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Un progetto di fusione portato a termine con successo ha dato origine a un appartamento arioso, ricco di soluzioni mirate alla funzionalità e al contenimento dei costi.
A San Giuliano Milanese, in un grande complesso residenziale con parco dei primi anni Duemila, due unità immobiliari indipendenti sono state collegate e ristrutturate, puntando su un layout aperto che conservasse però una netta divisione tra zone giorno e notte.
Per la nuova distribuzione, realizzata su una metratura complessiva di poco superiore a 100 mq, si è ripartiti da zero. Quasi tutti i tramezzi sono stati demoliti e sostituiti, per quanto possibile, da sistemi di armadi su misura: al posto delle pareti, svolgono le doppia funzione di dividere e contenere senza sprecare neanche un centimetro.
Con il medesimo obiettivo, sfruttando il perimetro degli ambienti e mimetizzando la presenza di vani e arredi di servizio, tra l’ingresso e la cucina è stata ideata una struttura multifunzione con profondità variabili, che integra anche la lavanderia.
I frontali in rovere naturale formano una sorta di boiserie continua. Nel resto della casa prevale nelle finiture la luminosa neutralità del laccato bianco. Un fondale perfetto per dare risalto agli eleganti pezzi di design contemporaneo.
Foto casa 100 mq
Il progetto
Non è rimasto quasi nulla delle partizioni originarie all’interno dello spazio di 101 mq che è stato completamente svuotato e ripensato, con rifacimento totale di pavimenti, impianti e controsoffitti, nonché sostituzione dei serramenti. Tenendo come punti fermi soltanto i pilastri portanti, il nuovo schema distributivo che ridefinisce i diversi ambienti è stato ottenuto utilizzando sistemi contenitori su misura al posto delle pareti in muratura o in cartongesso. Dei tre bagni esistenti, troppi per le esigenze dei nuovi proprietari (una coppia), quello della zona giorno è stato eliminato per fare posto a un volume multifunzione che – lungo la parete in corrispondenza della cucina – integra anche la lavanderia; i due ambienti di servizio della zona notte sono stati invece conservati e modificati per renderli più funzionali.
- L’ingresso si apre direttamente sull’open space del living. Due portefinestre, affacciate sul terrazzino a loggia, illuminano l’ambiente. Sono presenti altre finestre sul lato della cucina, con tutti i vantaggi della doppia esposizione nelle diverse ore della giornata.
- L’area living è ampliata da un ambiente semi indipendente, delimitato da armadiature su due lati e aperto verso l’ingresso. Questa stanza ospita anche la postazione studio, illuminata dalla portafinestra affacciata su un balconcino.
- La cucina a vista occupa nell’open space l’angolo all’estremità della pianta. Zona cottura, lavello, lavastoviglie e bancone snack si concentrano nel volume dell’isola, mentre la profondità della parete attrezzata con taglio diagonale nasconde scomparti contenitori con diverse funzioni.
- I due bagni, uno cieco e uno finestrato, sono entrambi distribuiti dal disimpegno della zona notte, adiacenti la camera matrimoniale ma non a uso esclusivo. Erano già presenti prima della ristrutturazione.
Unire due appartamenti: cosa c’è da sapere
L’abitazione è stata ricavata accorpando due unità in origine distinte. Per effettuare questo passaggio occorre che il proprietario sia unico. I due appartamenti devono essere contigui sullo stesso piano o sovrapposti e si deve dimostrare che sono utilizzati come una sola abitazione. Le pratiche edilizie si concretizzano nella presentazione al Comune di competenza di una CILA, Comunicazione di Inizio Lavori, nel caso in cui le opere non richiedano interventi sulle parti strutturali; o di una SCIA, (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) nel caso siano necessari tali lavori. Ultimato l’intervento si dovrà comunicare la variazione catastale che ha per oggetto la fusione; consisterà nella soppressione dei cosiddetti “subalterni” identificativi delle unità immobiliari preesistenti e l’individuazione di un nuovo subalterno. Se si procede alla sola fusione ai fini fiscali si dovranno presentare due distinte variazioni catastali, una per ogni appartamento. Per quanto riguarda le opere murarie, in questo caso è stata demolita la parete che divideva le due abitazioni primarie. L’unione dei due terrazzi contigui non ha richiesto autorizzazione condominiale in quanto l’aspetto esteriore dei prospetti non è stato modificato. Oltre alla diversa destinazione d’uso dei locali, a livello impiantistico sono stati eliminati uno dei due contatori elettrici e uno dei due contatori gas, lasciandone in uso solo uno per tipologia con riferimento all’intero appartamento. Per quanto riguarda invece l’impianto di riscaldamento e produzione di acqua calda si è scelto di mantenere distinte le due singole linee, modificandone la distribuzione in modo da permettere una gestione individuale tra la zona giorno e la zona notte, con due distinti termostati per la regolazione della temperatura.
Soggiorno open space con luce uniforme e diffusa, sempre
Nell’open space il soffitto è stato ribassato di alcuni centimetri fino all’altezza dello stipite superiore dei serramenti. Per ottenere una luminosità d’ambiente uniforme e diffusa, alle sospensioni si sono preferiti faretti installati nel controsoffitto. Altre fonti, in prevalenza lampade da terra, illuminano le singole zone funzionali.
Ingresso sfruttato con piani d’appoggio, sedute e zona studio a scomparsa
Dall’ingresso, lungo la parete perimetrale, è stata realizzata su misura una struttura sospesa in laccato bianco che, dietro l’angolo, si sviluppa come postazione studio. Sulla parete di fronte, l’armadio con nicchia centrale rivestita in rovere comprende anche il guardaroba per i cappotti.
Struttura in legno attrezzata al posto dei muri
È concepita come una struttura unica – identificata dalla finitura in rovere naturale dei frontali – la parete attrezzata che dall’ingresso si prolunga alla zona conversazione e gira verso la cucina. L’effetto è quello di una boiserie a tutt’altezza che integra e nasconde vani contenitori di diverse profondità e con diverse funzioni, sempre conl’obiettivo di tenere tutto in ordine.
Vani di servizio nascosti dall’anta
Nell’angolo cucina, il sistema attrezzato che si prolunga dalla zona conversazione sull’altro lato ha profondità via via crescente, evidenziata dall’andamento obliquo del frontale rivestito in rovere naturale. Sono stati realizzati quattro vani, profondi da 70 cm a 140 cm e chiusi da ante a battente. Il più grande a sinistra, verso la finestra, è adibito a ripostiglio con zona lavanderia in nicchia; i due successivi sono scomparti dispensa con cassettoni, portabottiglie, mensole, ante attrezzate con balconcini. All’esterno, la fascia superiore listellata, sempre in rovere naturale, nasconde gli split dell’impianto di climatizzazione.
Cucina indipendente ma open, con isola centrale
La struttura al centro della cucina è formata da due blocchi che, accostati nel senso della lunghezza, si distinguono per materiale e per altezza: più basso, il piano snack a elle in rovere (circa 72 cm) e più alto il bancone (90 cm) dove è incassata la piastra con 5 fuochi a gas. Il supporto in compensato è rivestito con lastre tutta massa in Corian® bianco spesse 1 cm. Si tratta di un materiale composito, con caratteristiche tecniche avanzate. Non poroso, omogeneo in tutto lo spessore, il solid surface Corian (prodotto da Dupont) è composto da circa 1/3 di resina acrilica e da 2/3 di sostanze minerali naturali, la cui principale è il triidrato di alluminio (ATH). Particolarmente adatto per l’impiego in bagni e cucine, si caratterizza per l’assenza di giunture; le lastre sono disponibili in diversi spessori standard e in un’ampia gamma di colori. Le superfici sono igieniche, idonee al contatto con gli alimenti, impermeabili e resistenti a muffe e batteri. Si puliscono facilmente con normali detergenti e sono “rinnovabili”: in caso di piccoli danni si possono riparare sul posto e ripristinare senza sostituzione di pezzi.
Soluzioni salvaspazio per la cucina
Oltre l’isola centrale, l’attrezzatura della zona operativa continua nella rientranza di fianco alla portafinestra del terrazzo, sul lato di fronte a quello della parete attrezzata in rovere. Nell’office su misura, in laccato bianco, trovano posto la colonna con i forni e uno scomparto dalle ante retrattili, dietro cui si celano mensole e un piano di lavoro supplementare. Tre lati del perimetro della cucina sono sfruttati con moduli su misura che occupano ogni porzione di parete libera. Non si interrompono neppure in corrispondenza della finestra, ma le girano intorno, occupando – con una soluzione d’arredo ad hoc – anche la fascia inferiore, davanti al radiatore che viene così parzialmente schermato. I mobili su disegno sono la soluzione chiave del progetto. Sistemi di armadiature, concepiti come vere e proprie contropareti a tutt’altezza, ridisegnano il perimetro, con capienti moduli contenitori nascosti, maniglie a scomparsa e nicchie integrate. Il ruolo da protagonisti di arredi su misura è però molto più ampio, dal momento che questi sono interpretati in molti casi come vere e proprie pareti attrezzate che separano e contengono, consentendo di disporre di capienti volumi completamente nascosti.
Zona notte doppia
Nella zona notte, dove un disimpegno distribuisce la camera matrimoniale, la singola e i due ambienti di servizio, le porte interne, su misura e a tutt’altezza, svolgono un ruolo chiave nell’equilibrio compositivo del progetto. In laccato bianco opaco, lineari e rasomuro, con maniglie a scomparsa, segnano una continuità con le pareti e i sistemi d’arredo su disegno che avvolgono gli interni, creando l’effetto di una boiserie senza interruzioni. Se nella zona giorno il soffitto è stato ribassato soltanto di 6-7 cm per consentire il passaggio dei cavi dell’impianto elettrico, una controsoffittatura di altezza più considerevole – a circa 240 cm da terra – è stata realizzata nella zona notte. Questa soluzione ha permesso di fare arrivare le porte interne rasomuro, tutte su disegno esattamente a filo del ribassamento in cartongesso, con un effetto di continuità equilibrato e armonico.
Nella camera matrimoniale il letto è il modello Marettimo di Flu con copriletto trapuntato Chromo e set lenzuola Di più percalle, tutto di Gabel. Il plaid grigio in cashmere è il modello Anteprima di Somma. La parete è rivestita con tavole di rovere, le stesse del pavimento. Il coniglio bianco fermaporta è Rabbit XS di Queebo. Il mini televisore di design è un classico anni ’60 di Brionvega.
Soluzione elegante e perfetta da copiare per nascondere gli split
Bagni: uno con finestra, uno cieco
Nel nuovo layout sono stati mantenuti i due preesistenti bagni della zona notte, con alcune modifiche nella disposizione, ma minime per quanto riguarda la parte impiantistica. Le scelte décor per entrambi gli ambienti sono simili, giocate sul contrasto tra i rivestimenti in parquet, che dal pavimento salgono a parete, e il total white degli elementi d’arredo e dei lavabi monoblocco in solid surface
Parquet in bagno a terra e legno a parete
Solid surface per i mobili del bagno
In entrambi i bagni i mobili e i lavabi sono realizzati in un materiale composito made in Italy di ultima generazione denominato White Stonage®, molto simile al Corian® nella composizione. La formula prevede infatti una miscela di minerali di alluminio e il 45% di una resina acrilica di altissima qualità – il PMMA – pura al 100%. Facile da lavorare, ad alte prestazioni meccaniche, è resistente e duttile, con il colore inalterabile nel tempo e con l’esposizione alla luce. Viene lavorato con stampaggio a iniezione per ottenere lastre da 1-2 cm di spessore oppure di forme particolari, anche curve senza giunzioni, come ad esempio per le vasche di lavabi e lavelli. Si caratterizza per la tonalità neutra, bianco opaco.
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Progetto: arch. Daniela Daniele, D/D Studio di Architettura e Design, Milano, Tel. 02/98244157 – arch.danieladaniele@libero.it
Foto: Cristina Galliena Bohman
Styling: Laura Mauceri
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