Una piccola metratura, sviluppata al massimo delle sue potenzialità: l’intervento di ristrutturazione ha ridefinito i volumi e moltiplicato gli spazi utili del trilocale. L’impronta anni ’30 rimane sullo sfondo, ma gli interni assumono una veste più attuale. La zona giorno si apre, e una cucina a vista, più funzionale alle nuove esigenze, prende il posto di quella indipendente che c’era prima. Risultano ovunque valorizzate nicchie e rientranze che consentono di recuperare spazio per librerie e vani contenitori; mentre elementi d’arredo su misura sostituiscono i tramezzi.
- In soggiorno la luminosa zona conversazione è arredata con due divani di stili e finiture diverse che si richiamano però nelle linee essenziali e squadrate: un modello di design anni ’30 rivestito in pelle color cuoio e uno contemporaneo in tessuto bianco. Al centro, un tappeto kilim e come punto d’appoggio due tavolini rettangolari, in laccato blu, sovrapposti. La nicchia a parete diventa uno spazio supplementare per riporre i libri. • Lampada: Evolute di Danese, design Matali Crasset (276 euro)
- Un’unica superficie in wengé: In tutta l’abitazione i pavimenti sono rivestiti in un parquet di wengé, posato a correre alternando listoni di diverse dimensioni. Il trattamento a olio uniforma le superfici, facendole però anche apparire “morbide” e naturali nell’aspetto. Mentre il colore scuro del legno sottolinea lo slancio verticale delle pareti e mette in maggiore evidenza gli elementi d’arredo in finitura bianca. Sulla parete del living una struttura sporgente in muratura integra il camino e nasconde il condotto della canna fumaria; il focolare è protetto da un frangifiamma in ferro battuto. A destra del camino, l’angolo studio è arredato con un piccolo scrittoio d’epoca in legno massello; la poltroncina con schienale e seduta un tessuto bianco è un pezzo originale degli anni ’50.
- La cucina realizzata su disegno, in finitura laccato bianco opaco, si articola su due lati, sfruttando anche l’altezza del sottofinestra; i pensili sono tamponati in alto da una veletta che chiude la composizione nella fascia superiore, creando un effetto nicchia. Pur lasciando lo spazio necessario al movimento nella zona operativa, al centro rimane comunque posto per un tavolo da pranzo da sei. • Tavolo: Meltorp di Ikea (39 euro)
- Obiettivo principale del progetto è stato quello di ottenere una maggiore continuità tra gli ambienti. L’armadiatura su misura che non arriva al soffitto diventa così un elemento divisorio flessibile tra l’open space del living e la stanza adiacente. Le luci a sospensione, con diffusore di grandi dimensioni e di forma insolita, hanno un aspetto “scultoreo” e risultano molto scenografiche all’interno dell’ambiente in cui vengono inserite. Al centro della zona giorno, l’ingresso della casa, a sinistra del living, si trova a una quota leggermente superiore, rialzata da quattro gradini rispetto al resto dell’abitazione. Nell’angolo vicino alla scala la zona studio è illuminata da una composizione formata da tre sospensioni in carta di riso di forme diverse, fissate alla stessa plafoniera. • Lampade: Vate di Ikea (ciascuna 5,50 euro)
Rendere la distribuzione interna meno rigida – con la possibilità di modificarla facilmente in futuro – e guadagnare spazi utili per contenere: sono i due obiettivi che hanno spinto i progettisti a sostituire alcuni dei preesistenti tramezzi con mobili che diventano anche elementi di separazione.
● Un armadio a tutta altezza sostituisce così la parete tra la camera matrimoniale e la stanza degli ospiti (1); mentre tra quest’ultimo ambiente e il soggiorno la divisione è ottenuta con una struttura in mdf laccato grigio opaco formata da una composizione di moduli attrezzati (2).
● Alta circa 240 cm, la struttura posta tra il living e la camera degli ospiti/studio – che integra il vano di passaggio tra i due ambienti – non raggiunge il soffitto ed è leggermente distanziata dalle pareti laterali. Queste scelte sono state fatte per rendere i collegamenti più fluidi e per evitare, nel piccolo appartamento, divisioni troppo nette. ● Le ante di ciascun modulo, prive di maniglie e quindi “invisibili”, nascondono armadi e vani ripostiglio, alcuni accessibili dal soggiorno, altri dalla stanza adiacente; apribile anche lo scomparto sopra il passaggio.
- Scorrevole esterno muro: Integrata nella struttura, la porta che collega i due ambienti adiacenti è costituita da un pannello scorrevole che si sovrappone al mobile: quando rimane aperto lascia completamente libero il vano di collegamento.
- Nella camera, arredata con un divano-letto singolo in ferro verniciato bianco, è stata ricavata anche una zona studio. Lo scrittoio, acquistato in un mercatino, è stato rivisitato con una nuova finitura fantasia realizzata artigianalmente. Vicino al letto, due librerie a colonna permettono di impilare anche libri e riviste d’altezza rilevante.
- Chiusura doppia: Per il vano di accesso alla camera da letto, largo 100 cm, è stata adottata una soluzione composita, con un’anta a compasso in legno laccato blu larga 40 cm e un pannello scorrevole in vetro acidato da 60 cm; quest’ultimo, avendo la stessa larghezza del fianco dell’armadio, quando viene aperto gli si sovrappone perfettamente. Nella camera da letto l’armadiatura a tutta altezza in laccato bianco opaco con ante scanalate divide dall’ambiente adiacente, sostituendo il tramezzo. Alla parete laterale è appoggiato un mobile in legno di betulla con cassetti mignon, appoggiato su una base verniciata.
- La finestra nella doccia: Per lasciare filtrare la luce naturale nel bagno cieco, e in particolare nella zona del box doccia, è stata realizzata – nella parete che confina con la camera matrimoniale – un’apertura a oblò con serramento fisso. Il vetro satinato consente poi di schermare totalmente questo collegamento interno. Negli ambienti di servizio senza finestre apribili deve comunque essere assicurato un adeguato ricambio d’aria tramite un impianto di aerazione meccanica. Nel bagno l’elevato spessore del muro perimetrale ha permesso di ricavare un’ampia nicchia dove è inserito il lavabo. Il volume del box doccia in muratura, illuminato dall’alto con luci a led, è evidenziato dal rivestimento a mosaico, in una miscela sulla tonalità del verde. • Mosaico: Vetricolor di Bisazza • Lavabo: Ceramica Flaminia
Diversi interventi murari, con modifiche sostanziali allo schema distributivo di partenza, hanno caratterizzato la ristrutturazione dell’appartamento di circa 70 mq, situato in un edificio degli anni ’30. I tramezzi preesistenti sono stati demoliti in tutta l’abitazione e sostituiti – solo parzialmente – con strutture d’arredo realizzate su disegno. La cucina, in precedenza indipendente, fa ora tutt’uno con il living e integra una zona pranzo comune ai due ambienti: l’area giorno è diventata in questo modo un grande open space. Con il nuovo lay-out, anche il collegamento con la zona notte è diventato meno rigido, grazie al passaggio fluido che sostituisce il disimpegno chiuso preesistente. La camera matrimoniale è stata ampliata riducendo leggermente le dimensioni del bagno, all’interno del quale è comunque prevista una suddivisione funzionale, con un vano per i sanitari separato da una parete vetrata e accessibile attraverso porta scorrevole. È presente una seconda stanza da letto che comunica con il soggiorno ed è utilizzata anche come studio e camera ospiti. Una balconata di circa 8 mq, coperta da una tettoia, corre lungo uno dei lati corti dell’appartamento ed è accessibile, tramite portefinestre, da entrambe le camere.
1 Ingresso – 2 Gradini – 3 Disimpegno – 4 Soggiorno – 5 Cucina – 6 Zona pranzo – 7 Bagno – 8 Vano wc – 9 Camera matrimoniale – 10 Camera ospiti – 11 Mobile divisorio 12 Armadiatura – 13 Balconata
Progetto: arch. Laura Cazzaniga, HBstudio, Milano accabistudio@gmail.com
Foto: Cristina Fiorentini