Casa d’epoca di 190 mq con soppalchi multifunzione
A Milano, i tratti della casa d'epoca sono valorizzati e temperati da inserti contemporanei. Strutture soppalcate sfruttano l'altezza elevata dei soffitti.
Risale alla fine dell’800 lo stabile milanese in cui si trova questa casa d’epoca – di quasi 200 mq e con soffitti molto alti – attualmente abitata da una famiglia con tre bambini. Primo obiettivo del progetto è stato quello di ridisegnare gli interni a misura delle nuove esigenze, preservando al tempo stesso le peculiarità della casa d’epoca, dalle strutture architettoniche ai rivestimenti.
Questa scelta ha comportato, quindi, oltre alle nuove realizzazioni su disegno, anche interventi di recupero e restauro dell’esistente, a cominciare dal parquet intarsiato, riportato alla luce in tutte le stanze.
Per quanto riguarda i cambiamenti nel layout, il taglio più moderno della zona giorno, con una maggiore apertura e passaggi interni più fluidi, non ha impedito di mantenere invece la tradizionale distinzione della zona notte, proprio come nelle grandi case di una volta.
Nella camera dei ragazzi e nello studio, l’altezza è stata sfruttata per realizzare soppalchi con varie funzioni.
La ristrutturazione ha comportato inoltre l’adeguamento degli impianti elettrico e idrico ed è stata l’occasione per installare quello di climatizzazione.
Foto casa d’epoca con idee da copiare
Nell’open space del living sono in grande evidenza alcuni elementi originali dell’abitazione come le portefinestre ad arco e il parquet decorato. La zona pranzo, in primo piano, è arredata dal tavolo Dining table di Knoll, design Eero Saarinen, con piano ovale in marmo; le sedie, alcune con i braccioli e altre senza, si ispirano al design degli anni ’50. Il mobile tv tra le due finestre è di Sentou. Le lampade a soffito sono le Vertigo di Petite Friture.
Nella zona conversazione,in corrispondenza della portafinestra affacciata sul balcone, il divano con chaise-longue appoggiato a parete è Allen di Minotti, design Rodolfo Dordoni; il sofà di fronte, rivestito in tessuto turchese, è Coogee di Sentou. In noce canaletto, la madia è Hamilton di Porada. I tavolini rotondi sono delle serie Bell di ClassiCon. Sulla madia, la lampada è la Pipistrello di Martinelli Luce, design Gae Aulenti. 1. Come libellule Molte sono le lampade di design nella casa. Le due sospensioni uguali che illuminano la zona conversazione e il tavolo hanno il diffusore dalle forme aerodinamiche in fibra di vetro e poliuretano; ultraleggero, pesa solo mezzo chilo. Ricorda un insetto in volo o un’elica: quando la luce è accesa, il motivo grafico crea particolari effetti e riflessi. 2. Mix tra passato e presente L’ispirazione della zona giorno è eclettica, riunisce diverse suggestioni che rispecchiano gli interessi dei proprietari, tra i quali la passione per i viaggi. Così, accanto a mobili contemporanei trovano posto pezzi di design anni ’50, complementi di gusto etnico – come lo specchio con cornice a raggiera – o di gusto coloniale, come le lampade.
La cucina della casa d’epoca occupa un ambiente semindipendente, ridisegnato in fase di ristrutturazione e ora direttamente collegato con il soggiorno dal quale la separa solo un bancone a penisola. La zona operativa è formata da più blocchi per sfruttare gli spazi in modo diversificato: il sottofinestra, l’altezza della parete perimetrale, la nicchia alle spalle dell’atrio d’ingresso dell’abitazione.
In cucina la composizione su più lati in laccato bianco opaco fa parte del programma Trim di Dada; il top è in quarzite e il piano snack della penisola è in rovere scuro. Gli sbabelli da bar sono il modello Form di Normann Copenhagen. Sulla destra, nella zona cottura, il piano a induzione in vetroceramica è di Siemens. Le lampade a sospensione sono le Egg of Columbus di Seletti. 3. Ispirate al quotidiano
Le sospensioni con cavo rosso a vista che illuminano il piano snack hanno il portalampade in ceramica, mentre i diffusori – in due versioni leggermente differenti – sono in cartone riciclato. Forme e colori ricordano le tradizionali confezioni delle uova. Un oggetto semplice e di uso comune ispira un design ecompatibile che mette la sostenibilità al centro della ricerca. 4. Parquet décor nella casa d’epoca
Nella zona giorno, nelle camere e in cucina, è stato riportato alla luce, restaurato, lamato e rifinito a olio il parquet originale in noce. Al centro degli ambienti, la posa è a spina di pesce ungherese con listelli in diagonale a 90° tra loro. La fascia perimetrale è costituita da una greca intarsiata con altre essenze che crea uno stacco con lo schema di posa dei bordi, dove i listelli sono disposti perpendicolari alle pareti.
Nella zona pranzo della cucina il tavolo rotondo è il modello Rock di MDF Italia, design Jean Marie Massaud; le sedie di tre colori si ispirano al design anni ’50. A destra lungo la parete, il calorifero in ghisa è un modello originale con scaldavivante incorporato. A sinistra, le colonne frigo e forno sono incassate in una rientranza appositamente realizzata. Il rubinetto del lavello è di Fantini. 5. Zona pranzo a colori
Al grande tavolo del living si aggiunge un’area conviviale informale e familiare più vicina alla cucina. Ad accomunare le due composizioni pranzo sono le sedie, stesso modello ma declinato qui in versione colorata, con finiture a toni pastello, una diversa dall’altra: azzurro, rosa e giallo. Sono accostate al tavolo bianco di design dalle linee contemporanee, con base a tronco di cono e piano “sospeso” su un sottile stelo metallico.
Tra le camere dei ragazzi, il corridoio della zona notte e lo studio, le notevoli altezze dei soffitti sono state sfruttate per soppalcare gli ambienti moltiplicandone così la superficie. Si ricavano inoltre capienti volumi per contenere, nascosti alla vista.
Nel corridoio, ribassato per consentire la realizzazione del soppalco a cavallo dello studio, le pareti e l’armadio in fondo sono rivestiti con una tappezzerie beige a decori ton sur ton.
Il piccolo ambiente, separato dal corridoio da una porta scorrevole a scomparsa costituita da due pannelli, è stato parzialmente soppalcato realizzando una struttura portante che si estende anche sopra l’armadio nella zona di passaggio dove è stato ricavato un ripostiglio in quota. Dalla stanza, la zona sopraelevata è accessibile tramite una scala che sale formando un angolo con due scalini a pié d’oca. Il corrimano è in metallo, così come il telaio dei gradini, su ciascuno dei quali è inserita la pedata in tamburato di rovere. Il terzo scalino si prolunga sul retro e sul lato destro con il piano scrivania della postazione studio.
Nella camera dei ragazzi gli arredi e la struttura del soppalco sono stati realizzati su disegno dei progettisti. La lampada a sospensione è Norm Lamp 03 di Normann Copenhagen. Al centro della stanza, la scultorea lampada a sospensione contemporanea richiama i modelli di design nordico anni ’60. La sua particolarità è di avere il diffusore costituito da strisce flessibili in materiale plastico che devono essere piegate e assemblate seguendo le istruzioni step by step, come in un origami. Quando la luce è accesa, le texture danno vita a proiezioni di grande effetto sul soffitto. Su un lato della stanza, il soppalco si sviluppa in senso longitudinale, con una profondità di circa 130 cm che arriva a filo dello stipite della finestra. Con questa soluzione è stato possibile dividere la zona studio-gioco (sotto), che ospita anche le armadiature, da quella del riposo (sopra). La struttura non ha parti in muratura, è equiparabile a quelle delle composizioni “a castello” nelle camerette di produzione. Il soppalco poggia a terra, retto da pilastrini in metallo, il piano di calpestio è in mdf laccato bianco opaco, così come i gradoni-contenitori della salita. La balaustra è in plexiglass, trasparente e infrangibile.
Nel corridoio, il lato privo di aperture è sfruttato con una grande libreria a giorno in laccato bianco opaco a ripiani sfalsati, modello Random di MDF Italia. La finestra a destra affaccia su un cavedio condominiale.
Nella camera matrimoniale della casa d’epoca, che non è stata ribassata da soppalchi o da controsoffittature, il serramento arriva quasi a tutt’altezza, amplificando la luminosità naturale e sottolineando lo slancio verticale dell’ambiente. Tra i tratti d’epoca che sono stati conservati, si notano le cornici e i bassorilievi in gesso sul soffitto, mentre la sospensione centrale è stata scelta per dare un tocco contemporaneo.
Nella camera matrimoniale, l’armadio in laccato bianco opaco che occupa la parete di fronte al letto è stato realizzato su misura dalla ditta Invernizzi. La poltroncina color senape è il modello Coogee, il tavolino è Lalinde, entrambi di Sentou. Tappeto Canevas di Gan. Il letto, su disegno, è in frassino laccato bianco, con completo tessile e plaid di Marina C. 6. con vetri piombati
Nella camera, come negli altri ambienti della casa d’epoca, i serramenti sono stati sostituiti perché quelli preesistenti, dei primi del ‘900, non garantivano un adeguato isolamento termico.
I nuovi sono sempre in legno, sul modello degli originali: viene infatti riproposta la lavorazione modanata, la tipologia di maniglia in metallo e anche la piombatura decorativa interno vetro nella parte superiore (simile a quella delle vetrate delle chiese), sempre su disegno originale. Si tratta però ora di vetrocamera basso-emissiva a triplo strato in vetro extrachiaro; gli infissi sono ad alto rendimento per evitare dispersioni di calore. 7. A punto croce
Tra il letto e l’armadio, la larghezza del passaggio è definita dai colori del tappeto in feltro, in perfetto abbinamento con i toni caldi del parquet. È un modello di design attuale, caratterizzato però da una lavorazione che reinterpreta la tecnica tradizionale del ricamo a punto croce: i fili di lana sono intrecciati sulla base in feltro, come su un canovaccio.
Dalla camera matrimoniale della casa d’epoca si accede al bagno a uso esclusivo, confinante con la lavanderia aperta invece sul corridoio. Per quest’ambiente di servizio si è scelto il grigio nei rivestimenti di gres porcellanato con due sfumature in leggero contrasto.
Nel bagno il pavimento in gres è della serie Concrete di DSG Ceramiche, così come il rivestimento delle pareti. Il lavabo appoggiato sul mobile sospeso è il modello Nuda di Ceramica Flaminia, il rubinetto è della serie AL/23 di Fantini. L’applique fissata alla specchiere è Glo-Ball di Flos, design Jasper Morrison. Asciugamani di Marina C. 8. specchiera angolare
Sopra il lavabo, lo specchio è incassato su tutta la lunghezza della parete, a filo del rivestimento in gres posato nella fascia inferiore: si prolunga anche sul lato sinistro con un pensile a specchio di profondità ridotta. In questo modo, grazie al gioco dei riflessi, la prospettiva prosegue in linea retta “oltre il muro”, raddoppiando visivamente le dimensioni del locale. 9. due colori, due formati
Nel bagno la pavimentazione in parquet si interrompe per lasciare il posto alla praticità del gres porcellanato: a terra, le lastre sono di colore grigio chiaro, formato 60×60 cm; a parete lo stesso modello è però in una finitura leggermente più scura e in formato rettangolare 60×120 cm.