In un edificio stile razionalista la casa è stata sottoposta a un radicale intervento di ristrutturazione. Si tratta di due livelli, in precedenza destinati a uffici, che sono diventati un unico appartamento.
Grande attenzione è stata posta al contenimento energetico dell’involucro edilizio con la scelta di materiali di pregio. Ad esempio per il parquet, una scelta che coniuga prestazioni tecniche ed estetica: il legno è un ottimo coibente e, associato ad altri accorgimenti tecnico-strutturali, aumenta il comfort e limita le dispersioni termiche. In questo caso è stato utilizzato acero europeo naturale, trattato con vernice ecologica opaca a effetto cera.
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- Il living è un ampio open space con finestre in serie, ingentilite da tendaggi in lino e acciaio di Arte dei Tessuti. Al centro, il salotto ha le sedute orientate verso la parete utilizzata per l’impianto video. E per l’illuminazione dedicata, la piantana è il modello Costanza di Luceplan. Un divisorio in mosaico di vetro, By-side di Patricia Urquiola prodotto da Bisazza, scherma la zona pranzo.
Pur mantenendo gli accessi esistenti su entrambi i piani, l’ingresso principale è al piano inferiore, dedicato in gran parte alla zona giorno. Nell’ampio living, con area pranzo annessa e cucina collegata tramite un breve corridoio, un volume aggettante rende articolato lo spazio e assolve a più funzioni; contiene le componenti dell’impianto di climatizzazione, del sistema di proiezione video e diffusione audio e permette l’inserimento di luci incassate.
L’ambiente, nel suo complesso, mette in risalto la luminosità naturale con pareti rasate a gesso e tinte di bianco e finiture e mobili accordati in nuances; l’illuminazione artificiale è affidata a lampade differenziate secondo l’uso.
- La zona pranzo, schermata dal divisorio con elementi a specchio, si trova all’interno dell’ampio soggiorno. Per l’illuminazione del tavolo in soggiorno, il lampadario è il modello Light Shade Shade d95 di Moooi.
- Nell’angolo conversazione gli imbottiti gemelli in tessuto di B&B sono abbinati a divano e pouf in pelle, con lavorazione capitonné, della serie Smala di Ligne Roset. Nell’angolo, la lampada da terra con stelo orientabile è il modello Tolomeo di Artemide. A parete, una struttura modulare in laccato avorio, realizzata su disegno, sfrutta l’altezza del soffitto.
- In cucina la composizione ad angolo utilizza anche lo spazio sotto le finestre. È il modello Tempera 2 di Dada; la sospensione sul tavolo è Titania di Luceplan. Nell’ambiente, mobili e finiture puntano sul binomio bianco/nero e si fondono grazie a un’insolita soluzione: l’utilizzo dello stesso materiale per pavimento, piano di lavoro e rivestimento. Si tratta di granito, una pietra estremamente dura e resistente, caratterizzata da una compattezza che la rende impermeabile. Per questo è adatta in interni e all’estern; esteticamente, presenta striature e puntinature in tonalità che variano dal nero al rosa, al rosso.
Camere da letto, matrimoniale e singole, e bagni sono sistemati al livello superiore così da essere completamente separati dagli ambienti destinati alla convivialità. Le prime si succedono lungo la parete finestrata, mentre per i locali di servizio, a eccezione di uno, si è fatto ricorso a sistemi di aerazione meccanica e di illuminazione artificiale. Perché nelle stanze fosse garantito il necessario benessere termico sono stati installati serramenti di tipo bassoemissivo e le pareti sono state opportunamente coibentate, nello specifico con fogli di sughero naturale.
- Nella zona notte sono riproposte le soluzioni architettoniche, come i serramenti vetrati in serie, e di finitura adottate per il living. Come nelle altre stanze i tendaggi sono a pacchetto, così da variare a piacere la luce diffusa. Le lampade per la lettura sono la versione a parete del modello Tolomeo di Artemide.
- Le camere singole sono personalizzate con colorazioni decise alle pareti. Nicchie salvaspazio, presenti già in origine, occupano i vani sotto le finestre che sono stati riadattati, riequilibrandone le dimensioni anche per ottenere un piano d’appoggio. Una contiene il radiatore, l’altra è attrezzata con ripiani in cristallo per sistemare libri e oggetti.
Tutti i bagni della casa sono interamente rivestiti in marmo. Questo termine generico indica una serie di rocce metamorfiche, caratterizzate da venature, di varie colorazioni dal bianco al nero. Il loro utilizzo deve sempre essere appropriato, valutando i requisiti in base all’applicazione, caso per caso. E le caratteristiche delle pietre dipendono anche dal singolo giacimento da cui sono estratte; quando questo ha una dimensione vasta, le caratteristiche vanno riferite al punto di estrazione. In questo caso sono stati scelti il marmo Azul Macaubas e quello bianco Calacatta Carrara, differenziando i bagni in base al colore del rivestimento. Sono state utilizzate lastre di 80 x 270 cm e spessore di 2 cm, con taglio a vena aperta. Si tratta di una tecnica di lavorazione in cava che prevede l’esecuzione del taglio finalizzato a ottenere continuità delle venature lungo le lastre accostate, in modo simmetrico. Queste vengono portate in opera già a misura e pronte per la posa a giunto chiuso, con collante tradizionale per pietra.
- Il bagno della camera doppia è organizzato per due, con lavabi accostati, ciascuno con specchio/contenitore dedicato, e con vasca e cabina doccia. Questa è una soluzione Vismaravetro con porte scorrevoli per piatti curvilinei, che sfrutta lo spazio d’angolo altrimenti perso.
- In bagno il mobile lavabo è una base in laccato lucido che si intona alle venature del marmo Azul Macaubas, che è stato posato a terra e a parete, dove il taglio obliquo forma un motivo decorativo; una scelta adottata anche per rifinire gli altri bagni. In questo locale, il miscelatore monoforo applicato sul catino a incasso soprapiano è della serie Eurodisc di Grohe. La soluzione per la cabina doccia è di Vismaravetro: con ante scorrevoli, dal design leggero ed economicamente accattivante.
La radicale trasformazione degli ambienti – necessaria per il cambio di destinazione d’uso – ha permesso di personalizzare il lay-out, adattando lo spazio di circa 300 mq alle esigenze della committenza. Nella nuova definizione degli interni, è stato privilegiato l’aspetto funzionale, con percorsi distributivi molto curati su entrambi i livelli, che rendono l’abitazione davvero confortevole.
In fase di progettazione è stata posta grande attenzione all’ubicazione delle stanze, per sfruttare la luminosità, e soprattutto dei locali di servizio. In quest’ultimo caso per una questione di praticità e perché ci fosse corrispondenza tra i piani, così da semplificare l’intervento dal punto di vista tecnico-impiantistico.
Il primo livello che ospita la zona giorno è idealmente strutturato in tre parti: un volume centrale per i servizi – che ruota intorno a un cavedio – e due porzioni laterali. Una di queste è per il soggiorno; nell’altra, ripartita in stanze, ci sono la cucina con annessa dispensa e gli ambienti dedicati all’attività professionale. Una nuova scala collega questo piano a quello superiore.
La zona notte è al secondo livello, interamente riservato alle camere da letto, tre di cui due singole molto simili anche nell’arredamento. Quella doppia ha invece il bagno a uso esclusivo con accesso diretto e organizzato per due, mentre gli altri locali di servizio si trovano in corrispondenza di quelli del piano inferiore.
Progetto: architetti Tiziana Re e Franco Balestri, Studio Saffi, info@studiosaffi.com
Progetto strutturale: ing. Fakhri Alame
Foto di Cristina Fiorentini