Già in partenza funzionale e adatta alle esigenze della famiglia, l’organizzazione interna della casa ha richiesto davvero pochi adeguamenti. Gran parte dei lavori è stata dedicata al recupero e al consolidamento degli elementi strutturali d’epoca. Per esempio è stato riportato a vista l’originario soffitto a voltine, il cui andamento sinuoso era stato coperto da un controsoffitto piano. Per il resto, il trilocale è stato rivisto più che altro sotto l’aspetto estetico, con scelte orientate verso la valorizzazione della luce naturale. La luminosità degli ambienti è stata infatti una delle priorità del progetto: per compensare la limitata illuminazione data dalle finestre esistenti, il soggiorno è stato aperto. Per lo stesso motivo, anche lo studio è un ambiente privo di chiusura. Mentre alla cucina si accede tramite un ampio vano porta a tutt’altezza.
I rivestimenti legati da un leitmotiv, per esempio lo stile anche se con decori e colori differenti, sono elementi in grado di caratterizzare fortemente un’abitazione di taglio standard, come quella che vi presentiamo.
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Le idee da copiare
- cucina: l’originale soluzione “a contrasto”
- camera e studio: luce in più con la parete finestrata interna
- Lavanderia: a scomparsa nell’armadio
- arredi & complementi: disegnati ad hoc
Si tratta di una tipologia di solaio utilizzata sin dagli inizi dell’800, che caratterizza, con il suo andamento ondulato, i soffitti di alcuni edifici di quell’epoca (e anche del secolo successivo). È composta da profilati metallici, che formano l’orditura principale, tra i quali sono posti mattoni, o altri elementi laterizi, che compongono il tamponamento “orizzontale”. Questi ultimi, in genere posati a coltello, sono spesso curvi all’intradosso, ma talvolta possono essere piani. Alla gradevolezza estetica, corrispondono però ridotte prestazioni meccaniche (in termini di portata), che si possono consolidare e rinforzare facilmente grazie a specifici sistemi e prodotti industrializzati. In questa casa, che risale ai primi del Novecento, l’intervento di recupero è iniziato con la rimozione di tutto ciò che ricopriva il solaio ed è proseguito con il ripristino delle travi in ferro. Si è provveduto poi all’applicazione del nuovo intonaco. È stato scelto un prodotto formulato appositamente per il risanamento delle murature e il restauro degli edifici storici (Mape-Antique MC di Mapei, http://www.mapei.it). Si tratta di una malta premiscelata in polvere per la preparazione di intonaci deumidificanti macroporosi, dall’alta resistenza meccanica e con proprietà elasto-meccaniche, fondamentali per rendere più resistente il rivestimento alle sollecitazioni cui il solaio è sottoposto, evitando così la formazione di crepe.
- Ferro e cemento. La necessità di consolidare l’antico soffitto ha comportato l’aggiunta di una putrella in ferro (di spina). Lasciata a vista, come un tempo era negli edifici industriali, aggiunge all’ambiente un tratto tipico dei loft e dello stile che li caratterizza. Che qui viene enfatizzato dalla finitura in cemento grezzo della parete e dalle luci a sospensione basic. La parete esistente che separa il soggiorno dalla cucina è diventata una quinta decorativa che caratterizza l’ambiente. Realizzata in mattoni forati, con l’intervento di ristrutturazione è stata rivestita in cemento su entrambe le facce. Il tramezzo in mattoni forati è stato, infatti, foderato in opera con una rete metallica; attraverso uno specifico sistema di casseformi, su tale reticolato è stato applicato un getto di calcestruzzo, con spessore minimo di circa 15/20 mm. Il lavoro è stato eseguito in step successivi, procedendo in altezza per 1 metro alla volta. È una soluzione di grande efficacia che permette di ottenere l’effetto materico originale del materiale da costruzione, ma visivamente meno pesante grazie al laterizio alleggerito.
- Osare con scelte audaci. L’ambiente è abbastanza grande, più di 12 mq. E questa ampiezza è stata valorizzata con una composizione ben studiata, che arreda con equilibrio la lunga parete senza saturarla completamente di mobili, mixa superfici materiche a contrasto e gioca con colori vivaci quali il rosso e il giallo. Il piano snack, sul lato opposto, sostituisce il tavolo centrale, lasciando libero un po’ spazio e rendendo visibile il pavimento decorato, di grande impatto. A esigenze pratiche e funzionali si può rimediare con accorgimenti che risultano anche gradevoli: per esempio, in cucina il pavimento gioca su colori diversi a seconda delle zone e della frequenza di calpestio.
L’insieme è composto da una serie di moduli conformi alle diverse specifiche funzioni, che tengono conto anche dell’ingombro degli elettrodomestici da inserire. Basi e pensili sono infatti corrispondenti e oltre a rendere ergonomica la cucina, danno armonia al disegno complessivo. È stato calcolato naturalmente anche lo spazio per il frigorifero freestanding, che risulta comunque inserito nella composizione, grazie al prolungamento laterale di un elemento rosso. Da punto di vista estetico, si è puntato sul contrasto tra cemento grezzo e legno, con vivaci inserti in alluminio verniciato di rosso.
- Progettata al millimetro, la stanza da letto è contraddistinta da un mood leggero, che privilegia arredi essenziali, in parte studiati su misura, in stretta relazione con il progetto architettonico. Con i maxi armadi sistemati nel corridoio, in camera è prevista solo una comoda struttura in metallo verniciato bianco, che integra più funzioni in poco spazio. Sostituisce la cassettiera con tre vani chiusi e aggiunge anche ripiani e una pratica asta porta abiti. I toni chiari di arredo e finiture, accostati alle nuance miele del pavimento in legno, producono un effetto rilassante. Ideale per un ambiente dedicato al riposo come la camera.
- È un super studio! Il progetto lo ha reso un ambiente regolare, arredato da un top sagomato e sospeso che occupa l’intera parete e offre un’ampia superficie, utilizzabile da più persone contemporaneamente. La sua profondità di 45 cm, giusta per un piano di lavoro, consente anche di aggiungere nella stanza un comodo divano.
- Tutto in giallo e blu. L’arredo del bagno, come quello di altre stanze della casa, è realizzato su misura. E anche in questo ambiente, per il quale sono stati scelti rivestimenti dai colori energizzanti, i mobili sono stati progettati secondo una logica di estrema funzionalità e praticità. Il top per il lavabo d’appoggio è in pino trattato, così da renderlo impermeabile all’acqua. Nella parte inferiore, la struttura di sostegno è in metallo verniciato bianco, con vani chiusi e altri a giorno. L’insieme è arricchito dal gruppo di tre mensole fissate a parete, di fianco allo specchio. Quando si devono usare piastrelle dalle tinte forti è buona regola limitare il rivestimento a una porzione di parete. Fino a 150 cm è sufficiente per proteggere il muro.
- Lavanderia e ripostiglio nell’armadio. Grazie alla sua larghezza di 120 cm, il disimpegno della zona notte è stato sfruttato talmente bene da aumentare la funzionalità della casa e lasciare la possibilità di utilizzare il bagno senza aggiungere altro, con un ottimo risultato dal punto di vista estetico. Sono stati ricavati infatti una serie di vani attrezzati a ripostiglio e lavanderia, utilizzando un sistema di moduli a scomparsa, con chiusura filomuro. Durante i lavori, con nuove spallette in muratura è stata definita una doppia nicchia. All’interno sono stati inseriti questi particolari elementi attrezzati, tamponati con un pannello su cui sono state intagliate e incernierate a scomparsa le ante. Fornito grezzo, il pannello è stato rifinito in opera: è stato tinteggiato come la muratura per ottenere un perfetto “effetto mimetico”.
- Le ante dell’armadio hanno apertura push-pull che permette di evitare le maniglie. Il pannello che chiude il modulo della lavatrice è in lamiera microforata per garantire l’aerazione all’interno del vano. A terra, i due rivestimenti diversi sono raccordati tramite un listello di alluminio satinato. Si aggiunge al termine della posa dei pavimento.
Progetto: arch. Carmine Magna (Roma, Tel. 06/4452807, carmine.magna@gmail.com) in collaborazione con arch. Valeria Travanti
Foto: Cristina Fiorentini