Un appartamento luminoso e panoramico, ampio e spazioso, con soffitti alti a botte e un terrazzo-solarium dotato anche di una mini-piscina: il progetto di ristrutturazione ha permesso di recuperare i due piani di un’antica dimora di fine ‘800 alle porte del centro storico di Polignano a Mare. La struttura era abbandonata da anni e in pessimo stato di conservazione; l’intervento l’ha rimessa a nuovo mantenendo però la “patina” lasciata dal tempo negli interni, sulle murature in tufo e sulle pavimentazioni in cementine che sono tra gli elementi caratterizzanti del luogo. All’appartamento principale si affianca sullo stesso piano una piccola dépendance collegata ma dotata anche di ingresso autonomo. Le nuove finiture a calce e gli arredi in muratura, persino i dettagli si conformano allo stile semplice della casa mediterranea con le sue architetture tipiche a vista.
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Il progetto
L’antico fabbricato che ospita l’abitazione è caratterizzato da una pianta dalla forma allungata nella quale la presenza di pareti non ortogonali tra loro determina notevoli irregolarità nelle singole stanze. Altri vincoli sono rappresentati non soltanto dallo spessore elevato (60-70 cm) dei muri perimetrali portanti, ma anche dai muri di spina che attraversano la casa e che impongono quindi scelte obbligate nella distribuzione degli ambienti; vi sono inoltre dei cambi di quota a pavimento. La suddivisione interna prevede due ambienti living, la cucina, tre camere e due bagni. Nell’appartamento principale ne è stato ritagliato uno più piccolo, collegato al primo ma dotato anche di un ingresso privato e di un terrazzo a uso esclusivo.
Un muro di spina con spessore di circa 60 cm taglia trasversalmente la pianta in corrispondenza della camera matrimoniale e del passaggio tra i due ambienti living. La scala che porta al terrazzo superiore è collocata tra il salotto con la tv e una della stanze da letto, dalla quale è accessibile.
La camera matrimoniale è accessibile da uno dei due ambienti giorno della casa, quello con la zona tv. Nella stanza è integrato un bagno a uso esclusivo chiuso da una porta scorrevole a scomparsa interno muro. Nella stanza, le cementine esagonali in due colori sono quelle originali della casa.
Il mini-appartamento ricavato all’interno dell’abitazione più grande occupa una superficie di circa 35 mq a destra dell’ingresso ed è dotato di un terrazzo di 22 mq. L’ambiente unico ma articolato comprende area living, angolo cottura, pranzo e zona notte, più il bagno indipendente che in precedenza non c’era.
Il secondo dei due living, a una quota di pavimento inferiore rispetto a quella dell’ambiente adiacente, svolge anche la funzione di filtro e di spazio comune a uso delle camere da letto che distribuisce.
Nel soggiorno, la zona tv sfrutta un’ampia rientranza a parete; di fronte, il divano è di Antonio D’Erasmo, i tavolini esagonali e il tappeto di Maisons du Monde. Sullo sfondo, la consolle con piano in legno e gambe in ferro è di Antonio D’Erasmo; appoggiato sopra un kit in vetro di Murano. I cuscini ricamati sono stati realizzati dai proprietari stessi con tessuti acquistati in California. 1. Con volte a botte
Le coperture di tutta la casa si basano su questo sistema, altro tratto tipico dell’architettura locale. La volta a botte, formata dalla traslazione nello spazio di un arco a tutto sesto, è adatta a coprire volumi alti e di ampia metratura, come in questo caso. Le volte sono in blocchi di tufo: restaurati e lasciati faccia a vista evidenziano tutto il fascino delle tonalità della terra, calde e sfumate. 2. La parete a mezzaluna
In fondo al salotto con la zona tv, una spalla in muratura a tutt’altezza “taglia” la volta seguendone l’inclinazione e funge da quinta prospettica: la parete delimita uno dei bagni della casa. Questo tramezzo a forma di mezzaluna, intonacato in bianco a calce in contrasto con i blocchi in tufo al naturale, è volutamente asimmetrico rispetto alla mezzeria.
Un arredamento essenziale
Gli ambienti giorno della casa al mare sono arredati con pochi elementi per non togliere spazio e visibilità alle architetture che caratterizzano l’abitazione d’epoca e alle finiture in bianco a calce. Come si addice a un’abitazione di vacanze mediterranea, nel living una panchetta in muratura sostituisce il tradizionale divano e nella scelta dei complementi sono stati privilegiati i materiali naturali e grezzi.
I radiatori sono collegati con l’impianto di riscaldamento autonomo, installato ex novo durante la ristrutturazione. Il generatore di calore è inserito in un vano tecnico dietro la cucina, accessibile dal terrazzo: si tratta di una caldaia a condensazione ecologica e a basso consumo. Per il raffrescamento estivo è stato invece predisposto un impianto di climatizzazione multisplit con unità interne nei diversi ambienti. 3. Murature in tufo
Gli interni evidenziano alcune caratteristiche costruttive tipiche dell’architettura mediterranea, a cominciare dal materiale delle murature. Sono stati utilizzati blocchi (conci) di tufo: questa roccia calcarea porosa e plastica è stata impiegata fin dall’antichità nelle zone costiere affacciate sul Mediterraneo; il tufo pugliese in particolare ha caratteristiche tecniche che lo rendono molto idoneo come materiale costruttivo. In questo caso i blocchi che formano le murature portanti e le volte, misurano 25×30 cm ciascuno. 4. Il camino è a bioetanolo
Nell’angolo del soggiorno in cui già erano presenti la canna fumaria e la cappa di un vecchio camino, sul basamento in pietra esistente che si prolunga con una panchetta in muratura, è stato installato un nuovo focolare a bioetanolo. Questi modelli non sono alimentati a legna o pellet, ma funzionano con un combustibile ecologico che non produce fumo o emissioni inquinanti. Il camino assume così soprattutto una funzione estetica e d’atmosfera.
Nel soggiorno, gli arredi sono per la maggior parte di artigianato locale o acquistati nei mercatini, con l’eccezione di qualche pezzo di produzione attuale. Le poltrone, realizzate dal tappezziere, sono completate da cuscini con fodere fatte a mano; il tappeto è di Maisons du Monde. Lo sgabello con struttura in metallo ha il piano in legno; i tavolini in legno grezzo e il pouf in fibre naturali intrecciate sono stati acquistati in un mercatino. Il radiatore d’arredo è di Cordivari. Nella zona studio in nicchia, al mini scrittoio realizzato su disegno dal falegname è accostata una sedia, modello Ice di Maisons du Monde. 5. Mini postazione studio
Sempre in soggiorno, nell’angolo accanto alla portafinestra, una nicchia ad arco già esistente profonda circa 35 cm è stata sfruttata per inserire un piccolo scrittoio con ribaltina, realizzato da un artigiano locale e verniciato nella stessa finitura bianca delle pareti. La postazione studio, che fa il pieno di luce naturale, è illuminata artificialmente da un’applique che indirizza la luce verso il basso.
La cucina occupa un spazio semindipendente con pianta dalla forma leggermente irregolare che si apre, tramite un ampio vano privo di serramenti, sul grande ambiente del living dal quale riceve aria e luce. Legno grezzo e nero, nel loro contrasto cromatico, definiscono le fasce inferiore e superiore della composizione, sviluppata su due lati. La pavimentazione a scacchi in cementine è quella originale della casa. In cucina la composizione con frontali in legno, maniglie verticali, piano di lavoro in solid surface è di Aran Cucine; la cappa è di Elica. La sospensione a bulbo è di Amarcords. 6. Cementine e gres
In alcuni ambienti della casa è stato possibile conservare le pavimentazioni originali in cementine di formato quadrato o esagonale: è il caso della cucina dove lo schema a scacchiera abbina il nero al color tortora, intervallati da fughe chiare. Per effettuare il restauro, i singoli elementi sono stati scollati uno per uno dal supporto, lavati, levigati e lucidati e quindi riposati da artigiani specializzati. Negli ambienti adiacenti, invece, le nuove piastrelle rettangolari sono in gres porcellanato ma riprendono le stesse cromie e sono posate secondo uno schema abbastanza simile. 7. Cambio di quota
All’ingresso della cucina, la soglia è rialzata di circa 20 cm e anche all’interno del locale la quota del pavimento risulta di alcuni centimetri più alta rispetto a quella dell’ambiente adiacente. Questo dislivello è dovuto alla struttura stessa dell’edificio nel quale – al piano inferiore – una delle volte del soffitto ha un’altezza maggiore rispetto alle altre.
8. Zona operativa di gusto factory
Si evidenzia tanto nelle linee quanto nelle finiture che alternano il legno grezzo alle superfici in solid surface dei piani e dell’alzata a parete sopra i fuochi. Si tratta di un materiale tecnico che, in questo caso, imita nell’aspetto e nel colore il ferro cor-ten; è quest’ultimo il metallo che, sottoposto a particolari trattamenti, si ossida in superficie assumendo una particolare texture e colorazione “ruggine”. Completano lo stile industrial della cucina anche la cappa d’arredo nera inquadrata da una struttura metallica e la sospensione a soffitto, formata da un semplice bulbo a vista fissato al portalampade.
L’ambiente d’ingresso dell’abitazione ospita uno dei due living ma è anche il cuore della distribuzione della casa: da qui si accede infatti alla cucina, a un altro soggiorno e anche alla dépendance. Quest’ultima, come vedremo meglio nelle pagine seguenti, è collegata da una porta a doppio battente che si apre nel muro portante ma dispone anche di un suo ingresso indipendente. A destra della cucina, la porzione di parete libera è sfruttata per l’appoggio di una consolle allungabile in legno che si trasforma in un tavolo per otto persone (Ozzio Design); la sedia è il modello Ice di Maisons du Monde, le lampade a sospensione cilindriche sono di Wever & Ducré. Le piastrelle rettangolari in gres porcellanato a due colori sono di Marazzi.
Architetture tipiche
Anche negli ambienti notte della casa al mare, l’intervento di ristrutturazione e relooking aveva tra gli obiettivi quello di non cancellare negli interni quella sorta di patina lasciata dal tempo sulle superfici che dialoga armoniosamente con arredi di produzione e artigianali, come la lampada a soffitto in ferro della camera matrimoniale, realizzata da un fabbro locale.
Nella camera matrimoniale il letto tessile con testiera imbottita è il modello Quiet di Samoa; le fodere decorate dei cuscini, con diversi motivi, sono state realizzate dai proprietari. 9. Serramenti di falegnameria
Le nuove porte interne della casa, a battente e scorrevoli a scomparsa, gli infissi e gli scuri che schermano i vetri di finestre e portefinestra sono tutti in legno verniciato bianco, realizzati dal falegname su disegno del progettista che ha ripreso il modello di quelli originali.
10. Il comodino integrato nel muro
In tutta la casa le murature perimetrali portanti hanno uno spessore di 70-80 cm: le nicchie, di diverse dimensioni, erano tutte già esistenti e sono state recuperate con varie funzioni. Nella camera matrimoniale, per esempio, l’altezza della piccola rientranza sulla parete a sinistra del letto, incorniciata da un “voltino”, si prestava a essere utilizzata come comodino in muratura.
Nel bagno i rivestimenti a parete e il piatto del box doccia in muratura sono in Laminam, in una tonalità di grigio tortora che richiama quella delle cementine a pavimento. Il lavabo rettangolare da appoggio di forma allungata è il modello Cut di Valdama, i sanitari sono di Ceramica Flaminia. 11. Nelle zone umide,un materiale contemporaneo
Nel bagno, l’interno del box doccia in muratura e il piatto sono protetti dall’acqua e dall’umidità da un rivestimento in sottili lastre di Laminam posate ad altezze differenziate che tiene conto dell’andamento della volta. Si tratta di un gres laminato caratterizzato da spessori ridotti di soli 3-5 mm in finitura effetto travertino.
Due appartamenti in uno nella casa al mare
La casa al mare ha due ingressi dallo stesso pianerottolo: il primo si apre sull’abitazione principale mentre l’altro dà accesso a un mini appartamento che può essere collegato a quest’ultima tramite un vano di passaggio o vissuto anche come indipendente. È uno spazio attrezzato per gli ospiti, dotato di camera matrimoniale, bagno e area living-pranzo e anche di una funzionale zona cottura.
L’ambiente aperto integra diverse zone funzionali. L’angolo cottura è arredato con una composizione di Aran Cucine: i piedini, arretrati rispetto alle basi, le fanno sembrare sospese; la cappa a camino è di Elica, il forno a microonde di Moulinex. Nella zona pranzo il tavolo rotondo con stelo centrale e piano in legno di rovere è di Maisons du Monde, la sedia nera di Ikea. L’area notte inserita in nicchia è arredata infine con un letto tessile modello Bob di Noctis. 12. Versione mini della cucina
L’angolo cottura della dépendance, piccolo ma completo e attrezzato, è arredato con una composizione in linea appoggiata alla porzione di parete tra le due aperture, una affacciata sul balcone e l’altra sul terrazzo. In meno di 200 cm di lunghezza, il blocco compatto concentra tutti gli elementi indispensabili: il modello scelto è lo stesso della cucina principale, in stile industrial con finiture in nero, cor-ten e legno grezzo. 13. Calce, naturale e traspirante
In contrasto con i blocchi di tufo a vista, le fasce inferiori delle pareti sono invece intonacate in bianco a calce, con le tecniche utilizzate fin dall’antichità nell’edilizia locale, in particolare sulle zone costiere della Puglia. Tra le caratteristiche di pregio di questo materiale del tutto naturale, ci sono l’igroscopicità, cioè la capacità di assorbire umidità e la traspirabilità; la calce assorbe inoltre le sostanze inquinanti presenti dell’aria ed evita la proliferazione di muffe, funghi e batteri.
ll bagno è stato ricavato ex novo per rendere del tutto autonomo il mini appartamento. Il lavabo è inserito in nicchia, appoggiato su una struttura in muratura. La doccia sfrutta nicchie già presenti. 14. Bagno nell’ex fornace
L’ambiente di servizio privato del mini appartamento è stato ricavato nel locale dove, nella vecchia dimora, c’era il forno della cucina. Nel box doccia in muratura rimangono evidenti tracce di quello che era il vecchio focolare.
15. La zona notte in nicchia
Nel mini-appartamento, l’ambiente è unico – con una concezione da monolocale – ma le funzioni risultano ben individuate. La zona notte è in una rientranza sotto la volta, delimitata su un lato dal muro di spina che attraversa la casa, sull’altro dal tramezzo obliquo che separa la stanza dal bagno. La forma della volta, costituita da blocchi di tufo, produce l’effetto di una struttura a baldacchino sopra il letto.
A metà strada tra vasca e mini-piscina
Il livello più alto dell’edificio, il lastrico solare, è accessibile tramite due diverse scale che partono rispettivamente dal terrazzino d’ingresso e dalla zona notte al piano inferiore. Questo spazio all’aperto è pienamente sfruttato: oltre che un’area relax e una zona pranzo en plein air, ospita una vasca-piscina con solarium che costituisce un plus davvero caratterizzante della casa. Il bacino quadrato misura 2×2 metri ed è profondo 40-50 cm: è stato impermeabilizzato con un prodotto tecnico di nuova generazione e quindi trattato con una resina specifica per piscine, idonea al contatto continuo con l’acqua; i bordi sono rivestiti in pietra. Il riempimento e il ricambio vengono effettuati con l’acqua pompata dalla rete idrica dell’abitazione, proprio come se si trattasse di una normale vasca da bagno. Per quanto riguarda l’impianto di filtraggio, questo è stato installato in un vano tecnico che si trova sul terrazzo stesso, a lato della mini-piscina.
Su un lato della vasca, il bordo funge da schienale a una panchetta in muratura che si prolunga poi ad angolo retto per offrire più posti a sedere nelle vicinanze della vasca
II terrazzo al piano inferiore non è coperto dal lastrico solare ma risulta aggettante in posizione d’angolo.
Il lastrico solare ha una superficie calpestabile pari a quella del piano sotto. Anzi, di qualche metro quadrato maggiore (160 mq) in quanto è al netto dei muri.
Polignano a mare, gioiello della Puglia
Case bianche a picco sul mare, stradine e insenature, la scogliera e l’antico centro storico dal fascino immutato: a poco più di 30 km da Bari, Polignano a Mare è una delle località turistiche più visitate della Puglia. Sorge lungo l’antica via Traiana, costruita dall’imperatore Traiano per collegare Roma e Brindisi. Nella stagione estiva si può passeggiare per le stradine o esplorare via mare la costa e le grotte marine. Tra i luoghi più conosciuti, la caletta di Lama Monachile (probabilmente il nome deriva dalle foche monache che in passato ne avevano fatto il loro rifugio) dove l’azzurro del mare è incorniciato da due pareti di roccia. Polignano è anche conosciuta per essere la città che ha dato i natali a Domenico Modugno.
Progetto: arch. Paolo Pellegrini, Polignano a Mare (Ba), Tel. 328/8926815 – http://www.paolopellegriniarch.it Foto: Studio Roy, styling Benedetta Rossi Albini