L’attico, che si trova all’ultimo piano di un edificio storico degli anni Quaranta, ha conservato in fase di ristrutturazione alcune delle caratteristiche architettoniche originarie: dalla struttura del tetto alla disposizione delle numerose aperture vetrate. Gli spazi interni, aperti e luminosi, sono stati trasformati in un appartamento di gusto contemporaneo, reso più accogliente dai rivestimenti in parquet di rovere e dall’utilizzo mirato di tonalità forti, scelte per definire porzioni di ambienti. Un ampio volume è riservato al living aperto che integra il pranzo e si prolunga con una cucina semindipendente. In tutte le stanze della casa sono visibili le falde inclinate che formano la copertura. Nel punto di colmo, dove il soffitto raggiunge l’altezza di 460 cm, è stata realizzata una passerella che collega altri due ambienti sopraelevati – uno spazio studio e un angolo relax – che completano la zona giorno.
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La zona pranzo è evidenziata dal colore rosso della parete che fa da sfondo a una madia-libreria dei primi del ’900, acquistata in Birmania. Di ispirazione etnica anche il tavolo da pranzo in essenza scura proveniente dall’Indonesia; sono accostate sedie di linea contemporanea in materiale plastico. • Sedie: Slim di Softline All Kit
- Nell’open space del soggiorno la zona conversazione è arredata con un divano relax componibile rivestito in lino color antracite, sistemato di fianco alla scala che porta alla passerella. L’imbottito è formato da un ampio modulo principale di forma quadrata al quale se ne aggiungono altri intercambiabili che consentono di variare in più modi la disposizione. Il pavimento è rivestito in parquet di rovere con finitura lucida. • Divano: Air di Lago • Vaso in polietilene rosso: Kabin High Family di Serralunga
- La cucina, aperta sul living, sfrutta al meglio anche l’angolo dove il soffitto è più basso, in corrispondenza della falda inclinata. Tutte le funzioni sono risolte con moduli di produzione integrati e modificati grazie ad alcune soluzioni su misura. La composizione d’arredo si sviluppa su tre lati, utilizzando il sottofinestra per inserire il lavello e il lato lungo per la zona cottura. Le ante sono in laccato micalizzato bianco nordic, il top è in quarzo stone. Il tavolo, disposto a penisola, ha la base in legno stratificato e sagomato e il piano in laminato. • Programma cucina: Ola 20 di Snaidero, design Pininfarina • Sgabelli: Samba New di Softline All Kit
1. Tavolo sagomato
Parte integrante della composizione, è disposto davanti alla cucina schermandola parzialmente alla vista rispetto al resto dell’ambiente.
Con base di sostegno in legno di forma sinuosa, ha il piano in laminato; ritagliato, quest’ultimo, intorno alla colonna così da poterlo fissare alla parete ricavando una penisola.
All’ingresso della cucina una colonna estraibile con profilo stondato, realizzata su misura, permette di ridurre l’ingombro nella zona di passaggio. Per sfruttare lo spazio in verticale e avere più vani contenitori, l’elemento è suddiviso in due scomparti sovrapposti.
La composizione è completata da un altro modulo su disegno. Alto 130 cm, occupa la zona non calpestabile della stanza, dove il soffitto si abbassa maggiormente. La profondità disponibile è stata sufficiente per consentire l’incasso di un forno elettrico multifunzione, rialzato da terra di circa 50 cm.
Basi portabottiglie in laccato opaco da L 30 x P 60 x H 78 cm | 283 euro |
Base per piano cottura da L 90 x P 60 x H 78 cm | 618 euro |
Base angolare per lavello da L 100 x P 70 x H 78 cm | 443 euro |
Base zona lavaggio da L 60 x P 60 x 78 H cm | 219 euro |
Pensile cappa da L 90 x P 35 x H 118, compresa cappa a incasso | 1.288 euro |
Pensile da L 30 x P 35 x H 118 cm | 274 euro |
Tavolo a penisola in laminato spessore 4 cm con gambe in legno stratificato | 2.279 euro |
I prezzi, da intendere Iva inclusa, si riferiscono al programma cucina Ola 20 di Snaidero. Di alcuni elementi della composizione, realizzati su misura, i costi vengono forniti soltanto su preventivo.
- Nella camera matrimoniale la posizione della testiera del letto rispetto alla finestra ad abbaino consente di godere di una buona illuminazione naturale. Schermata dallo spiovente del tetto, la luce arriva però in modo indiretto, evitando l’abbagliamento quando si sta distesi.
I mobili della stanza matrimoniaie sono stati tutti realizzati su disegno. Sul fianco dell’armadio, sistemato a lato del letto, è stato applicato uno specchio che ne occupa l’intera superficie modificando, nella zona di passaggio, la percezione visiva degli spazi.
L’altezza elevata dei soffitti ha permesso di ricavare un livello superiore in cui due ambienti alle estremità opposte della
pianta – uno preesistente, l’altro di nuova realizzazione – sono collegati da un passaggio vetrato affacciato sul piano inferiore.
La passerella di nuova costruzione (vedi disegno copra) ha permesso di collegare al resto dell’abitazione, rendendola accessibile, un’ex torretta di avvistamento che fa parte della struttura originaria dell’edificio. Questo spazio con vista panoramica è arredato con sedute per il relax.
La zona studio, ricavata sotto lo spiovente del tetto, è stata lasciata a vista, individuata da un leggero cambio di quota: lo spazio del vano è infatti rialzato da un gradino alto circa 15 cm.
Per mettere in comunicazione i due ambienti sopraelevati che si trovano alle estremità opposte della casa è stata costruita, a circa 240 cm da terra, una passerella lunga 5 metri. Protetta ai lati da un parapetto, questa è accessibile tramite una scala – realizzata con gli stessi materiali – che parte dal soggiorno. Tutta in ferro e vetro La struttura della passerella è formata da due travi parallele, distanziate tra loro di 90 cm, fissate alle solette dei due locali in quota da collegare. Per evitare che la struttura sia completamente sospesa e per aumentarne la portata, a circa metà della lunghezza, le travi poggiano anche su una mensola in metallo, fissata con tasselli a vista al pilastro strutturale del soggiorno. Un sistema di travetti secondari, perpendicolari alle travi principali, consente l’appoggio delle lastre che formano il camminamento; queste ultime, lunghe ciascuna 100 cm, sono in vetro stratificato (formato cioè da più elementi accoppiati) di spessore 2 cm. Questa soluzione, nella massima stabilità, dà al percorso un effetto di leggerezza e semitrasparenza. Alla passerella si accede attraverso una rampa a giorno ancorata sia alla parete, sia alla passerella stessa. La struttura è in ferro, le pedate e il parapetto che protegge i lati della scala sono in vetro stratificato di spessore però inferiore (5+5 mm) rispetto a quello del camminamento.
- Nel living l’angolo relax con la tv è arredato con un mobile azzurro acquistato in Birmania e con una poltrona rivestita in tessuto di tonalità simile. • Poltrona: New York di Saba, design Sergio Bicego
Il terrazzo di circa 10 mq, tagliato nella falda inclinata del tetto, è accessibile sia dal soggiorno, tramite due ampie vetrate, sia dalla cucina. Pavimentato in legno di ipé, questo spazio, è arredato come un minisalotto all’aperto, riservando particolare attenzione all’alternanza dei colori e ai dettagli decorativi. • Sedie e tavolino: Canisse e Toy di Serralunga • Parquet: Goldeck di Area Pavimenti
L’appartamento, che al piano d’ingresso ha una superficie di circa 95 mq, è stato ristrutturato prevedendo una netta divisione tra zona giorno e ambiente notte. Il living è organizzato come un grande open space, “tagliato” in senso longitudinale dalla passerella che porta al livello sopraelevato: la struttura, realizzata a ridosso del pilastro portante, è stata così sfruttata anche come elemento di divisione parziale per definire le aree funzionali del soggiorno e del pranzo; la cucina, parzialmente a vista, occupa gli spazi irregolari del volume d’angolo. La parte notte è introdotta da un disimpegno che, delimitato da una parete obliqua e chiuso da una porta scorrevole, distribuisce la camera matrimoniale, quella singola e i due bagni.
- Su una delle due pareti lunghe del bagno la struttura in legno sulla quale poggia il lavabo è tagliata in diagonale in modo da seguire l’andamento inclinato della parete all’ingresso della stanza e da indirizzare così il percorso.
Questa soluzione viene spesso adottata, come accade in questo caso, nei bagni di piccole dimensioni e a pianta lunga e stretta; può essere però conveniente anche in altre situazioni perché migliora l’agibilità del locale consentendo di sfruttare una parete che altrimenti andrebbe persa e di riservare gli altri lati per lavabo, doccia e sanitari. Che cosa valutare? Dal momento che la parte apribile degli infissi è installata, per legge, ad almeno 110 cm da terra (90 cm nei vecchi fabbricati) è quasi sempre possibile sfruttare lo spazio sotto per installare la vasca (alta in media 45-55 cm): meglio che tra il bordo superiore del bacino e lo stipite inferiore della finestra rimanga una distanza di almeno 50 cm, utile all’apertura del serramento e a un’eventuale rubinetteria. ● Per calcolare le misure del locale necessarie all’installazione della vasca nel sottofinestra occorre considerare che la lunghezza della parete sia di almeno 160-170 cm, ma anche che ci sia spazio in profondità per ospitare il lato corto della vasca (minimo 70 cm). In questa posizione sono adatti sia modelli freestanding sia da incasso: conviene che il bacino venga il più possibile addossato al muro, lasciando giusto lo spazio necessario per avere una fascia d’appoggio. ● La rubinetteria può essere a parete o a bordo vasca; se si installa sul lato della finestra occorre fare attenzione che l’altezza dei vari elementi non interferisca con l’apertura dell’anta.
Foto: Cristina Fiorentini