Una casa moderna su livelli sfalsati

Cambi di quota a pavimento e a soffitto e una distribuzione più fluida hanno completamente trasformato gli interni anni ’60, valorizzati anche dalle nuove finiture in chiaroscuro.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 14/10/2013Aggiornato il 29/04/2014
Una casa moderna su livelli sfalsati
Un’abitazione di taglio tradizionale è stata rinnovata con soluzioni architettoniche che migliorano le comunicazioni e la fruibilità delle diverse aree funzionali pur conservando suddivisioni interne nette.

● Nella zona giorno il living è un ambiente aperto, ma sono stati mantenuti cucina e studio indipendenti; più articolata invece la zona notte. Nel risultato finale giocano un ruolo determinante anche le finiture, che puntano sui contrasti cromatici, e le scelte d’arredo dove predomina l’ispirazione contemporanea, giocata su linee essenziali con grande attenzione però anche ai dettagli.
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Controsoffitto luminoso

La zona dove si trova il divano è individuata rispetto al resto dell’ambiente da un ribassamento di forma irregolare del soffitto. La struttura, con spessore di circa 25 cm, è dotata di doppio sistema di illuminazione: faretti dicroici a incasso installati sul lato esterno; e un tubo fluorescente al neon inserito in un “taglio” lungo il perimetro interno.FOTO-pecchio-soggiorno

  • La zona conversazione è arredata con elementi contemporanei: rivestiti in tessuto bianco, gli imbottiti sono disposti intorno alla parete attrezzata che integra la tv. A una quota rialzata, vicino alla finestra, è invece installato il camino con cappa coperta da un rivestimento effetto pietra. • Divani e pouf: Moore di Minotti • Mobile bianco: Tao Day di MisuraEmme • Caminetto: PI 570 Compact di Ruegg

Nel living, dove non sono state previste divisioni murarie, è la posizione dei mobili a individuare le varie zone. Nell’angolo più luminoso, vicino all’ingresso della cucina e alle spalle della zona conversazione, è stato sistemato il tavolo da pranzo: la sua disposizione obliqua ottimizza la fruizione degli spazi intorno. Il soggiorno comunica con la cucina tramite una porta scorrevole interno muro: l’anta in cristallo satinato lascia filtrare la luce pur consentendo una separazione anche visiva tra i due ambienti.

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  • La zona giorno è uniformata dal rivestimento a terra in essenza wengé; nella stessa finitura è il tavolo quadrato che può ospitare fino a otto persone, due su ciascun lato; al piano sono accostate sedie coordinate rivestite in cuoio. • Tavolo: Tao 4 di Cargo • Porta scorrevole: Spark di Longhi

 

Il decoratore

Pareti in pietra costruita

Motivo decorativo ricorrente nell’abitazione sono gli inserti di rivestimento che, sul camino e su alcune porzioni di pareti, imitano l’aspetto della pietra naturale. Questa soluzione, che personalizza gli ambienti con un forte impatto estetico, ha anche il vantaggio della facilità e della rapidità della posa. Con spessori minimi La pietra ricostruita può riprodurre fedelmente le caratteristiche di muri antichi, per esempio in pietra, marmo o mattoni. I pannelli hanno uno spessore ridotto, in genere inferiore ai 2 cm, e possono essere utilizzati sia all’interno sia all’esterno, applicandoli a diversi tipi di supporti. Questi materiali sono prodotti a base cementizia costituiti da un impasto di polveri di pietra tenuti insieme da un legante; vengono colati in appositi in stampi che permettono di ottenere le diverse forme. Se la superficie da coprire è ampia, vengono utilizzati pannelli di grandi dimensioni che si applicano con collanti simili a quelli impiegati per la posa delle piastrelle ceramiche. Nel caso il rivestimento venga posato all’esterno è consigliabile un trattamento superficiale protettivo idrorepellente.

 

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  •  Le dimensioni del locale, a pianta rettangolare, consentono di aggiungere alla composizione a U che arreda la zona operativa un ampio spazio conviviale. Le finiture lucide, alternandosi ai piani di lavoro e alle alzate in acciaio inox spazzolato, danno all’ambiente un’impronta hi-tech. La composizione cucina si articola su due lati, più una penisola attrezzata come piano snack. La zona operativa alterna basi e pensili a moduli a colonna dove sono incassati il frigo e due forni disposti uno sotto l’altro. • Programma cucina: Ambra di Scavolini • Elettrodomestici: Whirlpool
 
Luce soffusa

In cucina la finestra è dotata di sistema oscurante con tende veneziane. Si può scegliere l’installazione all’interno,
all’esterno o tra due vetri.

FOCUS ON…
Tende veneziane

Sono formate da sottili lamelle orientabili – in pvc, legno o alluminio – collegate da un nastro in tessuto: consentono di modulare con facilità l’intensità e la quantità di luce nel locale.
● Se vengono installate all’interno della stanza possono essere fissate a parete sopra il serramento oppure direttamente a vetro. Se montate esternamente, possono rimanere abbassate anche quando l’anta dell’infisso è aperta.
● Un’alternativa è che la veneziana si trovi all’interno della finestra stessa, nell’intercapedine tra i due vetri sove vengono inserite le lamelle. In questo caso il sistema è motorizzato per cambiare l’inclinazione a seconda della presenza o meno del sole.

 

  • castelli-pecchio-passaggioNel disimpegno che introduce la zona notte il ribassamento centrale in cartongesso, di forma rettangolare, diventa un’insolita fonte luminosa. La luce, prodotta da lampade installate a soffitto, viene diffusa tramite fori sparsi praticati nella struttura.
La zona notte

Nella camera matrimoniale il cambio di quota consente di individuare una zona sopraelevata per il guardaroba. La quinta dietro il letto accentua questo stacco e, grazie al rivestimento effetto pietra, diventa anche un elemento decorativo.
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  • Un grande armadio con ante scorrevoli in vetro opalino occupa quasi interamente la parete di fondo della camera matrimoniale; davanti il corridoio di passaggio largo circa 60 cm resta in parte schermato dalla quinta in muratura. Il letto privo di testiera e i due comodini sono in finitura wengé. Da un lato, l’illuminazione della zona lettura è ottenuta con una sospensione formata da elementi che scendono quasi all’altezza del comodino. • Armadio e letto matrimoniale: programma Square 3 di Jesse
Una pedana che rialza

Per separare e dare maggiore risalto alla zona dell’ambiente in cui si trova l’armadio, in questa parte della stanza la quota del pavimento è stata rialzata di circa 35 cm ed è accessibile salendo due gradini. Esistono diversi sistemi per realizzare una soluzione di questo tipo: a seconda della funzione e della portata che deve avere, il sopralzo può essere fatto con una pedana in legno oppure costruito in muratura.
● Nel primo caso viene fabbricata una struttura di sostegno costituita da setti verticali in legno ancorati al pavimento esistente: su questa base vengono posate poi le assi della copertura, sempre in legno, e il rivestimento.
● In questa camera da letto il rialzo si è invece ottenuto realizzando un doppio solaio: una gettata in calcestruzzo “alleggerito” ha permesso di avere una struttura piena che può reggere tutto il peso dell’armadiatura.

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  • Nella camera matrimoniale dominano le finiture wengé intervallate però da alcuni motivi a colori nei rivestimenti tessili. La stanza è collegata con il bagno a uso esclusivo tramite una porta scorrevole a scomparsa interno muro, con profili in alluminio anodizzato. Il quadro a parete è opera di Christian Castelli. Porta: Spark di Longhi
La vasca incassata

Finiture in contrasto, materiali di pregio e dettagli decorativi trasformano i due bagni in spazi benessere, accoglienti e dotati di ogni comfort. I diversi elementi del bagno sono installati su livelli sfalsati, con una finalità sia estetica sia tecnica. I sanitari sono rialzati da un gradino, mentre alla vasca, inserita in una pedana in muratura, si accede salendo ancora.castelli-pecchio-bagno-vasca

  • Nel bagno a uso esclusivo della camera la pedana con la vasca idromassaggio sfrutta l’altezza del sottofinestra; di lato, sulla parete, è fissato uno specchio sagomato privo di cornice. Il sopralzo sul quale sono installati i sanitari consente di ottenere la pendenza necessaria per gli scarichi. • Vasca idromassaggio: Opalia di Jacuzzi • Sanitari: Ceramica Flaminia • Lampada a sospensione: Star SP20 di Ideal Lux

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  • Grigio e rosso lucido sono le due finiture dell’ambiente di servizio che si apre sul disimpegno. Le pareti sono rivestite con lastre di gres porcellanato di grandi dimensioni, mentre il pavimento è in parquet come nel resto della casa. • Mobile lavabo: Charme di Mobilcrab • Rubinetti: Cristina Rubinetterie
Il progetto

Al primo piano di una casa unifamiliare degli anni ’60, l’appartamento di 148 mq – precedentemente collegato con quello al piano terra – è stato reso indipendente e dotato di un ingresso separato. In fase di ristrutturazione il corridoio centrale subisce un ridimensionamento e ora fa praticamente tutt’uno con l’ingresso. La cucina abitabile, indipendente, si apre sul soggiorno open space; fa parte della zona giorno anche una stanza studio separata. Nell’area notte ci sono due camere, una singola e una matrimoniale, distribuite da un disimpegno. La stanza matrimoniale è collegata con un bagno a uso esclusivo completo di vasca ed è dotata di balcone; un altro ambiente di servizio è accessibile dal disimpegno.pianta_castelli_demo
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1 Scala
2 Ingresso
3 Cucina
4 Soggiorno
5 Zona pranzo
6 Studio
7 Disimpegno
8 Bagno
9 Camera
10 Camera matrimoniale
11 Balcone

 
 
Cartongesso: un materiale pratico e sicuro

In soggiorno il ribassamento sopra la zona conversazione è in cartongesso. Questo materiale, molto utilizzato per controsoffitti e altri tipi di strutture, è leggero, resistente e versatile; importanti sono anche le caratteristiche di reazione al fuoco.
● Da questo punto di vista – come per gli altri prodotti da costruzione – il punto di riferimento normativo è il DM 16/02/2007, in linea le nuove regole in materia previste dall’Unione Europea per pareti, contropareti e controsoffitti.
● La classificazione fa riferimento a più criteri stabiliti sulla base di prove di laboratorio, che nell’insieme definiscono le qualità del materiale in caso di incendio. Per quanto riguarda il cartongesso le lastre devono appartenere alle due classi più elevate, cioè A1 e A2-s1, d0 (che hanno sostituito le preesistenti classi 0 e 1). La classe A1 indica la capacità di non contribuire minimamente all’innesco e propagazione della fiamma; la classe A2-s1, d0, evidenzia l’elevata attitudine a non propagare l’innesco della fiamma. Sulle lastre in cartongesso è inoltre obbligatoria la marcatura CE.

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Progetto: architetto Paolo Bertolotti, Tel. 0331/636689 – Foto: Adriano Pecchio

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