Gli spazi insoliti affascinano per il potenziale che possono esprimere. In questo caso, l’immobile – un laboratorio di 200 metri quadrati un tempo utilizzato da un marmista – si prestava a vivere una seconda vita in virtù delle caratteristiche architettoniche davvero particolari: soffitti altissimi, spazi comunicanti illuminati da grandi vetrate, la tipica aria vissuta degli spazi industriali. È iniziata così l’avventura di André e Sophie, una giovane coppia con la passione per il restauro e alla ricerca di spazi non convenzionali. Stabilita la posizione della camera matrimoniale e del bagno al piano terra, i padroni di casa hanno destinato a usi precisi tutti gli altri ambienti: al livello inferiore l’ampia zona giorno con la cucina collocata in uno spazio defilato del living; su quello superiore, altre due camere da letto, una zona hobby e un secondo locale di servizio. Recupero e riciclo creativo sono state le parole d’ordine che hanno guidato la scelta degli arredi: come divani, la coppia ha sistemato dei vecchi pallet ricoperti da cuscini e materassi; delle vecchie bobine hanno dato lo spunto per costruire i due tavoli del soggiorno mentre un’impalcatura è stata riconvertita a struttura portante del letto. A collegare i due livelli dell’abitazione, la scala originale del laboratorio, ridipinta in tinta con gli infissi.
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- L’attuale soggiorno è un locale ampio e luminoso, caratterizzato da vetrate, soffitti altissimi e un pavimento in resina, elementi che tradiscono l’origine industriale di questi spazi. La vetrata in ferro e vetro, recuperata e restaurata, fa da quinta alla cucina che risulta così divisa ma allo stesso tempo è parte integrante del living.
- Buona parte degli arredi scelti dai padroni di casa sono di recupero: un vecchio bancone degli anni Cinquanta, ridipinto, è stato riconvertito a mobile contenitore e base per la tv. Il tavolino in primo piano, così come il tavolo da pranzo erano in origine bobine per cavi elettrici. La base dotata di rotelle consente di spostare i tavoli facilmente.
- La camera matrimoniale è collocata al piano terra, a fianco del soggiorno. Il letto è un altro esempio di riciclo creativo: la testata è realizzata con vecchie assi di legno mentre il giroletto è realizzato assemblando una vecchia impalcatura. La disposizione degli arredi è inusuale: il letto è posto al centro della stanza, con l’armadio alle spalle.
- La scala che conduce al soppalco è quella originale del vecchio laboratorio, è bastato riverniciarla. La struttura in ferro è stata prima sabbiata e poi dipinta con uno smalto dello stesso colore degli infissi interni. Il disimpegno consente l’accesso al bagno e alle due camere da letto.
- La zona relax, allestita in un angolo del soppalco, è risolta con sedute fai da te disposte ad angolo: divano e poltrona poggiano su pallets dotati di rotelle, attrezzati con cuscini e materassi per rendere più confortevoli le sedute.
- Il bagno gioca sui contrasti tra materiali diversi. La “cassettiera” a lato del lavabo era in origine una vecchia scala in legno che è stata tagliata su misura e accessoriata con cassetti, anch’essi di recupero. Il piano d’appoggio del lavabo è stato ricavato da un vecchio tavolo di cucina, piastrellato. • Lavandino: Leroy Merlin. • Piastrelle: Docks di Abk
- La casa è dotata di una piccola area esterna con giardino che nella bella stagione consente di pranzare fuori e godere di un ulteriore spazio aperto. Un plus che ha fortemente motivato i proprietari a dare nuova vita alla vecchia officina, trasformandola in un’originale abitazione. I serramenti del vecchio laboratorio sono stati sostituiti con modelli più performanti e le pareti esterne sono state anch’esse ridipinte.
Pianta del piano terra
Legenda: 1 Cucina – 2 Zona pranzo – 3 Soggiorno – 4 Camera matrimoniale – 5 Bagno/Lavanderia – 6 Disimpegno
Pianta del piano primo
Legenda: 7 Zona relax – 8 Camera da letto – 9 Bagno con antibagno – 10 Camera da letto
Progetto: André Massin e geometra Gabriel Boz
Arredamento e decorazione: Trevisanato Sophie
Stickers e decorazioni: Leroy Merlin