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Siamo a Milano, in un quartiere semiperiferico un tempo a vocazione industriale, oggi punteggiato da ex fabbriche trasformate in loft, atelier, gallerie d’arte, locali trendy. Un punto nevralgico della città, dove una giovane manager, con la passione per i viaggi e la moda, ha scelto come abitazione questo trilocale, restituito a nuova vita da un progetto di ristrutturazione e d’interior che ha reso protagonista la zona giorno. Nella pianta originaria, risultava sacrificata rispetto al bagno e alla cucina, e collocata nella zona meno illuminata della casa. L’idea che ha guidato il nuovo layout è stata quella di rinunciare al bagno finestrato e cedere un’apertura verso l’esterno al living che, concepito come openspace all’ingresso dell’abitazione, ha guadagnato luminosità e ampiezza.
La nuova pianta assegna ai locali di servizio la parte centrale della casa, la più buia, che fa da cuscinetto fra le zone giorno e notte. Comprende il bagno, un guardaroba in nicchia e un vano ripostiglio-lavanderia, tutti affacciati su un disimpegno che dà accesso anche alle due camere da letto: in quella matrimoniale oltre la porta si incontra il nuovo volume della cabina armadio, l’altra è pensata come studio-camera degli ospiti.
Il progetto che ridisegna la pianta con grande razionalità si rispecchia anche in un’attenta progettazione degli arredi, alcuni su misura, come la libreria fra salotto e cucina, e in uno studiato mix di finiture décor impiegate anche come elementi di definizione degli spazi.
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Il progetto
L’intervento di ristrutturazione dell’appartamento ha interessato tutti gli ambiti: dalla demolizione e costruzione di nuovi tavolati, al rifacimento degli impianti per adattarli alla nuova configurazione della pianta, alla sostituzione di infissi e serramenti. Tutti nuovi anche i rivestimenti, il parquet in rovere prefinito che riveste l’intera superficie della casa, compreso il bagno, le piastrelle e la carta da parati. A dare completezza al progetto, che sfrutta ogni spazio al centimetro senza trascurare l’aspetto stilistico e ornamentale, sono interventi puntuali, come la formazione dei controsoffitti rifiniti e le velette decorative che accolgono piacevoli ed efficaci luci d’atmosfera.
- L’ingresso all’abitazione è direttamente nel living, con affaccio sulla zona pranzo. L’area antistante la porta ha un ribassamento che si allinea alla parete del soggiorno.
- Nel living con cucina a vista (che gode di un affaccio esterno su un balcone), il salotto, la zona pranzo e quella cottura appartengono ad ambiti ben definiti, che si interfacciano attraverso la condivisione di colori e finiture.
- Ai guardaroba nelle camera da letto se ne aggiunge un altro nel corridoio della zona notte. Anch’esso ricavato dalla chiusura di un vano in nicchia.
- Entrando nel disimpegno dalla zona giorno, sulla destra una porta chiude un locale ripostiglio lavanderia.
- Nella stanza degli ospiti una nicchia di risulta derivata dalla ridefinzione del bagno è stata adibita ad armadio.
- La camera matrimoniale con la nuova cabina armadio ha una superficie di circa 15,5 mq. È arredata solo con il letto e un comodino, e attrezzata con una scarpiera a tutta altezza. Spoglia di mobili, è connotata però da una delicata carta da parati che riveste per intero il volume della cabina.
1. Mobile tv scherma in parte la cucina
Nel living, la ricerca di uniformità stilistica si fa notare nella scelta delle finiture della libreria, coordinate a quelle della composizione della cucina: laccato grigio, bianco e legno di rovere. Un altro elemento che concorre all’armonia d’insieme e accomuna le due strutture è il motivo cannettato declinato su legno e vetro, interpreti di due diverse funzioni.
Filtro visivo tra soggiorno e cucina con effetto vedo-non vedo
Una delle esigenze della proprietaria era quella di far convivere cucina e salotto nell’openspace, ma allo stesso tempo cercare un filtro visivo fra i due, sfruttando al meglio lo spazio. È nato così il progetto di una parete-libreria, realizzata su disegno, che si frappone fra il divano e la zona operativa della cucina. Alta fino al soffitto, si appoggia a una base contenitore e porta-tv formata da tre moduli: due cestoni estraibili sul lato cucina e uno chiuso da un’anta a battente verso il salotto. La parte superiore è scandita da ripiani in legno che definiscono vani di più misure. Come schienale, guardando dal soggiorno, un pannello in vetro cannettato che riproduce il motivo della boiserie alle sue spalle: con un effetto vedo-non vedo, scherma lasciando filtrare la luce.
L’angolo conversazione è uno spazio raccolto, incorniciato nella parte superiore da una veletta di nuova realizzazione e lateralmente da un pilastro esistente che segna il confine con la zona d’ingresso. Nascosto alla vista di chi entra, è arredato con un imbottito posto di fronte alla libreria e un ampio pouf che fa anche da piano d’appoggio.
2. La luce nascosta
In soggiorno, quella che sembra una trave è in realtà una veletta in cartongesso che si raccorda a un abbassamento del soffitto realizzato per disegnare la zona d’ingresso. Lungo l’intera struttura, una gola nel bordo inferiore accoglie una fascia a led che illumina la zona sottostante.
3. Nicchia da maxi a mini
Una nicchia esistente a tutta altezza è stata ridimensionata e trasformata in piccolo spazio espositivo per consentire l’appoggio del divano sulla parete. Profonda circa 15 cm, è impreziosita da un ripiano in legno di rovere che si intona al parquet e ai ripiani della libreria.
4. Tappeto e pouf effetto harlequin
Il progetto di interior, con diverse sfaccettature, ricerca armonia stilistica e cromatica. Un proposito che nel comporre la zona conversazione centra l’obiettivo con l’abbinamento fra il tappeto e il rivestimento del pouf. La fantasia geometrica multicolor, che dal pavimento sale sulla seduta, produce infatti un duplice effetto. Da un lato, aggiunge una varietà di note di colore che ravvivano l’ambiente senza risultare chiassose, dall’altro, creando continuità fra superfici orizzontali e verticali, tende a smorzare l’impatto visivo del pouf di dimensioni importanti.
Una boiserie cannettata solo nella parte alta del muro
La cucina, che si confronta con il soggiorno attraverso il filtro della libreria, in corrispondenza della zona pranzo è a vista dall’ingresso. Da qui la scelta di mascherarla parzialmente dietro una sorta di boiserie che, in modo inusuale, riveste la parte superiore del muro. È formata dalla sequenza di ante che chiudono i pensili sopra la zona operativa e proseguono sotto forma di pannelli decorativi sull’intera superficie. Sono in massello di rovere fresato a imitazione di listelli affiancati
5. Luce dall’alto per la tavola
È la fonte migliore per illuminare il tavolo da pranzo. Va posizionata a circa 60-70 cm dal piano per non abbagliare i commensali; per lo stesso motivo è meglio che la fonte luminosa sia schermata, nonché calda in quanto più confortevole. Sopra tavoli rotondi o quadrati ne basta una centrale. Su quelli rettangolari più lunghi di 150 cm è utile posizionarne due, una ogni 60 cm. In alternativa alle tradizionali lampade a sospensione, qui si è scelto di impiegare un’applique con braccio allungabile e diffusore a luce diretta e indiretta, orientabile per regolarne la posizione. È Lounge de Marseille di Nemo Luce.
6. Equilibrio tra epoche e stili
La zona pranzo centrata sulla parete di fondo viene impreziosita dalla boiserie che evoca gli Anni ’50-’60. A contrasto spicca il tavolo dai tratti minimal, sobrio anche nella scelta cromatica del grigio. Intorno, sedie altrettanto essenziali ma stemperate dal tocco romantico del rosa.
Cucina con pensili “mascherati” dalla boiserie
La composizione della cucina è un’ulteriore realizzazione su misura studiata dai progettisti. La base, che racchiude la zona operativa, mixa moduli a cestoni a elementi chiusi da ante. Laccata grigio opaco, come quella della libreria e con piano e alzatina in Corian, ha un’estetica pulita rafforzata dalla mancanza di maniglie a vista, sostituite da profili a gola. Sul lato esterno, che coincide con la parete perimetrale, e quindi nella posizione meno ingombrante, c’è la colonna frigo; il fianco opposto è contenuto invece da una semiparete in cartongesso che genera una nicchia, sede dello scaldabagno nascosto dal rivestimento in legno, e attrezzata con mensole a giorno coordinate a quelle della libreria.
Dalla zona pranzo, attraverso la porta a vetro, si accede al corridoio che disimpegna le camere da letto e gli ambienti di servizio. A dispetto delle dimensioni contenute e della forma lunga e stretta, è uno spazio arioso e luminoso che trae forza da diversi fattori: il total look grigio chiaro, che ha la stesso potere illuminante del bianco ma è meno scontato. La scelta di porte filo muro che si confondono con le pareti senza produrre sporgenze che ne interrompono l’uniformità. L’utilizzo di una striscia a led incassata nel soffitto, di cui si percepisce solo il tratto.
7. Scarpiera mimetizzata nell’armadio
Una nicchia già esistente è stata sfruttata come scarpiera. Chiusa da un’anta a filo con la parete, seguendo il criterio di scelta dei serramenti, è organizzata internamente con un programma componibile (Elverli di Ikea).
La camera da letto matrimoniale, che confina con quella degli ospiti, è un ambiente articolato: all’ingresso, separato da un piccolo atrio, si evidenzia il volume della cabina armadio realizzata ex-novo. L’intera struttura, compresa la porta scorrevole che ne chiude il volume, è rivestita con una carta da parati che la impreziosisce e che fa da sfondo al letto. La zona d’ingresso prospiciente la cabina è sottolineata da un abbassamento del soffitto illuminato lungo i lati da strisce a led.
8. La cabina armadio per due
Sistemata di fronte alla porta d’ingresso, è stata costruita con un sistema di pareti in cartongesso. Di forma rettagolare, è attrezzata (sempre con il sistema Elverli di Ikea) sui due lati lunghi e chiusa
da un serramento scorrevole interno muro.
9. L’alternativa al comodino
La mancanza di spazio per un piano d’appoggio è stata ovviata ritagliando all’interno della parete retrostante il letto una nicchia piccola, ma sufficiente per una lampada da lettura e qualche libro.
10. Profili di luce
L’abbassamento del soffitto, sul lato interno della camera, è stato rifinito con una veletta che, come in soggiorno, all’interno di una gola contiene un profilo luminoso a led. La stesso sistema è installato anche sopra lo specchio dietro la porta.
Cabina armadio, un vano dietro alla parete del letto
Bagno cieco valorizzato da parquet e piastrelle bianche, reso speciale dalla carta da parati
Il bagno, che nel nuovo layout è privo di finestre, guadagna in termini di identità e agibilità delle diverse aree funzionali. Con un gioco di pareti a incastro, si generano infatti vani dedicati: alla doccia, al lavabo, ai sanitari. Ciascuno messo in risalto da un utilizzo strategico delle finiture: parquet in rovere, come nel resto della casa, piastrelle ceramiche bianche e carta da parati, del tipo adatto ad ambienti umidi
11. Tappezzeria per il bagno resistente all’acqua
La carta da parati che riveste la parete dietro i sanitari è un prodotto brevettato impermeabile, con un’ottima resistenza all’abrasione, all’ingialliamento, ai detersivi. È formato da fibra di vetro, da un primer impermeabilizzante e da finiture trasparenti ad alte prestazioni tecniche. Spesso max 1,5 mm, si può applicare su superfici in cemento, cartongesso, intonaco, PVC, vetro, piastrelle. La stampa digitale utilizza inchiostri a base acqua. Può stare a diretto contatto con l’elemento liquido.
12. Nicchia “beauty” con ripiani in legno
Anche in bagno la presenza di una rientranza sulla parete perimetrale, ridotta nella misura desiderata, è stata reinterpretata come scaffale con la semplice aggiunta di ripiani in legno di rovere. Profonda circa 15 cm, è ideale per gli accessori da toilette e la biancheria da bagno.
Indirizzi fornitori
• Barausse, http://www.barausse.com, Tel. 0444/900000 • Calligaris, http://www.calligaris.com, Tel. 0432/755140 • Cargo, http://www.cargomilano.it, Tel. 02/27221301 • Ceramica Galassia, http://www.ceramicagalassia.com, Tel. 0761/573134 • Ceramica Globo, http://www.ceramicaglobo.com, Tel. 0761/18731 • CE.SI, http://www.cesiceramica.it, Tel. 031/850058 • Cole&Son, http://www.cole-and-son.com • Egoluce, http://www.egoluce.com, Tel. 02/3395861 • Ercos, http://www.ercoponsi.com, Tel. 030/6818511 • Flos, http://www.flos.com, Tel. 030/24381 • Flou, http://www.flou.it, Tel. 800/829070 • Golran, http://www.golran.com • Iittala, http://www.iittala.com • Ikea Italia Retail, http://www.ikea.com • Maisons du Monde, http://www.maisonsdumonde.it • Megius, http://www.megius.com, Tel. 049/9048711 • Mirabello Carrara, http://www.mirabellocarrara.it, Tel. 0362/1980147 • Moroso, http://www.moroso.it, Tel. 0432/577111 • Nemo Lighting, http://www.nemolighting.it, Tel. 0362/1660500 • Pianca, http://www.pianca.com, Tel. 0434/756911 • Seambe, http://www.seambe.it, Tel. 02/48005798 • Sereco Mobili, http://www.serecomobili.it, Tel. 0362/72805 • Smeg, http://www.smeg.it • String Furniture, http://www.stringfurniture.com • Wall&decò, http://www.wallanddeco.com, Tel. 0544/ 918012.
Progetto: Studiocarta, arch. Mauro Carta, Silvia Faravelli, Andrea Villa, Milano, Tel. 02/38239040 – http://www.maurocarta.com
Foto: Cristina Galliena Bohman – Styling: Rosaria Sofia Galli
Tratto da Cose di Casa numero di novembre 2022