Un’abitazione di dimensioni contenute e con rilevanti irregolarità della pianta è stata ripensata secondo criteri distributivi più contemporanei e improntati a una migliore fruibilità degli ambienti per ricavare un bagno in più e migliorare gli spazi. Le irregolarità della pianta – dovute a “incastri” non sempre lineari con l’unità immobiliare confinante – anziché essere di ostacolo diventano uno dei punti forti e caratterizzanti del progetto. Tra le principali esigenze risolte, quella di ampi spazi conviviali (all’interno e fuori sul terrazzo), elementi divisori salvaspazio e scorrevoli, oltre a quella di creare un dialogo molto diretto tra zona giorno e camera matrimoniale e la disponibilità di un secondo bagno; soluzione – quest’ultima – che assume grande importanza per la vivibilità dell’appartamento perché uno dei due ambienti di servizio rimane così a uso esclusivo della zona notte. La prevalenza dei toni neutri, dal bianco al beige, alle essenze chiare del legno – con effetti tono su tono – dà agli ambienti un carattere sobrio, ma anche caldo e accogliente.
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- La zona conversazione del living, illuminata dall’alto da una sfera luminosa (Maisons du Monde), è arredata con un divano ad angolo (Campeggi), rivestito in tessuto grigio sartoriale: cuscini e tappeto (creazioni Mirella Acciai) apportano all’ambiente una nota cromatica calda, rafforzata anche dall’essenza color miele del parquet in rovere (Listone Giordano). Il tavolino con piano in vetro temperato è Element di Calligaris. Una grande libreria su disegno a ripiani è inserita in nicchia dietro lo schienale dell’imbottito.
- Nel living il pilastro portante scandisce la divisione tra la zona conversazione e l’ingresso, dove è stato ricavato l’angolo relax, arredato con tre classici del design: chaise-longue e coffee table anni ’20 e la lampada contemporanea a braccio orientabile, che arriva anche a illuminare il divano. La libreria lungo la parete funge da elemento di raccordo tra le due aree funzionali e soprattutto è inserita in una nicchia che risolve l’irregolarità della pianta rendendola invisibile. Sul lato della zona conversazione, il mobile tv è della serie Leon di Horm.
Il living è caratterizzato da tre profondità “in scala”, dovute all’irregolarità della pianta, che definiscono altrettante rientranze, pensate anche per inserire gli arredi; una cornice perimetrale ribassata consente l’incasso dei corpi illuminanti.
- In cucina la zona pranzo è arredata da un tavolo artigianale con piano in legno massello sagomato disposto al centro dell’ambiente e da una credenza con ante vetrate (Cristalliera DB000081 Dialma Brown): i due elementi sono accomunati da linee rustiche e finiture shabby in bianco opaco; la sospensione è realizzata da Mirella Acciai con tessuto fantasia di Veloma.
- Nelle rinnovata distribuzione, la cucina occupa ora l’ampio ambiente all’estremità dell’abitazione, dove una portafinestra dà accesso diretto al terrazzo. La zona operativa è tutta concentrata in linea su un’unica parete. In cucina la composizione (di Ernestomeda) in laccato beige opaco ha basi sospese e una doppia fila di pensili che sfruttano tutta l’altezza della parete per contenere. Il pavimento della cucina è della serie Neutra di Casamood, quello del terrazzo Tecnoquarz di Lea Ceramiche. I mobili esterni sono di Pircher.
Uno degli intenti del progetto è stato quello di conservare le divisioni interne ma di renderle più flessibili: la camera da letto, collegata con il living, rimane così parzialmente a vista grazie a una separazione “permeabile” che, in parte vetrata e schermata da veneziane, lascia filtrare la luce tra i due ambienti. A destra della quinta si apre invece il vano che introduce al disimpegno, riproporzionato in altezza da una controsoffittatura in cartongesso. Nella camera matrimoniale prevale un certo gusto orientale, reinterpretato dall’architetto: dalla quinta schermata da veneziane al parquet chiaro, dal letto con piano rete molto basso (Diamond di Molteni & C.) all’armadio con ante scorrevoli suddivise a fasce orizzontali decorate (di Move). Le tre sospensioni tubolari in corrispondenza delle lastre vetrate della quinta sono il modello Pop P07 di Oty Light.
- Da uno a due bagni: un “raddoppio” reso possibile grazie a uno studiato incastro di volumi. Entrambi gli ambienti di servizio sono arredati con elementi salvaspazio e su misura, sfruttando in modo strategico le luci e riflessi degli specchi. Il mobile lavabo, che integra un bacino di forma allungata, sfrutta la profondità di circa 35 cm della nicchia. Sopra, la specchiera senza cornice che copre anche l’angolo è completata dall’applique Gradi di Cini & Nils. I sanitari sono di Catalano, i rivestimenti in gres a parete della serie Neutra di Casamood.
- Nel bagno principale uno studiato gioco di riflessi tra lo specchio sopra il lavabo, la porta trasparente della stanza e l’anta specchiata della doccia in muratura amplia visivamente le dimensioni effettive con effetti trompe-l’oeil. Le due sospensioni sono di Gruppo Targetti.
Come è cambiata la distribuzione
Il lay-out dell’abitazione è stato completamente ridisegnato, demolendo tutti i tramezzi preesistenti e ricostruendoli secondo criteri distributivi differenti. Il nuovo assetto ha dovuto comunque adattarsi alle irregolarità della pianta, formate dall’andamento dei muri perimetrali che alternano rientranze e sporgenze. I cambiamenti maggiori hanno riguardato l’ampliamento del living inglobando il locale ripostiglio; l’inversione di posizione tra la cucina e la camera (ora comunicante con il living); la realizzazione di un secondo bagno attrezzato anche con un piccolo spazio lavanderia. Al posto della zona cottura preesistente, è stata ricavata una cucina abitabile in un locale indipendente.
Progetto: arch. Claudio Corsetti, Roma www.clointeriors.it
Foto: Cristina Fiorentini