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In riva al lago di Como un’ampia proprietà con parco e piscina ospita una villa degli anni ’40 in stile razionalista, realizzata dall’architetto Pietro Lingeri – allievo di Terragni – per la famiglia Leoni, dalla quale prende il nome.
L’edificio principale, costruito in pietra di Moltrasio, è affiancato da una dépendance realizzata nello stesso materiale. La mini casa, ex abitazione del custode, è su due livelli, poco meno di 100 mq totali (53+46 mq): il progetto di ristrutturazione ha conservato filologicamente gli elementi architettonici esistenti, anche perché il complesso è sottoposto ai vincoli della Soprintendenza ai Beni Culturali; l’intervento ha modificato però gli interni con nuove finiture e soluzioni tecniche.
Negli arredi, è privilegiata la scelta di alcuni pezzi iconici del design moderno. Gli ambienti sobri e luminosi hanno pavimenti rivestiti in resina e pareti in finitura bianca che mettono in risalto i toni di mobili e complementi in rosso, viola, arancio e giallo, colori dalle caratteristiche “energizzanti” e calde.
Foto casa lago di Como, con piscina
Il progetto della mini casa
L’abitazione, affiancata alla villa più grande, si presenta come un volume compatto, a pianta rettangolare e con tetto piano. La pendenza del terreno collinare sul quale è costruito l’edificio fa sì che gli ingressi siano due, ai due livelli della casa. Al piano sopra, di circa 53 mq, più luminoso e ampio, sono stati sistemati il soggiorno, la camera e uno dei due bagni; sotto (in 46 mq) ci sono invece la cucina, il secondo bagno e il garage-rimessa.
- L’ingresso si apre sulla zona pranzo. Il percorso prosegue poi verso la scala che porta al piano superiore.
- L’angolo cottura si sviluppa con una composizione su due lati che sfrutta anche l’altezza del sottofinestra. Sulla parete opposta è installato il camino.
- La scala centrale, costituita da una rampa rettilinea, collega i due livelli dell’abitazione. A quello inferiore, di 46 mq, l’ambiente principale è costituito dalla cucina-pranzo.
- Il bagno di forma lunga e stretta è disimpegnato rispetto alla cucina dalla piccola zona di passaggio che porta al box auto. Il lato corto del locale è stato sfruttato per installare la doccia.
- Il box auto, che ha una superficie di circa 17 mq, è accessibile sia dall’esterno tramite una porta a saracinesca sia dall’interno, attraversando un disimpegno. Lo spazio è adibito anche a lavanderia e deposito.
- La piccola casa unifamiliare è esposta su tre lati. I due livelli sono collegati sia da una scala esterna sia da una interna; il volume di quest’ultima scandisce i percorsi di distribuzione dell’abitazione.
- Il soggiorno si trova in esatta corrispondenza del box auto al piano inferiore. Un lato della stanza affaccia sul balcone con un’ampia vetrata; mentre un’altra apertura guarda sulla scala esterna che porta all’ingresso.
- Il percorso interno è circolare intorno alla scala centrale. Anche la camera da letto matrimoniale fa parte del “giro”. È infatti un ambiente passante, accessibile sia dal lato verso il bagno sia da quello verso il soggiorno.
Porta-parete a bilico per la camera
I due accessi alla stanza da letto passante sono chiusi da porte a bilico verticale in mdf laccato bianco opaco. Con questo sistema di apertura, il pannello è incernierato a circa 5 cm di distanza dallo stipite, in modo da consentire una rotazione più ampia.
Nel disimpegno, la porta può ruotare di 270° e aprirsi quindi alternativamente o verso la camera da letto o verso la balaustra in metallo verniciato con affaccio sul vuoto del vano scala; quest’ultimo viene quasi del tutto coperto quando la porta è aperta. Il movimento è facilitato dal taglio a gola a tutt’altezza che funge da maniglia; uno identico è presente sul lato opposto del pannello. Con questa soluzione, identica anche per l’altra apertura della camera, la porta da chiusa sembra fissa e fa tutt’uno con le pareti intorno.
Omaggio al vintage
Nei diversi ambienti della casa, pezzi iconici di design – colorati e dalle forme familiari – riportano indietro nel tempo agli anni ’60-’70. Alcuni sono evergreen, ancora in produzione. Tra questi, in cucina, il mini tv Algol di Brionvega, disegnato nel 1965 da Sapper e Zanuso, riconoscibile per le sue linee e la scocca plastica: è tra gli oggetti rappresentativi di quegli anni, esposto anche al MOMA di New York.
Gli esterni della mini casa
Il parco si sviluppa su un territorio collinare con terrazzamenti a diverse altezze, su uno dei quali si trova la piscina: quest’ultima è stata aggiunta in fase di ristrutturazione e gode, insieme al solarium e alla zona pranzo all’aperto, di una spettacolare vista panoramica sul lago. Fanno parte del complesso la villa grande – tre piani di 200 mq ciascuno – e la dépendance, progettate alla fine degli anni ’30 e ultimate nel 1944. Le tecniche costruttive dell’epoca (in regime di autarchia) avevano previsto l’impiego quasi esclusivo di materiali edili locali.
Progetto: arch. Chantal Forzatti, Monza (Mb) – http://www.chantalforzattiarchitetto.com
Foto: Claudio Tajoli
Styling Rosaria Galli
Tratto da Cose di Casa numero di settembre 2019