Nel parco del Ticino, in un piccolo centro di antica tradizione rurale non lontano da Milano, un ex stabilimento è stato recuperato a uso abitativo: si tratta degli spazi di una riseria (in funzione fino agli anni ’90), e precisamente un capannone industriale dove venivano effettuate la pulizia e la raffinazione del prodotto. Nell’appartamento all’ultimo piano, circa 150 mq nel sottotetto soppalcato, i progettisti hanno voluto conservare pressoché immutata l’estetica originaria. Lasciando a vista le strutture architettoniche, che non hanno subito modifiche, e puntando su materiali di recupero, dal legno al cotto fatto a mano. Sono state solo realizzate alcune nuove partizioni strettamente necessarie allo scopo di suddividere gli ambienti in modo più funzionale. Nell’insieme caldo e accogliente dell’ampio volume a doppia altezza si inseriscono elementi d’arredo che mescolano stile industriale, design contemporaneo e vintage: nel segno di un’essenzialità contemporanea che non rinuncia a grande personalità ed eleganza.
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- Un volume unico che contiene soggiorno, cucina e zona soppalcata suddivisi da un tavolato a doppia altezza e forato da grandi aperture sagomate che lasciano scorgere cosa c’è dall’altra parte. Al centro la scenografica struttura a vista della scala: alle spalle è sistemata la postazione studio, mentre la zona conversazione, in primo piano, è arredata con un divano Chesterfield rivestito in pelle verde scuro e poltroncina in velluto; a lato, utilizzando un’ampia rientranza, una serie di ripiani in vetro con reggimensola in metallo arreda con leggerezza la parete. A fianco, due mobili anni ’40.
- La zona pranzo, nell’angolo più luminoso della cucina, è arredata con tavolo rotondo a base cromata e piano in vetro (Planet di Calligaris), accompagnato da sedie in metallo verniciato bianco adatte anche per un utilizzo outdoor. Fa da sfondo la parete rivestita con una tappezzeria inglese a motivo floreale: in una particolare tipologia di carta idrorepellente, si arricchisce anche di decori sartoriali in leggero rilievo.
Un ambiente semindipendente rispetto al living, caratterizzato dai soffitti in legno e personalizzato da una carta da parati floreale, ospita il tavolo da pranzo e la cucina, in laccato bianco lucido, attrezzata con un blocco a tre colonne lungo la parete e un’isola centrale con cottura e lavaggio. Una grande porta recuperata scorre lungo un binario a parete e separa la zona operativa e conviviale dall’adiacente camera da letto: l’insolita maniglia riproduce quella di un tempio cinese.
- In cucina l’isola centrale e la composizione lungo la parete sono inquadrate da un inserto a pavimento in gres porcellanato grigio che imita il cemento. Il blocco centrale integra il piano cottura a gas e il lavello in acciaio inox, oltre alla cappa d’arredo a isola in vetro e acciaio: per poter collegare gli impianti è stato necessario, in fase di ristrutturazione, prevedere il passaggio a terra sottotraccia dei cavi. La lampada a sospensione sopra il tavolo da pranzo è di Tom Dixon.
Dalle capriate alla struttura del tetto, formata da travi in legno e tavelloni in cotto, i tratti architettonici peculiari della costruzione sono ovunque a vista. L’intervento di restauro ha comportato il totale rifacimento della copertura, anche allo scopo di migliorare la coibentazione: sono stati utilizzati materiali in parte nuovi, in parte di recupero, con occhio attento a conservare l’omogeneità estetica.
- LA SCALA che porta al soppalco, realizzata su disegno, è concepita come una vera e propria “scultura”. La putrella centrale di sostegno e i gradini sono in ferro, le pedate rivestite in legno. L’insolito parapetto è costituito da una composizione di pannelli in vetro, legno e ferro posati a zig-zag in diagonale e imbullonati alla struttura.
La zona studio, delimitata dal volume della rampa a giorno, è arredata con sedute e scrivania anni ’40: il piano in legno è ricoperto da una lastra di vetro e gli schienali delle due cassettiere laterali sono dipinti a mano.
- ANCHE IL BAGNO, come gli altri ambienti della casa, affaccia sulla balconata. Gli infissi in alluminio – suddivisi in riquadri – sono tutti uguali e sono stati realizzati imitando i serramenti originari dello stabilimento: una verniciatura color prugna li ha resi più attuali e adatti al nuovo contesto.
LE PARETI del bagno, fino a un’altezza di circa 150 cm, sono rivestite con piastrelle di cotto, recuperate da un antico pavimento dello stesso edificio e riutilizzate. Si tratta di un cotto lombardo fatto a mano nei primi anni del ‘900, caratterizzato dal colore rosso della vernice di finitura cerata. Per proteggere questa verniciatura, leggermente sbiaditasi nel tempo, in fase di restauro è stata protetta con un prodotto trasparente. Nel bagno il mobile lavabo è costituito da un piano sospeso nello stesso tipo di legno di recupero del parquet. Il lavabo, la rubinetteria e i sanitari sono Ideal Standard.
- ESSENZIALE NELL’ARREDO, la stanza matrimoniale ha come protagonista il letto a baldacchino in versione contemporanea, completato da una lampada da terra nello stesso stile e colore. Il bianco lucido contrasta con la tonalità e la superficie irregolare e opaca del parquet. Il letto a baldacchino (Cargo) è al centro della parete, nella rientranza formata dai due pilastri. La luce d’ambiente è ottenuta con una piantana (Ikea) nella stessa finitura bianca del letto.
All’ultimo piano dell’ex riseria, l’abitazione si sviluppa su un livello principale di 100 mq e un piano superiore di circa 50 mq, già esistente prima della ristrutturazione. Sotto, gli ambienti si distribuiscono uno dentro l’altro: ingresso, living, cucina, e infine la camera matrimoniale, non preceduta da alcun disimpegno. Sul soppalco, accessibile tramite una rampa lineare, sono stati ricavati una zona relax/stanza per gli ospiti e il secondo bagno.
- Nella zona conversazione si è scelto di lasciare libera la parete nella quale si aprono due portefinestre e di disporre al centro pochi elementi d’arredo: il divano, le poltrone e il tavolino d’epoca con cassetti sotto il piano. La lampada da terra molto alta che fa luce sull’intera area è un lampione d’arredo urbano riadattato all’utilizzo domestico.
Tutte le aperture della casa sono distribuite su uno dei due lati lunghi della pianta, quello opposto all’ingresso. Le portefinestre che illuminano i diversi ambienti affacciano su una balconata che corre per l’intera lunghezza.
Nel soggiorno open-space la scala che porta al livello superiore, parallela al lato lungo, scandisce gli spazi del living, schermandol’angolo studio. L’adiacente cucina è accessibile attraverso due vani aperti, a destra e a sinistra della parete centrale.
Nel volume della camera sono stati ritagliati, uno di fronte all’altro, gli spazi del bagno e del locale lavanderia. Per ottimizzare passaggi e ridurre così gli ingombri, entrambi sono stati delimitati da pareti stondate e chiusi da porte scorrevoli a scomparsa.
Progetto: arch. Alberto Clementi Via Monte Rosa 2 Abbiategrasso (Mi), Tel. 347 5507543
Foto: Pier Maulini