Casa di 62 mq, resa più funzionale ricavando anche il secondo bagno

Una completa ristrutturazione dà alla piccola casa di impronta tradizionale un taglio moderno. Sfruttando al massimo la metratura ridotta con un lay-out meglio organizzato.

Silvia Scognamiglio
A cura di Silvia Scognamiglio, Fotografo Adriano Pecchio
Pubblicato il 06/03/2017Aggiornato il 04/09/2018
Casa di 62 mq, resa più funzionale ricavando anche il secondo bagno

Nell’edificio cittadino costruito negli anni ’30, la casa d’impronta tradizionale è stata completamente rivoluzionata nella distribuzione e nel look con un intervento di ristrutturazione radicale. Per quanto riguarda il lay-out, si è dato più spazio alla cucina con un ambiente dedicato; sono stati poi ricavati un secondo bagno e vani di servizio attrezzati, come la cabina armadio collegata alla camera e il ripostiglio in quota. Il soggiorno è aperto, ma una quinta centrale in muratura definisce gli spazi e diventa l’elemento caratterizzante dell’ambiente.

In tutta la casa sono state privilegiate le finiture neutre in bianco e grigio che valorizzano la tonalità calda del parquet: posato quando l’edificio è stato costruito, si tratta di un rovere massello che, recuperato e modificato nei toni, non ha perso la sua patina antica. Il recupero creativo di materiali e arredi esistenti è in generale uno dei tratti distintivi e valorizzanti del progetto. Per il resto gli ambienti della casa sono tutti orientati al contemporaneo, sia nelle scelte di mobili e complementi sia nelle soluzioni decor, con l’inserimento di classici del design soprattutto nelle sedute e nelle lampade. Attuali e decorativi, gli stickers con frasi personalizzate sono applicati qua e là alle pareti della zona giorno.

Clicca sulle immagini della casa per vederle full screen

  • pecchio-living-04
  • pecchio-living-03
  • pecchio-living-02
  • pecchio-cucina-01
  • pecchio-cucina-02
  • pecchio-living-01
  • pecchio-camera-01
  • pecchio-camera-02
  • pecchio-bagno-02
  • pecchio-bagno-01

pecchio-living-04

  • In soggiorno la zona tv, lungo la parete libera di fronte al divano, è arredata con una panca in rovere realizzata su disegno: il piano è sfruttato sia sopra sia sotto, dove sono disponibili ampi volumi per riporre in ordine cd, dvd, riviste impilate e scatole per contenere oggetti. Il mobile è coordinato con il rivestimento in pelle del pouf e con il coffee table centrale che poggia su un morbido tappeto a pelo lungo nei toni del grigio.

pecchio-living-03

  • Nella zona conversazione il divano a due posti (di Valentini), rivestito in tessuto fresco e chiaro, è appoggiato alla quinta che divide il soggiorno dalla zona pranzo. A parete, un’opera d’arte contemporanea formata da un trittico di tele affiancate. Sullo sfondo si intravede  l’armadio all’ingresso (di Lago), con ante decorate da bande verticali lucide di finiture diverse.

pecchio-living-02

  • Nella zona pranzo il tavolo rettangolare, con profili ultrasottili in alluminio, è il modello LessLess di Molteni & C, design Jean Nouvel; le sedie monoscocca sono della Serie 7 di Fritz Hansen. Illumina il piano con diverse possibili angolazioni la lampada da parete a braccio orientabile Tolomeo Mega di Artemide, design Michele De Lucchi.
Una quinta double-face

In soggiorno, tra la zona conversazione e il tavolo da pranzo, è stata realizzata in opera una struttura centrale che divide, ma non del tutto, i due ambienti.  La quinta, larga 210 cm esattamente come il divano e alta 240 cm (quindi non arriva al soffitto), è stata costruita in cartongesso direttamente sul pavimento in parquet esistente al quale è avvitata; in alternativa, sarebbe possibile anche incollarla al supporto con un prodotto biadesivo.  

Con diverse funzioni
Oltre a separare, la quinta diventa l’elemento caratterizzante della zona giorno: vuota all’interno, consente l’alloggiamento – nello spessore di circa 15 cm – dei cavi dell’impianto elettrico che salgono dal pavimento. Nella parte superiore della struttura è installato un tubo fluorescente al neon che, del tutto invisibile guardando da terra, rivolge la luce verso l’alto illuminando sia l’area conversazione sia quella conviviale. Dalla parte della zona pranzo, nella fascia centrale della parete in cartongesso, è presente una rientranza che la taglia longitudinalmente permettendo di ricavare un utile piano d’appoggio; oltre all’aspetto pratico, il taglio orizzontale ha anche una forte valenza estetica perché alleggerisce la struttura interrompendone la continuità.

pecchio-cucina-01

  • La zona operativa si sviluppa in linea lungo l’unica parete libera della cucina: la composizione sfrutta anche l’altezza grazie a una doppia fila di pensili. La veletta in cartongesso realizzata nella fascia superiore del muro fa sembrare i mobili incassati in nicchia e consente inoltre l’installazione dei faretti.
In cucina, tre semplici interventi

Tre soluzioni facili da realizzare anche con il fai-da-te hanno permesso di recuperare materiali esistenti e aggiungere tocchi decorativi all’ambiente.

Piani di lavoro resinati
Il bancone snack in legno è stato rinnovato con un rivestimento in resina. Carteggiate e levigate, le superfici sono stata passate con un rasante cementizio, base sulla quale sono posate, a spatola, diverse mani di resina; alternando il bianco e varie tonalità di grigio sovrapposte, si è ottenuto un colore tendente al verde. L’ultima mano, a colore asciutto, è stata data con una resina vetrificante trasparente, spatolata e poi levigata.  

Lettering a parete
“Messaggi decorativi” si sono ottenuti con stickers personalizzati che riproducono intere frasi scritte a caratteri tipografici in nero composti in modo artistico. La composizione è stata eseguita al computer per poi realizzare un sticker unico per ogni frase, protetto da una doppia pellicola rimovibile e pronto da applicare al supporto. Prima di posarlo in modo definitivo, conviene controllare più volte che il pannello adesivo risulti diritto e ben centrato sul muro.

Parquet recuperato
I rivestimenti a terra in rovere massello, in cucina come in tutta la casa, sono quelli originali degli anni ’30 che sono stati lamati riportando il legno al vivo. La successiva finitura è stata realizzata con un prodotto costituito da una miscela di vernice all’acqua e di olio nero che ha scurito le superfici lasciando a vista le venature.

 

pecchio-cucina-02

  • La cucina occupa l’ambiente indipendente di fronte all’ingresso e costituisce il prolungamento ideale della zona pranzo. La composizione in linea in laccato lucido bianco e grigio è di Minotti. Intorno al bancone rifinito in resina, sgabelli in rovere curvato di La Palma, la sospensione Sosia di Castaldi e faretti di Viabizzuno. Le scritte sulla parete sono composte da Pixel Arti Grafiche.

pecchio-living-01

  • L’ingresso si apre sul soggiorno e la prima funzione che s’incontra è quella del pranzo, con il tavolo rettangolare disposto al centro dello spazio. Lungo la parete a destra della porta, il volume dell’armadio permette di ricavare, a fianco, una rientranza dove è inserito un piccolo mobile che offre un comodo piano d’appoggio: sopra, la parete è decorata da una scritta composta con gli stickers.
 

 

 

pecchio-camera-01

  • Nella camera, il letto matrimoniale con struttura leggera in legno e piano rete a doghe è il modello Sottiletto di Horm con coordinato tessile e cuscini sui toni del grigio che richiamano quelli delle pareti; completano la composizione due comodini diversi per altezza e finitura. La lampada da terra a braccio orientabile è Fortebraccio di Luceplan e la radio vintage appoggiata sul piano è il modello originale anni ’50 di Brionvega. Le finiture della camera giocano sull’alternanza di toni caldi e freddi di grigio, declinati in arredi e complementi di linea contemporanea. Lungo la parete di fianco al letto, la porta della stanza e l’anta dell’armadio a muro sono realizzate con pannelli dello stesso tipo, uniformati anche dalla tinteggiatura grigio perla e dalle maniglie uguali, per un effetto di continuità.  
     
    Spazi per riporre, a terra e sospesi

    La stanza è completata da ampi volumi per contenere che non compromettono però la vivibilità di questo spazio.

    La cabina armadio
    La metratura della stanza e la forma della pianta hanno consentito di ritagliare nell’angolo di fianco al bagno un locale guardaroba di forma perfettamente quadrata con lato di 200 cm (4 mq totali). Lo spazio è attrezzato con stender e cassettiere, sviluppati con moduli ad angolo. Sul terzo lato la preesistente rientranza sotto l’arco in mattoni, profonda circa 20 cm, è stata sfruttata per inserire la scarpiera. Il guardaroba è chiuso da un pannello in vetro acidato: di spessore sottile, si allinea a filo della parete quando viene chiuso.

    Ripostiglio in quota
    Per riporre scatole e oggetti di uso meno frequente è stata invece costruita, nella fascia alta della parete di fronte al letto, una struttura portante costituita da una putrella di sostegno in ferro su cui poggia un piano in mattoni di laterizio. Nella zona inferiore, questo “ripostiglio in quota” aperto sulla stanza è tamponato sotto con pannelli in cartongesso che, tinteggiati nella stessa tonalità delle pareti, consentono l’incasso dei faretti.

pecchio-camera-02

  • Alla parete di fronte al letto si aprono, alle due estremità, le porte vetrate della cabina armadio e del bagno a uso esclusivo. Al centro sono state simmetricamente sistemate due cassettiere in rovere e un pouf rivestito in pelle; al muro è fissato, in alto, il monitor della tv.
 

pecchio-bagno-02

  • Il bagno a uso esclusivo è definito visivamente dal mosaico azzurro (Bisazza) che riveste a tutta altezza le pareti. Il lavabo, nell’angolo a sinistra dell’ingresso, è un modello in ceramica (Nic Design) che poggia su un piano in cristallo; il rubinetto è un modello da parete a tre fori di Fir. Alternativa alla specchiera unica, una successione di tre piccoli specchi senza cornice.

pecchio-bagno-01

  • Nel bagno principale, una nicchia  larga poco più di 60 cm permette di inserire a colonna la lavatrice e l’asciugatrice. Di fianco, la zona del lavabo è arredata con un piano sospeso e cestoni in legno sottotop. La lampada a parete è Tolomeo di Artemide.
La pianta del progetto della casa 

Nella casa d’epoca muri portanti di elevato spessore non sono soltanto quelli lungo il perimetro: ve ne sono due anche all’interno della casa. Una caratteristica architettonica che vincola la distribuzione degli ambienti, che di massima è rimasta inalterata durante la ristrutturazione. È stato possibile, comunque, cambiare le funzioni di alcuni spazi e migliorarne la fruibilità mantenendo la suddivisione in tre zone.

Cucina indipendente
Nel nuovo lay-out, ha preso il posto della seconda camera: la cucina, direttamente collegata con il soggiorno, confina anche con il bagno. Quest’ultimo è suddiviso internamente in due vani, separati da una porta scorrevole così da ottenere l’antibagno richiesto dalla normativa.

Soggiorno al centro
L’ingresso si apre sull’ampio locale di forma rettangolare, al centro della pianta, che integra, senza elementi divisori, living e zona pranzo. La portafinestra che illumina l’ambiente affaccia su un piccolo balcone nella zona d’angolo.

La zona notte
Per guadagnare metri quadrati, la camera matrimoniale è accessibile direttamente dal soggiorno senza alcun disimpegno. La stanza è poi collegata con una cabina armadio e un bagno a uso esclusivo.

pianta

Progetto: arch. Laura Delfino, Novara arch.delfino@gmail.com Tel. 0321/450917
Foto: Adriano Pecchio
 

Come valuti questo articolo?
12345
Valutazione: 3.67 / 5, basato su 3 voti.
Avvicina il cursore alla stella corrispondente al punteggio che vuoi attribuire; quando le vedrai tutte evidenziate, clicca!
A Cose di Casa interessa la tua opinione!
Scrivi una mail a info@cosedicasa.com per dirci quali argomenti ti interessano di più o compila il form!