinato di biancheria. Il copriletto è di Fazzini. I comodini in legno sono di Maisons du Monde, la lampada è Dalù di Artemide. Nell’angolo toilette in nicchia, sotto la mensola, lo sgabello è Bubu di Kartell.
La rientranza profonda circa 50 cm in cui è inserito il ripiano della toilette è stata ricavata in fase di ristrutturazione nel ripartire gli spazi tra la camera e l’adiacente bagno, realizzato ex novo. Nell’ambiente di servizio, alla nicchia della stanza corrisponde infatti la sporgenza che delimita la zona lavabo.
Nell’ambiente di servizio del bilocale mini, accessibile dal disimpegno della zona notte, l’antibagno con zona lavabo da una parte e armadiature dall’altra precede il vano con la doccia e i sanitari. Entrambi gli spazi sono chiusi da porte a battente; quella più interna è un modello rototraslante che, grazie al sistema d’incernieratura, quando viene aperta porta via qualche centimetro in meno. Nella zona lavabo del bagno, il bacino di forma ovale di Simas poggia sul mobile in legno di Ikea; stessa produzione per lo specchio, modello Stockholm, e per l’applique. Le spugne sono di Mirabello Carrara, il vasetto in sughero di Calligaris; gli accessori di Zara Home; il piccolo vassoio bianco di Asa Selection. I rivestimenti in gres sono della serie I pennelli di 14oraitaliana. Il mobile lavabo è incorniciato da un rivestimento a parete in grandi lastre di gres porcellanato beige da 120 x 60 cm che arrivano fino a 130 cm da terra, delimitate in alto da un listello in acciaio spazzolato che riproporziona le altezze. L’ambiente di servizio, privo di aperture, è dotato di un sistema di aerazione meccanica collegato con l’esterno: è stato facile realizzarlo sfruttando una canna di ventilazione già esistente che finisce sul tetto (l’appartamento è, come ricordiamo, all’ultimo piano).
I LAVORI ESEGUITI PER LA RISTRUTTURAZIONE
Poiché il mini bilocale si trovava complessivamente in cattivo stato, la ristrutturazione è consistita innanzitutto in una serie di interventi tecnici, indispensabili per ottenere l’agibilità. Sono stati quindi consolidati il muro di spina centrale e i solai, rifatti
il massetto, i controsoffitti e gli impianti che sono ora tutti alimentati elettricamente, compreso quello di riscaldamento e climatizzazione; l’efficienza del sistema consente di contenere i costi dell’energia elettrica entro una media di circa 40 euro al mese.
Sostituiti i serramenti esterni. Rispettando lo stile e il colore, comuni a tutto il condominio, le persiane in legno sono state sostituite da modelli antieffrazione in ferro verniciato grigio, del tutto simili dal punto di vista estetico ma molto più resistenti. Poiché la casa affaccia sul ballatoio, la finestra è protetta da inferriate; l’ingresso e “a bussola”, con la porta più esterna blindata.
1. Gli infissi interni
Una volta terminata l’installazione dei controsoffitti si è proceduto alla sostituzione dei vecchi serramenti in legno tenendo conto delle nuove altezze. Le finestre hanno ora profili in pvc a taglio termico a 5 camere per garantire l’isolamento. Con tutte le migliorie apportate, l’appartamento è passato dalla classe di efficienza energetica F dello stato di fatto alla classe C. 2. I controsoffitti
Sono state rimosse le strutture esistenti in cannicciato e realizzati nuovi ribassamenti tecnici di circa 40 cm che portano l’altezza del plafone da 310 a 270 cm circa. Il telaio metallico e i pannelli in cartongesso (completati da un sistema di isolamento in polistirene) nascondono
gli elementi portanti in legno a soffitto; contengono inoltre nel loro volume l’unità interna e i condotti dell’impianto di riscaldamento/climatizzazione che hanno anche diametri superiori ai 15 cm. 3. Nuovo massetto
L’intervento sui solai ha comportato la rimozione del vecchio massetto per consentire la sostituzione delle travi sottostanti; per il nuovo sottofondo, sempre con spessore 5-6 cm, è stato utilizzato (previa la posa di una rete elettrosaldata) un cemento alleggerito. Viene steso con una macchina che pompa il materiale sul posto tramite un tubo di grosso diametro. Asciuga in circa 30 giorni.
Costo lavori ristrutturazione bilocale 45 mq
Progetto: Interior Design Salvina Bosco, Milano – http://www.settemurieuntetto.com Foto: Cristina Fiorentini, styling Laura Mauceri