L’edificio, in una zona centrale di Milano, è stato ristrutturato riconvertendo a uso residenziale un ex garage. In tutto il nuovo complesso abitativo, la suddivisione degli spazi è stata modificata così tanto, rispetto allo stato di fatto, che si può parlare di nuova costruzione (anche per l’iter normativo richiesto). Quest’appartamento, che si trova al terzo piano, è stato personalizzato in corso d’opera rispetto al capitolato iniziale per venire incontro alle esigenze dei proprietari.
La zona giorno è quindi stata ripensata come ambiente aperto, con una soluzione flessibile e pratica per la cucina: un sistema di pannelli scorrevoli in vetro permette infatti ora di separarla, ora di integrarla con il living. Nella parte notte, invece, la camera matrimoniale è stata riproporzionata per ampliare la cabina armadio e il bagno a uso esclusivo. Gli sbocchi all’aperto di due terrazzi, affacciati sui due lati opposti, enfatizzano la luminosità naturale della casa.
Scelte cromatiche raffinate fanno da filo conduttore in tutta l’abitazione: gli ambienti così risultano leggeri, rilassanti e assolutamente accoglienti.
Nell’appartamento di 95 mq, interventi mirati del progettista hanno comportato piccole modifiche rispetto alla prima suddivisione degli spazi. Il layout attuale prevede l’ingresso aprirsi sulla zona giorno che si articola in due ambienti comunicanti. Circa metà della superficie totale è occupata dall’area notte, con due camere e due bagni distribuiti da un disimpegno. Anche i terrazzi sono due, si aprono agli angoli opposti della casa, accessibili dalle diverse stanze tramite portefinestre quasi tutte con apertura scorrevole.
La parete perimetrale obliqua determina la forma a trapezio del terrazzo sul quale affacciano il bagno e, sull’altro lato, la sala da pranzo. Nello spazio all’aperto è stato ritagliato un ripostiglio della stessa forma, sfruttato anche per installare la lavatrice.
Nell’ambiente unico del soggiorno, l’ingresso e la cucina, inserita in una rientranza, sono concepiti come parte integrante della zona giorno. Anche il volume della libreria alle spalle del divano usufruisce di una nicchia già esistente.
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- In soggiorno, il pilastro centrale separa l’ingresso dalla zona conversazione definendo le due aree; quanto alla cucina, è racchiusa in un box trasparente, caratterizzato da profili in metallo verniciato nero. Il divano angolare rivestito in tessuto è stato realizzato su misura dal tappezziere; alle spalle, la libreria a giorno è su disegno del progettista. La consolle nell’ingresso, dietro il pilastro, è stata invece realizzata da un ebanista di Sorrento.
- In cucina, le porte scorrevoli vetrate che racchiudono la zona operativa sono di Albed. La composizione che si articola su due lati, in laccato bianco opaco con maniglie a gola in acciaio satinato, è di Hacher Kuchen. Gli elettrodomestici a incasso sono di Smeg.
- Un ambiente a composizione flessibile che, a seconda della necessità del momento, si apre verso il soggiorno o si richiude in un parallelepipedo trasparente: la cucina propone una delle soluzioni più originali dell’abitazione. È vissuta ora come spazio indipendente, ora come parte integrante della zona giorno, dalla quale riceve luce
Un ribassamento in cartongesso del plafone di circa 40 cm riproporziona in altezza le aree dell’ingresso e della cucina: questi spazi, aperti sul resto dell’ambiente, risultano così ben definiti. La controsoffittatura è formata da due volumi accostati in un blocco unico che, visto in pianta, forma una elle. Oltre a essere parte integrante del progetto architettonico della zona giorno, questa struttura serve anche, dal punto di vista tecnico, per l’incasso dei faretti per l’illuminazione d’ambiente (distribuiti in modo regolare secondo lo schema qui sotto) e per nascondere il condotto di evacuazione fumi della cappa aspirante in cucina.
Il sistema di chiusura di questa “stanza nella stanza” ritagliata all’interno del soggiorno è formato da pannelli a tutta altezza che permettono di isolare la zona operativa pur lasciandola a vista. I moduli sono costituiti da un telaio riquadrato in metallo verniciato nero e da lastre in vetro trasparente. Sul lato lungo i pannelli sono tre – uno fisso e due scorrevoli (ciascuno da 100 cm) – che si raccolgono da una parte sovrapponendosi perfettamente grazie a un triplice binario semincassato nel controsoffitto. Sul lato corto un unico pannello (da 90 cm) scorre chiudendo la cucina e, quando viene aperto, scompare tra il muro e il mobile.
- Una scelta molto personale di colori chiari, mobili e imbottiti realizzati su misura, evergreen di design e ricordi di famiglia: la zona conversazione del living è contemporanea, ma addolcita da pezzi ben selezionati. Lievi contrasti in chiaroscuro – in particolare quello tra il bianco e i toni di grigio azzurro delle pareti – contribuiscono anche a definire volumi e profondità. Nello spazio conversazione, la finestra e la porta vetrata della sala da pranzo sono entrambe dotate di sistema oscurante alla veneziana con lamelle orientabili in legno e gros-grain (di La casa di Babette). Appoggiata alla porzione di parete tra le due aperture, la cassapanca è un modello genovese del 1600 in legno massello.
- L’ambiente in cui si trova il tavolo da pranzo è illuminato da un’ampia vetrata che occupa un’intera parete. Questo spazio, con finiture in bianco e pavimento in resina, è collegato al terrazzo: la porta filomuro mimetica, simile a quelle utilizzate tra una stanza e l’altra dell’abitazione, quando è chiusa non lascia supporre che cosa ci sia dall’altra parte. Nella sala da pranzo verandata il tavolo rettangolare, comodo per otto persone, è disposto in posizione centrale e incorniciato da un grande tappeto patchwork di Sartori. Alle spalle, un mobile basso realizzato su disegno riempie l’altezza del sottofinestra. Il terrazzo che si vede dalle vetrate non è quello accessibile dalla stanza, che si apre sull’altro lato, ma uno spazio all’aperto condominiale. Il pavimento è rivestito in resina (di Rezina), posata sopra le preesistenti piastrelle. La porta filomuro che dà accesso al terrazzo è di Lualdi.
- La camera matrimoniale, distribuita da un disimpegno e introdotta da un breve corridoio, risulta valorizzata dall’illuminazione naturale che proviene da una parte da un’ampia vetrata che prende quasi tutta la parete e dall’altra da una portafinestra che dà accesso al terrazzo. Simmetriche ai lati del letto si aprono due porte, della cabina armadio e del bagno. La camera matrimoniale è arredata con un letto tessile di Paolo Castelli con testata e struttura rivestiti in tessuto grigio e rifiniture con passamanerie sartoriali. I cuscini sono di Abito Torino, i tendaggi alle vetrate, che ricadono morbidamente fino a terra sono di Collezione Privata. Le porte filomuro e le maniglie sono di Lualdi.
- Nel bagno a uso esclusivo della camera matrimoniale, la vasca in Corian accostata alla parete e completata da rubinetteria a muro è Biblio di Antonio Lupi; stessa produzione per la colonna bifacciale modello Giano con mensole laterali e frontale specchiato. I sanitari sospesi sono di Ceramica Flaminia.
Le portefinestre che affacciano sui terrazzi sono in legno di rovere sbiancato con vetrocamera per ridurre le dispersioni di calore e contenere i consumi energetici (l’abitazione è in classe A). I serramenti più grandi hanno apertura scorrevole per minimizzare l’ingombro nelle stanze.
Nella camera matrimoniale, a destra e a sinistra del letto, le porte che chiudono il bagno e la cabina armadio sono modelli rasomuro che fanno tutt’uno con la superficie verticale. Prive di telaio e di coprifilo e con cerniere a scomparsa, hanno l’anta a battente che arriva esattamente a filo del muro, senza alcuno spessore; completa l’effetto la finitura omogenea. Uniche sporgenze sono quelle della maniglia e della serratura.
- Sul terrazzo a loggia di forma lunga e stretta affacciano le due camere e il bagno. Pavimentato in legno di teak e protetto frontalmente da una barriera verde (allestita da Officina Del Verde) è attrezzato con un tavolino rotondo e due sedie. La chiusura e l’apertura delle tapparelle è controllata da un sistema domotico di bTicino, così come l’illuminazione, l’antieffrazione, la climatizzazione e il videocitofono.
- Una delle particolarità dell’abitazione è che i due bagni – anziché disporre solo di una piccola apertura come spesso accade per gli ambienti di servizio – sono invece illuminati da grandi vetrate con sbocco all’aperto sui terrazzi. Le finiture delle pareti sono in resina, mentre i pavimenti, come nel resto della casa, sono in parquet di rovere. Nel bagno, il mobile compatto a cassetti realizzato su disegno e attrezzato con lavamani da appoggio a bordi alti in ceramica (di Ceramica Flaminia) sfrutta l’angolo tra la vetrata e lo scaldasalviette elettrico; la rubinetteria è a parete. Lo specchio verticale con pensile contenitore integrato, illuminato da due faretti incassati nel controsoffitto, è di Antonio Lupi. I rivestimenti in resina a parete sono di Gobbetto.
In entrambi gli ambienti di servizio i muri, rasati a gesso, sono stati poi rivestiti a tutta altezza in resina per impermeabilizzarli dall’acqua e proteggerli dall’umidità. Un’alternativa alle piastrelle sempre più diffusa, questa, che comporta molti vantaggi: la resina può essere infatti posata facilmente sul supporto esistente o sopra il vecchio rivestimento – per esempio in ceramica – anche con spessori ridottissimi di soli 2-3 mm; in questo caso è stata posata in 4 mani, più un ulteriore strato con un prodotto trasparente; prima di procedere, basta stendere una mano di primer per agevolare la presa della resina. Il materiale copre completamente le pareti, isolando dall’acqua anche quelle all’interno del box doccia o vicino alla vasca; la continuità della superficie e l’assenza di fughe e giunzioni evitano la formazione di muffe garantiscono ottima resistenza alle macchie, con conseguente facilità di manutenzione. L’effetto estetico è un altro plus della resina: opaca o lucida, liscia o spatolata, con effetti in chiaroscuro e nuvolati, viene stesa manualmente dal posatore con ampia possibilità di scelta di colori e motivi decorativi, anche di disegni complessi.
- La seconda camera da letto, quella degli ospiti, è utilizzata anche come studio. Il letto, con il lato lungo accostato alla parete, è un modello tessile realizzato su misura da Presotto Tappezziere, con una seconda rete estraibile nella zona inferiore. Anche questa stanza, come l’adiacente bagno, gode dello sbocco all’aperto sul terrazzo.
- Il soggiorno è collegato all’adiacente sala da pranzo tramite un serramento trasparente: l’ampia vetrata lascia così filtrare la luce tra un ambiente e l’altro, ma grazie a un sistema oscurante a veneziana è possibile all’occorrenza isolare uno dall’altro i due spazi.
Progetto: arch. Laura Introini, Milano, laura@lauraintroini.it – arch. Davide Dutto, Milano, http://www.davideduttoarchitetto.it
Foto: Studio Roy
Styling: Candida Zanelli