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Montespaccato, un quartiere residenziale costruito tra fine anni ’60 e inizio ’70 alla periferia di Roma, nel periodo di grande espansione urbanistica della Capitale: è la zona in cui sorge la palazzina con quest’abitazione su due piani ottenuta dall’accorpamento di due unità in precedenza indipendenti. Il progetto di ristrutturazione è stato eseguito in contemporanea con un intervento che ha coinvolto l’intero stabile e ha comportato anche l’innalzamento di un piano. Il layout è stato ripensato ex novo con la creazione di un percorso circolare tra gli ambienti della zona giorno, intorno al blocco centrale con i servizi, sottolineato dalla scelta e differenziazione dei materiali. Prendendo come riferimento l’antica casa romana (in particolare i progettisti si sono ispirati a Villa Poppea a Oplinto, nel sito archeologico di Pompei), elementi chiari in piena luce si alternano a zone scure, evidenziando il passaggio da una funzione all’altra. Molte delle soluzioni su disegno sono caratterizzate da originali scelte estetiche e decorative: gli interni, nelle finiture, prediligono la combinazione di grigi e le tonalità calde del legno nella zona giorno, accese dai pochi tocchi di colore di vasi, cuscini e complementi d’arredo; nella zona notte, invece, le palette si fanno sature con grande uso di arancio, giallo e verde acido.
La casa si sviluppa su due livelli di metratura identica (72 mq), affacciati su balconi e terrazzi che si aprono sui lati corti della pianta: tutti gli ambienti abitabili della casa godono così della doppia esposizione. Il piano d’ingresso è dedicato agli ambienti giorno e a un blocco centrale con i servizi; sopra ci sono invece la camera matrimoniale, altre due stanze e due bagni.
- In linea con l’ingresso, sfruttando la fascia centrale e meno luminosa, sono stati ricavati due spazi passanti su cui si aprono le quattro porte che collegano con la cucina-pranzo da una parte e con il living dall’altra. Da quest’ultimo ambiente parte la nuova scala su disegno che porta al piano superiore.
- Dal balcone di circa 10 mq su cui affacciano la zona pranzo e la cucina si accede a una colonna tecnica che si prolunga anche al piano superiore. Sul lato opposto il grande terrazzo di 33 mq illumina invece il soggiorno.
- Tutto il piano terra della casa su due piani è occupato dagli ambienti giorno. Il living si sdoppia, separato al centro dal blocco con i servizi: da una parte ci sono la cucina e la zona pranzo, dall’altra il soggiorno.
- All’arrivo della scala che sale parallela alla parete perimetrale, un disimpegno a elle distribuisce la camera matrimoniale, le due stanze dei ragazzi e il bagno.
- La balconata al livello superiore dell’abitazione su due piani misura 15 mq, 10 mq quella delle stanze dei ragazzi e del bagno.
- La camera matrimoniale, la cabina armadio passante e il bagno a uso esclusivo formano una suite che occupa un intero lato del piano superiore. Il guardaroba è ampio, illuminato da una grande portafinestra affacciata sulla balconata; anche l’ambiente di servizio dispone di un’apertura esterna che ha però una diversa esposizione.
- Tra il bagno a uso esclusivo e la stanza matrimoniale, l’ampio box doccia walk-in a pianta rettangolare è accessibile da entrambi gli ambienti.
Il disimpegno passante, evidenziato dallo stacco del camminamento in resina a terra, divide il living dalla zona pranzo e dalla cucina. In questo stesso spazio, che distribuisce anche il bagno chiuso da una porta rasomuro, ha trovato posto la lavanderia, nascosta strategicamente all’interno di un mobile su misura.
Un ingresso scenografico con arredi su misura
Di fronte alla porta, nella nicchia delimitata da due porzioni di pareti tinteggiate in grigio, la composizione su disegno non è solo funzionale ma anche decorativa. La fascia superiore è costituita da un volume sospeso in cartongesso rivestito da listelli in legno di diverse lunghezze, disposti a formare un semicerchio; lo stesso gioco si ripete, alla rovescia, sulle ante della struttura modulare sottostante, con scomparti contenitori e un ripiano per le scarpe. L’effetto d’insieme è completato dalla tappezzeria optical in tessuto, posata al centro tra i due blocchi; i tre colori del motivo 3D – nero, marrone e beige – riprendono quelli del mobile in legno laccato e dei listelli.
Disposte simmetricamente rispetto alla fascia centrale dei servizi e di metratura molto simile, le zone giorno della casa sono due, ben distinte. Nella prima, di forma allungata, si concentrano l’area pranzo e quella operativa della cucina, identificate dal contrasto cromatico in chiaroscuro. Nell’altra, l’area conversazione.
La ristrutturazione dell’intero edificio ha offerto l’occasione per adeguare l’involucro e gli impianti tecnici in modo da migliorare il comfort termico degli interni su due piani e le prestazioni energetiche, con un considerevole risparmio sui consumi. La certificazione in classe A++ per ciascuna delle unità immobiliari è stata ottenuta grazie a un intervento a più livelli, a cominciare dalla struttura stessa. Le pareti perimetrali sono state rinforzate internamente con un “sandwich” in materiale isolante, portandone lo spessore a circa 45 cm. Tutti i serramenti sono stati sostituiti con nuovi modelli a taglio termico in materiale misto, legno all’interno e alluminio all’esterno, con triplo vetro. Per eliminare i ponti termici sono stati coibentati i controtelai e i cassonetti delle tapparelle che sono tutte in alluminio, elettrificate e controllate tramite un sistema di automazione domotica. Il nuovo impianto di riscaldamento autonomo è a pannelli radianti a pavimento che funzionano con acqua calda a basse temperature, 30-40 °C; il generatore di calore è una caldaia a condensazione a funzionamento ibrido, pannelli solari termici e gas. Sono stati inoltre installati due sistemi di climatizzazione canalizzati, uno per ciascun piano, con macchine motocondensanti interne e unità esterne; dotati di pompa di calore, i circuiti permettono di raffrescare gli ambienti e di riscaldarli nelle stagioni intermedie.
Cucina e pranzo insieme
La zona cottura a vista si sviluppa a una delle estremità dell’ambiente in cui si trova anche lo spazio conviviale. Il volume è definito dal total black delle finiture che ne mimetizza la profondità. Sono in nero non soltanto i frontali in laminato extra resistente delle colonne e delle basi dell’isola, ma anche i piani di lavoro in quarzo e la pannellatura in cartongesso che riproporziona l’altezza del soffitto e sottolinea il confine tra area conviviale e zona operativa.
Come è suddivisa la zona giorno
L’ampiezza della metratura e la forma della pianta hanno suggerito una parziale divisione interna della zona giorno. Una quinta scherma il living dalla parte dell’ambiente che comunica in modo più diretto con l’ingresso. La scala che porta al piano superiore è concepita come un elemento d’arredo: per il design stesso della struttura completamente a vista, sottolineato dal parapetto sagomato in vetro trasparente, e per gli scomparti contenitori che sfruttano la parte inferiore del volume.
Strategie per ottimizzare lo spazio
La scala su disegno che collega i livelli della casa su due piani è interamente in legno, concepita come una grande “scatola”: sotto i gradini, il volume con altezze digradanti che seguono l’andamento della salita è suddiviso in più scomparti profondi circa 80 cm, chiusi da ante invisibili in laccato bianco opaco e tagliati al centro da una nicchia orizzontale in laccato nero. I gradini in rovere massello della rampa lineare, parallela alla parete, sono preceduti da una pedana alta circa 50 cm, con alzata decorata da listelli verticali (una lavorazione simile a quella del mobile all’ingresso). Sul lato esterno, la scala è protetta da un parapetto in vetro stratificato trasparente, sagomata in basso sul profilo degli scalini.
Alle spalle della zona conversazione la quinta centrale delimita l’area del living. La semplice struttura è formata da due montanti terra-cielo, fissati cioè a pavimento e a soffitto; sono in metallo verniciato nero come i ripiani, mentre lo schienale in tessuto grigio lascia filtrare la luce e intravedere da una parte all’altra dello spazio
Sopra, la zona notte
Il livello più alto dell’abitazione su due piani è interamente dedicato alla zona notte. All’arrivo della scala, uno spazio di disimpegno distribuisce da una parte le stanze dei ragazzi, dall’altra la matrimoniale composta da due locali comunicanti, camera e guardaroba passante attraverso cui si raggiunge il bagno a uso esclusivo. Nell’ambiente di servizio viene riproposto, sempre con una funzione sia architettonica che estetica, il contrasto tra zone chiare e zone scure: in questo caso tra volume del box doccia walk-in e rientranza con il lavabo. Nell’angolo tra l’ingresso della camera matrimoniale e il passaggio verso la cabina armadio una spalla in cartongesso definisce la profondità della rientranza attrezzata con una postazione studio. Ma è anche e soprattutto il colore a identificare la funzione: un rosso-arancione scelto come tonalità dominante della stanza e ripreso anche da alcuni dettagli.
Le due camere dei ragazzi
Sono state sistemate sul lato del piano superiore opposto rispetto alla camera matrimoniale: sono separate da un ambiente di servizio. Cambia la palette cromatica, virando sull’azzurro e verde acido. Qui gli interni sono arricchiti da spunti pop e realizzazioni customizzate: ne è un esempio il planisfero della cameretta, sagomato su una carta da parati tinta unita.
Ristrutturazione totale
Partendo dalla struttura originale dell’edificio fine anni ’60, l’intervento ha comportato la quasi completa demolizione e ricostruzione del fabbricato nel rispetto della sagoma esistente. In pratica è stato conservato solo lo scheletro con travi e pilastri, tutto il resto è stato rifatto. Per la ristrutturazione era stato possibile usufruire degli incentivi statali previsti dal Sisma Bonus (2016-2017) grazie ai quali erano stati eseguiti gli adeguamenti antisismici per la messa in sicurezza statica; al contempo la palazzina era stata innalzata di un piano (la legge autorizzava infatti in questo caso un aumento di volumetria fino al 20%). Per realizzare l’opera era stata richiesta, invece del permesso di costruire, una Scia Alternativa; dopo averla presentata in Comune occorre attendere 30 giorni prima di iniziare i lavori.
Indirizzi fornitori
• Ariete, http://www.ariete.store, Tel. 800/215834 • Arred Art di Lochi Mario Luigi, Tel. 348/5544009 • Bisazza, http://www.bisazza.com, Tel. 0444/707511 • Bonaldo, http://www.bonaldo.it, Tel. 049/9299011 • Caccaro, http://www.caccaro.com, Tel. 049/9318911 • Effeitalia Arte, http://www.effeitalia.com, Tel. 0341/281990 • Floritelli, http://www.floritelli.it, Tel. 075/8064348 • Galleria Mia, galleriamia.it, Tel. 06/97841892 • Garbellotto, http://www.garbellotto.com, Tel. 0438/366411 • Ikea, http://www.ikea.it, Tel. 199/114646 • Kerakoll, http://www.kerakoll.com, Tel. 0536/816 511 • LINVISIBILE, linvisibile.it, Tel. 0532/800960 • La Fabbrica del Lino, http://www.lafabbricadellino.com, Tel. 059/686818 • Marazzi, http://www.marazzi.it, Tel. 059/384203 • Neff, http://www.neff-home.com, Tel. 800/522822 • Neve Rubinetterie, http://www.neve-rubinetterie.it, Tel. 0322/912385 • Nic Design, http://www.nicdesign.it, Tel. 0761/540686 • Portami, http://www.portami.net, Tel. 0775/1627309 • Vesoi, http://www.vesoi.com/it, Tel. 081/5735613 • Vitra, http://www.vitra.com, distr. da Molteni & C. Tel. 800/387489
Progetto: arch. Alessandro Rufo, A2R2 Studio, Via della Maglianella 82, Roma, Tel. 348/2436921 http://www.a2r2.it, info@a2r2.it
Foto: Studio Wolo
Tratto da Cose di Casa numero di gennaio 2022