Abitazione ecocompatibile, 163 mq nell’ex falegnameria

Il progetto ha trasformato in abitazione ecocompatibile un ex spazio produttivo. Con soluzioni tecniche di bioarchitettura.

Silvia Scognamiglio
A cura di Silvia Scognamiglio
Pubblicato il 21/09/2020Aggiornato il 31/10/2024
soggiorno dell'abitazione ecocompatibile, arco in mattoni, vetrata satinata, divani bianchi, mobile madia in legno su disegno, finestre, portafinestra

Al piano terra di un edificio a corte di fine ‘800 – nella zona dei Navigli a Milano – aveva sede l’antica falegnameria Altamura; il progetto di riqualificazione ha trasformato questo spazio in un’ampia abitazione ecocompatibile nella quale elementi d’epoca convivono con inserti contemporanei. Sono stati conservati ed enfatizzati alcuni tratti architettonici peculiari come i soffitti alti, gli archi strutturali, le murature in mattoni faccia a vista riportate alla luce durante la ristrutturazione. La destinazione originaria del fabbricato e le sue caratteristiche morfologiche rimangono percepibili, ma sono state integrate da un interessante progetto concepito secondo i più recenti criteri di bioedilizia e risparmio energetico, con soluzioni tecniche che hanno privilegiato materiali naturali. Gli intonaci sono a calce, l’isolamento delle pareti perimetrali è in sughero, gli infissi in legno come quelli preesistenti. Quasi tutti gli elementi d’arredo sono realizzati su misura, mentre le pannellature in vetro satinato – uno dei comuni denominatori degli interni – sono utilizzate per separare, favorendo nel contempo il passaggio della luce e dando vita a nuovi volumi, in un affascinante gioco di incastri.

Foto

  • Nell'open space della zona giorno, che integra le diverse aree funzionali, il living è arredato con un divano angolare realizzato
su disegno e rivestito
in tessuto bianco; al centro,
il tavolino è in noce americano. Le pareti perimetrali sono rifinite a calce, mentre nel muro di spina con gli archi i mattoni sono stati lasciati faccia a vista. I faretti a soffitto, di Davide Groppi, si possono spostare lungo il binario metallico
al quale sono  agganciati.
  • La maggior parte dei mobili è su disegno, invece per la zona pranzo è stato scelto un tavolo di design che si armonizza con gli altri arredi per stile e materiale e che prevede ampie possibilità di personalizzazione.
Il piano è legno massello di noce; la base è costituta da un intreccio di elementi in ferro trafilato a sezione tubolare in finitura cromo-satinato semilucida.
Nella zona pranzo, sistemata
in posizione centrale tra soggiorno e cucina, il grande tavolo
è il Piano Design Table
di Riva 1920, design Renzo Piano e Matteo Piano; le sedie
in materiale plastico si ispirano
a modelli di design anni '50.
Le sottili sospensioni cilindriche sono le Miss di Davide Groppi; stessa produzione per i faretti montati su binari e le lampade
ad arco nella zona conversazione, modello Sampei. L'impianto di riscaldamento a pannelli radianti è stato installato da Bodner.
  • Nell'isola della cucina, il piano cottura a gas a 5 fuochi di Smeg con comandi laterali è incassato nel piano in acciaio inox, costituito da un'unica lastra lunga oltre 3 metri, posata in opera;
la vasca del lavello
è integrata. La cappa
è un modello telescopico di Faber che quando non viene usato scompare all'interno
del mobile.  A parete, il mobile dispensa su disegno in legno nasconde anche il frigorifero.
  • In tutta la casa
i soffitti sono stati ribassati di circa
30 cm per consentire l'incasso delle luci e il passaggio delle condutture dell'impianto di climatizzazione
e purificazione
canalizzato: l'aria fresca
fuoriesce attraverso tagli praticamente invisibili realizzati nei pannelli in cartongesso. Il sistema è anche insonorizzato in modo da avere basse emissioni di decibel durante il funzionamento. Nella zona giorno, le pareti perimetrali sono state isolate da un cappotto interno che prevede diversi strati. Prima un intonaco deumidificante con uno spessore di circa 2 cm (Tasciugo di Kerakoll), quindi dei pannelli isolanti e traspiranti in sughero di Tecnosugheri; la rasatura è stata infine effettuata con Biocalce Cappotto di Kerakoll. L'insonorizzazione del controsoffitto è ottenuta con pannelli in materiali naturali di Celenit.
  • Nella camera matrimoniale il letto
e la struttura retrostante che svolge le funzioni di divisorio, testiera  e comodino è stata realizzata su disegno. Gli scuri in legno laccato bianco della finestra sono stati aggiunti in fase
di ristrutturazione,
partendo da una soluzione
simile già presente
nell'ex falegnameria.
  • Nella camera matrimoniale, la struttura divisoria vetrata che sostituisce la parete dietro il letto prevede una rientranza centrale profonda 15 cm che può essere utilizzata come comodino. In alto, la veletta nasconde
un profilo metallico a C nel quale è installato
uno strip led unico. La luce è enfatizzata
anche dai riflessi del vetro satinato
e risulta naturale, tendente al bianco.
  • Le lastre che chiudono le arcate sono in vetro di sicurezza di spessore 1,5 cm: in caso
di rottura, il vetro si frantuma in minuscoli pezzi non taglienti.
Lo stesso tipo
di materiale è stato impiegato anche per le altre strutture
e le pareti vetrate
presenti nella casa.
  • Anche tra camera
e corridoio la parete divisoria e la porta scorrevole
in vetro satinato permettono di ottenere un collegamento
con la zona di passaggio,
che non risulta buia e isolata.
  • All'interno della camera matrimoniale
è stato ricavato un bagno en suite:
il lavabo è installato nella zona di passaggio
che precede la stanza, mentre la doccia
e i sanitari occupano un vano separato,
chiuso da una porta scorrevole
  • Il vano con la doccia walk in e i sanitari si apre sul lato corto della zona bagno; a sinistra c'è il mobile con il lavabo, a destra l'arcata nel muro di spina, chiusa da una lastra in vetro satinato che collega con il soggiorno. Tutte le strutture in vetro satinato sono state realizzate da Styl Vetro.
  • Il bagno principale si apre in fondo al corridoio d'ingresso e affaccia con una finestra sul cortile interno. Grazie alle divisioni in vetro satinato,
il volume risulta scandito in tre aree funzionali distinte: la zona con il lavabo, la doccia passante e, in fondo, i sanitari
  • In fase di ristrutturazione gli infissi sono stati sostituiti con nuovi modelli in legno, mantenendo
il più possibile forma e dimensioni di quelli della falegnameria. I nuovi serramenti apportano però notevoli vantaggi per quanto riguarda
il risparmio energetico e il comfort termoacustico: sono infatti a taglio termico con vetri silenziati e basso emissivi. Poiché l'abitazione
è al piano terra, sono state
conservate per motivi di sicurezza
le grate in ferro esistenti. Nella camera, come nel resto dell'abitazione, bagni compresi, il parquet in rovere posato a spinta di pesce è trattato con il sistema Legno+Color di Kerakoll Design House. Il letto con cassetti nella zona inferiore e lo scrittoio
in noce sono stati realizzati su disegno. I faretti
incassati nel controsoffitto sono di Davide Groppi.

Il progetto dell’abitazione ecocompatibile

Ristrutturata con cambio di destinazione d’uso, la casa di 163 mq è stata ridivisa a partire da alcuni imprescindibili vincoli: la presenza di un muro di spina centrale con spessore di 60 cm che taglia il volume in senso longitudinale; e il cortile interno a uso privato – delimitato da pareti su tre lati – sul quale affacciano i diversi ambienti. È quindi la struttura stessa del fabbricato a definire posizione e dimensioni della zona giorno e della parte notte dell’abitazione ecocompatibile.pianta

  • La zona giorno open space di oltre 70 mq – in posizione centrale – si sviluppa in lunghezza: cucina, area conviviale e living si susseguono senza soluzione di continuità.
  • Nella parte notte due porte scorrevoli riproporzionano in lunghezza il corridoio che distribuisce la stanza singola e poi quella matrimoniale. L’antibagno con il lavabo fa parte della stanza mentre il vano con i sanitari è diviso da un’altra porta scorrevole.
  • Dall’ingresso un breve corridoio cieco introduce un doppio percorso: a sinistra verso la zona notte e di fronte verso il bagno e quindi verso l’area giorno che costituisce nel suo insieme l’ambiente più grande della casa.
  • Il cortile interno a pianta lunga e stretta, con superficie di circa 58 mq, corre lungo tutto un lato e illumina con finestre e portefinestre i diversi ambienti. A una delle estremità di questo spazio esterno è stato ricavato un ripostiglio che disimpegna il locale lavanderia.
Nell'open space della zona giorno, che integra le diverse aree funzionali, il living è arredato con un divano angolare realizzato
su disegno e rivestito
in tessuto bianco; al centro,
il tavolino è in noce americano. Le pareti perimetrali sono rifinite a calce, mentre nel muro di spina con gli archi i mattoni sono stati lasciati faccia a vista. I faretti a soffitto, di Davide Groppi, si possono spostare lungo il binario metallico
al quale sono  agganciati.

Nell’open space della zona giorno, che integra le diverse aree funzionali, il living è arredato con un divano angolare realizzato su disegno e rivestito in tessuto bianco; al centro, il tavolino è in noce americano. Le pareti perimetrali sono rifinite a calce, mentre nel muro di spina con gli archi i mattoni sono stati lasciati faccia a vista. I faretti a soffitto, di Davide Groppi, si possono spostare lungo il binario metallico al quale sono agganciati.

La maggior parte dei mobili è su disegno, invece per la zona pranzo è stato scelto un tavolo di design che si armonizza con gli altri arredi per stile e materiale e che prevede ampie possibilità di personalizzazione.
Il piano è legno massello di noce; la base è costituta da un intreccio di elementi in ferro trafilato a sezione tubolare in finitura cromo-satinato semilucida.
Nella zona pranzo, sistemata
in posizione centrale tra soggiorno e cucina, il grande tavolo
è il Piano Design Table
di Riva 1920, design Renzo Piano e Matteo Piano; le sedie
in materiale plastico si ispirano
a modelli di design anni '50.
Le sottili sospensioni cilindriche sono le Miss di Davide Groppi; stessa produzione per i faretti montati su binari e le lampade
ad arco nella zona conversazione, modello Sampei. L'impianto di riscaldamento a pannelli radianti è stato installato da Bodner.

La maggior parte dei mobili è su disegno, invece per la zona pranzo è stato scelto un tavolo di design che si armonizza con gli altri arredi per stile e materiale e che prevede ampie possibilità di personalizzazione. Il piano è legno massello di noce; la base è costituta da un intreccio di elementi in ferro trafilato a sezione tubolare in finitura cromo-satinato semilucida. Nella zona pranzo, sistemata in posizione centrale tra soggiorno e cucina, il grande tavolo è il Piano Design Table di Riva 1920, design Renzo Piano e Matteo Piano; le sedie in materiale plastico si ispirano a modelli di design anni ’50. Le sottili sospensioni cilindriche sono le Miss di Davide Groppi; stessa produzione per i faretti montati su binari e le lampade ad arco nella zona conversazione, modello Sampei. L’impianto di riscaldamento a pannelli radianti è stato installato da Bodner.

Così è diventata un’abitazione ecocompatibile

Senza grandi modifiche al layout, la trasformazione dell’ex spazio produttivo ha richiesto un adeguamento agli standard abitativi con ingenti interventi strutturali e impiantistici sull’esistente. Per prima cosa è stato realizzato a terra un nuovo vespaio aerato per isolare le solette dal contatto con l’umidità del terreno. Negli interni sono state realizzate controsoffittature tecniche per gli impianti; una volta rimosso l’intonaco esistente, ne è stato steso uno deumidificante a base di calce sopra il nuovo cappotto interno da 10 cm, costituito da pannelli di sughero tostato.

lavori

Sistema biocompatibile per i pannelli radianti

Tutti gli impianti sono stati rifatti. Quello di riscaldamento è a pannelli radianti a pavimento: garantisce una resa elevata con acqua a basse temperature (30-40 °C). La posa è stata effettuata con sistema a secco Bodner che prevede diversi strati sovrapposti. Sopra il vespaio aerato e i nuovi impianti tecnici, idraulico ed elettrico, è stata effettuata una sottile copertura in cemento. Viene posato quindi un granulato isolante naturale a base argilla, traspirante, denominato Biosplan. Gli strati successivi sono tre: il primo sopra il granulato, in fibra di legno (8 mm), ha una funzione di stabilizzazione del supporto e di isolamento termoacustico; ci sono poi due pannellature in fibra di gesso, la prima da 10 mm e la seconda da 15 mm già predisposta con le fresature per inserire le serpentine dell’impianto termico. Il rivestimento di finitura in parquet è stato poi posato direttamente sopra quest’ultimo strato: tale soluzione evita dispersioni di calore e consente di utilizzare nel circuito acqua a temperature più basse con un risparmio annuo fino al 40%. impianti

La cucina integrata nel living

Nella zona giorno, a una delle estremità dell’ambiente che ha forma di rettangolo allungato, è ubicata la cucina. L’idea progettuale è quella di mimetizzarne il più possibile le funzioni operative (in considerazione dell’open space) e di ottenere una completa integrazione con il living. L’isola centrale con piano cottura, cappa a scomparsa e lavello è allo stesso tempo elemento divisorio e di raccordo; lungo la parete di fondo è stato inserito un mobile dispensa in noce alto 140 cm, senza pensili o colonne di solito previsti nelle composizioni

Nell'isola della cucina, il piano cottura a gas a 5 fuochi di Smeg con comandi laterali è incassato nel piano in acciaio inox, costituito da un'unica lastra lunga oltre 3 metri, posata in opera;
la vasca del lavello
è integrata. La cappa
è un modello telescopico di Faber che quando non viene usato scompare all'interno
del mobile.  A parete, il mobile dispensa su disegno in legno nasconde anche il frigorifero.

Nell’isola della cucina, il piano cottura a gas a 5 fuochi di Smeg con comandi laterali è incassato nel piano in acciaio inox, costituito da un’unica lastra lunga oltre 3 metri, posata in opera; la vasca del lavello è integrata. La cappa è un modello telescopico di Faber che quando non viene usato scompare all’interno del mobile. A parete, il mobile dispensa su disegno in legno nasconde anche il frigorifero.

Mattoni riportati alla luce

Tutte le murature dell’edificio sono in mattoni pieni che erano stati nel tempo coperti dalle diverse stratificazioni di intonaco. Durante l’intervento questo è stato rimosso dal muro di spina centrale tra soggiorno e zona notte, riportando così a vista – su entrambi i lati – la struttura originale. La texture in mattoni risalta così in grande evidenza rispetto alle pareti perimetrali rifinite invece in bianco a calce. Il ripristino è stato di tipo conservativo: soltanto in alcuni punti si è reso necessario sostituire i mattoni danneggiati o anneriti dal tempo (il muro integrava in precedenza diverse canne fumarie utilizzate per le attività produttive); in questi casi non sono stati mai impiegati elementi nuovi ma sempre e soltanto di recupero, della stessa epoca. In seguito è stata effettuata una sabbiatura ad acqua con una piccola percentuale di sabbia, impiegando strumenti manuali; le fughe sono state stuccate con calce naturale. Le superfici sono state infine trattate con un bloccante trasparente che protegge dalla polvere e lascia però traspirare la parete.

In tutta la casa
i soffitti sono stati ribassati di circa
30 cm per consentire l'incasso delle luci e il passaggio delle condutture dell'impianto di climatizzazione
e purificazione
canalizzato: l'aria fresca
fuoriesce attraverso tagli praticamente invisibili realizzati nei pannelli in cartongesso. Il sistema è anche insonorizzato in modo da avere basse emissioni di decibel durante il funzionamento. Nella zona giorno, le pareti perimetrali sono state isolate da un cappotto interno che prevede diversi strati. Prima un intonaco deumidificante con uno spessore di circa 2 cm (Tasciugo di Kerakoll), quindi dei pannelli isolanti e traspiranti in sughero di Tecnosugheri; la rasatura è stata infine effettuata con Biocalce Cappotto di Kerakoll. L'insonorizzazione del controsoffitto è ottenuta con pannelli in materiali naturali di Celenit.

In tutta la casa i soffitti sono stati ribassati di circa 30 cm per consentire l’incasso delle luci e il passaggio delle condutture dell’impianto di climatizzazione e purificazione canalizzato: l’aria fresca fuoriesce attraverso tagli praticamente invisibili realizzati nei pannelli in cartongesso. Il sistema è anche insonorizzato in modo da avere basse emissioni di decibel durante il funzionamento. Nella zona giorno, le pareti perimetrali sono state isolate da un cappotto interno che prevede diversi strati. Prima un intonaco deumidificante con uno spessore di circa 2 cm (Tasciugo di Kerakoll), quindi dei pannelli isolanti e traspiranti in sughero di Tecnosugheri; la rasatura è stata infine effettuata con Biocalce Cappotto di Kerakoll. L’insonorizzazione del controsoffitto è ottenuta con pannelli in materiali naturali di Celenit.

Semitrasparenze nella zona notte…

Nella camera matrimoniale, l’utilizzo del vetro satinato e delle ante scorrevoli specchiate per chiudere l’armadiatura lungo la parete a sinistra del letto moltiplica le dimensioni della stanza grazie al gioco dei riflessi; oltre alla zona guardaroba, è stata ricavata anche una cabina armadio sul lato opposto della stanza. Alle spalle della testiera, la nicchia centrale è utilizzata anche come ripiano per riporre libri.

Nella camera matrimoniale il letto
e la struttura retrostante che svolge le funzioni di divisorio, testiera  e comodino è stata realizzata su disegno. Gli scuri in legno laccato bianco della finestra sono stati aggiunti in fase
di ristrutturazione,
partendo da una soluzione
simile già presente
nell'ex falegnameria.

Nella camera matrimoniale il letto e la struttura retrostante che svolge le funzioni di divisorio, testiera e comodino è stata realizzata su disegno. Gli scuri in legno laccato bianco della finestra sono stati aggiunti in fase di ristrutturazione, partendo da una soluzione simile già presente nell’ex falegnameria.

Nella camera matrimoniale, la struttura divisoria vetrata che sostituisce la parete dietro il letto prevede una rientranza centrale profonda 15 cm che può essere utilizzata come comodino. In alto, la veletta nasconde
un profilo metallico a C nel quale è installato
uno strip led unico. La luce è enfatizzata
anche dai riflessi del vetro satinato
e risulta naturale, tendente al bianco.

Nella camera matrimoniale, la struttura divisoria vetrata che sostituisce la parete dietro il letto prevede una rientranza centrale profonda 15 cm che può essere utilizzata come comodino. In alto, la veletta nasconde un profilo metallico a C nel quale è installato uno strip led unico. La luce è enfatizzata anche dai riflessi del vetro satinato e risulta naturale, tendente al bianco.

… e nel soggiorno, in corrispondenza degli archi

Nello spessore del muro di spina che divide la zona giorno dalla parte notte della casa si aprono due grandi arcate larghe 240 cm ciascuna: le strutture portanti sono state restaurate e ricondotte allo stato originale. Il contrasto con le parti progettate ex novo è visibile nell’inserimento di elementi in vetro satinato che “chiudono” gli archi, permettendo così di ottenere una divisione tra il living e il corridoio che distribuisce le camere. All’interno di ciascuna arcata è inserito un mobile sospeso in legno realizzato su disegno, che integra le putrelle di sostegno delle grandi vetrate: queste possono essere così agganciate alle pareti in mattoni solo da due morsetti in acciaio. Questa soluzione, oltre a lasciare passare la luce nella zona cieca retrostante, ha anche una grande leggerezza nell’impatto visivo.

lavori-archi

Le lastre che chiudono le arcate sono in vetro di sicurezza di spessore 1,5 cm: in caso
di rottura, il vetro si frantuma in minuscoli pezzi non taglienti.
Lo stesso tipo
di materiale è stato impiegato anche per le altre strutture
e le pareti vetrate
presenti nella casa.

SATINATO EXTRACLEAR
Le lastre che chiudono le arcate sono in vetro di sicurezza di spessore 1,5 cm: in caso di rottura, il vetro si frantuma in minuscoli pezzi non taglienti. Lo stesso tipo di materiale è stato impiegato anche per le altre strutture e le pareti vetrate presenti nella casa.

Anche tra camera
e corridoio la parete divisoria e la porta scorrevole
in vetro satinato permettono di ottenere un collegamento
con la zona di passaggio,
che non risulta buia e isolata.

TRAMEZZO SEMITRASPARENTE
Anche tra camera e corridoio la parete divisoria e la porta scorrevole in vetro satinato permettono di ottenere un collegamento con la zona di passaggio, che non risulta buia e isolata.

All'interno della camera matrimoniale
è stato ricavato un bagno en suite:
il lavabo è installato nella zona di passaggio
che precede la stanza, mentre la doccia
e i sanitari occupano un vano separato,
chiuso da una porta scorrevole

All’interno della camera matrimoniale è stato ricavato un bagno en suite: il lavabo è installato nella zona di passaggio che precede la stanza, mentre la doccia e i sanitari occupano un vano separato, chiuso da una porta scorrevole

Il vano con la doccia walk in e i sanitari si apre sul lato corto della zona bagno; a sinistra c'è il mobile con il lavabo, a destra l'arcata nel muro di spina, chiusa da una lastra in vetro satinato che collega con il soggiorno. Tutte le strutture in vetro satinato sono state realizzate da Styl Vetro.

Il vano con la doccia walk in e i sanitari si apre sul lato corto della zona bagno; a sinistra c’è il mobile con il lavabo, a destra l’arcata nel muro di spina, chiusa da una lastra in vetro satinato che collega con il soggiorno. Tutte le strutture in vetro satinato sono state realizzate da Styl Vetro.

Vetro in bagno/1
Nella zona bagno aperta a uso esclusivo della camera è stato realizzato un mobile su misura in vetro che, senza l’aggiunta di elementi in muratura, potesse svolgere anche la funzione di divisorio rispetto alla stanza dall’altra parte. La struttura prevede, tra i due ambienti adiacenti, nicchie e sporgenze a incastro in modo da poter sfruttare al meglio i volumi su entrambi i lati.
progetto-bagno-1

La stanza matrimoniale vera e propria è preceduta dal “bagno aperto” che, delimitato dal muro di spina in mattoni, confina con il soggiorno. Lo spazio di passaggio attrezzato con il lavabo non è concepito come un disimpegno o un corridoio bensì come un’area funzionale della camera stessa rispetto alla quale ha comunque una certa autonomia.

Il bagno principale si apre in fondo al corridoio d'ingresso e affaccia con una finestra sul cortile interno. Grazie alle divisioni in vetro satinato,
il volume risulta scandito in tre aree funzionali distinte: la zona con il lavabo, la doccia passante e, in fondo, i sanitari

Il bagno principale si apre in fondo al corridoio d’ingresso e affaccia con una finestra sul cortile interno. Grazie alle divisioni in vetro satinato, il volume risulta scandito in tre aree funzionali distinte: la zona con il lavabo, la doccia passante e, in fondo, i sanitari. Nel bagno il piatto doccia incassato rivestito in resina è stato realizzato con sistema filopavimento Wedi; l’interno della doccia è l’unica zona del locale non rivestita in parquet ma soltanto con resina color cemento. Il lavabo da appoggio con bordi stondati è il modello Vero di Duravit, la rubinetteria in acciaio è di Zucchetti Kos.

Vetro in bagno/2

Le diverse zone dell’ambiente di servizio sono definite da una rigorosa scansione interna realizzata con un sistema “a incastro” di pannelli vetrati che dividono senza arrivare a tutt’altezza. A destra dell’ingresso troviamo il mobile lavabo su misura in laccato bianco, completato da nicchie retroilluminate che, realizzate a due altezze differenti, producono una luce diffusa; di fronte al lavabo è stato sistemato un mobile contenitore sospeso. Proseguendo, sul lato del lavabo, due spalle in vetro satinato di sicurezza – spesse 1 cm e larghe 70 cm ciascuna – delimitano il box doccia con piatto a filo pavimento, aperto frontalmente; in linea di fronte alla doccia è stato realizzato un contenitore in vetro. Anche nel bagno prosegue il rivestimento a terra in parquet presente in tutta la casa, ma la finitura superficiale in resina color cemento uniforma la superficie rendendo impercettibili i punti di giunzione.

La zona centrale del bagno è occupata (come si vede in sezione)
a destra dalla doccia, a sinistra dal cubo contenitore vetrato. Quest'ultimo, che ha
una profondità di circa
80 cm, poggia su
un muretto basso e sporge per metà verso
il bagno e per metà verso l'ambiente adiacente, il soggiorno;
è chiuso da due ante che
si aprono verso il bagno.

La zona centrale del bagno è occupata (come si vede in sezione) a destra dalla doccia, a sinistra dal cubo contenitore vetrato. Quest’ultimo, che ha una profondità di circa 80 cm, poggia su un muretto basso e sporge per metà verso il bagno e per metà verso l’ambiente adiacente, il soggiorno; è chiuso da due ante che si aprono verso il bagno.

La camera singola

Nella zona notte, di fianco alla stanza matrimoniale, è illuminata da una grande vetrata ad arco il cui serramento non è stato modificato rispetto alla sagoma dell’apertura preesistente. Il letto è sistemato nell’altezza del sottofinestra, mentre il lato lungo è stato sfruttato per inserire una postazione studio doppia attrezzata
con un semplice piano sospeso in noce che si armonizza allo stile essenziale di tutti gli arredi della casa.

In fase di ristrutturazione gli infissi sono stati sostituiti con nuovi modelli in legno, mantenendo
il più possibile forma e dimensioni di quelli della falegnameria. I nuovi serramenti apportano però notevoli vantaggi per quanto riguarda
il risparmio energetico e il comfort termoacustico: sono infatti a taglio termico con vetri silenziati e basso emissivi. Poiché l'abitazione
è al piano terra, sono state
conservate per motivi di sicurezza
le grate in ferro esistenti. Nella camera, come nel resto dell'abitazione, bagni compresi, il parquet in rovere posato a spinta di pesce è trattato con il sistema Legno+Color di Kerakoll Design House. Il letto con cassetti nella zona inferiore e lo scrittoio
in noce sono stati realizzati su disegno. I faretti
incassati nel controsoffitto sono di Davide Groppi.

In fase di ristrutturazione gli infissi sono stati sostituiti con nuovi modelli in legno, mantenendo il più possibile forma e dimensioni di quelli della falegnameria. I nuovi serramenti apportano però notevoli vantaggi per quanto riguarda il risparmio energetico e il comfort termoacustico: sono infatti a taglio termico con vetri silenziati e basso emissivi. Poiché l’abitazione è al piano terra, sono state conservate per motivi di sicurezza le grate in ferro esistenti. Nella camera, come nel resto dell’abitazione, bagni compresi, il parquet in rovere posato a spinta di pesce è trattato con il sistema Legno+Color di Kerakoll Design House. Il letto con cassetti nella zona inferiore e lo scrittoio in noce sono stati realizzati su disegno. I faretti incassati nel controsoffitto sono di Davide Groppi.

Rovere+microresina

In tutta l’abitazione i pavimenti sono rivestiti in parquet. Il ciclo di trattamento combina l’utilizzo di due materiali: il legno grezzo di rovere e una verniciatura in tre strati con prodotti di finitura all’acqua (microresine). I listelli di piccolo formato – 4 x 20 cm, particolarmente indicati per la posa a spina di pesce – sono in massello di spessore 1 cm, segati a mano; questa tecnica determina una texture superficiale ruvida e irregolare.

pavimenti

In questo caso l’intento era quello di rifinire il parquet in modo da fargli assumere una colorazione il più simile possibile a quella naturale del rovere. È stata quindi effettuata una prima verniciatura in opera che tende a sbiancare e tonalizzare leggermente il legno; e steso poi in due mani un altro prodotto trasparente e protettivo che riporta il materiale al colore originale. Il ciclo di trattamento può essere effettuato anche su un parquet già esistente, con altre colorazioni.

Progetto: Studio Manna, Architettura biocompatibile, Milano – studiomanna73@gmail.com
Foto: Studio Roy
Styling: Chiara Dal Canto

Tratto da Cose di Casa numero di settembre 2019

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