Classico più contemporaneo nel living e non solo. Nel soggiorno, reso molto luminoso dall’esposizione multipla, la zona conversazione si snoda intorno alla vetrata affacciata sul terrazzo. Solo lo schienale del divano separa, parzialmente e in modo soft, la zona pranzo. Il gusto classico di mobili e complementi dell’800 domina nell’ambiente con poche studiate eccezioni.
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- Nella zona giorno un unico ambiente integra l’area conversazione e quella conviviale. Lo illuminano grandi vetrate, una delle quali affacciata sul terrazzo. Nell’area pranzo alla parete dietro il tavolo è appoggiata una credenza in versione moderna (Free di Poliform): grazie alla finitura in laccato bianco opaco, quasi mimetizzata con la parete, è una presenza molto discreta nella stanza.
- La zona con i divani risulta ben definita nell’ambiente dalla disposizione ad angolo (Ventura di Moroni Gomma): gli imbottiti sono rivestiti in una tenua tonalità di beige; illumina al centro questo spazio la lampada da terra Arco di Flos. Al tavolo da pranzo tradizionale dell’800 in noce massello sono affiancate sedie contemporanee (Lia di Zanotta), in netto contrasto per stile e materiali; l’ispirazione classica ritorna invece nello scenografico chandelier anni ’30, stile Maria Teresa, che illumina il piano. In tutto il living è stato conservato il preesistente parquet in doussié, restaurato e lamato.
- Il living ha anche una “facciata” contemporanea. Alla composizione modulare, formata da bianchi riquadri, che arreda l’intera parete fanno da contorno complementi colorati in materiali plastici che alleggeriscono l’effetto d’insieme della zona giorno.
Nella zona conversazione la parete attrezzata in laccato bianco (Flat di B&B Italia) integra anche un mobile basso con ante specchiate sul quale è appoggiata la tv. Al centro tra i due divani, i colorati coffee table rotondi sono in policarbonato rosso e nero (Panier di Kartell). A lato, la portafinestra che dà accesso al terrazzo ha la soglia leggermente sopraelevata rispetto alla quota del pavimento.
- Tra il soggiorno e la parte notte della casa, la scelta di una porta filomuro contribuisce a mimetizzare il passaggio, offrendo così una privacy ancora maggiore all’area in cui si trovano le camere, il bagno e lo studio. Il serramento, tinteggiato con la stessa finitura bianco opaco delle pareti, risulta praticamente invisibile, se non per la sporgenza della maniglia.
L’area d’ingresso, definita dalla parete che confina con la cucina, è stata riproporzionata da una controsoffittatura in cartongesso che ribassa di circa 40 cm il plafone. Grazie a questa soluzione l’ingresso resta aperto ma è vissuto come uno spazio a se stante. Interessante il sistema di illuminazione a semincasso: nell’incavo centrale e circolare è stato inserito un corpo illuminante monolitico in gesso verniciato bianco che si integra nell’architettura. La luce si diffonde dall’interno della “campana”, con la possibilità di modularne l’intensità attraverso un dimmer installato nell’interruttore; l’interno dell’incavo è pitturato in foglia oro, per aumentarne la valenza decorativa.
- Accostamenti di materiali in cucina: la composizione della zona operativa, in laccato bianco, ha i piani in Corian dello stesso colore e l’alzata in acciaio inox. Nella zona pranzo il marmo del tavolo si armonizza bene con il legno massello delle sedie rustiche. La cucina comunica con il soggiorno tramite un vano aperto. L’ambiente è arredato da una composizione a elle in laccato bianco, modello Xila di Boffi. Al centro della stanza c’è posto per la zona pranzo arredata con il tavolo di design Dining Table di Knoll (design Eero Saarinen). Illumina il piano il diffusore trasparente sferico della lampada Miconos di Artemide. Il pavimento in gres chiaro è di Apavisa.
- Un nuovo volume permette di dare risalto all’elemento principale della stanza, il letto, anche grazie alla tinteggiatura in una tonalità pastello tra il grigio e il lilla. Sopra la testata sono state ritagliate due nicchie orizzontali retrolluminate. Dietro il letto matrimoniale è stata conservata la testata in ferro battuto a riccioli lavorati che faceva parte in origine di un vecchio cancello: è stata carteggiata e rinnovata con una verniciatura ferro-micacea a effetto anticato. È ora fissata alla controparete in cartongesso di nuova realizzazione, che sporge di circa 25 cm rispetto al muro e permette di nasconderne il sistema di fissaggio. Di fianco al letto, sul comodino bianco è appoggiata la lampada da tavolo in policarbonato Take di Kartell. Il letto matrimoniale è un modello tessile realizzato artigianalmente e dotato di un capiente contenitore sotto la rete.
- Nel bagno il box doccia in muratura, chiuso da un pannello trasparente, è installato in nicchia sul lato corto: il piatto doccia in ceramica è leggermente sopraelevato rispetto a terra (Superplan XXL di Kaldewei). Il mobile lavabo con bacino da appoggio di forma squadrata è il modello Universal di Boffi; linee geometriche anche per la rubinetteria di Gessi. Il pavimento è rivestito con piastrelle rettangolari in gres porcellanato bianco è di Casamood; all’interno del box doccia, mosaico di Ceramica di Treviso.
- Nella fascia alta della parete, sopra la vasca da bagno, è stata realizzata una veletta in cartongesso. Si è così ottenuta una sorta di quinta che nasconde i corpi illuminanti a led: la luce cala dall’alto mettendo in risalto il motivo rigato delle piastrelle.
Nei due bagni della casa sono state scelte per i rivestimenti soluzioni diverse, accomunate però da cromatismi in bianco e nero in cui quest’ultimo risulta dominante. All’interno del box doccia in muratura è stato posato un mosaico nero con fughe stuccate di bianco, in grande evidenza; l’effetto leggermente glitter delle tessere di formato 1×1 cm le rende più riflettenti alla luce, naturale e artificiale, e il box doccia appare più grande. Nell’altro ambiente di servizio, parete e bordo vasca sono invece rivestiti con piastrelle in gres di grandi dimensioni, caratterizzate da un motivo optical rigato che vede alternate bande verticali più larghe e più strette. In questo caso l’effetto è quello di dare slancio alla parete facendola sembrare più alta.

Progetto: arch. Elena Leuenberger, D3 Architetti Associati, Milano http://www.d3architetti.it
Foto: Cristina Galliena