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Questa abitazione – in un edificio del 1929 a Milano – nasce come casa-studio; è stata ripensata da Vania Viscardi e Mauro Scamporlino dello studio Fabula Stories perché potessero abitarla ma anche lavorarci.
Attraversandone gli spazi si respira aria di “fucina creativa“: in ogni ambiente ci sono tracce dei progetti di design dei proprietari, mixate a elementi d’arredo e oggetti d’arte appartenenti a epoche storiche e stili diversi.
A mettere in relazione ogni stanza sono due elementi: il pavimento – studiato ad hoc nelle sue geometrie e nelle sue tonalità – e l’uso del colore, ricorrente a parete e nei dettagli d’arredo, nelle sfumature dal rosso antico al rosa.
Foto casa 100 mq
Progetto
L’appartamento si presentava con una scansione tradizionale fra gli ambienti, distribuiti attorno a un nucleo centrale che comprendeva anche l’ingresso.
Secondo il nuovo progetto è stata demolita la parete divisoria che separava soggiorno e sala da pranzo, con l’obiettivo di creare una zona giorno aperta e che comprendesse anche la cucina, nel passato collocata dove oggi c’è la camera da letto.
Fra gli interventi più impegnativi, oltre alla demolizione della parete in muratura, la sostituzione della pavimentazione su circa 65 metri quadri dell’appartamento con le relative opere edili; a essere mantenuto (e recuperato) è stato solo il pavimento presente nell’attuale studio.
Anche il bagno è stato oggetto di un intervento importante e oggi si presenta con un nuovo box doccia realizzato in muratura e con frontale ad arco.
Ulteriore opera, l’aggiornamento degli impianti di climatizzazione, gas e idrico-sanitario.
- L’ingresso è anche nucleo di distribuzione fra zona notte, a sinistra, e zona giorno, a destra.
- La zona giorno aperta comprende tre aree: cucina (ad angolo), zona pranzo e soggiorno.
- Lo studio è anche il laboratorio creativo e spazio di lavoro di Fabula Stories.
- La camera da letto comprende un piccolo ripostiglio e un angolo lettura.
- Il bagno, con il nuovo box doccia centrale ad arco.
Pavimenti decorati e posati con geometrie diverse
Rivestimento, sì, ma non solo: il pavimento, in questa abitazione, comunica anche una scelta di stile, che ne valorizza la storia inserendola con armonia in un contesto decorativo contemporaneo. Si cammina su un progetto che accompagna di stanza in stanza, con l’obiettivo di proporre un percorso organico nella sua varietà. A disegnare la rotta, la diagonale in cementine che dall’ingresso sposta il punto focale verso il nucleo della zona giorno, da cui poi si dipartono altre fasce ortogonali. Si ripetono a ritmo coerente le tonalità scelte per le mattonelle – dal nero al grigio, dal rosso antico al rosa – che richiamano, a loro volta, gli smalti a parete. Unica eccezione, il rivestimento dello studio, dove il pavimento originale è stato integralmente recuperato dopo aver rimosso uno strato superficiale di linoleum.
- Nell’attuale studio, prima camera da letto, è stato recuperato grazie a un attento percorso artigianale il pavimento originale in cementine d’epoca, risalenti ai primi del Novecento, scoperte dopo aver rimosso uno strato di linoleum, che dialogano con le nuove piastrelle posate negli altri ambienti dell’appartamento.
La palette dei colori per i pavimenti
La maggior parte dei pavimenti è in cementine 20 x 20 cm, spessore 18 mm, mentre all’interno del box doccia è stata posata resina cementizia. Qui sotto, lo studio sui colori ricorrenti in tutto l’appartamento.
Ingresso con soffitto rosso e decorazione in altro colore che prosegue a parete
Mensole e decori a parete sopra il divano e in altre zone
Nel soggiorno, a parete, un’interessante installazione artistica, progettata da Fabula Stories: si tratta di un insieme di mensole in lastre di travertino, sostenute da supporti in ottone lucidato e valorizzate dagli oggetti esposti e soprattutto dal colore che fa da sfondo, figure geometriche irregolari dipinte in tinte diverse, che arredano in modo originale.
Cucina bicolor a vista sul soggiorno
Innestata nell’angolo della zona giorno per ottimizzare l’uso dello spazio disponibile, la cucina – disegnata su misura dai proprietari – presenta finiture a contrasto: la parte dei pensili è in laccato lucido, nella stessa tonalità delle pareti, mentre la parte inferiore e la colonna hanno un rivestimento in Fenix® opaco Jaipur. La nicchia a parete, sulla sinistra, era esistente ed è stata mantenuta per non perdere centimetri utilizzabili.
Tavolo per il pranzo trasparente e in piena luce
Posizionato in diagonale rispetto alla cucina e, più precisamente, sulla fascia centrale delle cementine a pavimento, il tavolo non rappresenta solo un necessario spazio funzionale a sé, ma risponde anche a un’esigenza compositiva, quella di mettere in relazione le varie aree del living. La zona pranzo riceve luce naturale diretta da due finestre: le aperture sono state restaurate, sostituendo i vecchi vetri con modelli a vetrocamera per un maggiore isolamento.
A parete, “forme” dipinte che riprendono i colori della casa
Alle spalle del tavolo, l’elemento decorativo nella rientranza tondeggiante è un segno architettonico che dialoga con le piante circostanti.
Una galleria d’arte in casa: il corridoio come spazio espositivo
Il breve corridoio che accompagna dalla zona giorno allo studio è pensato come una piccola galleria d’arte domestica e accoglie le opere di Vania Viscardi e Mauro Scamporlino esposte su entrambe le pareti.
Le opere esposte
I proprietari dello studio chiamano proprio “Galleria” la parte della loro casa dove ha trovato sede Desiderium. Si tratta di un’opera che comprende otto soggetti in ceramica, pensati per richiamare i tradizionali ex-voto, oggetti offerti dai credenti come ringraziamento per una preghiera esaudita.
In questo caso “si tratta di forme che abbiamo riproposto in chiave contemporanea per arricchirle di nuove storie e di nuovi contenuti”, raccontano gli autori. L’opera è stata presentata nel 2022 in occasione della fiera internazionale del design EDIT Napoli (editnapoli.com). Gli otto ex-voto in ceramica esposti nel corridoio della casa e che fanno parte della collezione Desiderium seguono tutti una forma anatomica, quasi in dimensioni reali, ciascuna legata a uno specifico immaginario: il cuore rappresenta la sfera delle emozioni e dei sentimenti; la mano allude alla tattilità e alla capacità di fare e pensare con le mani; l’orecchio fa riferimento all’ascolto e l’occhio allo sguardo su tutto ciò che ci circonda e alla propria visione del mondo.
Ciascuno, poi, potrà interpretare in modo personale l’opera d’arte, trasferendovi il proprio vissuto. Dal punto di vista estetico, a variare sono i colori della cornice e dello sfondo degli ex voto.
Tracce d’epoca nello studio: pavimenti, arredi e complementi
Per arredare lo studio dell’appartamento, vero e proprio laboratorio professionale, sono stati selezionati arredi recuperati da botteghe artigiane dismesse. È il caso della cassettiera che in passato ha fatto parte dell’attrezzatura di una piccola stamperia. Nella stessa stanza, anche elementi riciclati da un’officina meccanica. Per i proprietari, infatti, “recuperare e continuare a utilizzare questi attrezzi è un po’ come tenere vive le attività da cui provengono”.
Parete del letto tinteggiata effetto boiserie e arricchita con ricordi di viaggio
In camera da letto si ritrovano le tonalità dominanti che attraversano tutta la casa, il rosa e il rosso antichi, in questo caso staccate a parete da un profilo bianco.
Nella parte superiore del muro, una collezione in divenire di oggetti e cornici che fa da fondale al letto e che comprende sia soggetti a tema religioso sia elementi profani. Al ritorno da ogni viaggio si aggiunge un nuovo ricordo, fino a comporre una moderna wunderkammer-stanza delle meraviglie.
Bagno in bianco, grigio e nero
Il bagno è l’unico ambiente che, dal punto di vista cromatico, si discosta dal resto dell’appartamento. Il rivestimento a terra, a parete e all’interno della doccia è in piastrelle di graniglia marmo-cemento di Mariotti Fulget (www.mariotti-spa.com), così come il piano in graniglia di marmo del mobile lavabo. Lo specchio, con profilo nero, è stato realizzato su disegno e la rubinetteria è la serie Light di Paffoni (paffoni.it) nella versione nera opaca. Il rigore cromatico del bagno è stato bilanciato con l’inserimento di vegetali: una piccola serra di piante grasse e ricadenti, disposte lungo le mensole posizionate sopra i sanitari, ravviva l’ambiente con note naturali.
Doccia in muratura in nicchia con ingresso ad arco (foto e progetto)
Nell’ambito della ristrutturazione, il rifacimento del bagno è stato uno degli interventi di maggior impegno. L’opera ha infatti richiesto il completo rinnovo degli impianti idrici (con precedente rimozione delle tubazioni di carico e scarico e dei sanitari presenti), la posa di nuovi rivestimenti – con il necessario ripristino delle pareti – e di nuovi sanitari, fino alla realizzazione di un box doccia al posto della vasca. In posizione centrale rispetto alla pianta del bagno, la doccia è risolta con una struttura muraria sagomata frontalmente ad arco. All’interno, il box doccia è rivestito in resina cementizia e il piatto doccia è in marmo-resina. A lato della doccia, opportunamente nascosta alla vista, è inserita la lavatrice.
Progetto d’interior: Fabula Stories – Via Angelo Emo, 29 – Milano – Tel. 349/5360833 – ciao@fabulastories.com – fabulastories.com
Foto: Riccardo Gasperoni
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