Un grande appartamento cittadino, dove l’idea prioritaria è stata quella di dividere gli spazi per conciliare le esigenze dell’abitare con quelle dell’attività lavorativa utilizzando speciali soluzioni a scomparsa: il risultato è un progetto che unisce al comfort la massima privacy per ciascuna delle funzioni.
La zona dello studio – subito all’ingresso – si sviluppa a elle e può essere isolata rispetto al resto della casa grazie a un sistema di separazioni scorrevoli. Gli altri ambienti, dall’ampio soggiorno alla cucina e alla zona notte, sono stati utilizzati al meglio pur dovendo fare i conti con una pianta dalla forma irregolare che determina la presenza di spazi poco agevoli.
L’arredo, punto di forza dell’abitazione, è stato realizzato su disegno, comprese le soluzioni a scomparsa (armadiature e vani contenitori nascosti), con partizioni studiate su misura per gli oggetti da contenere. Su uno sfondo in prevalenza neutro hanno trovato la giusta collocazione alcuni pezzi classici del miglior design.
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- Soluzione a scomparsa per la zona di lavoro: una quinta centrale a tutta altezza divide il soggiorno dall’adiacente studio, che può essere all’occorrenza separato da due pannelli scorrevoli. Il living, illuminato da grandi vetrate e arredato con gusto contemporaneo, integra senza soluzione di continuità la zona conversazione e l’area pranzo: i due tavoli bianchi identici, da usare divisi o affiancati, sono illuminati da sospensioni Smithfield S di Flos, design J. Morrison; stessa produzione per la lampada da tavolo Spun Light sul piano accanto al divano. La tela sopra la tv è opera di Corrado Pizzi.
Tra lo studio e la zona giorno la continuità è sottolineata da uno stile omogeneo: stessa tipologia di arredi su misura, e il pavimento in parquet rovere che prosegue senza interruzioni da un ambiente all’altro. Quando sono del tutto aperti, i due pannelli divisiori – a destra e a sinistra della quinta centrale double face – scompaiono all’interno del volume, dando origine così a un open space di ampie prospettive.
- L’ingresso della casa è parte integrante dello studio, collegato agli ambienti adiacenti con due porte scorrevoli vetrate interno muro. Lo spazio è arredato con ripiani, vani contenitori e una scrivania per due, completata da sedute ergonomiche di Varier. Sul fondo, due porte filomuro chiudono il bagno e il ripostiglio.
- Nel living lo schienale del divano rivestito in tessuto grigio (Saba Italia) divide la zona conversazione-tv da quella dedicata al pranzo. Intorno al tavolo, sedie di design anni ’50 (DSW di Vitra, firmate da Charles & Ray Eames); della stessa serie Plastic chair, modello RAR è la seduta basculante sistemata nel passaggio verso lo studio. Le porte scorrevoli a scomparsa sono di Eclisse.
La zona principale dello studio – quella che comunica direttamente con il living – è molto luminosa, arredata con un tavolo disposto al centro: pur trattandosi di una postazione di lavoro, si è privilegiata l’integrazione con lo stile degli altri arredi, nel segno dell’armonia visiva. Alle spalle, la libreria preesistente è stata integrata con nuovi moduli per riempire a misura l’intera superficie della parete.
- Per separare è stata realizzata una quinta con pannelli scorrevoli integrati. Al tavolo dello studio sono affiancate, oltre a una classica seduta da ufficio, due Panton Chair di Vitra (1960, Verner Panton), lampada Tizio di Artemide a braccio orientabile (1972, Richard Sapper). La tela sulla parete è opera di Anna Russo.
L’ambiente della cucina è a vista sul soggiorno, ma parzialmente: in posizione centrale, sfruttando la presenza di un pilastro portante, è stato infatti previsto un elemento divisorio che funge da schermatura e che delimita il confine dell’area della zona operativa. Si tratta di una colonna realizzata su disegno che alterna “pieni e vuoti”. Dal punto di vista pratico, offre ampi piani d’appoggio e vani per contenere, con sistema di apertura a vasistas; nello scomparto inferiore c’è posto anche per riporre sei sedie pieghevoli da aggiungere al tavolo da pranzo o al piano snack.
- Uno spazio che fa tutt’uno con il soggiorno: in cucina la disposizione obliqua dei mobili segue l’andamento delle pareti e rende lo spazio dinamico. L’angolo più stretto in fondo a sinistra è utilizzato per la colonna del forno. Oltre che dalle lampade a sospensione sopra il piano snack, la zona è illuminata in modo puntuale da luci sottopensile. In laccato bianco opaco, la composizione della cucina si sviluppa su più lati, con moduli di serie e su misura di Key Cucine. Il forno multifunzione è Siemens, il piano cottura a gas di Foster. Illuminano il piano snack le tre sospensioni sferiche Castore di Artemide, di diverso diametro, che scendono ad altezze sfalsate. Il bancone snack è attrezzato con gli sgabelli Mauna-Kea di Kartell, design Vico Magistretti.
Nella camera matrimoniale, la testiera del letto tessile è sostituita da due guanciali di grandi dimensioni, rivestiti nello stesso tessuto grigio scuro del giroletto. A destra e a sinistra, le zone lettura sono illuminate dalle applique a braccio orientabile Tolomeo di Artemide, design Michele De Lucchi, in finitura cromo satinato. Su una delle minicassettiere lungo la parete è invece appoggiata la lampada Atollo di Vico Magistretti per Oluce: qui nella versione total white, è un’icona del design anni ’70. Il quadro a parete è di Roberto Giglio.
- Nel corridoio della zona notte, un taglio rettangolare nel controsoffitto sottolinea la lunghezza del passaggio e consente l’incasso dei corpi illuminanti a led. La tela sullo sfondo ha toni blu che, contrapposti al bianco della parete, amplificano la verticalità. Nel corridoio come in tutti gli altri ambienti della casa, bagni esclusi, è stato posato un parquet di rovere al naturale (Fiemme 3000): non colorato e non verniciato, è trattato semplicemente con finitura a olio. La tela sulla parete di fondo, che ha come soggetto una chiesa di Roma, è sempre di Roberto Giglio.
Nella casa vi sono due bagni, ai quali se ne aggiunge un terzo nella zona d’ingresso, a uso soprattutto dello studio. In quello accessibile della camera matrimoniale, con la vasca installata sul lato corto, le fasce orizzontali del rivestimento a parete, che alternano bianco e grigio, allargano visivamente le dimensioni del locale. L’effetto è enfatizzato dalla luce che filtra attraverso l’intercapedine lasciata tra il controsoffitto e la parete di fondo. Per decorare le pareti e allargare visivamente il bagno, sono state pitturate sui muri delle fasce orizzontali.
- Nel bagno a uso esclusivo della camera matrimoniale, i sanitari (Ceramica Flaminia) e il mobile su misura sono modelli sospesi che non interrompono la continuità del pavimento in resina. La vasca in acciaio smaltato è di Kaldewei; rubinetteria Isystick di Zucchetti-Kos. A parete, rivestimenti ceramici serie Pico di Mutina.
- Nel secondo bagno, reso “difficile”dalla presenza di un angolo acuto, è stato realizzata un divisorio centrale che oltre a delimitare il box doccia consente l’appoggio del mobile con il lavabo. A fianco, una colonna costituita da 5 vani contenitori sovrapposti ma leggermente separati tra loro.
- Distribuite da un disimpegno-corridoio ampliamente sfruttato con armadiature su misura, le due stanze sono chiuse da porte a battente filomuro. Nella stanza dei ragazzi la postazione studio sfrutta l’altezza sotto la finestra a sviluppo orizzontale con triplo infisso.
IL PROGETTO
In uno stabile degli anni ’60 l’abitazione occupa una posizione d’angolo: ciò determina la forma “a ventaglio” della pianta, dovuta anche ai confini a zig zag con l’appartamento adiacente. Nella suddivisione degli spazi, 100 mq sono riservati agli spazi abitativi, mentre alla parte studio è riservata una superficie di circa 30 mq.
Progetto: arch. Teresa Paratore, Roma www.teresaparatore.com
Foto: Falsetti/Studio Daido